giovedì 30 novembre 2023

#RoFF18: Palazzina LAF - Recensione

Durante la diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma, abbiamo avuto modo di vedere in anteprima “Palazzina LAF”, il film diretto da Michele Riondino. La scrittura della sceneggiatura, eseguita insieme a Maurizio Braucci, ha impiegato un lavoro di ben sette anni; periodo in cui sono state raccolte le testimonianze di chi è stato direttamente coinvolto nelle vicende. Sì, perché questo film parla di una storia vera, tanto quanto dolorosa. La romanza, se ne appropria, ma mette in luce uno degli aspetti più assurdi della regione Puglia.

#Anime: Hello Sandybell

Vi sveliamo un piccolo segreto di chi sta scrivendo questo articolo: quando era bambina era convinta che “Hello Sandybell” fosse un anime (all’epoca chiamato rigorosamente “cartone animato”) tratto da un classico della letteratura inglese.
Si ricorda ancora delle ore passate nella biblioteca della sua scuola elementare alla ricerca del romanzo, come se fosse il Santo Graal. Speriamo che la bibliotecaria non abbia un ricordo pessimo di quei momenti.


Comunque sia, a quanto pare, “Hello Sandybell” (titolo originale “Haro! Sandiberu”) è un anime ideato da Shiro Jinbo e prodotto dalla Toei Animation e andato in onda per la prima volta in Giappone nel 1981 sulla Tv Asahi.
In Italia approda per la prima volta nel 1983 su RaiUno, poi in repliche nelle tv private e infine su Italia 1.

Anche se la sigla più storica è proprio quella del 1983, e noi stessi siamo cresciuti con quella, oggi vogliamo ricordare la trama seguendo la sigla cantata da Cristina D’Avena, (testo di Alessandra Valeri Manera, musica di Max Longhi e Giorgio Vanni) perché… ci piace di più.

mercoledì 29 novembre 2023

#Musica: The Hanging Tree

In questi giorni, al cinema, è possibile vedere “Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente” il film prequel della saga di “Hunger Games”. Tratto dall’omonimo romanzo scritto da Suzanne Collins, ci siamo voluti soffermare sulla canzone che lega tutti e quattro le pellicole per poter tracciare un po’ di quel che è il significato più intenso che si nasconde dietro questa pellicola.

In molti conosciamo cosa siano gli Hunger Games: un annuale gara voluta da Capitol City che vede protagonisti dei sedicenni pescati all’interno dei diversi distretti presenti nello stato immaginato dall’autrice. L’ispirazione viene dal romanzo “Battle Royal” e al suo interno mescola la spettacolarizzazione dell’assassinio e della guerra, con la voglia di libertà e di ribellione.

Attraverso le vicende narrate nel primo, ci addentriamo meglio nella storia del principale antagonista che abbiamo avuto modo di conoscere. Approfondiamo, quindi, l’adolescenza di Coriolano Snow, nel nostro presente è presidente e capiamo uno dei traumi che lo ha maggiormente caratterizzato.

#TheBeatles: Now and then

Vi siete ripresi? Noi no. Piangiamo dal 2 novembre 2023: quando l’ultima canzone dei Beatles, “Now and then”, è stata rilasciata al mondo intero. Ultima. Canzone. Dei. Beatles. Non riusciamo neanche a capacitarci di come sia stato possibile, ma tant’è. Eccoci qui. A parlarne.


Ora, l’emotività gioca senz’altro dei brutti scherzi, e conoscendo la storia dei quattro di Liverpool non siamo riusciti a non pensare che questa sia una canzone scritta da John con il desiderio di tornare a lavorare assieme a Paul, George e Ringo. Più con Paul. E non solo per lavorare.

Vi spiegheremo tutto dopo aver letto e tradotto il brano, per ora basta pensare che “now and then” vuol dire “ogni tanto”, “occasionalmente”; ma, a seconda dei contesti, può significare anche “d’ora in poi” e “prima o poi”. Conoscendo la scrittura di John Lennon, sappiamo che amava tantissimo giocare con le parole e i doppi sensi, quindi abbiamo cercato di dare un senso più lennoniano possibile al brano.

martedì 28 novembre 2023

#Venezia80: Ferrari - Recensione

Aspramente criticato quando è approdato al Lido di Venezia, “Ferrari” arriva finalmente in sala per farsi guardare dal grande pubblico italiano. Sarà in sala dal 14 dicembre, ma per noi è giunto il momento di parlarne perché in alcuni cinema godrà di un arrivo un po’ anticipato.

La pellicola diretta da Micheal Mann ci porta all’interno dei retroscena che hanno caratterizzato alcuni dei passaggi della vita di Enzo Ferrari, un uomo ambizioso che ha posto le basi del successo della casa automobilistica che tutti noi oggi conosciamo. Siamo nell’estate del 1957 e l’ex pilota automobilistico Enzo Ferrari è in crisi: la sua attività e il suo matrimonio sono sull’orlo del tracollo e occorre trovare una soluzione per poter risollevare almeno uno dei due aspetti della propria vita. Dopo dieci anni di attività, la bancarotta è vicina e la prematura perdita del figlio Dino non aiuta in nessuna delle due dinamiche. Ci si muove, in questo modo, tra l’ambizione dell’imprenditore e l’umanità delle mura domestiche.

