mercoledì 30 settembre 2020

#Arte: Allegoria del Trionfo di Venere

Allegoria del trionfo di Venere, Agnolo Bronzino, 1540/1545.

"Allegoria del trionfo di Venere", dipinto tra il 1540 e il 1545 da Agnolo Bronzino viene considerato uno dei capolavori più importanti del primo Manierismo italiano.

L’opera fu commissionata da Cosimo I de’ Medici e in seguito regalata al re Francesco I di Francia.
Il dipinto era solo uno dei tanti regali costosi che venivano fatti alla Francia dal Ducato di Toscana, che voleva evitare a tutti i costi di essere assorbita dall’impero di Carlo V d’Asburgo.

Nell’Ottocento le natiche di Cupido e il pube di Venere vennero coperti a causa dello scalpore che suscitava il quadro per via del suo erotismo e della sua sensualità e fu così esposto per la prima volta alla National Gallery di Londra nel 1860. Solo grazie a un restauro avvenuto nel Novecento si riuscirono a togliere gli indumenti aggiunti, facendo tornare il quadro al suo splendore originario.

Noto per i suoi numerosi simbolismi, il capolavoro di Bronzino suscita ancora oggi stupore e intensa curiosità nelle persone che si trovano ad osservare il quadro, ma quali sono questi simbolismi? Oggi noi di 4Muses vogliamo farveli scoprire.

martedì 29 settembre 2020

#Costume&Società: Un "mi piace" può aiutare?

Siamo nel 2020, se non hai uno smartphone sei in qualche modo tagliato fuori dalla società: ci scambiamo messaggi su whatsapp, ci chiamiamo in videoconferenze con Google, addirittura molti enti pubblici permettono l’accesso solo tramite determinate app degli smartphone. Ogni giorno siamo connessi gli uni agli altri. I social, soprattutto, la fanno da padrone in ogni campo: facciamo attenzione che i nostri profili mostrino sempre e solo il meglio di noi, che rappresentino le nostre idee o, in molti casi, le idee della massa. Soprattutto i giovani sono “vittime” inconsapevoli del bisogno costante di ricevere riscontri, che siano il più positivi possibili. Pensate a Facebook o anche al cuore su Twitter e Instagram: il “mi piace” è uno strumento potente, che ci fa sentire apprezzati, capiti. Dobbiamo avere un costante riscontro in quello che facciamo. Già da qui si capisce che non è proprio salutare.

lunedì 28 settembre 2020

#StorieRomane: Quartiere Eur


 L’Eur è un quartiere molto congeniale a chi fa di professione il rappresentante di immagini

-Federico Fellini

Tra il fiume Tevere e la via Laurentina sorge l’Eur, acronimo di Esposizione Universale Roma. Un quartiere immenso, se si pensa che è più grande della città di Milano. Il progetto infatti, nasce proprio per questo: donare alla città di Roma una città al suo interno. Piena di verde, di natura, ma anche di monumenti, uffici e zone residenziali. Una città nella città, come viene sempre descritto.

sabato 26 settembre 2020

#Costume&Società: Viviamo nell'epoca dell'insulto

Sapete come ci si sente quando nella testa vi bazzica un pensiero nutrito da tutto ciò che guardate o che vi circonda? Sembra quasi che sia la provvidenza - o qualsiasi cosa di magico possiate prendere in considerazione - a farvi trovare tutti i segni che quel pensiero possa solidificarsi e avvalorarsi nella vostra testa. Così è capitato a noi nell’ultimo periodo. 

Il pensiero che si è consolidato nella mia testa è che oggi, più che mai, anche grazie alle potenzialità dei social media, ci stiamo ritrovando a vivere nell’epoca dell’insulto. 

