venerdì 31 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: Cyrano - Recensione in anteprima

Joe Wright
ha diretto una piccola meraviglia, un gioiello e sì, non ci stiamo sbilanciando per niente nel parlare in questo modo di Cyrano. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, questo musical corre diretto alle candidature per le nomination degli Oscar2022. Adattamento cinematografico dell’opera scritta da Edmond Rostand, questa pellicola racconta una storia senza tempo che viene ritmata e coreografata alla perfezione scena dopo scena. Mettetevi, dunque, comodi sulla vostra poltrona mentre leggerete questa recensione perchè noi di 4Muses vi porteremo all’interno di questo musical.

#StorieRomane: Quartiere Giuliano-Dalmata

Dopo tanto tempo riprendiamo il nostro viaggio alla scoperta dei quartieri romani. Come ben sapete ogni quartiere di Roma è grande quanto una città italiana e al suo interno racchiude storie diverse tra loro. Ecco perché consigliamo ai turisti di non fermarsi solo al centro storico, con i suoi rioni (quartieri all’interno delle mura antiche) ma di esplorare la capitale d’Italia il più possibile.

Oggi vi parliamo di un quartiere limitrofo all’Eur, quello Giuliano-Dalmata. Ovviamente, se non l’avete già fatto, vi consigliamo anche la lettura dell’articolo su Trieste. 

giovedì 30 dicembre 2021

#Libri: Lolita

"Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.

Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita."

Non sappiamo bene come dirvelo, ma in questo articolo si parlerà molto probabilmente di abuso sessuale e pedofilia.
Anche se cercheremo di non pararne in modo troppo esplicito e diretto, crediamo sia bene fare questa premessa.

#Cinema&SerieTv: I viziati

 [Attenzione: l’articolo contiene spoiler]

Se avete visto e adorato Emily in Paris, di sicuro non rimarrete delusi dal film disponibile da qualche giorno su Netflix dal titolo “I viziati” (il cui titolo originale è “Pourris gâtés”). Si tratta di una commedia francese banale, con una sceneggiatura che sembra non ingranare mai, cliché su cliché, ma andiamo con ordine. Per prima cosa, va detto che è il remake del film messicano “Nosotros, los nobles”. In Francia, paese di produzione del film di cui parliamo oggi, è uscito nel settembre di quest’anno. Il cast, malgrado l’impegno, non basta a sorreggere un prodotto debole e poco convincente su tutta la linea.

mercoledì 29 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: Happily - Recensione

E se… litigare, in coppia, fosse la cosa più naturale e normale che esista?

Del resto, si sa… l’amore non è bello se non è litigherello. Ma se si fosse tanto felici con il proprio partner, tanto appagati, tanto disposti a scendere a compromessi, pensereste che qualcosa non vada in voi?
Diciamo che queste sono le domande che potrebbero fare da premessa a Happily; una dark-comedy che gioca sull’idea di amore perfetto costruita all’interno delle commedie romantiche, destrutturandolo e saturandolo verso l’estremo. Questo è un film del 2020 che ha subito diversi rallentamenti nella sua distribuzione a causa del Covid, noi di 4Muses abbiamo avuto la possibilità di vederlo in anteprima per l’Italia proprio durante l’Heroes International Film Festival. Non conosciamo ancora la data di distribuzione italiana.

#Pensieri: Vita da artista

Sarò sincera: l’arte è tutta la mia vita. Letteralmente. Una delle prime cose che mi ha detto la psicologa, è stata: “Non sei bipolare, né hai alcun problema. Hai una mente creativa. Per caso sai scrivere bene?”. A quella domanda non ho saputo rispondere, sia perché non credevo ancora nel mio talento, sia perché al tempo, - a parte le altre tre muse - nessuno mi ha mai incoraggiata a fare della scrittura un vero e proprio lavoro. Così mi sono trovata a risponderle: “Non so se scrivo bene, so solo che amo scrivere.” Lei ha sorriso, e ha aggiunto: “Te lo dico io, senza bisogno di leggere ciò che scrivi: tu hai il talento per la scrittura. Trasforma questa passione in lavoro.” E in pochissime sedute lei ha iniziato a rendere possibile ciò che io mai avrei immaginato. 

martedì 28 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: La Casa di Carta - Recensione

[Larticolo contiene spoiler]

Non c’erano chissà quali grandi speranze in merito a un prodotto che ancora ci stupisce abbia avuto un successo così largamente diffuso. Stiamo parlando de “La Casa di Carta” (“La Casa de Papel”), la serie televisiva spagnola di Álex Pina che ha riportato in auge la canzone “Bella Ciao”.

Che dire, a nostro parere la serie si è protratta anche troppo a lungo, quattro anni per un finale non scontato, ma di più.
Però andiamo con ordine, così capirete il motivo del nostro disappunto. Si sa, quando una serie funziona, si tende a lucrarci sopra il più possibile per accontentare i fan. Il problema sta nella qualità di quanto realizzato. Chiariamoci, non era una serie rivoluzionaria, non era un qualcosa di cui si era costantemente in tensione con un finale incerto. Però ci si aspettava un finale meno alla tarallucci e vino, per questo forse era meglio non tentare con la “rapina del secolo”.

#MustToWatch: Patch Adams

Correva l'anno 2017 e  chi sta scrivendo questo articolo era in terzo superiore: indirizzo, Servizi Socio-Sanitari, materia, Metodologie Operative. Per la prima volta si è imbattuta in "Patch Adams".
Chiediamo venia a tutte le persone che non hanno idea di quale differenza ci sia tra socio-sanitario, scienze umane e psico-pedagogico e ancor meno hanno idea di che materia sia metodologie operative, anche perché nel corso degli anni abbiamo fatto fatica anche noi a tracciare un confine e dare definizioni a tutte queste cose: basti pensare che (non ce ne voglia la nostra meravigliosa professoressa) la materia sopracitata l'abbiamo descritta per cinque anni come "un misto tra diritto, psicologia e anatomia".