#Personaggi: Regina Carlotta

Ritratto della Regina Carlotta,
Thomas Gainsborough.

Premessa: chi sta scrivendo questo articolo non vuole farlo. O meglio, non è che non vuole perché non sopporta Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, ma perché non le va molto a genio questo revisionismo storico che va molto di moda, ma che di storico non ha nulla.

Per carità, sento dirvi: “Ma Bridgerton and co non vogliono essere storici”, è proprio questo l’errore. In una società pigra e svogliata, che prende per vero solo quello che vede senza informarsi più di tanto, si rischia che le storielle alla Bridgerton and co diventino un vero e proprio manuale di saccenza per apatici intellettuali.
Ma Bridgerton and co vogliono solo parlare della società attuale, senza essere diretti, come faceva Manzoni”. Raga, spoiler: non vi è alcuna dittatura in corso in occidente, si può benissimo fare anche senza ricorrere ai costumi settecenteschi.
E sì, possiamo sembrare saccenti, snob e polemici ma tant’è. Diamo la colpa al preciclo di chi sta scrivendo questo articolo.

Al solito: utilizzeremo i verbi al presente.  

lunedì 27 novembre 2023

#Cinema&SerieTv: Napoleon - Recensione

Quello che è arrivato nelle sale italiane lo scorso 23 novembre è un film decisamente complesso da analizzare. Ci sono diversi aspetti che non funzionano, tra cui la regia di Ridley Scott incapace di calibrare ciò che si vuol portare in scena.
Ciò di cui stiamo parlando, come è deducibile dal titolo di questo articolo, è “Napoleon” una monumentale opera (sulla carta) dalla durata di due ore e quaranta.

#Mitologia: Aett di Heimdall – Seconda Parte

Come accennato nell’articolo dedicato all’alfabeto runico, nell’antichità il linguaggio delle Rune era utilizzato per ogni aspetto della vita: giuridico, commerciale, burocratico… e anche divinatorio.


Proprio come succede con l’astrologia, l’ordine dei simboli non è casuale ma scoprendo il loro significato ci si accorge di come il tutto stia a significare il Viaggio della Vita.

Le ventiquattro rune vengono divise in tre gruppi da otto, chiamati Aett, ognuno dei quali dedicato a un dio. Abbiamo così l’Aett di Freya, di Heimdall e di Tyr.

Oggi ci concentriamo sulla seconda parte del secondo (ridondante, ma necessario) che prende il nome dal dio omonimo, guardiano del regno degli Asi e dei Vani e sorvegliante del ponte Bifrǫst, che collega i due regni con quello dei terrestri.

Questo Aett, quindi, prende in considerazione tutte le grandi prove della nostra vita. Ci ricorda che non dovremmo vittimizzarci, ma anzi, ogni evento che affrontiamo – positivo o negativo che sia – è per noi uno strumento di crescita personale, un modo per affrontare il nostro interno ed elevarci spiritualmente.  

venerdì 24 novembre 2023

#Racconti: Segreti

Immagine creata con Bing Image Creator
Oggi, una stanza
Una sedia vuota sta al centro di una malridotta stanza con le pareti ammuffite. Sembra abbandonata lì da anni.

Su un lato, a un paio di metri dalla sedia, un cavalletto viene posizionato con cura.

Sull’aggancio viene fissato uno smartphone, lo schermo rivolto alla sedia.

Una mano si avvicina allo schermo e preme un enorme tasto rosso al centro. Parte una diretta Instagram.

La mano appartiene a un Uomo, alto, muscoloso, con i capelli lunghi e sporchi, una barba incolta. Avrà poco più di trent’anni ma il volto è scavato dalla vita. Si siede pesantemente sulla sedia. Questa scricchiola.

Sospiro… sospiro…

#DivinaCommedia: Canto XXXI

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.


Oggi analizziamo il trentunesimo canto dell’Inferno. Qui troviamo i giganti, simbolismo di superbia e arroganza verso Dio, ma soprattutto passaggio tra l’ultima zona di fuoco e quella zona di ghiaccio che vedremo nel Cocito. Con la loro forza estrema ben utilizzata in vita, il contrappasso che li attende è ricco di silenzio, immobilità e incomprensione.
Troveremo in particolare Nembrot, Fialte e Anteo, con le loro storie provenienti dalla Bibbia e dalla mitologia classica.

Più che domande, questo canto ha suscitato in noi riflessioni. Stando all’Inferno già da un po’, non è di certo la prima volta che incappiamo nella superbia e nell’ira, ma qui le vediamo come matrici e uniche forze che spingono le anime ad agire. Constatiamo, quindi, quanto sia davvero inutile procedere nella vita attraverso di loro, soprattutto perché le anime più sagge – rappresentate in questo caso da Virgilio – altro non fanno che deriderci.

Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi.  

giovedì 23 novembre 2023

#Mitologia: Freya

Abbiamo già accennato, in precedenti articoli, ad alcuni degli aspetti e alle rune che vengono associati alla Divinità di Freya. Muovendoci nella mitologia norrena, questa volta approfondiremo un po’ della sua storia parlando di ciò che è arrivato ai fino ai giorni nostri.

Il nome norreno è Freyja ed è traducibile col significato di “Signora”. A volte scritto in altre forme come quella usata nel titolo di questo articolo Freya, oppure Freia. Nella mitologia norrena, viene a volte confusa con Frigg, dèa Asinia moglie di Odino, con la quale condivide la salvaguardia della fertilità e della fecondità e il ruolo di protettrice delle partorienti. Ma in realtà ella è la divinità che i norreni associavano all'amore e alla lussuria. Lei incarna l'essenza stessa della vita e delle passioni umane. I suoi nomi sacri, tra cui Vanadìs (dea dei Vani) e Vanabrudr (sposa dei Vani), la collocano al centro di un mosaico mitologico avvolto in un'aura di maestria magica e bellezza. Del resto, la sua nobile discendenza risale proprio alla stirpe dei Vani. e si è unita agli Aesir, offerta come simbolo di pacificazione tra due maestose stirpi divine. Condividendo con Odino il tributo dei caduti in battaglia.

#Cinema&SerieTv: Elf Me - Recensione

Dal 24 novembre, su Prime Video, arriva un nuovo film di Natale tutto italiano.
Il respiro è quello internazionale e ciò vuol dire che ci si svincola, finalmente, dai soliti canoni che hanno segnato il nostro cinema festivo.
L’ispirazione arriva dai grandi cult americani per il pubblico di ragazzi. Pensate, quindi, a “Elf Me” come più vicino ai “Gooneis” o ai “Gremlins” piuttosto che a qualche cinepanettone.

Addentriamoci, quindi, nel periodo natalizio seguendo le avventure di Elia (Federico Ielapi). Lui è un ragazzino che sta vivendo al separazione dei suoi genitori: il padre è pressoché assente e la madre (Anna Foglietta) cerca d nascondergli la verità per poter preservare la sua innocenza. Elia, però, sta crescendo e i problemi con gli altri ragazzini iniziano ad accavallarsi con quelli familiari, tali difficoltà gli stanno facendo perdere un po’ la bellezza e la magia del periodo delle feste. Questa è una delle cose che più rattrista sua madre, visto che lo sta spronando a non perder la voglia di sognare.

mercoledì 22 novembre 2023

#Cinema&SerieTv: Thanksgiving - Recensione

In occasione del giorno del Ringraziamento, festa totalmente americana che celebra l’incursione degli inglesi nei territori che fino a quel momento avevano posseduto, il 16 novembre è arrivato nelle sale italiane un nuovo horror firmato Eli Roth. Il “Thanksgiving” non è mai stato più truculento e sanguinolento di quanto è in questa pellicola, ma le promesse del suo regista non sono state per niente disattese. Lo potete vedere al cinema proprio in questi giorni.

Questa pellicola nasce da uno di quei fake trailer che Roth realizzò per il film “Grindhouse” del 2007, firmato da Robert Rodriguez e Quentin Tarantino. L’idea era quella di far sì che nessuno, una volta uscito dalla sala, avrebbe potuto pensare o dire: era meglio il trailer.

Durante le svendite tanto attese del Black Friday, è scoppiata la tragedia: uno dei maggiori negozi della città di Plymouth venne preso d’assalto causando tantissime vittime nel tentativo di poter prendere i prodotti con il maggior sconto possibile. A un anno di distanza dall’evento, un serial killer inizia a perseguitare e uccidere chiunque fosse stato ritenuto anche solo vagamente responsabile di quegli eventi tanto atroci.

#Musica: Bella da "Notre Dame de Paris"

Sicuramente per ognuno di voi esiste quel periodo dell’anno in cui ciclicamente si esegue una stessa azione: sentire questa o quella canzone, oppure si riguarda lo stesso film. In questo caso, per chi sta scrivendo questo articolo, è il periodo del rewatch annuale della ripresa dello spettacolo di “Notre Dame de Paris” fatta all’Arena di Verona.

L’opera tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo permette diversi spunti di riflessione. Elementi che sono in grado di renderla attuale, nonostante sia ambientata a Parigi nel 1482.     
Il personaggio di Gringoire che funge un po’ da narratore, ci introduce in quella che lui stesso definisce “una storia secolare” perché la musica e le parole diventano pietra cristallizzando la realtà. Lo spettacolo è scritto da Luc Plamondon, la musica è composta da Riccardo Cocciante e il libretto in italiano è di Pasquale Panella. Ciò che vogliamo attenzionare in questo articolo è la canzone che fa colonna portante e che descrive tre diverse facce dell’amore.

martedì 21 novembre 2023

#Racconti: 1886

Tornano le avventure dei tre amici bontemponi che dopo aver bevuto il loro caffè si catapultano in un’altra realtà.


Roma, 2023

Frè: «Quando hai detto che torni a Roma?»
Gianluca: «A metà novembre.»
Frè: «Ottimo, così andiamo al cimitero insieme.»
Gianluca: «Prima devo trovare casa, però.»
Aida: «Vabbè, dai, beviamoci un caffè.»  

