sabato 27 febbraio 2021

#Costume&Società: La Generazione del '27

Siviglia, 1927.


Un gruppo di intellettuali si raduna nell’Ateneo della città per commemorare il terzo centenario della morte di Luis de Góngora, uno dei maggiori esponenti del Barocco spagnolo. Il clima che si respira è di profonda ammirazione e amicizia fra tutti i membri, i quali vivono insieme nella Residencia de Estudiantes di Madrid, una struttura che oggi chiameremo “college”, fondata nel 1910.

"Tra l'intellettuale e il sentimentale. L'emozione tende ad essere frenata dall'intelletto. Preferiscono l'intelligenza, il sentimento e la sensibilità all'intellettualismo, al sentimentalismo e alla sensibilità."

Risulta complicato definire stilisticamente con precisione questo movimento a causa dell'ampia varietà di generi e stili coltivati ​​dai suoi membri; si può tentare di parlare di una ricerca di equilibrio fra materia popolare e bellezza formale, ovvero una grande attenzione per la forma e per la poesia esteticamente bella.

Non sono solo poeti e scrittori, ma anche pittori, scultori, compositori e musicologi.
Tra i nomi più celebri figurano Pedro SalinasRafael AlbertiFederico García LorcaDámaso AlonsoGerardo DiegoLuis Cernuda.
L’Antologia di Gerardo Diego del 1932 è considerato il documento di esordio, contenente le principali poesie degli artisti fino a quel momento.

“- Pero ¿por qué no llevas sombrero?
- Porque no me da la gana...
- Pues te tirarán piedras en la calle.
- Me mandaré construir un monumento con ellas.

(“- Ma perché non porti il cappello?
- Perché non ne ho voglia...
- Ma per strada ti tireranno le pietre.
- Le userò per costruire un monumento.”)
- Concha Méndez, "Memorias habladas, memorias armadas", p. 48.

Da esso tutte le donne sono escluse e solo recentemente la storiografia della generazione del 27’ ha
saputo dare spazio alle “Sinsombreros” (letteralmente “senza cappello”, erano un gruppo di donne intellettuali e artiste spagnole, nate tra il 1898 e il 1914) come
Josefina de la TorreMaruja Mallo e Rosa Chacel.
Questo appellativo fa riferimento ad un episodio emblematico avvenuto durante una passeggiata a Madrid lungo la Puerta del Sol: Maruja Mallo, Margarita MansoSalvador Dalí e Federico García Lorca si tolgono il cappello in pubblico suscitando sconcerto fra i passanti.
La trasgressione contenuta in questo gesto nei confronti dei costumi del tempo, vengono evidenziate dalla stessa Mallo in una videoregistrazione degli anni Novanta "Ci presero a sassate, insultandoci [...] e chiamandoci finocchi, pensando che restare senza cappello fosse una manifestazione del terzo sesso".

L’avvento della dittatura franchista disgregò la compagnia. Molti, come Alberti, furono costretti all’esilio per affiliazione al partito comunista, mentre Lorca viene assassinato.
L’unicità di questa fase culturale della penisola iberica prevede che il movimento sia presentato come l’età d’argento (Edad de plata) della letteratura spagnola.


Articolo scritto da Martina!

venerdì 26 febbraio 2021

#Cinema&SerieTv: Fate vs Winx

Continuare a parlare delle Winx è quasi un obbligo. La serie tv Netflix è stata rinnovata per la seconda stagione e noi di 4Muses vogliamo evidenziarne, ancora un po’, le criticità sperando di non trovarle col il proseguo delle avventure di queste cinque ragazzine. Abbiamo, del resto, già demolito la serie col nostro precedente articolo, dandogli la sufficienza e ancorando la sua narrazione alla categoria dei teen drama. L’abbiamo anche scardinata dall’idea che si sta consolidando dell’urban fantasy, ovvero quella fantasia che si lega letteralmente all’urbano; questo perché, al contrario di quanto avveniva nel cartone, le Winx non si inseriscono nel tessuto cittadino, ma sono un mondo a parte lontano da tutto e tutti.

Partendo proprio da questa differenze vorremmo mettere a confronto il cartone con la serie, evidenziando quanto un prodotto tutto nostrano potesse essere di gran lunga più divertente e intrigante di qualcosa creato ad hoc con una formuletta quasi magica.

giovedì 25 febbraio 2021

#Cinema&SerieTv: When They See Us - Recensione

Perché ci trattano così?
Ci hanno mai trattato diversamente?