Ai fini della riuscita di questo articolo, comunque, non è importante avere in testa tutte queste nozioni, sebbene ci rendiamo conto che possa aiutare a capire il perché siamo così affezionate a certi argomenti e, soprattutto, a certe opere.

lunedì 27 dicembre 2021

#Arte: Edvard Munch

Ormai è legge: se parliamo di un dipinto e non abbiamo ancora preso in considerazione la vita dell'artista che ha fatto nascere il dipinto in questione, dobbiamo parlarne.

E con queste premesse, oggi - come avrete probabilmente capito dall'articolo de "L'urlo", uscito un paio di settimane fa - vi presentiamo Edvard Munch, un artista le cui opere sono tanto conosciute quanto è sconosciuto il suo vissuto.

#Cinema&SerieTv: The Ferragnez

Si può essere più o meno fan dei Ferragnez: c’è chi li segue, chi li odia, chi li spia più o meno silenziosamente, chi si ispira a loro e chi invece li ignora. Ma qualsiasi sia la reazione che i due coniugi possano suscitare in un singolo individuo, è praticamente impossibile che qualcuno non li conosca.
La serie di Amazon Prime Video ha, però, permesso di scoprire una nuova narrazione della coppia; un po’ più intima, un po’ più tangibile anche se ovviamente plasmata sulle loro due personalità pubbliche.

sabato 25 dicembre 2021

#Musica: Una storia natalizia

Il periodo di Natale porta con sé numerose prescrizioni di ordine morale e comportamentale, modi di agire che vengono introiettati nei prodotti culturali (come cinema e canzoni).

Numerose storie raccontano del Natale come tempo di redenzione, come opportunità per diventare versioni migliori di noi stessi. Ecco, oggi vorremmo parlare di una storia che invece muove i propri passi in tutt’altre direzioni.

Abbiamo già trattato qui di un brano che demistifica il Natale criticandone la matrice consumistica, ma oggi ne analizzeremo uno che racconta una storia natalizia al di fuori dei canoni aspettati.

#Natale: L’eco dello scorso Natale

“Every lovely word starts to float away
and it feels like another day...
Now I'm dancing with the thought of you
and all of this just felt so true
 
 
Dancing with the thought of youXeuphoria

venerdì 24 dicembre 2021

#StorieRomane: Il Christmas World

Se non siete ancora entrati nell’atmosfera natalizia, ma vi trovate a Roma o nei dintorni, sappiate che avete l’opportunità di entrare nell’umore giusto grazie a un maxi evento che si sta tenendo all’Auditorium Parco della Musica. Il Christmas World, infatti, è pronto ad accogliervi tra il gelo delle sue leccornie e le sue adorabili decorazioni da tutto il mondo. Durerà solo per il periodo delle feste, poco più di un mese, da dicembre ai primi giorni di gennaio e vi darà la possibilità di pattinare in cavea e ad assistere ad alcuni spettacoli musicali. Noi di 4Muses abbiamo passato un intero pomeriggio tra gli stand del mercatino e abbiamo trovato davvero interessante questa iniziativa. Anche perché, l'idea che vi è alla base è quella di cercare di poter viaggiare con la fantasia, considerato che è ancora difficile riuscire a farlo fisicamente. 

#Anime: Devilman Crybaby

Attenzione, questo articolo potrebbe contenere spoiler sulla serie.

Quando abbiamo iniziato a guardare Devilman Crybaby non sapevamo cosa aspettarci.
Ci hanno tutti (letteralmente tutti) decantato le lodi di quest'anime e hanno provato a farcelo guardare per mesi; l'unica cosa che ci veniva detta a riguardo? "È un capolavoro".

Non abbiamo ovviamente mai avuto niente contro e non ci siamo permesse di dare giudizi prima del tempo, allo stesso tempo però non sapendo veramente il perché, abbiamo sempre rimandato la visione di quest'ultimo.
Fino all'altro giorno, almeno.

giovedì 23 dicembre 2021

#Natale: Pensieri

Questo racconto è ispirato alla canzone di Marco MasiniIl Giorno Di Natale (Il Giorno più Banale)”. Vi consigliamo di ascoltare la canzone prima della lettura, per cogliere tutte le diverse sfumature. Vi lasciamo comunque le parole, ma non bastano se non accompagnate dalla melodia. 

#Cinema&SerieTv: Love Hard - Recensione

[L'articolo contiene spoiler]

Manca pochissimo al Natale e Netflix non vuole farsi cogliere impreparato, mettendo a disposizione per gli utenti dei titoli “accattivanti” per entrare nel mood festivo. Un film ha attirato la nostra attenzione, sia per il titolo, “Love Hard”, che per la protagonista, ovvero Nina Dobrev. Con questo titolo si gioca con i titoli di due pellicole famossissime, che verranno anche citate nel film: “Love Actually” e “Die Hard”. Nina, invece, cerca di allontanarsi dal personaggio di Elena Gilbert, che l’ha resa famosa con il suo triangolo amoroso con i Fratelli Salvatore. Ma basta con queste premesse, parliamo del film.