#Manga: One piece, un’analisi del successo del manga più venduto al mondo

Luffy usa il Gear 5 nello scontro con Kaido
Manga, Anime e addirittura un live action. Il mondo e le avventure create e disegnate da Eiichiro Oda ci accompagnano ormai da 26 anni. One Piece è uno dei manga più longevi esistenti, ma all’inizio non doveva essere così lungo, per l’appunto Oda voleva chiuderlo nel più breve tempo possibile.

lunedì 20 novembre 2023

#Pensieri: La tossicità di una mamma per amica - Terza Parte

Eccoci alla terza e ultima (per ora) parte dove analizziamo la tossicità presente nella serie tv cult nei primi anni del Duemila: “Una mamma per amica”.

Ci siamo concentrati nei legami tossici genitori-figli e di coppia, ora analizziamo i legami d’amicizia, dove vi prepariamo al fatto che è solo Rory a essere tossica.

Un bel po’ di concetti li abbiamo espressi nell’articolo “Quanti vorrebbero un’amica come Rory Gilmore?”, quindi oggi è tempo di entrare più nel profondo.

#Pensieri: La tossicità di Una mamma per amica – Seconda Parte

Nella prima parte abbiamo analizzato i legami tossici inerenti al rapporto genitori-figli, oggi andiamo alle conseguenze che una cattiva educazione sentimentale ha portato: la tossicità nelle relazioni di coppia.

Attenzione, perché questa non sarà l’ultima parte. Oggi pomeriggio, infatti, vedremo il tutto dal punto di vista dell’amicizia.  

venerdì 17 novembre 2023

#Pensieri: Il linguaggio e il Giabbervocco

Che fenomeno mistico il linguaggio, non trovate? Eppure è qualcosa di così comune!

Racchiude il fascino di esprimere il concreto attraverso l’astratto.

Il linguaggio nasce da una necessità, ma quando quella necessità viene meno, può ancora resistere l'impalcatura delle parole?

Oltre all’indiscutibile utilità quotidiana, il linguaggio racchiude in sé anche componenti che aprono ad altri mondi, elevando l’essere umano in quanto tale.

È il caso della poesia, che attraverso l’utilizzo creativo delle parole, trasforma il linguaggio in una forma d’arte.

Giocare con i significati ha un certo fascino, smontare e rimontare le frasi per generare nuovi concetti retorici è qualcosa che coinvolge lo scrittore in una dimensione differente. Chi scrive cerca di rendere accessibile tale dimensione a chi legge.

#Cinema&SerieTv: Il Business del Dolore - Recensione

“Pain Hustlers – Il Business del Dolore” è disponibile dal 27 ottobre su Netflix. La nuova pellicola ha come co-protagonita Chris Evans, nellennesimo tiepido tentativo di togliersi da dosso i panni di Captain America. Al suo fianco troviamo Emily Blunt: una madre divorziata che cerca di trovare il modo più efficace per poter arrivare a fine mese senza dover rinunciare alla custodia della figlia.

Il regista David Yates attinge a una storia vera per poter metter le basi della sua pellicola. Si narrano, in questo modo, gli scandali che hanno colpito le case farmaceutiche americane attirando l’attenzione sull’abuso di potere e sulla corruzione. Viene, in questo modo, messo in risalto il lato oscuro di un settore che, purtroppo, ha avuto numerosi scandali legati all’eccesso di prescrizioni. Al centro della storia vie è “Zanna” un’azienda che ha cercato d’invadere il mercato farmaceutico proponendo un farmaco per lenire i dolori dei malati terminali di cancro.

giovedì 16 novembre 2023

#Personaggi: Neil Gaiman

È passato da pochi giorni il suo compleanno, ovvero il 10 novembre, e noi non possiamo fare a meno di celebrare il suo genio. Classe 1960, Neil Gaiman è uno scrittore, fumettista, giornalista, sceneggiatore televisivo e radiofonico britannico. Nato a Portchester, la sua personalità così eclettica ci ha da sempre affascinato e il suo lavoro ha rapito il nostro cuore. È capitato diverse volte che ci ritrovassimo a parlare delle serie tv che sono state tratte dalle sue opere, per esempio 
Sandman e American Gods; perciò adesso vogliamo concentrarci sulla sua biografia.

Lui è un esempio di perseveranza e di quanto l’arte possa essere davvero una via alla quale si è destinati. Prima di intraprendere la sua carriera da scrittore, infatti, è stato rifiutato diverse volte dagli editori. La sua speranza, tramite la carriera giornalistica, era quella di costruire una reta lavorativa che potesse supportarlo nella pubblicazione. Durante quegli anni si è dedicato alla scrittura di diverse recensioni, specie in ambito musicale per la rivista “Knave”, tanto da riuscire a pubblicare il suo primo libro: una biografia dei Duran Duran.

