martedì 31 agosto 2021

#Racconti: Il vento di fine agosto

"There's no place I'd rather be than in your arms”
-Avicii, Tough Love


Tutto il resto procedeva caoticamente, ma in quell'eterno istante senza tempo, scorsi brandelli di senso che rendevano il quotidiano degno di essere vissuto.

Com'eri bella tra i fiori di campo mentre cercavi il tuo riflesso nel lago, l'acqua cristallina era una tela pronta a ritrarre la tua dolce figura.

Io guardavo te, poi il riflesso e poi di nuovo te. Ti sorridevo, senza pensare a quanto sarebbe stato prezioso quell'istante.

Ti specchiavi e ti raccoglievi i capelli, poi mi squadravi con quegli occhi che avevano lo stesso colore di quel lago. Abbassando leggermente lo sguardo, tornavi a specchiarti nell'acqua, trattenendo un sorriso.

lunedì 30 agosto 2021

#MustToRead: La saga dei Florio

L’estate del 2020 è stata ricca di romanzi che abbiamo letto e che abbiamo amato dalle prime pagine. Uno di questi è “I leoni di Sicilia”, di Stefania Auci. Da qui abbiamo cominciato ad appassionarci ai Florio, antica famiglia di origine calabrese che a Palermo ha trovato la sua fortuna più sfacciata. Così siamo state felicissime di iniziare, un anno dopo, anche il seguito del romanzo: “L’inverno dei Leoni”. 

sabato 28 agosto 2021

#MustToRead: Il viaggio dell'Eroina

Molto spesso, qui su 4Muses, ci siamo interrogate e abbiamo parlato di genere e di sessualità. Non ci siamo mai schierate sotto altre bandiere se non sotto quelle della parità e questa volta vi vogliamo proporre il saggio di una psicologa proprio per poter cercare di sottolineare questa parità. Il viaggio dell’eroina di Maureen Murdock compie un passo successivo a quello che si può leggere in libri come “L’eroe dai mille volti” di Campbell o “Il viaggio dell’eroe” di Vogler. Due libri, quelli citati, che puntano il riflettore sulla mascolinità e su quanto per lungo tempo si sia creduto che solo l’uomo fosse pronto a compiere il proprio percorso nel mondo per trovare il proprio spazio. La Murdock, infatti, attenziona quanto in realtà complicato e intrinsecamente legato alla psiche sia il viaggio della donna.

venerdì 27 agosto 2021

#Cinema&SerieTv: Sound of Metal - Recensione

Candidato a sei premi Oscar e vincitore di due (miglior montaggio e miglior sonoro), oggi noi di 4Muses vogliamo parlarvi di “Sound of Metal”, scritto e diretto da Darius Marder nel 2019 e che potete trovare su Prime Video.

Nel film seguiamo la storia di Ruben Stone, ex tossicodipendente e batterista di un duo metal itinerante che, a poche ore da un concerto, perde completamente l’udito. Dopo un’attenta visita da uno specialista, il protagonista viene a sapere della sua critica situazione di salute, in cui se continuerà a sforzare l’udito, lo perderà del tutto. L’unica soluzione sembra l’intervento per un impianto cocleare che potrebbe ristabilire in parte il senso mancante. Nel mentre, però, Lou, la sua compagna e cantante del duo, accompagna Ruben in un centro per sordi, gestito da un veterano del Vietnam, Joe, che ha perso l’udito in seguito all’esplosione di una bomba.

giovedì 26 agosto 2021

#StorieRomane: Ghetto ebraico di Roma

Il nostro viaggio per i quartieri romani continua spedito più che mai, e oggi vogliamo parlarvi del Ghetto ebraico di Roma. È un luogo a cui siamo particolarmente legate, sia per la storia che racchiude, sia per la presenza dei numerosi ristoranti con le specialità tipiche romane. Perché vi garantiamo che la vera cucina romana la trovate solo al Portico d’Ottavia.

Sorge nel rione Sant’Angelo, accanto al Teatro Marcello. È circoscritta da via Arenula, via dei Falegnami, via de’ Funari, via della Tribuna di Campitelli, via del Portico d’Ottavia e Lungotevere de’ Cenci.

mercoledì 25 agosto 2021

#Arte: Il Figlio dell'uomo

Ancora l'uomo è dipinto nella tela, ma non vedi il suo volto, è coperto da una mela. Sì, solo di favole ora mi meraviglio. Vola, la freccia vola, ma la mela è la stessa che resta in equilibrio in testa ad ogni figlio.