Nel periodo che va dal 1° febbraio al 1° marzo c'è una ricorrenza degli Stati Uniti d’America e del Canada che prende il nome di “black history month”, il mese della storia dei neri. Un mese per ricordare le violenze subite e che ancora oggi perpetuano verso la comunità afroamericana. Non a caso lo scorso anno a fronte dell’omicidio immotivato di George Floyd è iniziato il black lives matter, un movimento perché non vi siano più disuguaglianze. Eppure queste disuguaglianze ci sono, permeate soprattutto (e non solo) nelle maglie del tessuto americano, a prescindere dal presidente in carica. Le violenze continuano, tanto che lo scorso anno si è spesso parlato di smantellare completamente il corpo della polizia americana per i loro presunti ideali da ku klux klan, dai modi estremanemte violenti quando a creare anche il più piccolo dei problemi o vi sia un sospetto disordine viene individuato un membro afroamericano.

Per parlare di queste violenze senza pari, su Netflix è disponibile “When They See Us”, una miniserie prodotta nel 2019, attuale ieri come oggi.

mercoledì 24 febbraio 2021

#MustToWatch: Bonding

Must to Watch, ormai lo sapete, sono i consigli che ci sentiamo di darvi nel modo più spassionato possibile. Sono serie che ci sono entrate nel cuore e che consigliamo per poter condividere qualcosa che riteniamo importante. Oggi, infatti, vi parliamo di una serie dal titolo e dalla tematica un po’ particolare, qualcosa che ancora oggi viene considerato come un tabù, ma che in realtà può essere raccontato con semplicità e ironia. La giusta chiave di lettura per poter scardinare qualcosa di scabroso come le pratiche legate al mondo del BDSM; non sapete cosa è? Mettetevi comodi, ci pensa “Bonding” a raccontarvelo.

martedì 23 febbraio 2021

#Arte: Alphonse Mucha

Monaco-Monte Carlo, Alphonse Mucha, 1897.
Quando nel non troppo lontano 29 Maggio 2020 noi quattro ideatrici di questo blog-scommessa ci siamo trovate a parlare a tavolino dell'inizio di 4Muses, pensando a chi sarebbe stato il volto di questo progetto, abbiamo avuto ben pochi dubbi. Il nome di Alphonse Mucha, esponente principale dell'Art Nouveau, ci è sovvenuto dopo pochi attimi di riflessione.
E allora la domanda sorge spontanea: ma perché proprio lui?

lunedì 22 febbraio 2021

MustToWatch: Dawson's Creek, seconda stagione

Lo sappiamo, siamo un po’ fissate. Proprio come Dawson è fissato con Steven Spielperg. Ma abbiate pazienza, mancano solo altre quattro stagioni.

Nell’articolo precedente sulla prima stagione, vi abbiamo presentato Capeside e il piccolo gruppo di adolescenti protagonisti. Ora vogliamo affrontare la visione della serie dal punto di vista dei temi trattati. 
Ricordiamo che Dawson's Creek non è solo un teen drama, ma Il teen drama, proprio per tutto ciò che ha affrontato.

“Se tu non fossi così speciale, non soffriresti in questo modo”

sabato 20 febbraio 2021

#Costume&Società: Il Carnevale di Viareggio

Dopo aver parlato del Carnevale di Roma, di Putignano, Sciacca e Venezia, non potevamo non nominare quello di Viareggio, uno dei più famosi carnevali al mondo.

La prima sfilata dei carri allegorici risale al 1873, nella storica Via Regia. L’idea nacque tra i giovani rampolli di Viareggio che, tra un caffè e l’altro, pensarono di programmare una sfilata per il giorno di Martedì Grasso. Nel corso dei decenni, poi, l’evento è andato sviluppandosi, diventando lo spettacolo che è oggi – anzi, che era prima della pandemia.

venerdì 19 febbraio 2021

#Costume&Società: Il Carnevale di Venezia

Se parliamo dei carnevali più famosi - non solo d'Italia, ma del mondo -, non possiamo non citare il Carnevale di Venezia, che vede la città colorarsi per una settimana intera e trasformarsi in un vero e proprio ballo in maschera e che attira ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo.