Seguiamo la storia di Natalie (Nina Dobrev), una giovane e bella ragazza di Los Angeles che non ha molta fortuna nelle relazioni. Si affida a un’app di incontri, ma colleziona solo appuntamenti deludenti. Certo, questo le fa comodo per il suo lavoro, dato che in un giornale ha una rubrica sulla sua vita sentimentale, ma la cosa comincia a sfiduciarla nei confronti dell’amore. Fino a quando, sempre grazie all’applicazione di appuntamenti, incappa nel profilo e nelle foto di Josh. Da subito nasce un’intesa profonda tra i due, che cominciano a interagire – per messaggi o per chiamate – sempre in maniera più pervasiva. Un giorno il ragazzo propone a Natalie, un po’ per gioco, un po’ per scherzo, di passare le vacanze di Natale insieme e la nostra protagonista attraversa gli States per raggiungerlo. Ad accoglierla, Natalie trova dapprima una famiglia amorevole, per poi scoprire che… si tratta di un catfish: Josh non è il ragazzo bello e palestrato che si aspettava, ma un giovane asiatico timido e impacciato.

mercoledì 22 dicembre 2021

#Pensieri: Il cinismo dietro le commedie romantiche natalizie

I film di Natale. Non quelli classici, belli, quelli che sono sempre verdi dagli anni ’80 a oggi. No, quelli che vengono trasmessi da settembre a marzo, in un qualche canale di qualche rete televisiva terziaria, e che hanno la stessa trama, gli stessi interpreti e gli stessi colpi di scena. Quelle storie che sai già come finiranno, ancora prima che la tipa bionda dalla città si trasferisca in campagna per un qualche obiettivo al pubblico sconosciuto.

Quei film che è possibile seguire anche se ne inizi uno la mattina, lo interrompi a metà giornata con un secondo, e ne termini un terzo a fine giornata; come se fosse un’unica narrazione interrotta da te che sei andato a fare la spesa o a addirittura semplicemente al bagno.

#Marvel: Dopo No-Way Home

Questa è senza alcun dubbio la settimana di Spiderman No-Way Home. Il film ha, infatti, galvanizzato le masse con tutto l’entusiasmo e l’attesa che è riuscita ad accrescere dal giorno in cui ne era stata annunciata l’uscita, diventando, così, inevitabilmente uno dei film più attesi per queste feste. Non tutti lo hanno ancora visto, ma noi di 4Muses non ci siamo lasciate scappare l’occasione e, dopo una prima recensione, siamo qui per poter cercare di approfondire ulteriori aspetti di questa pellicola.

Per questo approfondimento non possiamo non citare i rinnovati accordi trovati tra Marvel e Sony. Accordi che permetteranno la continuità dello Spiderman di Tom Holland, all’interno dell’MCU, ma che soprattutto gli daranno un nuovo inizio. L’attenzione che, infatti, vogliamo porre su questo articolo è proprio sulla costruzione sulla caratterizzazione di uno dei migliori personaggi creati da Stan Lee e Steve Ditko.

martedì 21 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: Clifford, il nuovo film di natale

Dicembre vuol dire film di Natale! 
Tutte le case di produzione iniziano a sfornare pellicole su pellicole che trattano la tematica sotto apparentemente differenti punti di vista. Perché diciamo apparentemente? Beh, ci approcciamo a questi film con una sorta di diffidenza per via dell'interno clima moralistico che molto spesso vi è dietro. 
Ovviamente, siamo a natale, siamo tutti un po' più buoni!

Dal 2 dicembre, arriva in sala: Clifford il grande cane rosso. 
Un cucciolo che ha preso vita dalla penna di Norman Bridwell, nel lontano 1963. Una storia che ha anche ispirato la creazione di serie tv animata, andata in onda nei primi anni 2000 nei paesi anglofoni; e che adesso è arrivata al grande schermo in un live action. Il soggetto perfetto per portare al cinema i più piccolini durante le vacanze natalizie.

#Marvel: Spider-Man, No Way Home

 [Attenzione – l’articolo contiene spoiler]

 “Perché non hai mai paura/Tu lanci la ragnatela e vai!/Ti butti nell'avventura/Sei un eroe, non molli mai!” cantava Giorgio Vanni nella sua più recente sigla del cartone animato dell’uomo ragno. Ed è proprio di lui che parliamo oggi, del film più atteso dell’anno: “Spider-Man No Way Home”.
Capitolo che mette la parola fine al contratto tra la Marvel e la Sony, questo è il capolinea dell’eroe che combatteva a colpi di ragnatele, del Peter Parker attuale. Lo abbiamo conosciuto negli anni prima come Toby Maguire, poi come Andrew Garfield e infine come Tom Holland. Ma bando alle ciance, inziamo subito!

Questo capitolo si svolge a pochissima distanza dal precedente film, “Spider-Man Far From Home”, nella cui scena finale vedevamo J. Jonas Jameson incriminare il nostro eroe per la guerriglia di Londra e per la morte di Mysterio (Jake Gyllenhaal), rivelando infine chi si cela dietro l’eroe di quartiere. Il mondo, così, viene a sapere che sotto la maschera di Spider-Man si cela Peter Parker (Tom Holland).

lunedì 20 dicembre 2021

#Musica: Una canzone per Natale

Il periodo Natalizio è già arrivato, lo si nota dall’abbondanza di decorazioni sfarzose, nonché dal freddo siberiano capace di farti rabbrividire nonostante tu stia indossando tutti i maglioni del tuo guardaroba. Ma c’è anche un’altra peculiarità che contraddistingue questo periodo, ossia l’essere associato a quelle canzonette un po’ stucchevoli che da tempi immemori vengono riesumate per l’occasione. In questo articolo vogliamo presentarvi una canzone “natalizia” abbastanza particolare, che nei contenuti si discosta significativamente da quelle a cui la tradizione ci ha già abituato.

Mettetevi comodi nascondendovi dal freddo siberiano sopracitato, per questo Natale è arrivato il momento di concedervi l’ascolto di musica alternativa.

#TheBeatles: Get Back, terza parte

Lo sapete e ormai non lo neghiamo più: per i Beatles puntiamo alla psicopatia. La Beatlemania, qui, sicuramente non è mai finita. Tra gadget, aneddoti e temi astrali dei quattro che abbiamo imparato a memoria - letteralmente -, possiamo dire che li conosciamo molto bene. Al terzo articolo su Get Back, il docufilm che potete trovare su Disney+, togliamo la maschera del: “Facciamo finta di non esserne così tanto ossessionate”. Maschera che comunque non abbiamo mai tenuto in Radio, quindi se siete fan dei Beatles, vi consigliamo anche di ascoltarci su RadioSapienza e di recuperare le puntate di Apollo Station.