Era il 2020 quando Rancore, nella sua canzone “Eden”, faceva riferimento all’opera “Il figlio dell’uomo” di René Magritte e, dato che quest’ultimo viene considerato il maggior esponente del Surrealismo belga, oggi abbiamo deciso di analizzare il suo più celebre capolavoro.

Si tratta di un olio su tela, dipinto nel 1964 e appartenente oggi a una collezione privata. Nell’opera possiamo notare un uomo, vestito di tutto punto con un abito lungo scuro, con due bottoni su tre disegnati e uno mancante, come se fosse appena caduto. Il soggetto del quadro indossa una bombetta, ha una cravatta rossa sgargiante allacciata sopra una camicia bianca, come fosse un uomo importante. A oscurargli il viso, però, troviamo una mela verde sospesa nel nulla che nasconde i suoi tratti somatici. Solo un occhio si riesce a intravedere tra le foglie, mentre sullo sfondo un cielo nuvoloso si specchia sul mare, lasciando presagire un temporale imminente.

martedì 24 agosto 2021

#Musica: Abbi cura di me

Simone Cristicchi, cantautore romano classe 1977, è forse uno dei talenti più puri nel panorama italiano che però, come spesso accade, non ha il riconoscimento che meriterebbe a livello popolare. Con la sua penna e la sua comunicazione riesce a esprimere concetti complicati con una semplicità che solo i veri artisti hanno. 

Ha vinto il Festival di Sanremo nel 2007, con “Ti regalerò una rosa”, canzone che con pochi minuti descrive appieno i disturbi mentali e normalizza chi ne è afflitto. Forse è anche per questo che il velo-tabù posto dalla società sulle malattie mentali, dal 2007 è sceso un pochino.

Noi di 4Muses abbiamo (ri)scoperto recentemente la sua canzone “Abbi cura di me”, presentata al 69° festival di Sanremo. Il festival venne vinto da Mahmood, con Soldi. Il Festival viene anche ricordato per “Cosa ti aspetti da me”, della Bertè, “La ragazza con il cuore di latta” di Irama, “Mi sento bene”, di Arisa, “Rolls Royce” di Achille Lauro… eppure la perla di Cristicchi, arrivata quinta in classifica e vincitrice dei premi Sergio Endrigo alla miglior interpretazione e Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, è rimasta un bel po’ in sordina. Perché?

Oggi vogliamo parlarvi di questo capolavoro che dopotutto ha veramente bisogno di pochissimi chiarimenti al riguardo. Vogliamo offrirvela per ricordarla e cercare di darle l’alta considerazione che merita.

lunedì 23 agosto 2021

#Pensieri: Quanti vorrebbero un amico come il Dr. Cox?

Ogni serie tv ha i suoi personaggi iconici, in cui ritroviamo caratteristiche nostre o che semplicemente vorremmo nella nostra vita per aiutarci in determinate situazioni, per strapparci una risata o per darci una mano quando il mondo sembra volerci crollare addosso.
Dopo un veloce rewatch di Scrubs, ringrazio Disney+ per aver caricato l’intera serie, mi sono ricordata di apprezzare particolarmente il personaggio di Perry Cox, il mentore di JD: burbero, sarcastico, ma comunque quello che salva sempre la situazione prima del fischio finale. Odiato e amato da tutti, mi sono chiesta se mai vorrei un amico come lui. La risposta? Ovviamente sì.

Analizziamo il personaggio di Percival Ulysses Cox, comunemente noto come “il Dr. Cox”.

sabato 21 agosto 2021

#MustToWatch: In the Heights - Recensione

Uno dei musical che ha fatto tribolare gli amanti del genere, negli ultimi anni, è sicuramente Hamilton e se non lo avete visto è da recuperare. Noi di 4Muses, però, non siamo qui per parlarvi di Hamilton, ma per potervi recensire una pellicola approdata da pochissimo nelle sale cinematografiche che tratta le stesse tematiche. Del resto, la produzione è praticamente la stessa e passa sotto la supervisione di un artista eclettico come Lin-Manuel Miranda. Per chi non lo conoscesse, vi proponiamo un piccolo resoconto sulle sue gesta: Lin-Manuel Miranda è uno scrittore di canzoni, un rapper, un produttore e un attore eccellente.

venerdì 20 agosto 2021

#TheBeatles: Please Please Me

Chi ci conosce sa che non abbiamo dei veri e propri gusti musicali. Così come per il cinema e la letteratura, consideriamo la musica come un arcobaleno di colori, la ascoltiamo tutta e ci va bene tutta. Ovviamente abbiamo i nostri artisti preferiti, come nel caso dei Beatles.