Il che è praticamente assurdo, considerato il modo con cui il politicamente corretto si è intrufolato nei pensieri di tutti i giorni. Se, infatti, da un lato dovremmo rivestirci di una ritrovata sensibilità morale, dall’altra sembriamo aver perso l’etica e la correttezza che quella stessa morale dovrebbe portare con sé. Ritrovandoci in un contesto nella quale certe parole sono - giustamente - bandite, mentre dall’altro ci si sente autorizzati a dire tutto ciò che si pensa sui personaggi pubblici incuranti di un pensiero fondamentale: “non fare agli altri ciò che non vorrebbe fosse fatto a te”

venerdì 25 settembre 2020

#StorieRomane: La Casina delle Civette

Noi di 4Muses siamo fan accanite dei musei gratis della prima domenica del mese, un'iniziativa che ha luogo in numerose città, tra cui ovviamente Roma. Da anni riscuote un significativo successo, tra giovani e non, il che ci fa sempre un po’ sperare per il meglio. Noi italiani siamo famosi per la nostra cultura, fa sempre bene scoprire gli angoli meno conosciuti della nostra città e le iniziative del genere sono perfetti per chi vuole passare un pomeriggio diverso o per chi non perde occasione di entrare in un museo quando è gratis. I luoghi di cultura che abbiamo visitato il 6 settembre sono stati Villa Torlonia e la Casina delle Civette. Oggi parleremo di quest'ultima. 

giovedì 24 settembre 2020

#Cinema&SerieTv: Il potere delle colonne sonore

Le canzoni hanno il potere di restare nella testa di chi le ascolta, a volte senza che qualcuno se ne possa realmente accorgere. I jingle pubblicitari sfruttano proprio la capacità mnemonica che i rif più accattivanti riescono ad esercitare nel pubblico. 
Così come per le pubblicità, dall’avvento del sonoro, il cinema sfrutta lo stesso identico potere per potere incatenare, nella mente dello spettatore, le sue scene e renderle praticamente indimenticabili. Alcuni studiosi dei media hanno proprio evidenziato quando, in passato, lo stesso cinema non fosse effettivamente muto, ma quanto più sordo. La musica, infatti, è sempre stata presente sia con le orchestre in sala che si premuravano di accompagnare le immagini in bianco e nero sullo schermo, sia per la capacità evocativa delle stesse. 
Qui si può tracciare quello che potremmo definire come “il potere delle colonne sonore”

mercoledì 23 settembre 2020

#Libri: Omicidio in rete

Il web sta prendendo sempre più piede nella vita di tutti i giorni, tanto che secondo alcuni studi sociologici, sarà sempre di più il fulcro della nostra vita. Noi di 4Muses lo sappiamo molto bene. Spesso, nei nostri articoli, vi parliamo della potenza che hanno i social, di quello che possono fare di buono, ma anche del danno che possono provocare negli altri.

Così come qualsiasi cosa faccia parte della società, anche il web nasconde mille insidie. Non potremmo mai immaginare che il nostro vicino possa essere uno spietato serial killer, e a maggior ragione non riusciamo ancora a comprendere del tutto, o forse non vogliamo sapere, che il dark web è un luogo oscuro, dove si nascondono video pedopornografici, ma anche video di omicidi.

martedì 22 settembre 2020

#Cinema&SerieTv: The Social Dilemma - Ne siamo davvero consapevoli?

Se chiedessero a ciascuno di noi quali sono i grandi problemi dei social e le loro conseguenze, risponderemmo tutti alla stessa maniera: gli attacchi informatici, l’isolamento, la depressione, le fake news, la sorveglianza, la violazione della privacy, i suprematisti e via dicendo. E se vi dicessimo che queste sono solo alcune delle conseguenze e neanche delle più pericolose?

The Social Dilemma” è un documentario disponibile su Netflix che porta alla luce le conseguenze delle tecnologie. Sappiamo già quello che state pensando, siamo tutti consapevoli che i social ci controllano, ma pensiamo anche che, una volta spento lo schermo del telefono, tutto finisca. Non è così.

lunedì 21 settembre 2020

#Libri: Jahrhundert - La trilogia

Figlie di una nuova era”, “È tempo di ricominciare”, “Aria di novità”. La trilogia di Carmen Korn si divide in questi romanzi e descrive la vita di quattro donne per tutto il Novecento.

Si intrecciano relazioni, amicizie, passioni, facendo capire al lettore che la famiglia non è solo una questione di sangue e DNA, ma di affetti e condivisioni.