Le sue origini, antichissime, risalgono al Basso Medioevo (precisamente al 1094), quando il Doge Vitale Falier de' Doni cita in un documento per la prima volta il Carnevale.
Sarà solo nel 1296, però, che il Carnevale verrà riconosciuta come festa pubblica, precisamente in un editto in cui il Senato della Repubblica dichiarò festivo il giorno che precede la Quaresima.

giovedì 18 febbraio 2021

#Costume&Società: Il Carnevale di Putignano

Il Carnevale è, per antonomasia, una festa gioiosa, fatta di maschere, balli e risate. Nelle sue varie forme, viene festeggiato da Nord a Sud in maniera colorata e diversa. Oggi vogliamo parlarvi del Carnevale di Putignano, in Puglia, il più antico d’Europa.

Partiamo dalle origini: come è nato?

Siamo sulla costa pugliese, nel 1394, dove le razzie del popolo saraceno minano costantemente la tranquillità dei cittadini. Diventa così importante proteggere le reliquie custodite nell’Abbazia di Monopoli: quelle di Santo Stefano Protomartire e quale miglior posto lontano dalla costa se non Putignano? È il 26 dicembre del 1394 quando le reliquie vengono spostate nella Chiesa di Santa Maria la Greca. Secondo la leggenda, i contadini abbandonarono i campi mentre erano intenti ad intrecciare i rami delle viti, per accogliere il corteo con canti e balli, festeggiando l’arrivo delle reliquie. Secondo gli storici, nascevano in quel momento le Propaggini, ancora oggi cuore della tradizione carnevalesca locale.

mercoledì 17 febbraio 2021

#Costume&Società: Il Carnevale di Sciacca

Chi non è mai stato in Sicilia non ha mai avuto il piacere di conoscere un luogo nevralgico di incontro tra culture differenti. Chi l’ha vissuta, chi è nato tra quelle terre, chi ha respirato quell’aria almeno una volta nella vita, ha avuto la fortuna di poter avere sulla propria pelle un’impronta indelebile di storia, arte e tradizioni.

La Sicilia è una poesia.

La Sicilia è un modo di vivere.

Tra le varie tradizioni che, da sempre, hanno caratterizzato la sua storia vi è sicuramente il Carnevale. E tra i modi più antichi e tradizionali per poterlo festeggiare c’è quello di Sciacca. In questa cittadina di 45mila abitanti si nasconde una cultura molto profonda e spesso sconosciuta al resto degli abitanti del nostro stivale.

martedì 16 febbraio 2021

#StorieRomane: Rugantino

Non in tutte le città italiane si sente forte la presenza del Carnevale, ma se andiamo a scavare nelle leggende e nelle tradizioni popolari, ogni città italiana ha la sua maschera di rappresentanza.


Roma ha Rugantino il quale deve il suo nome dal termine ruganza, che in romanesco vuol dire: "arroganza". Rugantino, infatti, incarna il tipico comportamento arrogante e strafottente del romano doc. Una maschera prepotente che però nasconde un animo buono, gentile e attraente.

Non si sa di preciso quale siano le sue origini, ma dei testi del Ghetanaccio, il più noto burattinaio romano, Rugantino era già presente sulla finire del 1700.

“Cor cappello a du’ pizzi, cor grugno lungo du’ parmi, co’ ‘na scucchia rivortata ‘nsù a uso de cucchiaro, co’ ‘no spadone che nun ce la po’ quello der sor Radeschio, e co’ le cianche come l’Arco de Pantano, se presenta, Signori mia, Rugantino er duro, nato ‘nsto piccolo castelluccio e cresciuto a forza de sventole, perché ha avuto ‘gni sempre er vizio de rugà e d’arilevacce”

Così, nel 1848, Zuccani presentò il personaggio di Rugantino: un gendarme, identificato come capo dei briganti. Nel corso del tempo la figura è diventata quella del bullo di quartiere, sempre pronto a zuffe e litigi con gli altri.

lunedì 15 febbraio 2021

#StorieRomane: Il Carnevale di Roma

Non tutti sanno che il Carnevale è sempre stato molto sentito a Roma. La sua origine, infatti, riprende i riti dei Saturnali romani e la città attendeva la settimana precedente alla Quaresima con estrema euforia.