Possono piacere e non piacere, ciò non toglie quanto i quattro di Liverpool abbiano fatto per la musica internazionale. Vi abbiamo già parlato dei cambiamenti sociali apportati dai quattro nell'articolo: Cosa hanno fatto i Beatles per la società?; così come vi abbiamo già parlato di Let it be ed Eleanor Rigby, ma oggi vogliamo introdurveli album per album.

Sappiamo perfettamente che si sa un po’ tutto di John, Paul, George e Ringo, prendete questi articoli come un ripasso, una sorta di passatempo leggero. Ovviamente speriamo anche di dirvi qualche curiosità che non conoscevate.

Iniziamo dall’inizio, da Please please me, il loro primo album uscito il 22 marzo 1963

giovedì 19 agosto 2021

#Arte: L'isola dei Morti

Nel mondo dell’arte ci sono diverse opere che hanno suscitato un grande interesse nel pubblico per i molteplici significati che l’autore aveva nascosto tra le sue pennellate. Dei quadri più enigmatici al mondo, oggi vogliamo parlarvi de “L’isola dei morti” di Arnold Böcklin, realizzato tra il 1880 e il 1886. In realtà non è solo un quadro, ma cinque versioni diverse che furono commissionate all’artista nel corso degli anni.

mercoledì 18 agosto 2021

#DivinaCommedia: Canto IV

Eccoci di nuovo ad analizzare la Divina Commedia dal punto di vista esoterico. Vi ripetiamo che non vi daremo nozioni storiche e letterali, quelle le conosciamo già grazie alla scuola. Noi esamineremo i versi del Sommo Poeta nella chiave che è rimasta nascosta per molti secoli.

Nel quarto canto ci ritroviamo nel primo girone dell’Inferno: il Limbo. Come tutti sappiamo è il luogo in cui dimorano le persone non battezzate. O almeno, dimoravano, perché dal 2007 Papa Benedetto XVI lo ha abolito.

Permetteteci una piccola battuta: può davvero un Papa eliminare una parte interna di noi? Ovviamente no. Ricordiamo, ancora una volta, che Dante descrive il cammino interiore di ogni iniziatico. E come la Bibbia va interpretata nelle sue innumerevoli metafore (che tu sia ateo o credente, se credi ciecamente e in maniera letterale a ciò che lì è scritto, vinto dall’ignoranza, ti perdi sul serio il bello), così anche la Divina Commedia va intesa oltre le parole stesse. Comunque, iniziamo. 

martedì 17 agosto 2021

#Cinema&SerieTv: The Place - Recensione

Molte volte noi di 4Muses abbiamo scritto che vittima e carnefice sono due facce della stessa medaglia, due opposti non-opposti. Quando guardiamo le notizie ai telegiornali, inorridiamo davanti ai mali del mondo, alle violenze, alle stragi, sentiamo che tutte quelle cose non ci appartengono. Ci mettiamo su di un gradino, ci ergiamo a giustizieri, quando in realtà il pensiero di ognuno di noi difficilmente sarebbe condivisibile con il prossimo. Come avevamo scritto in un articolo sul personaggio di Death Note, Light Yagami, tutti noi “esternamente” parliamo di quanto sia sbagliato uccidere, ma “internamente” almeno una volta abbiamo pensato che sarebbe stato meglio veder sparire qualcuno. Su questo filo conduttore si inserisce il film che recensiamo oggi: “The Place”, uscito nel 2017. Si tratta di un adattamento cinematografico fatto da Paolo Genovese dell’opera “The Booth at the End” (“Il tavolo lì in fondo”, una serie tv statunitense).

lunedì 16 agosto 2021

#Costume&Società: Influenza vittoriana

Avete presente quando la gente dice: “Ma basta con questa americanata di Halloween, non ci rappresenta.”? O quando: “Mah, dove andremo a finire con queste persone che danno così tanto retta agli influencer!”? Ecco, perdonate queste persone perché non sanno quello che dicono. E già che ci siete, fate leggere loro questo articolo.