La Korn trasporta il lettore in un altro mondo. La scrittura è semplice e diretta, non si perde in descrizioni o scene inutili, tanto che sembra di vedere una serie tv. Non viene tralasciata la storia di nessuno dei tanti protagonisti, abbiamo così simpatie e antipatie profonde; ogni avvenimento sembra essersi imbattuto su di noi.

sabato 19 settembre 2020

#Costume&Società: Stupro maschile

La società ti insegna "non essere violentato" invece di "non violentare"
Noi di 4Muses sappiamo molto bene quanto, purtroppo, la società tenda a sminuire il problema della violenza sugli uomini ed è proprio per questo che, nel nostro piccolo, vogliamo far sentire la nostra voce e parlare di stupro in un modo tristemente ancora molto sconosciuto ai più.
La violenza non ha genere, e qui non vengono fatte (e mai verranno fatte) differenze di nessun tipo.

venerdì 18 settembre 2020

#StorieRomane: La Porta Alchemica

 

Nei giardini di Piazza Vittorio, sul colle Esquilino, è presente un monumento che prende il nome di “Porta Alchemica” o “Porta Magica”. Non si trova nella sua posizione originaria: la Porta fu smontata nel 1873 e ricostruita nel 1888, con l'aggiunta di due statue del dio Bes, precedentemente situate nei giardini del Palazzo del Quirinale.

Non si sa bene quando venne edificata la Porta, si presuppone tra il 1655 e il 1680, ma si sa chi ne fu il proprietario: il marchese di Pietraforte Massimiliano Savelli Palombala nella sua residenza a Villa Palombala.

Abbiamo già parlato di Cristina di Svezia, se vi siete persi l’articolo potete ritrovarlo cliccando qui.           

La passione del Marchese per l’alchimia nasce nel 1656 circa, grazie all’amicizia con Cristina, la quale era appassionata di scienza e alchimia. Fu istruita da Cartesio stesso e nella sua dimora possedeva un laboratorio gestito dall’alchimista Pietro Antonio Bandiera. 

Nel Seicento a Palazzo Riario, sede di un’accademia, si riunivano i personaggi più illustri del tempo, quali: il medico esoterista Giuseppe Francesco Borri, l’astronomo Giovanni Cassini, l’alchimista Francesco Maria Santinelli, e molti altri…

Borri fu accusato dalla Chiesa di eresia, e rinchiuso a Castel Sant’Angelo. Una volta scarcerato venne ospitato dal Marchese il quale voleva apprendere i segreti dell’alchimia.

La leggenda narra che una notte Borri si mise alla ricerca di una misteriosa erba, in grado di trasformarsi in oro. Al mattino l’uomo sparì, ma nei pressi della Porta erano state trovate delle pagliuzze dorate, segno che l’esperimento di trasmutazione alchemica era riuscito.

Nessuno sa ancora il significato reale dei simboli incisi sugli stipiti, l'architrave e il basamento. Si dice che siano stati lasciati dal Borri e che il Marchese li abbia resi pubblici nella speranza che qualcuno, un giorno, li comprendesse. Altri sostengono che siano stati fatti da Palombala stesso, per tenere lontani i curiosi da quello che era l’ingresso del suo laboratorio di alchimia.



I simboli incisi sulla porta si ritrovano in molti libri di alchimia e filosofia esoterica dello stesso periodo storico. Sugli stipiti della porta è rappresentata la sequenza dei pianeti associati ai rispettivi metalli: Saturno-piombo, Giove-stagno, Marte-ferro, Venere-rame, Luna-argento, Mercurio-mercurio.

 A ogni pianeta viene associato un motto ermetico, seguendo la lettura dal basso in alto a destra, per scendere dall’alto in basso a sinistra.

Ancora adesso la Porta possiede molta energia esoterica, tanto che è presente nel film “L’anno mille” (2008), diretto da Diego Febbraro, dove viene utilizzata come portale tra Medioevo e la Roma contemporanea.

Nei primi livelli del videogioco “Tomb Raider: Chronicles-La leggenda di Lara Croft” (2000), la protagonista per trovare la pietra filosofale deve cercare di aprire la Porta Magica.