#Pensieri: La tossicità di Una mamma per amica - Prima Parte

Che io sia ossessionata da “Una mamma per amica” non è un mistero. Chi non mi conosce può capire l’entità di tale pazzia e da quale parte dei protagonisti mi ritrovo. Se, invece, è la prima volta che vi imbattete in un mio articolo, basta recuperare quelli che parlano di Lorelai e Rory Gilmore.


In questo articolo, però, voglio solo parlare della tossicità presente nella serie tv. Certo, la serie originale è andata in onda dal 2000 al 2007, quindi è normale ci siano enormi differenze culturali rispetto a sedici-ventitré anni fa. Voglio soffermarmi, però, sui lati tossici che sarebbero dovuti essere tossici anche a inizi Duemila ma che abbiamo inspiegabilmente giustificato.

In questa prima parte ci concentriamo maggiormente sulla relazione genitori-figli.

mercoledì 15 novembre 2023

#Arte: Fernando Botero Angulo

A due mesi dalla scomparsa del pittore e scultore Fernando Botero Angulo, noi di 4Muses vogliamo ripercorrere un po’ le tracce del suo stile artico per potervi parlare della sua opulenza e del suo simbolismo.

Nato a Medellín, un comune colombiano, il 19 maggio del 1932 e morto il 15 settembre del 2023 a Monaco, Botero si è contraddistinto per la forma morbida delle sue opere. Da bambino ha subito il fascino dell’architettura barocca e delle illustrazioni della Divina Commedia di Dante. Ha iniziato a disegnare professionalmente già a sedici anni, periodo in cui ha illustrato i supplementi di “El Colombiano” il giornale della sua città natale. E già nel 1948 ha esposto le sue opere per la prima volta.

#TheBeatles: The long and winding road

Ora basta. È da troppo tempo che non parliamo di McLennon tra fan-fiction o canzoni dedicate alla loro relazione. Bisogna rimediare e affrontare il testo di “The long and winding road” crediamo sia il degno modo per ritornare sull’argomento.


La pubblicazione del brano è del 1970, contenuto nell’album “Let it be”.     
Ora, proveremo comunque sia a non dare per scontato nulla, dando la precedenza a quanto detto dallo stesso Paul McCartney sul significato delle parole, ma andiamo, che la canzone sia dedicata a John Lennon è più che palese.
 
Nel caso il pensiero dei due vi faccia risentire, vi intiviamo a immaginare una qualsiasi relazione complicata, amore o amicizia non ci interessa più di tanto.

martedì 14 novembre 2023

#Libri: Le 250 serie tv da non perdere

Arriva oggi nelle librerie, edito Fazi Editore, il libro di Mario Sesti (critico cinematografico italiano, non che regista): “Le 250 serie TV da non perdere”, un testo che ci porta all’interno del mondo della serialità e che ci spinge a fruire di alcuni contenuti con una maggiore presa di coscienza e conoscenza.

Da Mare fuori Stranger Things, il mondo delle serie TV è diventato un vero e proprio universo parallelo in cui ci immergiamo senza riuscire a staccarci dallo schermo. Quello che si prospetta davanti gli occhi del lettore è, dunque, un viaggio attraverso le migliori produzioni televisive, offrendoci unopportunità per evitare di perdersi tra i cataloghi delle piattaforme di streaming.

#Libri: La malizia del vischio

È finalmente giunta in Italia la traduzione di uno dei romanzi di Kathleen Farrell: “La malizia del vischio”, che abbiamo avuto il piacere di leggere in anteprima grazie alla Fazi Editore.


Per la sua trama ci siamo catapultati in largo anticipo sul periodo più intenso e stressante dell’anno: quello natalizio.
La magia del Natale infonde gioia e pace nei cuori, ma è anche vero che nell’età adulta questi giorni vogliono dire riunirsi a forza con i propri famigliari e non sempre le cose vanno come vorremmo…

lunedì 13 novembre 2023

#Racconti: Lettera del fronte n.1 - Ho visto la morte

Era 1915. Ero lì, come tutti i miei coetanei. Mi sentivo forte e temerario, sembravo solo contro il mondo. Volevo fare la differenza, volevo dare una mano e sentirmi migliore. Ho avuto sempre timore di essere l’ultimo degli ultimi ma è poi è arrivata lei. Mi affascinava e la temevo e in lei ho visto il mio riscatto. 
La guerra mi sembrava l’opportunità che attendevo. In lei ho trovato coraggio. Ho fatto la fila in caserma, come tutte le nuove matricole. Ero uno dei più giovani, molti avevano motivi diversi per far parte dell’esercito, chi aveva voglia di vedere il mondo, chi il mondo voleva dominarlo e chi invece non aveva nulla. In questi ultimi possiamo mettere Marco. Marco era uno con cui ho stretto subito, era un tipo molto patriottico. Sì, era. Marco è morto pochi giorni fa. 

#Mitologia: Aett di Heimdall - Prima Parte

Come accennato nell’articolo dedicato all’alfabeto runico, nell’antichità il linguaggio delle Rune era utilizzato per ogni aspetto della vita: giuridico, commerciale, burocratico… e anche divinatorio.


Proprio come succede con l’astrologia, l’ordine dei simboli non è casuale ma scoprendo il loro significato ci si accorge di come il tutto stia a significare il Viaggio della Vita.