No, non parleremo di come Halloween sia una festa di tradizione europea -abbiamo creato un’etichetta apposita- e neanche ci interessa sostenere la gang delle spunte blu. Oggi vi parliamo di come ancora adesso, nel 2021, siamo soliti seguire più di una moda portate in auge da quelli che possiamo definire i Ferragnez dell’Ottocento: la Regina Vittoria e il principe Albert.

I due cugini si sposarono il 10 febbraio 1840 nella Cappella Reale di St James’s Palace. Giovani, -entrambi di ventuno anni- belli e davvero innamorati, fu facile per il popolo empatizzare fin da subito con la coppia reale che diventò poi capostipite dell'intera aristocrazia europea.

sabato 14 agosto 2021

#Arte: La persistenza della memoria

L’essere umano ha una concezione precisa del tempo: la giornata è composta da ventiquattro ore, ogni ora da sessanta minuti, ogni minuto da sessanta secondi e così via. Ci illudiamo di aver dato una dimensione al tempo, quando in realtà non è altro che una convenzione che abbiamo scelto in base al moto di rotazione, ovvero quello che la Terra compie intorno al proprio asse, determinando il passaggio dal giorno alla notte.
Ma, appunto, è solo una convenzione che noi umani abbiamo scelto per scandire le fasi della nostra giornata, quando in realtà il tempo è relativo. Avete mai fatto caso che quando vi divertite il tempo sembra scorrere velocemente, mentre quando vi annoiate la giornata sembra non passare mai? O quando avete solo dieci minuti per: fare la doccia, prepararvi, e riuscite a uscire di casa senza fare tardi, quando, di norma, non vi basterebbe mezz’ora? Relatività. Parlando di tempo relativo, non si può non fare riferimento al “marchio di fabbrica” di un celebre artista surrealista, Salvador Dalí e della sua opera “La persistenza della memoria”.

venerdì 13 agosto 2021

#Cinema&SerieTv: Weathering with You - Recensione

Il catalogo di Netflix è una scoperta continua e anche sfogliandolo più volte, salterà all’occhio sempre qualcosa di diverso. Oggi è la volta di “Weathering with You – La ragazza del tempo” (Tenki no ko), un film d’animazione del 2019 scritto e diretto da Makoto Shinkai, osannato dalla critica per opere come “5 centimetri al secondo” e, ancora divenuto ancora più famoso con “Your Name”.

Da un certo punto di vista, “Weathering with you” si inserisce nella storyline di “Your Name”, come se fosse un’opera complementare, ma su questo ci torneremo più avanti. Cominciamo intanto parlando della trama.

giovedì 12 agosto 2021

#MustToRead: La fine del mondo e il paese delle meraviglie

È la seconda volta che facciamo la recensione di un romanzo di Murakami, se vi siete persi la prima potete recuperarla nell’articolo L’uccello che girava le viti del mondo. Così come vi abbiamo detto in precedenza, non è stato facile neanche questa volta leggere il romanzo. Non perché sia complicato o di difficile lettura, ma perché ha così tanta introspezione e verità occulte che capitolo dopo capitolo abbiamo avuto bisogno di riflettere parecchio.

Il romanzo è stato pubblicato nel 1985, vincendo il Premio Tanizaki (uno tra i più grandi riconoscimenti letterali del Giappone) dello stesso anno. Quasi sicuramente un romanzo distopico, ma non ci piace definirlo così. Se avete letto gli articoli precedenti o ci avete ascoltato su ApolloStation, a RadioSapienza, sapete quanto sia importante per noi l’inconscio e la “creazione” della nostra realtà.

Murakami anche questa volta parla di ciò, il tutto velato sotto la fantasia del suo romanzo. 

mercoledì 11 agosto 2021

#Racconti: Il ricordo perduto

“Era d’estate e tu eri con me,
era d’estate, poco tempo fa
ora per ora, noi vivevamo
giorni e notti felici, senza domani”
 
(Sergio Endrigo, Era d’estate)

Primo giorno:
In un ricordo lontano che ormai non posseggo più, sono racchiuse le emozioni che ci siamo regalati. Ma il tempo toglie, il tempo cancella e il tempo muta. Il tempo confonde i vissuti, illude su un presente che ha appena smesso di esistere.