Perché questa intro? Perché noi non abbiamo veramente parole per la terza parte di Get Back. Se le prime due potevamo anche affrontarle da un punto di vista oggettivo, non abbiamo ancora assimilato concretamente gli ultimi centotrentanove minuti e non sappiamo come parlarne. 

sabato 18 dicembre 2021

#Pensieri: Oltre l'orizzonte

Come al solito quando scrivo su Pensieri, so benissimo che il discorso vale per me ma anche per le altre. Se ho scelto di mettere questo articolo nella categoria più intima del blog è perché credo che ciò che ho passato possa aiutare molte persone. Quando ho visto “Oceania” per la prima volta non nego che ho pianto. Non tanto per la trama o per la profondità del film d’animazione, ma per la canzone “Oltre l’orizzonte”.

Era il 2017, un anno dopo la sua uscita, e proprio come la protagonista Moana -solo in italiano il nome è Vaiana- io vivevo una vita che agli occhi degli altri era perfetta, ma che per me era una prigione. Piccolo riassunto per chi non avesse il film: Vaiana è l’erede dell’isola Motunui, dove agli abitanti è sempre stato proibito andare oltre l’orizzonte del mare, nonostante il passato (sconosciuto alle nuove generazioni) da navigatori. Vaiana è sempre stata attratta dall’esplorare il mare e, anche se il sentimento è rimasto latente per anni, prossima all’elezione come capo villaggio, si libera da quella costrizione. Il testo della canzone descrive pienamente come mi sono sentita per anni e oggi voglio analizzarlo qui, perché come la voce di Chiara Grispo (Vaiana nelle canzoni) mi ha dato la forza di reagire, allo stesso modo mi auguro possa farlo con voi. Aggiungo solo che la versione originale ha come titolo: “How far I’ll go”, ora, chiedo pietà, ma secondo il mio modestissimo parere, la Disney in italiano è molto più matura rispetto alla versione originale inglese. Quindi ecco spiegato il perché voglio riportare il testo italiano. 

#Musica: Dovrai

Per quanto le canzoni contemporanee considerate comunemente "commerciali" ci piacciano, ci facciano cantare, piangere e ridere, e per quanto facciano parte delle playlist che ascoltiamo quotidianamente, non è facile che ci facciano anche venir voglia di dedicargli un articolo qui su 4Muses.
Non perché la "musica commerciale" sia priva di significato o valore (come in molti tendono a pensare), ma perché solitamente per quanto emozionante, un brano non ci fa venir voglia di scrivere una pagina (e mezzo, a volte) di articolo.

venerdì 17 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: La stanza - Recensione

L’horror è il genere per eccellenza che riesce a esorcizzare le paure del pubblico. Un modo controllato con il quale intraprendere una sorta di terapia d’urto, che ci mette faccia a faccia con ciò che molto spesso tendiamo a ignorare. E, nonostante i problemi con cui gli autori di questo genere devono confrontarsi all’interno del nostro paese, riusciamo ad avere pellicole interessanti che riescono a rileggere la nostra società. La pellicola di cui vi parleremo oggi è disponibile su Amazon Prime Video ed è diretta e scritta da Stefano Lodovichi; abbiamo avuto modo di incontrarlo durante l’Heroes Film Festival e ciò ci ha permesso di approfondire ulteriormente alcuni degli aspetti che sono stati trasposti all’interno della pellicola.

"La stanza" racconta la storia di Stella (Camilla Filippi), una madre, che si ritrova sull’orlo di un cornicione. Saltare vorrebbe dire metter fine a tutto, ma un suono le impedisce di portare a compimento tale gesto. L’uomo misterioso che ha bussato alla porta dice di esser un ospite, di aver prenotato una stanza e visto il tempo non sarebbe molto cortese esser mandato via. La stravolta Stella non sa cosa, effettivamente, sia corretto fare; ma alla fine decide di farlo entrar contattando il marito per avere maggior informazioni su tale affitto.

Sappiate che da questo punto in poi l’articolo scenderà nei dettagli e quindi conterrà spoiler sul film.

#Libri: Su un letto di fiori

[Larticolo contiene spoiler]
  
Leggere di uno scrittore giapponese è quasi sempre una forte esperienza interiore, per questo per molti questi libri possono non piacere. A volte mettersi a nudo, riconoscersi in alcune pagine non è per nulla semplice e per questo spesso meritano un’attenzione maggiore rispetto a qualsiasi altro romanzo. Lo abbiamo visto con i due libri di Murakami (“L'uccello che girava le viti del mondo” e “La fine del mondo e il Paese delle Meraviglie”) e con “Kitchen” di Banana Yoshimoto. Oggi vogliamo parlarvi di un altro libro di quest’ultima autrice, “Su un letto di fiori”, uscito nella collana “I narratori” della Feltrinelli nel settembre di quest’anno.

Il libro, di sole centoventotto pagine, segue la storia di Miki, che da neonata è stata trovata avvolta dalle alghe in riva al mare. Da quel momento la sua vita prende una strada fatta di amore incondizionato, dato da una famiglia allargata che, dopo averla trovata, le permette unesistenza spensierata, malgrado alcuni soggetti siano un po’ sopra le righe. Il nonno, infatti, era in grado di esercitare il potere dell’attrazione e di avere una gioia nella vita che riesce a trasmettere anche a sua nipote. Miki e la sua famiglia gestiscono un piccolo bed & breakfast, alle cui spalle sorge un casolare cupo e “stregato”.

giovedì 16 dicembre 2021

#Spettacolo: L'horror in Italia

Non ci stancheremo mai di dirlo: il genere horror in Italia dovrebbe esser più valorizzato. È una cosa nella quale noi di 4Muses crediamo fermamente, perché attraverso di esso si ha la capacità di esorcizzare aspetti intrinsecamente legati alla crescita della società. Esso si evolve, si modifica nel corso del tempo e trasporta sullo schermo i malesseri -più o meno latenti - della popolazione nella quale trae origine. Dopo Dario Argento, in pochi sono stati in grado di prendere tra le mani il testimone di questo genere cinematografico nutrendo la diffidenza da parte del pubblico.