Le ventiquattro rune vengono divise in tre gruppi da otto, chiamati Aett, ognuno dei quali dedicato a un dio. Abbiamo così l’Aett di Freya, di Heimdall e di Tyr.

Oggi ci concentriamo sul secondo che prende il nome dal dio omonimo, guardiano del regno degli Asi e dei Vani e sorvegliante del ponte Bifrǫst, che collega i due regni con quello dei terrestri.

Questo Aett, quindi, prende in considerazione tutte le grandi prove della nostra vita. Ci ricorda che non dovremmo vittimizzarci, ma anzi, ogni evento che affrontiamo – positivo o negativo che sia – è per noi uno strumento di crescita personale, un modo per affrontare il nostro interno ed elevarci spiritualmente.

Oggi parleremo delle prime quattro rune presenti.

venerdì 10 novembre 2023

#Musica: Sweet Dreams

Quando si parla di musica, molto spesso, si rischia di parlare semplicemente di tendenze o di fenomeni quasi meteoritici.     
Quale singolo o quale cantante resterà negli annali storici è difficile saperlo e, per ogni singola novità, continua a esserci qualche zoccolo duro che non morirà mai.     
In questo sito abbiamo un’etichetta dedicata alla buona musica, a quella band che nel corso della loro carriera sono stati in grado di rivoluzionare i generi creando uno stile unico e iconico. Del resto, nonostante tutto quello che hanno passato, i Beatles sono pronti a tornare con un nuovo “vecchio” singolo.

Oggi, però, vogliamo soffermarci su un brano che dal 1983 continua a essere presente nella scena pop. La canzone degli Eurythmics, gruppo musicale britannico, ancora oggi iconica all’interno dell’immaginario pop.

#Venezia80: The Killer - Recensione

Uno dei film di Venezia80 che ci ha delusi sta per arrivare sulla piattaforma di Netflix. È stato magnifico incontrare il regista, David Fincher, ma non possiamo astenerci dal dire che questa pellicola ci abbia un po’ lasciato l’amaro in bocca. “The Killer” sarà disponibile per tutti gli abbonati da oggi, 10 novembre.

Il titolo è abbastanza esaustivo: quello che lo spettatore ha modo di vedere è la caccia che un mercenario (Michael Fassbender) sta compiendo. Un lento processo di preparazione per poi arrivare a una sorta di crisi esistenziale nel momento in cui il colpo viene mancato. Fassbender ha il giusto physique du rôle, possiamo quasi dire che il ruolo gli sia stato cucito addosso. Il problema principale è quanto poco venga usato questo fisico sulla scena.

giovedì 9 novembre 2023

#Personaggi: Alan Moore

Oggi vogliamo parlarvi di un altro grande autore del fumetto americano: Alan Moore. Di origine britannica, nacque a Northampton il 18 novembre del 1953, scoprì il fumetto americano nel 1961 quando iniziò a leggere le storie della cosiddetta “Silver Age”. “Superman” e i Fantastici Quattro vengono annoverati come i suoi primi approcci a questo mondo. Il suo successo, però, lo si deve ad altri titoli. Del resto, è considerato uno di quegli artisti che riuscì a rivoluzionare l’evoluzione del fumetto.

Durante un saltuario periodo di frequentazione di una scuola di fumetto, nel 1969, iniziò le sue prime illustrazioni di carattere per lo più pubblicitario. È necessario, quindi, ricostruire un po’ il suo percorso di vita per poter comprendere le difficoltà che l’artista ha affrontato e il modo con cui si è guadagnato la sua fama. Anche perché a diciassette anni venne espulso da scuola per aver spacciato LSD e si ritrovò costretto a svolgere le più disparate attività. Tra una tosatura di pecore e una pulizia in qualche magazzino, Moore iniziò a collaborare con il Northampton Arts Lab contribuendo alla pubblicazione delle riviste EmbryoRovel.

#StorieRomane: Papa Silvestro I e il drago

Se pensiamo ai draghi ci vengono in mente leggende antiche, per lo più provenienti dal mondo anglosassone. C’è da dire, però, che anche Roma è piena di storie che hanno come antagonisti queste creature mitologiche.


Il drago figura nello stemma della famiglia Borghese, tanto che l’ingresso di Villa Borghese su via Pinciana prende il nome di “Portale del Drago”. Una delle fontane presenti nei giardini del Quirinale è interamente dedicata al drago e infine il temibile mostro è il custode del giardino Nicola Calipari, a Piazza Vittorio, dove è presente la Porta Alchemica.

Oggi, però, vogliamo parlarvi di una delle leggende più importanti della città e che probabilmente sta sparendo: quella del drago del rione Campitelli.  

mercoledì 8 novembre 2023

#Cinema&SerieTv: Totally Killer - Recensione

Halloween è appena passato, ma noi non possiamo lasciarcelo alle spalle con tanta fretta. È vero, il clima ci sta avvicinando verso l’inverno, ma non siamo pronti ad abbandonarci al Natale. Di conseguenza, eccoci qui a parlare di un film Horror arrivato su Prime Video proprio nei giorni scorsi. “Totally Killer”, diretto da Nahnatchka Khan, ci riporta indietro nel tempo fino al 1987. Tra le teorie di “Ritorno al Futuro”, che prepotentemente vengono citate all’interno della pellicola e i capelli cotonati, dobbiamo seguire le tracce di un killer.