Sono consapevole dunque, che nulla di tutto ciò è ancora attuale, ma sento come se mancasse una parte di me, una parte della mia storia. Se davvero credo che il significato di un’esistenza sia racchiuso in quegli istanti che spezzano il nostro perpetuo senso di oppressione, allora devo ricordare ciò che abbiamo vissuto insieme. Il tempo mi ha portato via i ricordi e mi ha portato via te.
Per un lungo periodo, è stato come se non ti avessi mai vista, come se non ti avessi mai incontrata. Ma da quando ho ricominciato a sognare, riaffiorano alcuni istanti di un’epoca che sembrava perduta. Lo specchio della mia stessa esistenza, sembra essersi infranto, e adesso, in ogni frammento frantumato cerco parvenze del tuo riflesso.
Nell'ombra di ciò che è stato, troverò la forza di ricominciare. Ma oggi, non penserò al domani, non lo farò finché la tua immagine non mi sarà chiara.

Ultimo giorno:
 
Affranto, ho abbattuto ogni presunta insicurezza per poterti trovare di nuovo, e ora è tutto più nitido.
Ricordo il tuo volto, ricordo il tuo sorriso. Ricordo la tua voce, ricordo le tue carezze.
Non ho mai più provato così tanta gratitudine come quella che sentivo in quei momenti. Vicino a te avevo trovato il mio posto nel mondo, e non avrei avuto altro da chiedere alla vita.
Ma poi ogni promessa, ogni speranza è svanita lentamente, come calore estivo una volta giunto settembre.
Ricordo la tua indifferenza, ricordo la tua ira. Ricordo gli insulti, ricordo che nulla è stato più come prima.
Forse ho dimenticato tutto per avere quiete, ma la quiete si è successivamente tramutata in caos.
E ora che ho recuperato i ricordi, sono ancora più confuso, mi chiedo come tutto ciò sia potuto finire. Nelle giornate che sembrano eterne, nelle notti insonni, il fantasma del tuo ricordo ora mi perseguita.
Ma non lo allontanerò più, né lo scaccerò. Attendo pazientemente un nuovo inizio, una rinascita che permetta di liberarmi dal dolore di questo passato che non m'appartiene più. Non importa quante altre lacrime verserò sulla lapide della nostra storia, so che arriverà il giorno in cui sarò in grado di accettare tutto ciò. Rifioriranno le emozioni e tutto tornerà ad avere un senso.

“Ora per ora, senza un sorriso,
si spegneva l’estate negli occhi tuoi”

(Sergio Endrigo, Era d’estate)

[Info]

L'articolo è stato scritto da Gianluca Boncaldo! Se siete interessati a conoscerlo, vi lasciamo i suoi contatti: Facebook e Wordpress.

martedì 10 agosto 2021

#Arte: Gli omini di Keith Haring

Mi è sempre più chiaro che l’arte non è un’attività elitaria riservata all’apprezzamento di pochi: l’arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare.

Con queste parole Keith Haring spiegò il suo concetto di arte, condivisibile, perché è anche giusto che tutti possano comprendere il significato di una data opera, anche senza dover per forza avere una laurea o aver studiato la storia dell’arte stessa. Considerato uno dei padri della Street Art, Haring nacque nel 1958 in Pennsylvania e sin da piccolo rimase affascinato dai lavori di Walt Disney, per lui fonte di ispirazione, anche se decisiva per la arte fu la produzione artistica di Andy Warhol e della sua pop art.

lunedì 9 agosto 2021

#Costume&Società: San Giorgio, da Genova a Londra

Grazie alla finale degli Euro2020, l’Europa sembra aver ricordato che il simbolo della croce di San Giorgio accomuna un po' tutti i membri della Ue, per non parlare di Nuova Zelanda, Australia, Hawaii e Figi. Di certo il Santo è importante in Italia quanto in Inghilterra e in quest’ultimo stato lo testimonia il fatto che sono esistiti sei monarchi a portare il suo nome. Il primo risale all’inizio del regno Hannover, con Giorgio I, (1714-1727). Dinastia finita con l’ascesa al trono del primogenito della regina Vittoria: re Edoardo VII (1901-1910). Ultimo dei re Giorgio, abbiamo re Giorgio VI (1936-1952), il padre della sempre eterna Elisabetta II (1952). In attesa di vedere anche Baby George con corona e scettro, e chissà che non scelga proprio il suo come nome da monarca, oggi vi parliamo della Croce di San Giorgio.

sabato 7 agosto 2021

#Intervista: Adriano Bartoccini - MUDD

Sapete perché amiamo vivere a Roma? Perché ci dà l’opportunità di respirare l’arte ovunque. E non parliamo solo dei musei, delle chiese o dei teatri, ma anche degli artisti di strada, o in questo caso di metropolitana. Sì, perché abbiamo avuto il privilegio di conoscere Adriano Bartoccini proprio mentre ci stavamo recando alla riunione di redazione del sabato pomeriggio. Galeotta è stata “All my loving”, canzone che amiamo alla follia e che ci ha spinte a richiedere un’intervista.


