lunedì 6 novembre 2023

#MustTo: Anna dai capelli rossi - Quinta Parte

Eccoci al quinto appuntamento con la saga di Anna dai capelli rossi. Oggi parliamo del volume “La casa dei sogni di Anna”, pubblicato nel 1917.

Sì, lo sappiamo, vi starete chiedendo: ma com’è possibile che il quinto volume sia stato pubblicato diciannove anni prima del quarto?

In origine Lucy Maud Montgomery, dal 1909 al 1919 ha pubblicato cinque volumi. Più di un decennio dopo ha deciso di completare l’opera aggiungendo momenti della vita di Anna e Gilbert che prima si erano persi, come accaduto per “Anna di Windy Poplars”.

Abbiamo quindi deciso di analizzare tutta la saga seguendo sia la linea editoriale della Gallucci editore, sia quella temporale.

Potete recuperare gli articoli precedenti cliccando qui.  

venerdì 3 novembre 2023

#Halloween: Sulla riva dell'oltremondo

Tempo fa, sulla riva di un lago, su un cadavere totalmente carbonizzato e non identificato, fu trovato un foglio di carta colmo di simboli incomprensibili. Si pensò che quel foglio fosse stato lasciato da un omicida, una sorta di “lettera”. Sembrava un alfabeto al di fuori della comprensione umana, lettere contorte al di là dei canoni estetici di qualunque alfabeto esistente. Non si riusciva neanche a capire da che parte iniziasse la scrittura, se dall’alto verso il basso o se da destra verso sinistra. Questo strano reperto è stato conservato con cura fino a oggi, il giorno in cui i nostri tecnici hanno sviluppato una nuova intelligenza artificiale che potrebbe essere in grado di “decodificare” questo testo. Dopo aver scansionato il foglio, il software ha fornito un’interpretazione al di là delle nostre aspettative. 

#RoFF18: Te l'avevo detto - Recensione

All’interno della sezione Gran Public della diciottesima Festa del Cinema di Roma, è stato mostrato al pubblico “Te lo avevo detto”, film della regista Ginevra Elkann. L’ispirazione è arrivata dal caldo torrido delle passati estati romane; l’autrice si è infatti chiesta cosa sarebbe successo se questa situazione fosse perdurata. Si arriva, così, a un gennaio in cui tutto si scioglie intorno ai protagonisti. Peccati e peccatori, quindi, prendono il possesso della scena e la tossicità del rapporto madre-figli si declina secondo diverse sfaccettature. 

giovedì 2 novembre 2023

#Halloween: Art il Clown... ovvero il terrore contemporaneo

La letteratura, i lungometraggi e i vari prodotti culturali sono degli indicatori delle tendenze sociali di una data comunità e del sentire collettivo delle persone che la compongono.

Fin da Il Castello di Otranto di Horace Walpole (romanzo che viene indicato come capostipite del genere gotico), passando per i classici “Dracula” di Bram StokerFrankensteindi Mary Shelley, per la proliferazione delle opere di genere horror (Poe, Lovecraft e compagnia) e le sue contemporanee espressioni, abbiamo sempre assistito a una messa in scena delle paure, dei terrori e delle paranoie della società.

Anche il grande schermo, in questo senso, ha prodotto delle figure iconiche che hanno simboleggiato (e esorcizzato) le paure che, di volta in volta, la società occidentale viveva.

Michael Myers di Halloween, Leatherface di The Texas Chainsaw Massacre, Freddy Krueger di Nightmare on a Elm's Street, Ghostface di Scream, Pinhead di Hellraiser, It ecc etc sono sono alcuni dei volti in cui i terrori e le ansie della società venivano cristallizzate ed espresse.

#Personaggi: Frank Miller

Visto che questa è la settimana che celebra la spooky season, noi di 4Muses abbiamo pensato bene di concentrarci su uno sceneggiatore e fumettista che al genere noir ha dato molto del proprio genio. Considerato uno dei fumettisti più influenti dell’epoca contemporanea, vogliamo farvi conoscere Frank Miller.

Nasce il 27 gennaio del 1957 a Olney, nel Maryland, ma già nella sua giovinezza si trasferisce con la famiglia nel Vermont a Montpelier. Su sua stessa dichiarazione sappiamo che ha vissuto una giovinezza abbastanza spensierata e che la cosa più odiata fosse la scuola, come per ogni singolo ragazzino. Al contrario di altri, però, aveva la tendenza a starsene più isolato, cosa che gli permise di poter coltivare al meglio la sua passione per il disegno e per lo storytelling. Miller rappresenta uno di quei ragazzi che non conoscono i piani B: fin dall’adolescenza, seppur con poche tirature, ha iniziato a pubblicare le sue strisce più o meno umoristiche. Già prima dei vent’anni ha deciso che sarebbe divenuto un disegnatore di comic book o di lavorare come creativo nel campo cinematografico.

mercoledì 1 novembre 2023

#Halloween: L'arte che ha ispirato l'horror

Questa è una delle settimane tra le più amate per noi di 4Muses. Halloween è alle porte e, nonostante il caldo inaspettato, le foglie iniziano a imbrunire e a cadere. L’autunno, con il suo presagire l’inverno, tinge tutto con le sue atmosfere oscure. Di conseguenza non possiamo fare a meno di addentrarci nei meandri dell’orrore per poter cercare di esorcizzare le nostre paure, prima che queste prendano il sopravvento. Quello che vogliamo fare con questo articolo, dunque, non è altro che cercare di evidenziare quanto le differenti tecniche artistiche comunichino col nostro inconscio e siano in grado di lasciare segni evidenti del loro passaggio.

Dal disegno, ancor prima della pittura, possiamo notare come il nostro immaginario abbia avuto la necessità di esprimersi. Concepiamo il mondo attraverso le immagini che, successivamente, sono divenute parole e suoni. La scrittura, infatti, non è altro che un susseguirsi di simboli in grado di poter trasmettere un concetto che appartiene dapprima a un singolo individuo. Segni e simboli che, in un modo o nell’altro, diventano comuni ai più e si influenzano in un moto circolare perenne.

#TheBeatles: Within you without you

Oggi parliamo di un brano dei Beatles composto da George Harrison e presente nell’album Sgt. Peppers’ Lonely Hearts Club Band (1967):
Within you without you.
L’anno precedente, nell’album Revolver, è presente il brano “Love You To”, sempre di Harrison, che riprende gli schemi della musica indiana; questo, quindi, è il suo secondo esperimento, forse più approfondito in quanto lo registra senza gli altri componenti del gruppo, aiutato solo dai membri dell’Asian Music Circle.

Poco prima delle registrazioni, George aveva passato sei settimane in India, assieme al maestro Ravi Shankar e questo gli ha dato modo di immergersi completamente nella filosofia Indù e negli insegnamenti dei Veda.

Musica e testo, quindi riflettono la grande devozione spirituale di George e di sicuro confermano un cambiamento di rotta (sia di pensiero che di scrittura) rispetto agli altri Beatles.