Oggi, infatti, possiamo parlare proprio di questo: diffidenza. Ci è capitato tantissime volte di sentire la frase: non vado a vederlo perché è italiano, come se i cineasti italiani si fossero solo concessi la creazione di film comici, di commedia e i cinepanettoni (cosa che per lungo tempo è stata effettivamente così). La tendenza sta, per fortuna, cambiando. I nuovi registi, le nuove leve, hanno voglia di sperimentare e di esorcizzare i loro malesseri e timori attraverso la macchina da presa. Paolo Strippoli, Stefano Lodovichi e Alessio Liguori ne sono un esempio. I tre registi con i loro "A Classic Horror Story" (che Strippoli ha realizzato in collaborazione con Roberto de Feo); “La Stanza” e “Shortcut” hanno manifestato proprio questa loro voglia di sperimentazione.

L’Heroes International Film Festival ci ha dato l’opportunità di sentire i tre registi e di conoscere i loro pareri intorno questo mondo.

#Arte: L'urlo

"L'urlo" del 1910
Che sia per la dote artistica di un pittore che suscita meraviglia negli occhi di chi la guarda, che sia per un'opera non per forza convenzionalmente bella ma divenuta un simbolo nel corso dei secoli, che sia per la semplicità di un'immagine che riesce a dire tutto o, di contro, per un quadro così enigmatico che sembra non dire niente, è inevitabile che certi quadri entrino in un modo o nell'altro nel cuore della collettività.

"L'urlo" è proprio uno di questi esempi; provate a far vedere questa immagine a chiunque, noi possiamo assicurarvi che non incontrerete nessuno che non la conosca.
Ma voi sapete cosa si cela dietro questo dipinto?

mercoledì 15 dicembre 2021

#Libri: La regina proibita

Su Caterina di Valois storicamente si sa ben poco, tanto che è facile credere a ciò che non può essere confermato, ai tanti pettegolezzi che si sono susseguiti nel corso dei secoli, o ai video su TikTok dei suoi presunti discendenti.
Da amanti della monarchia inglese non abbiamo potuto fare a meno di acquistare il libro “La regina proibita”, di Anne O’Brien, romanzo ispirato proprio sulla storia della Regina Vedova.

Il libro è scritto in prima persona, dal punto di vista di Caterina. È come se lei ci stesse raccontando tutta la sua vita, e noi siamo lì a gioire, ma soprattutto a soffrire, per ciò che le accade.
Questo articolo, quindi, non contiene veri e propri spoiler, visto che narra vicende storiche, ma se volete conoscerla attraverso le “sue” parole, procedete alla lettura dopo aver terminato il libro. 

#Cinema&SerieTv: Alice in Borderland - Recensione

Se vi è piaciuto Squid Game, noi di 4Muses siamo assolutamente certe che vi piacerà anche un’altra serie tv molto simile, ovvero “Alice in Borderland”. Entrambe dei paesi asiatici (una sudcoreana e una giapponese), avranno in comune una trama ad alta tensione che vi farà vedere sotto un’ottica diversa il genere umano. Basato sul manga di Haro Aso, che inizialmente pubblicò la sua storia sul Shonen Sunday, la storia venne interamente raccolta in diciotto volumi pubblicati tra il 2011 e il 2016. Nel 2020 questa serie tv – live action  ha visto la luce grazie a Netflix, che tutt’ora potete trovare in catalogo.

In Alice in Borderland ("Alice nella Terra di confine", giocando con la favola di "Alice nel Paese delle Meraviglie") viene raccontata la storia partendo dalle vite di tre ragazzi, Arisu (Kento Yamazaki) – il genio della compagnia, fissato con i videogiochi e nullatenente -, Karube (Keita Machida) – amico di Arisu, un barista che aspetta il giorno decisivo per fare la proposta di matrimonio alla sua amata – e Chota (Yuri Morigana) – lavoratore che mantiene economicamente sua madre. La trama parte da una Tokyo (a Shibuya per la precisione) affollata, dove tutti e tre i ragazzi vengono cacciati di casa o da lavoro per un motivo o per un altro, così decidono di sfruttare la mattinata per far baldoria. Un gioco pericoloso si trasforma in un incidente stradale, così sono costretti a nascondersi nei bagni della stazione per non essere presi. È lì che tutte le loro convinzioni vengono meno. Buio, silenzio, i telefoni smettono simultaneaente di funzionare. Quando escono dal loro nascondiglio, si rendono conto che non c’è più nessuno a Shibuya. La città è completamente deserta, a eccezione di loro tre. Uno schermo si illumina, rivelando ai ragazzi l’inizio di un game. In quel momento per loro comincerà un’atroce lotta per la sopravvivenza.

martedì 14 dicembre 2021

#MustToWatch: Perfetti Sconosciuti

Ci fidiamo davvero di chi abbiamo accanto? E sì, sappiamo che il più delle volte a malapena ci fidiamo di noi stessi, figuriamoci degli altri. Su questa domanda “gioca”, si fa per dire, un film approdato da poco su Netflix e che, anche se uscito tanti anni fa, abbiamo avuto il piacere di rivedere. Stiamo parlando di “Perfetti Sconosciuti”, il film di Paolo Genovese uscito nel 2016.