Innanzitutto, grazie per aver accettato l'intervista. Partiamo subito da una domanda "semplice": tre aggettivi che meglio ti descrivono.

Ciao a tuttə e grazie a voi! Sì, beh, partiamo proprio con quella domanda stile casting per la casa del Grande Fratello... Non so rispondere, scusatemi.

venerdì 6 agosto 2021

#Costume&Società: Il peso della perfezione

Quando sei brava, c’è poco da fare: tutti si aspettano tanto da te. A volte anche troppo. Riuscire in un campo e arrivare alle Olimpiadi non è un gioco da ragazzi. Per conquistare le ambite medaglie, bisogna superare i propri limiti e quelli degli atleti più bravi al mondo. Devi essere mostruosamente bravo, sacrificare gran parte della tua vita, sin dalla tenera età, in allenamenti estenuanti che puoi sopportare solo se ami una determinata disciplina e se sei pronta a tutto per portare a casa la vittoria. Ma che succede se tutta la nazione ha un’aspettativa su di te talmente alta da schiacciarti? Che succede se il fragile equilibrio mentale all’improvviso si spezza? È il caso di Simone Biles, la ginnasta statunitense che si è ritirata dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 per non compromettere la competizione delle sue compagne di squadra perché schiacciata dallo stress.

giovedì 5 agosto 2021

#Costume&Società: La vita non è una gara

Questo articolo affronta un tema forte a cui ci sentiamo particolarmente vicine. Per questo le parole qui scritte potrebbero risultare abbastanza dure, dirette. Se siete persone particolarmente sensibili, vi consigliamo l’interruzione della lettura.

Perché? Perché parliamo di suicidio. Di quella sensazione che attanaglia le persone, che le fa sentire perennemente con un cappio legato al collo. Il nodo invisibile che si stringe ogni giorno di più e che fa credere alla vittima di avere un’unica via d’uscita: la morte

mercoledì 4 agosto 2021

#Arte: Il Bacio di Klimt

Noi di 4Muses siamo affascinate dal mondo dell’arte e oggi vogliamo parlarvi di un quadro che sicuramente conoscerete, anche se solo di nome: “Il Bacio” (Der Kuss) di Gustav Klimt. Piccolo appunto: sì, questo è davvero dell’autore viennese, non come “Le lacrime di Freyja”.

Realizzato tra il 1907 e il 1908, questo olio su tela è il simbolo del periodo definito “Secessione viennese”. Nel 1896 Klimt prese le distanze dalla Wiener Künstlerhaus, l'associazione ufficiale degli artisti di Vienna e con altri cercò di formare un nuovo movimento, per ritornare all’arte fatta quasi di magia, con figure e colori in grado di trasmettere una visione del mondo diversa, più arcaica, meravigliosa, in grado di rappresentare realmente l’animo umano, non più un mero prodotto commerciale. 

martedì 3 agosto 2021

#Pensieri: Quindici

Scrivere questa cosa, che ancora una volta non riesco a definire un articolo ma una pagina di diario, mi costa un coraggio immenso e so che probabilmente si porterà dietro una scia di critiche e scetticismo; in molti non hanno la più pallida idea di tutte le cose che sto per scrivere e per tanti altri sono solo quella che ricerca attenzioni e farebbe di tutto per ottenerle.

Di solito non inserisco dei trigger warning nei miei articoli, ma parlerò piuttosto apertamente di alcune cose che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno, quindi nel caso vi pregherei di bloccarvi e di non procedere con la lettura.

lunedì 2 agosto 2021

#Costume&Società: Divide et impera

In questo articolo noi di 4Muses non vogliamo prendere alcun tipo di posizione, quindi vi assicuriamo fin da subito che non stiamo qui per convincervi ad aderire a una determinata idea, meno che mai per cercare di cambiarvela.

Da amanti della comunicazione, della sociologia e delle tecniche di manipolazione usate dai mass media nel corso della loro storia, ci viene più facile notare quando una forma di Governo sta utilizzando la strategia di controllo definita “divide et impera” (dividi e comanda).

Parleremo, quindi, semplicemente di questo. Deponiamo le nostre credenze trasformate in armi, veniamo totalmente dalla pace della consapevolezza.