Ci sono moltissime pellicole con cui potremmo fare il confronto, sia per estetica che per tematiche, ma vogliamo concentrarci principalmente su ciò che questa storia ha da offrire. Jamie Hughes (Kiernan Shipka) è accidentalmente finita nel passato. Un killer ha assassinato sua madre, ma adesso è sulle sue tracce, e per potergli sfuggire si è rifugiata all’interno della macchina del tempo che la sua amica stava cercando di costruire per la fiera della scienza. La macchina viene attivata e lei finisce nel periodo di maggior attività dell’assassino che l’ha privata della madre. In questo modo, si convince che tenterà di sventare i suoi colpi per poter riuscire a salvare quante più vittime possibile.

#Mitologia: Aett di Freya - Seconda Parte

La volta precedente abbiamo parlato delle prime quattro rune dell’Aett di Freya e abbiamo visto il loro significato basico, strettamente legato ai bisogni materiali.

Oggi parliamo delle ultime quattro e di come ci aiutano a crescere verso la prossima fase della vita rappresentata dall’Aett di Heimdall. 

martedì 7 novembre 2023

#Cinema&SerieTv: "Per Elisa: Il Caso Claps" - Parola al Cast!

Sul piccolo schermo di Rai 1 da martedì 24 ottobre andrà in scena “Per Elisa: il Caso Claps” la docuserie, in tre puntate, che racconta la scomparsa e l’omicidio della sedicenne Elisa Claps i cui resti furono ritrovati diciassette anni dopo nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza. 

Rai 1, dopo oltre nove anni, trasmetterà in prima visione il racconto crudo e puntuale di uno dei casi di cronaca nera che hanno sconvolto l’Italia degli anni ’90 e noi di 4Muses abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione negli studi di Viale Mazzini.

#Anime: L'Uomo Tigre

Basta dire “L’Uomo Tigre” per fare in modo che tutti rispondano intonando: “Tigerman!”.     
È uno di quegli anime di cui tutti conoscono l’iconica sigla dei Cavalieri del Re, divenuta a tutti gli effetti una delle colonne portanti delle sigle dei cartoni animati qui in Italia.     
Oggi vogliamo parlarvi della trama, supportati proprio dalle parole del testo mai dimenticato, anche perché è sempre stato presente nelle nostre playlist personali.


Il titolo originale del manga è “Taigā Masuku” (trad. “Tiger Mask”), scritto da Ikki Kajiwara e illustrato da Naoki Tsuji. Viene pubblicato in Giappone per la rivista Kōdansha nel 1968, mentre in Italia arriva molto più tardi: nel 2001, per la SaldaPress.
L’anime in Giappone è trasmesso per la prima volta dalla Yomiuri TV nell’ottobre 1969; in Italia sono le reti private locali a trasmetterlo, ma solo dal 1982.

lunedì 6 novembre 2023

#Cinema&SerieTv: Killers of the Flower Moon e come dare il giusto punto di vista a una storia

Stati Uniti d’America fine ‘800, la popolazione di nativi americani Osage originaria dei territori tra Kansas e Missouri, a causa di faide con gli statunitensi che ne occupano i territori e con gli altri gruppi di nativi, si ritrova a dover obbligatoriamente acquistare dei nuovi territori in Oklahoma con l’accordo che i coloni americani non possano stanziare all’interno della riserva. I territori rocciosi della riserva ritenuti di scarso valore dallo Stato americano vengono venduti a caro prezzo.

Stati Uniti d’America anni ‘20, in quegli stessi terreni gli Osage trovano giacimenti di petrolio divenendo di colpo ricchissimi. Iniziano l’ostentazione e i primi matrimoni misti tra nativi e statunitensi, d’un tratto però gli Osage iniziano a essere ammazzati l’uno dopo l’altro senza che la polizia intervenga in modo adeguato.

#MustTo: Anna dai capelli rossi - Quinta Parte

Eccoci al quinto appuntamento con la saga di Anna dai capelli rossi. Oggi parliamo del volume “La casa dei sogni di Anna”, pubblicato nel 1917.

Sì, lo sappiamo, vi starete chiedendo: ma com’è possibile che il quinto volume sia stato pubblicato diciannove anni prima del quarto?

In origine Lucy Maud Montgomery, dal 1909 al 1919 ha pubblicato cinque volumi. Più di un decennio dopo ha deciso di completare l’opera aggiungendo momenti della vita di Anna e Gilbert che prima si erano persi, come accaduto per “Anna di Windy Poplars”.

Abbiamo quindi deciso di analizzare tutta la saga seguendo sia la linea editoriale della Gallucci editore, sia quella temporale.