La storia racconta la cena tra quattro coppie di amici che decidono di fare un gioco che sin da subito appare come una roulette russa: mettere tutti i cellulare al centro e, al primo squillo o messaggio, rispondere davanti a tutti e, in caso di chiamata, col vivavoce. Anche se un po’ titubanti, la domanda che “sfida tutti è una sola: “Perché, hai qualcosa da nascondere?” Uno a uno, i perfetti idilli famigliari cominciano a sgretolarsi, rivelando incomprensioni, tradimenti e segreti perpetrati a lungo nel tempo. Che ne sarà degli equilibri che erano, all’apparenza, tanto perfetti?

#Pensieri: L'essenza di un istante

“L’istante prima di essere felice è più importante del momento intero di felicità”

(Santiago, L’istante prima)

Effimero, illusorio e sfuggente; una volta trascorso, non può più essere recuperato nella sua piena essenza reale. L’istante è l’atomo dell’esperienza, l’indivisibile frammento che accomuna l’umana  percezione del tempo.  

La capacità di vivere a pieno un istante, è essenziale per una vita che riesca a soddisfarci. Essere  estremamente radicati a un tempo (passato o futuro) che non appartiene al qui e ora, preclude nuove vie. Non sto rinnegando l’importanza della visione del domani o della forza che può essere fornita dal proprio passato. Ritengo invece che il problema ci raggiunga davvero quando ci smarriamo per giorni nei nostri pensieri tralasciando l’esperienza attuale. La stessa esperienza capace di appagarci in maniera inaspettata. Sapersi abbandonare al flusso, senza ragionamenti artefatti, dona un sapore più ricco e genuino alla quotidianità.  

lunedì 13 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: Piccole donne - Recensione

Ormai più di un anno fa abbiamo pubblicato l'articolo sul grande classico di Louisa May Alcott.
La nostra Frè in quell'articolo ha parlato dell'opera in modo decisamente esaustivo, quindi non staremo ovviamente a qui a perdere tempo e a riscrivere le stesse identiche cose; non solo perché sarebbe del tutto inutile, ma anche perché l'opera originale e il film non sono di certo la stessa cosa e hanno eccome delle differenze.
In un certo senso, forse, potremmo definire questo film come l'unione di "Piccole donne" e di "Piccole donne crescono".

#TheBeatles: Get Back, seconda parte

Per noi di 4Muses, le tre parti di Get Back, - il docu-film sui Beatles, a disposizione di tutti gli abbonati a Disney+ - è un continuo crescendo. Ecco perché abbiamo deciso di parlarvene in tre articoli diversi. Come già detto in precedenza, fateci sapere nei commenti se abbiamo dimenticato di dire qualcosa di importante, o se avete trovato anche altro. Lo sapete, ci serve ancora una scusa per rivedercelo senza passare per pazze. 

sabato 11 dicembre 2021

Costume&Società: Sri Aurobindo

Non stiamo scrivendo questo articolo per sminuire le religioni, né per propinarvi la pappardella sulla spiritualità. Se siete interessati potete proseguire la lettura, altrimenti no, per noi non c’è (ovviamente) nessun problema.

La sintesi dello Yoga”, “La vita divina”, “Savitri” sono tre tra le opere maggiori di Sri Aurobindo. Noi stesse siamo venute a conoscenza della sua vita dopo aver letto i tre volumi de “La sintesi dello Yoga”. Ma che persona era Aurobindo, e soprattutto, quale messaggio ha voluto trasmettere all’umanità? 

#Arte: Ritratto dei coniugi Arnolfini

Quando abbiamo parlato dell’opera di Velazquez “Las Meninas”, abbiamo citato un’altra da cui l’artista prese spunto, ovvero “Ritratto dei coniugi Arnolfini” di Van Eyck. Quest’ultimo fu un pittore fiammingo, nato a Maaseik nel 1390 circa e morto a Bruges nel 1441, che perfezionò la tecnica della pittura a olio, che andò a sostituire piano piano in Europa l’uso delle tempere.
“Ritratto dei coniugi Arnolfini” viene realizzato nel 1434, ad oggi conservato nella National Gallery di Londra. Molti ritengono che l’opera abbia un qualcosa di misterioso e adesso insieme cerchiamo di capire il perché.

In una stanza da letto, rappresentata in ogni minimo dettaglio, i due novelli sposi sono vestiti con abiti lussuosi e si tengono per mano. Giovanni Arnolfini ha la mano destra alzata, mentre sua moglie, Giovanna Cenami, solleva leggermente il vestito, tenendolo stretto in grembo. Tutta la scena è intrisa di una forte spiritualità, come si evince dai volti imperscrutabili dei due protagonisti del ritratto.

venerdì 10 dicembre 2021

Cinema&SerieTv: Normal People - Recensione

Ma voi l'avete capito alla fine come funzionano le relazioni? Perché noi di 4Muses possiamo affermare con assoluta certezza di non averci capito assolutamente niente.
Se per anni siamo state piene di preconcetti, regole da seguire e cose "giuste" e "sbagliate", a un certo punto abbiamo dovuto gettare la maschera di quelle saccenti e abbiamo dovuto ammettere di non aver capito proprio niente di niente.

Poi guardando "Normal People" ci siamo rese conto che anche se siamo delle frane, una cosa - la più importante - forse l'abbiamo imparata.

#MustToWatch: Beautiful Boy

Chi di voi segue assiduamente il nostro blog, deve aver capito che ci piace andare al festival del cinema di Roma. I Film in selezione sono quasi sempre delle chicche da non perdere o da recuperare. Una delle pellicole arrivate in sala alla Festa del Cinema di Roma nel 2018 è Beautiful Boy; storia che entra a pieno titolo nei nostri MustToWatch per l’argomento che porta in scena.