Nel film “Sono tornato” (2018) Mussolini viene fatto cadere dall’alto proprio davanti a questa Porta.

giovedì 17 settembre 2020

#Cinema&SerieTv: Mulan - Disastro annunciato?

La recensione contiene spoiler


Sono passati davvero pochi giorni da quando l'attesissima live action della DisneyMulan” è sbarcata sulla piattaforma digitale e già il pubblico si trova diviso. A pesare sulla pellicola ha inciso (e non poco) il costo aggiuntivo ai 69 dell'abbonamento standard dei 22 per la premiere vip. Il prezzo per avere il film in anteprima nel catalogo è stato calibrato in base al numero medio di utenti che con uno stesso abbonamento usufruiscono del servizio. Non essendoci la possibilità di vedere “Mulan” al cinema, c’è chi ha scelto di vederlo, dividendo i soldi della premiere con gli altri utenti dell’abbonamento, chi ha boicottato, optando per l’attesa e chi, infine, ha scelto la “strada alternativa”. 

mercoledì 16 settembre 2020

#MustToWatch: The Boys


Per anni siamo stati abituati a dei supereroi dagli animi buoni, gentili, pronti ad immolarsi per il bene dell'umanità. Abbiamo avuto Clark Kent con il suo Superman, Peter Parker con il suo Spiderman e la lista sarebbe davvero troppo lunga e fuorviante. Supereroi forse troppo puri, troppo coraggiosi per gli standard della nostra vita quotidiana. Il MustToWatch di questa settimana ha tratti molto dark, molto più cupi e tratti splatter: noi di 4Muses vi proponiamo “The Boys”.  

Dimenticate tutto quello che sapete sugli eroi della Dc o della Marvel e abbracciate il lato oscuro dei superpoteri. In "The Boys" viene sdoganato il paradigma dell’eroe. 

martedì 15 settembre 2020

#StorieRomane: Beatrice Cenci, il fantasma più famoso di Roma


Roma è la culla della storia, ciò che rimane di un impero che era sempre pronto all'accoglienza, ad integrare e ad abbracciare il nuovo. È stata la madre da cui sono nati papi, artisti, eroi e non solo. Sarà per questo che le leggende in questa città sono tante e le più disparate. Oggi noi di 4Muses vi parleremo del fantasma più famoso della città: Beatrice Cenci.

lunedì 14 settembre 2020

#Costume&Società: Origini della pizza

La pizza come la conosciamo oggi nasce nel 1889, quando –secondo la leggenda- il cuoco napoletano Raffaele Esposito creò la pizza Margherita, in onore della Regina Margherita di Savoia, ispirandosi ai colori della bandiera italiana con pomodoro, mozzarella e basilico.

Ma la storia della pizza ha origini ancora più antiche.

Alcuni archeologi italiani e francesi hanno trovato in Sardegna un tipo di pane schiacciato e tondo risalente a tremila anni fa. A quanto pare esso conteneva già tracce di lievito, il che vuol dire che quelle popolazioni già utilizzavano quel prodotto.

Greci e i Persiani lavoravano il pane dandogli una forma tonda e appiattita. Alcune ricette simili sono state trovate anche in Egitto.

Ovviamente in Italia sono stati i Romani, già a conoscenza della ricetta, a renderla un piatto popolare, cucinavano infatti dischi di farina direttamente nel focolare domestico.

Certo è che la prima ricetta della pizza la troviamo a cavallo tra il 1500 e il 1600 proprio nel Regno di Napoli, si tratta della Pizza Mastunicola. Il condimento prevedeva: lardo, cicoli, formaggio di pecora, pepe e basilico.

Le ricette cominciano a comparire in altre varie città italiane (Roma, L’Aquila, Pesaro, Sulmona…), anche se l’alimento veniva chiamato “pinsa” o “pitta”. Solitamente era bianca, con olio d’oliva, formaggio, pomodori o pesce.

Dalla metà del Settecento le ricette si arricchiscono con l’ingrediente del pomodoro. Sono di questo periodo storico la pizza Marinara (nel 1734), e la pizza Margherita (1796-1810) sfatando così il mito del cuoco napoletano.