“Così, giorno dopo giorno, l’attesa si alimenta e si rinfocola finché, poco dopo mezzodì, una campana del Campidoglio dà il segnale che sotto la volta del cielo tutti possono abbandonarsi alla follia. Questo è il momento in cui il severo cittadino romano, che per tutto l’anno s’è ben guardato dal compiere passi falsi, depone istantaneamente la sua gravità e la sua moderazione”

Con queste parole di Goethe, tratte da "Viaggio in Italia" del 1788, riusciamo a capire il motivo per cui ogni romano attendeva il periodo del Carnevale, e anche perché esso fu abolito nel 1874. Roma si dipingeva di colori, maschere e luci. Per tutta la città c’erano grida, festeggiamenti, tumulti… Ognuno era libero di fare quello che voleva, quasi senza subire alcuna conseguenza.

sabato 13 febbraio 2021

#Musica: Il vento della vita

Il vento della vita” è una canzone di Ermal Meta, contenuta nell’album “Non abbiamo armi” (2018). Noi di 4Muses amiamo molto il cantante di origine albanese, naturalizzato italiano e questa canzone secondo noi è estremamente importante.

Non è forse la più conosciuta, ed è un peccato perché ci ha sostenute in momenti di vera crisi interiore ed esteriore. Siamo qui, quindi, per renderla anche vostra, per darvi quel significato più profondo che va oltre alle parole. Speriamo possa assicurarsi un posto nella vostra playlist personale, perché merita davvero tanto.

Andare avanti e poi tornare/al punto di partenza/per poi ricominciare la mia corsa senza meta/è così che amo fare/per la voglia di non perdermi più niente del percorso/nella gara della vita/dove correre non basta/devi andare più veloce/e spesso c’è da perdere amicizie e falsi amori

venerdì 12 febbraio 2021

#Intervista: Terra

Il cambiamento climatico è molto probabilmente il problema più grande che in questo momento ha l’umanità. Eppure, non viene minimamente menzionato. Telegiornali, giornali, gente comune, minimizzano i vari fenomeni naturali con un’alzata di spalle e la classica espressione: “Eh, certo, non ci sono più le stagioni di una volta”.

In epoca di Pandemia siamo abituati ad ascoltare i pareri degli esperti, prendendoli come Verità assoluta. Siamo terribilmente preoccupati da un virus, eppure non ci interessa del pianeta su cui viviamo e che quotidianamente ci lancia campanelli d’allarme.
Certo, non tutti ignorano i nubifragi, le frane, le inondazioni, una mimosa che sboccia a metà gennaio… Molti sono veramente preoccupati, e grazie a tutti loro sono nate organizzazioni per la tutela dell’ambiente. Ma comunque sia, tutto ciò non basta e noi ci stiamo avvicinando velocemente al giro di boa. Ogni giorno ci avvicina sempre più al punto di non ritorno, quel momento della nostra storia in cui non sarà più possibile fare qualcosa, e che segnerà la fine dell’umanità.

Perché i più, i governi stessi, non si interessano di tutto ciò? E cosa possiamo fare noi, i pesci piccoli, che siamo veramente preoccupati per il futuro della nostra casa (perché l’intero pianeta è la nostra casa)? Che tipo di mondo lasceremo ai bambini di oggi?

Abbiamo affrontato queste tematiche chiacchierando con i ragazzi che hanno aperto su Facebook la pagina Terra, che potete seguire su Facebook cliccando qui.

giovedì 11 febbraio 2021

#SullaStrada: Procida - Capitale della Cultura 2022

Ogni anno viene scelta una città a cui assegnare il titolo di “Capitale italiana della cultura”: per il 2021 sarà Parma, per il 2022 Procida.

È la prima volta che un’isola entra nella competizione ed è anche, quindi, la prima volta che un’isola vince. Dal titolo “La cultura non isola”, la giuria ha espresso questo parere:
Il contesto dei sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato. La dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria.
La dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee. Il progetto potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un'autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell'isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono
." [link]

Dopo questa premessa, parliamo dell’isola in sé e perché secondo noi merita di essere visitata quando si potrà tornare a viaggiare.

mercoledì 10 febbraio 2021

#Arte: I Concetti Spaziali di Lucio Fontana

Questo lo sapreste fare anche voi, lo sappiamo già.
Il punto è che, come più che giustamente dice Jesse Eisenberg nei panni di Mark Zuckerberg in The Social Network (2010): "Se voi foste gli inventori di Facebook, avreste inventato Facebook", o se proprio vogliamo citare un grande della storia dell'arte che parlò proprio dei tagli di Fontana, Bruno Munari (1907-1998) affermò che: "Quando qualcuno dice: ‘Questo lo so fare anch'io’, vuol dire che lo sa rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima".

La verità è che un gesto così semplice come tagliare una tela fa arrabbiare in molti nel profondo; non si riesce ad accettare di non essere in grado di creare cose veramente nuove, di non saper fare la rivoluzione con la semplicità.
E forse è proprio per questo che in molti non riescono a concepire l'arte moderna in generale come arte: per la rivoluzione che porta con sé.

martedì 9 febbraio 2021

#Cinema&SerieTv: Fate - The Winx Saga cosa non va?