La narrazione prende spunto dai romanzi "Beautiful Boy: A Father's Journey Through His Son's Addiction" di David Sheff; e "Tweak: Growing Up on Methamphetamine" di suo figlio Nic Sheff. Due libri che affrontano da due punti di vista -quasi opposti- lo stesso argomento: la dipendenza da metanfetamine. I due protagonisti vengono portati in scena da uno straordinario Timothée Chalamet e da un toccantissimo Steve Carrel che, con questo ruolo, più che in passato, è riuscito a scardinarsi dal ruolo comico che gli era stato cucito addosso.

giovedì 9 dicembre 2021

#Anime: Angel Beats!

Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato. Bisogna soprattutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.” 
 
Diceva D’Annunzio. Ed è proprio sul rimpianto e sull’essere aggrappati al passato che si basa l’anime di cui andremo a parlare oggi: “Angel Beats”, disponibile su Netflix. Nato dall’idea di Jun Maeda e dalla penna di GotoP, è uscito in Giappone ben undici anni fa, eppure tratta una tematica sempre attuale, ovvero la domanda “cosa c’è dopo la morte?” Non è un anime rivoluzionario come “Death Note” o “Death Parade”, anche se in un certo senso si avvicina molto a quest’ultimo.

La trama segue le avventure di Yuzuru Otonashi, un ragazzo che si trova catapultato in un mondo dove la prima persona che vede è una giovane con un fucile in mano che sta sparando una raffica di proiettili contro un’altra, ma impassibile. Attraverso il dialogo, Yuzuru scopre di essere morto sulla Terra e di star vivendo in una specie di limbo – ambientato in un liceo -, in cui non può morire nuovamente, ma solo resistere per non scomparire. Ma resistere contro chi? Così veniamo a sapere che la ragazza con il fucile si chiama Yurippe, leader dell’associazione SSS (Shinda Sekai Sensenm – Fronte del mondo dei morti). Lo scopo è quello di scovare Dioe di combatterlo perché quello che hanno in comune tutti i personaggi della SSS è che hanno avuto una tragica vita, segnata dall’ingiustizia.

#StorieRomane: Pantheon

Proseguiamo con la nostra scoperta di Roma con quello che, a parer nostro, dopo Largo di Torre Argentina e la Piramide Cestia è il monumento che completa la triade dei monumenti e dei luoghi simbolo della Capitale: il Pantheon.

Sì lo sappiamo bene che nell'immaginario comune i simboli di Roma sono tendenzialmente altri - il Colosseo, la Fontana di Trevi, la Basilica di San Pietro (posta sul suolo romano ma appartenente allo Stato del Vaticano) e la Bocca della Verità -, ma crediamo che ogni romano a un certo punto riconosca determinati monumenti, parchi, vicoletti, chiese, salite e scalinate come suoi.
Anche se in realtà sarebbe più corretto dire che è Roma a scegliere qualcuno, sicuramente non è il contrario.

mercoledì 8 dicembre 2021

#Libri: Omicidio in famiglia

Siamo di nuovo giunti all’appuntamento con un nuovo thriller di Nicola Rocca, il secondo con “protagonista” lo scrittore di thriller Roberto Marazzi. Proseguendo con la lettura vi spiegheremo perché abbiamo messo protagonista tra virgolette.

Ora, se non l’avete già fatto, vi consigliamo anche di leggere la recensione di “Scheletri nell’armadio”; non è fondamentale, sia chiaro, ma vi serve perché qui non ci soffermeremo molto sullo scrittore. 
Inoltre vogliamo ringraziare di cuore Rocca per averci dato ancora una volta l'occasione di leggere un buon libro.

#Cinema&SerieTv: Verso la notte - Recensione dell'opera prima di Vincenzo Lauria

Dopo il debutto nel 2020 al Taormina Film Festival e la vittoria del premio del pubblico Mymovies nella sezione indieuropea, arriva in sala il 6 dicembre Verso la notte, l’opera prima di Vincenzo Laurina. Un film che ha preso vita grazie a un intenso lavoro fatto di sinergia e comunione tra tutti i comparti tecnici.

La storia si compone di varie tessere che emergono dal ribollire della memoria del suo narratore. Un complesso puzzle che, dunque, viene disvelato man mano che i fatti vengono mostrati allo spettatore. La diegesi, infatti, non ha uno svolgimento lineare e si muove sulle corde del ricordo e della presa di coscienza. “Verso la notte”, dunque, non racconta semplicemente la loro storia d’amore o il loro lavoro, al contrario, cerca di addentrarsi nelle profondità della comprensione e della presa di coscienza di uno dei protagonisti.

martedì 7 dicembre 2021

#MustToWatch: Walker

Erano gli anni ’90 quando i pomeriggi su Rete 4 erano “dominati” da lui, dal famoso ranger della frontiera bollente americana, “Walker Texas Ranger”. Ai tempi era interpretato da Chuck Norris, che era al contempo sceneggiatore e attore, che acciuffava i malviventi di Dallas a colpi di arti marziali. Era un must to della nostra infanzia, quando i nonni dopo pranzo si appostavano con il telecomando in mano a vedere quale caso avrebbe dovuto affrontare il mitico Walker.

Come ben sappiamo, ormai le emittenti televisive puntano ai reboot e neanche la serie di Chuck Norris poteva scampare a questa “cattura”. Quest’anno, infatti, è andato in onda il nuovo ranger di frontiera (e ne siamo grate), dal titolo “Walker”. Stavolta il protagonista non è più Norris, ma un volto che noi di 4Muses conosciamo molto bene: Jared Padalecki (Sam Winchester di “Supernatural” e Dean di “Una mamma per amica”).