Fino al 1830 la pizza veniva venduta nelle bancarelle ambulanti fuori dai forni, ed era considerata il piatto dei poveri. Ma i Borboni per primi, e i Savoia poi, ne erano così ghiotti che con il passare del tempo divenne un piatto amato da tutti.

Contrariamente a quanto si possa pensare, la diffusione delle pizzerie non fu veloce. Bisogna attendere quasi un secolo (gli inizi del Novecento) per vedere la nascita delle prime pizzerie sul territorio italiano, per lo più al Sud. Solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale il Nord Italia comincia a riempirsi delle pizzerie.

Con l’emigrazione del secondo dopoguerra le pizzerie hanno cominciato a diffondersi anche nel resto del mondo.

L’Antica pizzeria Port’Alba a Napoli è considerata la più antica pizzeria italiana ancora esistente; la sua nascita, infatti, è datata 1738.

sabato 12 settembre 2020

#MustToWatch: Pose

In questi giorni ho cercato di portare alla luce quanto profondo sia il mio legame con il cinema. 

Noi di #4Muses siamo connesse in modo quasi inscindibile con la cultura e con tutto ciò che ne deriva, ma per la sottoscritta il cinema è praticamente vita.
Le esperienze mediate sono quanto mai fondamentali per poterci permettere di entrare letteralmente, anche se per poche ore, nei panni degli altri. Il must to watch di oggi vuole parlare proprio di ciò: comprendere le difficoltà lontane da noi e farle un po’ nostre. Creata e diretta da Ryan Murphy vi parleremo di: Pose; una serie che racconta la New York suburbana nel periodo che va a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90, il periodo di Madonna con la sua Vogue per intenderci.
Le prime due stagioni sono già disponibili per un rapido bingewatching sulla piattaforma di streaming di Netflix.

venerdì 11 settembre 2020

#StorieRomane: Il segno di Durlindana, la spada dell'Orlando Furioso


La leggenda romana di cui tratteremo oggi trae origine da un poema cavalleresco che tutti conoscono (o dovrebbero conoscere): L’”Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto. Quest’opera italiana deve le sue origini da un altro poema epico, a cui si allaccia, L’”Orlando Innamorato” di  Boiardo. Ma come si legano questi poemi a Roma?

Partiamo da una piccola introduzione sulle due opere: l’”Orlando innamorato” parte con Angelica, bellissima principessa del Catai, che si presenta alla corte di Carlo Magno per chiedere aiuto contro i suoi nemici.

giovedì 10 settembre 2020

#CinemaeSerieTv: Il sapore dell’esperienza

Vivere vuol dire annoverare delle esperienze. 

Si cade, ci si rialza, si cade di nuovo e via via all’infinito. Non si smette mai di farlo, anche perché non si smette mai di imparare davvero. 

Vivere vuol dire cambiare, evolversi, educarsi e per far ciò non si può fare a meno di guardarsi alle spalle per evitare errori che si possono fare in futuro. 

mercoledì 9 settembre 2020

#Musica: Strawberry Shortcake

È la settima traccia dell'album K-12 e parla di insicurezze, di molestie e di come la società impone sempre più spesso canoni di bellezza irraggiungibili. Strawberry Shortcake è una di quelle canzoni in cui tutti, ma proprio tutti possono immedesimarsi, perché tutti almeno una volta nella vita hanno vissuto le situazioni che vengono raccontate in questo brano, anche se in modi diversi.

martedì 8 settembre 2020

#SullaStrada: Reggia di Caserta


Situata nella città di Caserta, la reggia di Caserta è il palazzo reale più grande al mondo per volume. I suoi proprietari storici sono stati i Borbone di Napoli. L’inaugurazione avvenne nel 1774, anche se i lavori sono durati quasi un secolo: dal 1752 al 1845. L’architetto iniziale fu Luigi Vanvitelli al quale nel 1773 successe il figlio Carlo.

Si rimane a bocca aperta davanti alla maestosità del palazzo, in stile barocco e neoclassico. Non è un caso che la Reggia abbia questo aspetto imponente: voluta dal Re di Napoli Carlo di Borbone per un desiderio di competizione contro i reali francesi, la reggia aveva come obiettivo quello di superare in magnificenza e splendore Versailles.