Fate - The Winx Saga
è sulla bocca di tutti dal momento in cui era stata annunciata. La serie televisiva di Netflix, però, trae la sua origine da un prodotto tutto nostrano e, per noi di 4Muses, è stato abbastanza sconvolgente notare quante poche persone lo sapevano. Ovviamente, in mano a un’altra casa di produzione le differenze non sono mancate, alcune di esse erano necessarie, altre un po’ meno; complessivamente, dunque, questo prodotto ha diviso a metà il suo pubblico, ma cerchiamo di capirne le ragioni insieme. 

Non è la prima volta che Netflix mette il suo zampino su un prodotto e lo cambia completamente, applicando a esso quasi un sistema standardizzato con la quale poter rendere “grazia” - secondo il loro punto di vista - a quello che sarà lo svolgimento dei fatti. Basti pensare allo stravolgimento che è stato applicato a storie come quella di Shadowhunters e ai cambiamenti che sono stati apportati in nome del gusto del pubblico. Mai, come per altre case di produzione, il target di riferimento è necessario per poter comprendere la natura intrinseca della serie stessa. L’urban fantasy, quindi, viene un po’ svilito della sua natura e viene dominato e sommerso da quello più comune del teen drama, creando un contesto talvolta privo di senso o privo di una vera e propria caratterizzazione coerente. 

lunedì 8 febbraio 2021

#MustToWatch: Dawson's Creek, prima stagione

Forse avevate già capito la nostra passione per Dawson’s Creek nei due articoli dedicati: Dawson's Creek! e Quanti vorrebbero un’amica come Joey Potter?. Ora provate a immaginare la nostra gioia quando Netflix ha aggiunto la serie completa sul suo catalogo.

Per chi ha vissuto gli anni novanta e i primi del duemila, Dawson’s Creek è il teen drama. È la serie tv per eccellenza, probabilmente più di Beverly Hills 90210 e The Oc. Nelle ultime due serie tv citate, i protagonisti sono così ricchi e privilegiati che la loro realtà, seppur simile a quella degli adolescenti comuni, ci fa solo sognare, invece di assimilarci completamente in essa. Non empatizziamo sul serio con nessuno dei protagonisti.

Ville favolose, contatti con personaggi famosi, feste e casette in piscina, problemi di fondi finanziari, o di pubbliche relazioni, avevano il compito di farci sospirare e ammettere a noi stessi: “Ah, magari avessi una vita del genere”.

sabato 6 febbraio 2021

#SullaStrada: Modena

A causa della pandemia siamo rimasti troppo a lungo confinati nelle nostre regioni, ed è forse giunto il momento di pensare a nuovi luoghi da visitare. In attesa di poterlo fare dal vivo, noi di 4Muses vogliamo farvi conoscere virtualmente una delle città più belle dell’Italia settentrionale: Modena.


Modena aderisce alla Lega lombarda e ottiene l’autonomia comunale nel 1135, liberandosi dal potere vescovile. Un secolo dopo, però, nella battaglia di Fossalta (1249), viene sconfitta dalla guelfa Bologna. La città torna così al vescovo Alberto Boschetti, per poi consegnarsi agli Estensi nel 1288.

“Il significato fondamentale che si è dato al Duomo di Modena è quello di essere un libro di pietra, da sfogliare: c’è dentro la storia di tutta una comunità, di persone che vogliono arrivare a far ricordare il loro valore, la loro storia.” –Dario Fo

venerdì 5 febbraio 2021

#Intervista: Marotta&Cafiero Editori - La voce del sud del mondo

L'editoria è un settore rischioso: si comprano sempre meno libri. Nessun genere letterario si salva, è una barca in mezzo al mare, soggetta a venti di burrasca. Certo, durante il lockdown dell'anno scorso molti hanno riscoperto il piacere della lettura, ma a oggi il numero di romanzi, saggi e testi letti in Italia è molto basso. Una volta allentate le varie strette governative, anche i libri sono tornati a riposare sugli scaffali, come se nulla fosse cambiato.