#Spettacolo: Lamberto Bava, Heroes Master Award

Chi è nato prima degli anni 2000 è cresciuto con le mini-serie televisive che venivano trasmesse nel pomeriggio di Italia Uno (ma anche sugli altri canali della Mediaset). Desideria, Sorellina e Fantaghirò sono solo alcuni dei nomi di eroine con la quale in molti hanno conosciuto il racconto epico. Donne forti, femminili, innamorate e appassionate. Donne che si battevano per la propria famiglia, per la propria libertà e soprattutto per i propri ideali. Donne scritte e portate in scena da un uomo: Lamberto Bava che, in occasione dei trent’anni dall’uscita di Fantaghirò, ha ritirato il premio alla carriera che l'Heroes International Film Festival gli ha riconosciuto. 
Nel celebrare il genere, e le maestranze che ne tessono le trame, il Festival ha riconosciuto a questo geniale uomo il premio: Heroes Master Award, lasciandolo poi interagire con il suo pubblico in un incontro generazionale davvero molto interessante.

lunedì 6 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: Luna Park - Recensione

Durante le tre giornate dell'Heroes Film Festival, a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare, abbiamo avuto l'onore e il piacere di sentir parlare la sceneggiatrice Isabella Aguilar, che ha lavorato a serie come "Baby", "Grand Hotel" e a film come "The Place" di Paolo Genovese e "In fondo al bosco" di Stefano Lodovichi.

Parlando di Luna Park, la Aguilar racconta di una serie che ha nel cuore in particolar modo; in fondo, ci dice durante l'intervista, è una serie che non ha solo visto nascere e crescere, non è solo una serie ideata interamente da lei, ma è una serie che ha seguito passo passo, dall'inizio alla fine e in tutto e per tutto.
Quindi ovviamente, viste le premesse, noi di 4Muses non potevamo assolutamente non recensire questa serie.
Adoriamo le cose fatte con il cuore.

#TheBeatles: Get Back, prima parte

Se avete seguito la terza puntata della seconda stagione di Apollo Station su RadioSapienza (nel caso recuperatela cliccando su questo link), già lo sapete. In caso contrario, non vi mentiremo: siamo ossessionate con Get Back. Come ha già scritto Frè in una sua storia Instagram: “Chi dice che la Beatlemania è finita, non è mai uscito con noi”. E non c’entra il sapere vita, morte e miracoli dei quattro ragazzi di Liverpool, né sapere a memoria il loro quadro astrale. Ci siamo ossessionate punto per punto su ogni parte. Abbiamo ascoltato e riascoltato ogni dialogo, analizzato ogni espressione facciale… insomma, alla quarta visione, possiamo dire di essere pronte alla recensione più oggettiva e completa che possiamo fare.

Quindi mettetevi comodi, ma soprattutto: se vedete che abbiamo saltato qualche cosa, non esitate a farcelo notare, tanto non preoccupatevi: stiamo trovando ogni pretesto per rivedere il docu-film senza apparire delle psicopatiche.

sabato 4 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: Love & Monsters - Recensione

[Attenzione: l'articolo contiene spoiler]

Se vi aspettate un film con qualcosa di particolare, ci dispiace deludervi ma siete nel posto sbagliato. Già da tempo avevamo sentito parlare del film “Love and Monster”, presente su Netflix, che ha come protagonista Dylan O’ Brien e il titolo non faceva, di suo, presagire qualche opera in grande stile, però non possiamo ritenerci scontente del prodotto finale. Innovativo no, piacevole sì.

Se avete visto programmi come "The 100" o "Lost", “Love and Monster” fa al caso vostro. In un futuro non troppo lontano, l’umanità lanciò un quantitativo di razzi gigantesco per abbattere un asteroide (Agatha 616) che minacciava la vita sul nostro pianeta. Il problema fu quando il materiale esploso tornò a piovere sulla Terra. Creature piccole e innocue come rane o insetti vennero infettate da questi detriti e cominciarono a trasformarsi in mostri giganteschi, uccidendo e mangiando chi per anni aveva fatto lo stesso con loro: l’uomo.

#DivinaCommedia: Canto VII

Come vi avevamo già detto nell’analisi esoterica del VI Canto, qui nel VII ritroviamo la stessa lezione, da un altro punto di vista. Quando ciò che dobbiamo comprendere è estremamente importante e a volte troppo grande per noi, la Vita ci offre la stessa situazione di base, da prospettive diverse.

Così è strutturata anche la Divina Commedia, proprio per il suo essere una guida al nostro cammino iniziatico. Vi ricordiamo che la stiamo analizzando dal punto di vista strettamente esoterico, quindi salteremo le parti politiche, storiche o d’ispirazione alla letteratura, se non necessarie al nostro fine. 

venerdì 3 dicembre 2021

#Anime: Banana Fish

Attenzione, questo articolo potrebbe contenere spoiler sulla serie.

Avete presente quelle cose che sapete di dover affrontare ma vi ritrovate puntualmente a rimandare? Ecco, benissimo, questo articolo per noi è quella cosa.
E non perché la nostra recensione sia negativa (continuando a leggere ne avrete la conferma), ma perché è una di quelle serie che ci ha lasciato con un amaro in bocca indescrivibile.

#Eventi: Gabriele Mainetti (Freaks Out)

Lunedì 22 novembre si è concluso l’Heroes Film Festival presso la Casa del Cinema di Villa Borghese e nel giorno di chiusura l’ospite più atteso era certamente Gabriele Mainetti. Classe 1976, è stato il regista di “Lo chiamavano Jeeg Robot” e del film che è ancora in sala “Freaks Out”. Nonostante i numerosi impegni, il regista è riuscito a ritagliarsi del tempo per partecipare al festival delle maestranze, parlando della sua esperienza alla regia e rispondendo alle domande dei ragazzi presenti in sala. Va detto che di solito chi sta dietro la macchina affida le scelte “di contorno” ai reparti a essi dedicati, ma Mainetti ha fatto quel passo in più che rende l’opera, Freaks Out appunto, qualcosa di ancora più personale: ha scritto perfino le musiche e la colonna sonora in generale.