 “La posizione è di eccezionale bellezza, nella più lussureggiante piana del mondo, ma con estesi giardini che si prolungano fin sulle colline; un acquedotto v’induce a un intero fiume, che abbevera il palazzo e le sue adiacenze, e questa massa acquea si può trasformare, riversandola su rocce artificiali, in una meravigliosa cascata. I giardini sono belli e armonizzano assai con questa contrada che è solo un giardino.”Goethe, 1787

Dopo l’eruzione del Vesuvio, nel 1767, re Ferdinando IV di Napoli si convisse a fare della reggia di Caserta la propria residenza di caccia, abbandonando Palazzo Reale di Portici. Con le sue milleduecento stanze, il costo complessivo per la sua costruzione e arredi ammontava intorno agli 8.711.000 ducati. 
All’interno si trova il superbo scalone reale a doppia rampa, di architettura tardo barocca. Ai margini della scalinata si trovano due leoni di marco di Pietro Solari e Paolo Persico. Il soffitto fu affrescato da Girolamo Storace-Franchis con Le quattro Stagioni e La reggia di Apollo. L’interno della Reggia meriterebbe un articolo tutto a parte, quindi è meglio fermarsi qui, per ora.
Il parco si estende per tre chilometri di lunghezza, su centoventi ettari di superficie, dividendosi in due aree: il giardino all’italiana e il giardino all’inglese. Ma anche di ciò parleremo in un altro articolo.
Nel dicembre 1805 Napoleone conquistò il Regno di Napoli e suo fratello Giuseppe ne divenne il re. La famiglia reale borbonica trovò rifugio in Sicilia, lasciando tutte le proprietà al nuovo sovrano. Con la conquista napoleonica della Spagna nel 1808, sul trono di Napoli si sedette Gioacchino Murat.
Fu dopo il Congresso di Vienna del 1815, dove venne restaurata la monarchia borbonica nel nuovo Regno delle Due Sicilie, che i Borboni tornarono ad appropriarsi della Reggia, anche se entrò in uno stato di decadenza.

Quando nel 1861 il Regno venne incorporato nel Regno d’Italia, il palazzo fu utilizzato occasionalmente da alcuni membri di casa Savoia, fino al 1919, anno in cui Vittorio Emanuele III lo cedette allo stato italiano.

Nel 1861 fu deciso di censire il contenuto nella Reggia e negli appartamenti reali venne trovato un bidet. Il sanitario venne così inventariato: “strano oggetto a forma di chitarra”.

La Reggia si è sempre prestata al cinema italiano e internazionale. Il primo e il secondo episodio di Guerre stellari, rispettivamente: “La minaccia fantasma” e “L’attacco dei cloni”, furono girati all’interno della Reggia di Caserta, spacciando gli interni per la reggia del pianeta Naboo.

Altri film con ambientazioni prese dalla Reggia di Caserta sono: “Donne e briganti”, “Ferdinando I re di Napoli”, “Il pap’occhio”, “Sing Sing”, “Li chiamarono… briganti!”, “Ferdinando e Carolina”, “Mission Impossible III” e “Io speriamo che me la cavo”, “I 3 aquilotti”, "Angeli e Demoni".

Gli interni sono presenti nella fiction RAI Giovanni Paolo II, anche se nella pellicola ricreano gli interni dei Palazzi Vaticani.

lunedì 7 settembre 2020

#CostumeESocietà: Bodyshaming o paura del diverso?

Nel secolo in cui viviamo, è importante avere una propria idea su tutto. Internet ci ha permesso di amplificare, in bene o in male, le nostre conoscenze e questo ci porta all’argomento di oggi: il bodyshaming

Se siete stati almeno dieci minuti su un qualsiasi social network, non vi sarà passato inosservato il flame (insulto) nei confronti della giovane modella armena Armine Harutyunyan che sfila per Gucci. 