Potete recuperare gli articoli precedenti cliccando qui.  

venerdì 3 novembre 2023

#Halloween: Sulla riva dell'oltremondo

Tempo fa, sulla riva di un lago, su un cadavere totalmente carbonizzato e non identificato, fu trovato un foglio di carta colmo di simboli incomprensibili. Si pensò che quel foglio fosse stato lasciato da un omicida, una sorta di “lettera”. Sembrava un alfabeto al di fuori della comprensione umana, lettere contorte al di là dei canoni estetici di qualunque alfabeto esistente. Non si riusciva neanche a capire da che parte iniziasse la scrittura, se dall’alto verso il basso o se da destra verso sinistra. Questo strano reperto è stato conservato con cura fino a oggi, il giorno in cui i nostri tecnici hanno sviluppato una nuova intelligenza artificiale che potrebbe essere in grado di “decodificare” questo testo. Dopo aver scansionato il foglio, il software ha fornito un’interpretazione al di là delle nostre aspettative. 

#RoFF18: Te l'avevo detto - Recensione

All’interno della sezione Gran Public della diciottesima Festa del Cinema di Roma, è stato mostrato al pubblico “Te lo avevo detto”, film della regista Ginevra Elkann. L’ispirazione è arrivata dal caldo torrido delle passati estati romane; l’autrice si è infatti chiesta cosa sarebbe successo se questa situazione fosse perdurata. Si arriva, così, a un gennaio in cui tutto si scioglie intorno ai protagonisti. Peccati e peccatori, quindi, prendono il possesso della scena e la tossicità del rapporto madre-figli si declina secondo diverse sfaccettature. 

giovedì 2 novembre 2023

#Halloween: Art il Clown... ovvero il terrore contemporaneo

La letteratura, i lungometraggi e i vari prodotti culturali sono degli indicatori delle tendenze sociali di una data comunità e del sentire collettivo delle persone che la compongono.

Fin da Il Castello di Otranto di Horace Walpole (romanzo che viene indicato come capostipite del genere gotico), passando per i classici “Dracula” di Bram StokerFrankensteindi Mary Shelley, per la proliferazione delle opere di genere horror (Poe, Lovecraft e compagnia) e le sue contemporanee espressioni, abbiamo sempre assistito a una messa in scena delle paure, dei terrori e delle paranoie della società.

Anche il grande schermo, in questo senso, ha prodotto delle figure iconiche che hanno simboleggiato (e esorcizzato) le paure che, di volta in volta, la società occidentale viveva.

Michael Myers di Halloween, Leatherface di The Texas Chainsaw Massacre, Freddy Krueger di Nightmare on a Elm's Street, Ghostface di Scream, Pinhead di Hellraiser, It ecc etc sono sono alcuni dei volti in cui i terrori e le ansie della società venivano cristallizzate ed espresse.

#Personaggi: Frank Miller

Visto che questa è la settimana che celebra la spooky season, noi di 4Muses abbiamo pensato bene di concentrarci su uno sceneggiatore e fumettista che al genere noir ha dato molto del proprio genio. Considerato uno dei fumettisti più influenti dell’epoca contemporanea, vogliamo farvi conoscere Frank Miller.

Nasce il 27 gennaio del 1957 a Olney, nel Maryland, ma già nella sua giovinezza si trasferisce con la famiglia nel Vermont a Montpelier. Su sua stessa dichiarazione sappiamo che ha vissuto una giovinezza abbastanza spensierata e che la cosa più odiata fosse la scuola, come per ogni singolo ragazzino. Al contrario di altri, però, aveva la tendenza a starsene più isolato, cosa che gli permise di poter coltivare al meglio la sua passione per il disegno e per lo storytelling. Miller rappresenta uno di quei ragazzi che non conoscono i piani B: fin dall’adolescenza, seppur con poche tirature, ha iniziato a pubblicare le sue strisce più o meno umoristiche. Già prima dei vent’anni ha deciso che sarebbe divenuto un disegnatore di comic book o di lavorare come creativo nel campo cinematografico.

mercoledì 1 novembre 2023

#Halloween: L'arte che ha ispirato l'horror

Questa è una delle settimane tra le più amate per noi di 4Muses. Halloween è alle porte e, nonostante il caldo inaspettato, le foglie iniziano a imbrunire e a cadere. L’autunno, con il suo presagire l’inverno, tinge tutto con le sue atmosfere oscure. Di conseguenza non possiamo fare a meno di addentrarci nei meandri dell’orrore per poter cercare di esorcizzare le nostre paure, prima che queste prendano il sopravvento. Quello che vogliamo fare con questo articolo, dunque, non è altro che cercare di evidenziare quanto le differenti tecniche artistiche comunichino col nostro inconscio e siano in grado di lasciare segni evidenti del loro passaggio.

Dal disegno, ancor prima della pittura, possiamo notare come il nostro immaginario abbia avuto la necessità di esprimersi. Concepiamo il mondo attraverso le immagini che, successivamente, sono divenute parole e suoni. La scrittura, infatti, non è altro che un susseguirsi di simboli in grado di poter trasmettere un concetto che appartiene dapprima a un singolo individuo. Segni e simboli che, in un modo o nell’altro, diventano comuni ai più e si influenzano in un moto circolare perenne.