Per questo abbiamo scelto di parlare direttamente con una casa editrice, la "Marotta&Cafiero Editori" (qui il loro sito) per conoscere la loro esperienza diretta. Rosario Esposito La Rossa è stato con noi davvero cordiale e grazie a lui abbiamo scoperto una piccola realtà che però ci ha dato un forte impatto, riempiendoci d'orgoglio nostrano. Dal quartiere malfamato per antonomasia di Napoli, lui e sua moglie hanno scelto di raccontare qualcosa di vero e di vissuto, smettendo così di nascondere sempre e comunque la testa sotto la sabbia. La loro è una casa editrice indipendente che ha aperto la prima libreria di Scampia e Melito, la Scugnizzeria, una piazza di spaccio di libri dove è possibile trovare delle vere chicce letterarie e assaggiare i prodotti a km0.

giovedì 4 febbraio 2021

#Arte: L'Angelo Caduto e il Paradiso Perduto

Colui ch’adesso è Re, così dispone e assesta il retto e ’l giusto al suo piacer sovrano. Sì, miglior sempre il più lontano albergo sarà da quegli, cui ragione agli altri agguaglia, e forza sopra gli altri innalza.

Addio, felici campi; addio, soggiorno d’eterna gioia. Salve, o Mondo inferno. Salvete, Orrori; e tu, profondo Abisso, il tuo novello possessore accogli.

Questo è un passo de “Il Paradiso Perduto” di John Milton, il poema epico che narra la cacciata di Lucifero dal Paradiso e la relativa guerra per spodestare Dio. Quale miglior citazione per parlare dell’opera d’arte di Alexander Cabanel “Fallen Angel”?

mercoledì 3 febbraio 2021

#Libri: Il mio anno di riposo e oblio

"Il mio anno di riposo e oblio" tradotto dal titolo inglese "My year of rest and relaxation", è il piccolo capolavoro - di sole 231 pagine - della scrittrice statunitense Ottessa Moshfegh.

Il libro, uscito nel 2018 e considerato il libro più bello dell'anno dall'Entertainment Weekly, parla di una ragazza che dorme per un anno.
Non stiamo scherzando.
Eppure, nonostante nel libro si parli praticamente solo dell'esperimento d'ibernazione fisica e mentale della protagonista (di cui non sapremo mai il nome) e nonostante sia molto facile iniziare questo libro impregnati fino alla punta dei capelli di pregiudizi e preconcetti, vi assicuriamo che la lettura non risulta mai pesante né scontata.

martedì 2 febbraio 2021

#Cinema&SerieTv: Togo & Balto - la corsa del siero

Era l’inverno del 1925 a None, in Alaska, quando scoppiò una violenta epidemia di difterite. Nella piccola cittadina il vaccino non c’era e i bambini iniziavano ad ammalarsi sempre più velocemente e con la stessa celerità a morire. None venne messa in quarantena e venne preparata immediatamente la spedizione per il siero. Ma come farlo arrivare nella cittadina sperduta dell’Alaska? La ferrovia arrivava fino a Nenana, a quasi mille chilometri di distanza, aerei e navi non potevano raggiungere None a causa delle impervie situazioni climatiche. None sembrava spacciata.

Rimaneva solo una soluzione: i cani da slitta, già impiegati per la spedizione della posta. Venne quindi organizzata una staffetta di venti squadre per il trasporto del siero e colui che compì il viaggio più lungo fu Leonhard Seppala con il suo cane Togo che, leader muta, compì da solo 420 km, per poi finire e consegnare il siero con il cane passato alla storia: Balto, che fece gli ultimi ottantacinque km. Il vaccino venne consegnato il 2 febbraio del 1925.
Nel 2011 il settimanale Time dichiarò Togo l’animale più eroico di tutti i tempi.

lunedì 1 febbraio 2021

#Costume&Società: Giacomo Casanova

Quando una persona vi paragona a Casanova, subito vi sentite lusingati, perché questo cognome è ormai diventato sinonimo di conquistatore, seduttore, libertino. E proprio come il termine “Don Giovanni”, ha ormai perso del suo reale valore. Ma vi siete mai chiesti chi era in realtà Giacomo Casanova? Oltre a tutte le sue conquiste femminili, ovviamente.


Giacomo Casanova nasce a Venezia il 2 aprile 1725. Riassumere la sua vita diventa un compito complicato, in quanto è stato: avventuriero, scrittore, poeta, alchimista, esoterista, diplomatico, scienziato, filosofo e agente segreto della Serenissima. (Ringraziamo Wikipedia per l’elenco perché a noi sarebbe sicuramente sfuggito qualcosa). Insomma, bisogna ammettere che attribuire il cognome Casanova al solo significato sessuale, è un po’ sminuirlo.