Gli haters, le persone che si nascondono dietro una tastiera per lanciare cattiverie, l’hanno pesantemente attaccata perché è comparsa nella classifica delle “100 donne più sexy del mondo”, cambiando i canoni standard della bellezza.
Il bodyshaming è questo: deridere qualcuno per il suo aspetto fisico: può essere per la corporatura o per tutto ciò che dia disturbo ad “un mondo di bello”. 

sabato 5 settembre 2020

#StorieRomane: Garbatella

Roma è bella tutta e lo sappiamo. Ma come diciamo sempre a chi vuole venirla a visitare: non basta ammirare il centro, bisogna conoscere anche i suoi quartieri.

A differenza di molte altre città italiane, i quartieri di Roma sorgono come inno all’architettura e il primo costruito in chiave moderna è certamente Garbatella.

A piazza Benedetto Brin, il 18 febbraio 1920, Re Vittorio Emanuele III posò la prima pietra della Borgata Giardino “Concordia”, così venne chiamato  originariamente il quartiere.

venerdì 4 settembre 2020

#Libri: Gente del Sud

Sapete che scelgo i libri in base alle vibrazioni che emanano. Se sono simili alle mie, lo prendo senza leggere la trama.

Non a caso ho comprato “Gente del Sud” di Raffaello Mastrolonardo proprio mentre stavo a Napoli, nel periodo storico della Pandemia di Covid-19.

Noi di 4Muses siamo molto legate alla storia e crediamo fermamente di essere il risultato di ciò che i nostri antenati sono stati. Come accade per gli alberi, i frutti sono più succosi e le chiome più lucenti se le nostre radici sono ben salde e sicure. Non possiamo dare il nostro Essere al mondo se non conosciamo il nostro Passato.
Per questo alla fine del libro possiamo conoscere un po’ anche dell’autore, perché abbiamo letto le sue vicende famigliari, -anche se a volte romanzate o inventate- come se fossimo stati degli spettatori silenziosi in casa Parlante.

giovedì 3 settembre 2020

#Pensieri: Cinema post-covid

Uscire dal Lockdown, personalmente, è stata una delle cose più complicate fatte in questo anno. Stare a casa è facile, okay è vero… se non si ha il controllo della situazione diviene difficile. Stare in casa perché qualcun altro lo ha deciso è decisamente più complicato, ma a questo complicato credo che risponda la “necessità” della situazione. La storia ci insegna come si sia dovuti restare chiusi in casa per altre occasioni e non si aveva la possibilità di interagire attraverso internet.

mercoledì 2 settembre 2020

#StorieRomane: Il cuore di Nerone

Ci siamo rese conto che, nello scrivere la rubrica #StorieRomane, molto spesso ci troviamo a citare luoghi e leggende che hanno di solito un protagonista in comune: Nerone. Tiranno amato e odiato dai Romani, questo imperatore governò solamente quattordici anni, prima di suicidarsi. 
A lui si attribuisce l’incendio di Roma, le varie mire espansionistiche, la leggenda della sua sepoltura e il suo peregrinare sotto forma di spettro per le zone di Muro Torto. 

Nerone è tristemente noto per essere stato un persecutore dei cristiani, per aver appiccato l’incendio alla sua città suonando uno strumento, ma diverse fonti storiche hanno smentito il fatto, affermando che lui si trovasse ad Anzio il giorno del fatto e che, anzi, avesse aiutato a salvare le persone dalle fiamme.

La leggenda che tratteremo oggi riguarda il suo “cuore”.

martedì 1 settembre 2020

#Costume&Società: Calcio e arte

Il calcio in Italia è LO Sport. È cultura popolare, a volte al pari di una religione o filosofia di vita. Da settembre a maggio l’argomento principale è uno solo: la Serie A. Nei bar, sui social, per le strade, ogni tifoso dice la sua diventando così presidente, allenatore, preparatore atletico, arbitro e giocatore.

“Ci sono tifosi di calcio, e poi ci sono i tifosi della Roma” Agostino di Bartolomei

Viviamo nella Capitale e respiriamo la sua energia quotidianamente. Qui il calcio è tutto ed è proprio per la sua importanza che si sono formati calciatori come Francesco Totti e Daniele De Rossi che fin da bambini si sono allenati e sacrificati nel nome di Roma.

“Ho solo un unico rimpianto: quello di poter donare alla Roma una sola carriera” Daniele De Rossi