sabato 30 luglio 2022

#Pensieri: Sinestesia

Desideravo da tempo condividere i miei pensieri riguardo un effetto retorico che mi ha da sempre affascinato: la sinestesia. La definizione con la quale viene descritta nella Treccani è: “particolare tipo di metafora per cui si uniscono in stretto rapporto due parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse”.

#DivinaCommedia: Canto XV

Nel quindicesimo canto della Divina Commedia siamo ancora nel girone dei violenti contro Dio, la natura e l’arte. Abbiamo già visto i bestemmiatori, nel canto precedente, mentre oggi ci approcciamo ai sodomiti; questi due canti, a loro dedicati, sono molto oscuri, tant’è che molti storici e commentatori non sono ancora in grado di capire il perché ci siano certi nomi, né quale sia la pena effettiva inflitta.
Un po’ sorridiamo, perché a molte domande può rispondere la chiave di lettura esoterica, e siamo proprio qui per questo.
Se rimaniamo nella sfera più superficiale, per “sodomita” si intende chi ha intrapreso relazioni omosessuali, ma Dante non condanna l’omosessualità. Ricordiamoci che Dante è ogni personaggio che incontra, così come lo siamo noi che leggiamo. La filosofia di Dante era che ogni gesto, opera e parola avesse come scopo Dio. In questo caso la sodomia riguarda tutti quegli atti che noi pensiamo di fare in Suo nome ma che in realtà provengono dal nostro Ego. Stiamo nel raccontarcela, insomma.
Certo, era pur sempre il 1300, l’omosessualità era severamente sanzionata, ma per Dante il senso è: anche se pensi di agire per amore, se non hai come scopo Dio, allora è peccato. (Ricordiamo il senso esoterico di peccato: mancare il bersaglio).     
Nel 2022 certe idee sono più che superate, il sesso senza amore è accettato, quindi possiamo interpretare il senso del canto con maggiore profondità: qualsiasi gesto di carità non ha valore, se poi nel nostro intimo utilizziamo parole d’odio o giudizio nei confronti degli altri.
Scusateci la lunga introduzione, ma è necessaria per la descrizione di un canto non proprio semplice.

venerdì 29 luglio 2022

#Racconti: Riflessioni di un androide

Prima riflessione:

“Non resta più niente di quel fasto paesaggio che qualche anno fa riluceva davanti ai nostri occhi. La luce del sole si è oscurata dietro un cielo ostile. Dell'umanità non ne è rimasta traccia.
Sono un androide, l'ultima ombra lasciata dagli uomini prima della loro scomparsa. Un testamento in una landa desolata, una testimonianza di ciò che fu l'ultimo stadio di intere civiltà.
Dopo averci creato ci dissero che ormai eravamo divenuti capaci di simulare perfettamente ogni comportamento umano, e grazie ai nostri tessuti esterni bio-artificiali, sarebbe stato impossibile distinguerci dalle persone.

#Anime: Spy x Family

Era già da un po’ di tempo che negli “Esplora” di Instagram ci capitava di vedere l’immagine anime di una dolce bambina dai capelli rosa. È bastato aprire il post per capire che si trattava di una scena di “Spy x Family”, l’anime che sta andando forte in tutto il mondo. Tratto dall’omonimo manga di Tatsuya Endo, è stato pubblicato a puntate con cadenza bisettimanale sulla rivista digitale Shonen Jump da marzo 2019. È un prodotto rivoluzionario nel campo dello shonen, gli anime/manga rivolti per lo più a un pubblico maschile, perché anche se ci sono dei combattimenti (pensate a Dragon Ball, e il riferimento non è casuale a causa di un ester egg), ha quel mix perfetto di intrigo e umorismo che rende impossibile non affezionarsi ai personaggi. Su Crunchyroll al momento sono disponibili i primi dodici episodi, mentre bisognerà aspettare l’autunno per vedere come continua la storia. Ma vediamo insieme di cosa parla “Spy x Family”.

giovedì 28 luglio 2022

#Pensieri: Il peso di un silenzio

Mettere nero su bianco i pensieri non è di certo cosa facile, farlo pubblicamente complica ancor di più questa faccenda. Un diario pubblico, ecco cosa sono i pensieri, e pur non avendo lo stesso rituale che ha Frè, mi approprio comunque delle sue frasi. Stavo leggendo “Un altro mare”, un articolo che quanto mai è stato catartico per i pensieri che hanno affollato la mia mente in questi giorni. Molto spesso, infatti, è più facile aiutare l’altro che noi stessi perché ci dimentichiamo che “l’aiutare il prossimo tuo” vuol dire proprio aiutare se stessi prima di chiunque altro.

Prendersi cura del sé più interiore è la cosa più complicata che esista. Molto spesso siamo troppo presi dal via via della giornata, dal susseguirsi dei giorni e degli impegni, così tanto occupati da lasciarci sfiancare giorno dopo giorno dalla fatica. Dimentichiamo, così, chi siamo. E ci facciamo fermare. Subiamo così tante battute d’arresto che molto spesso sembra quasi impossibile rialzarsi o ricucire le ferite. Dobbiamo solo imparare a mettere l’olio e il vino su quelle ferite per poterle ammorbidire e disinfettare, perché sapete cosa fa una ferita che pulsa? Diventa purulenta.

#Cinema&SerieTv: La galleria dei cuori infranti - Recensione

Chi non ha avuto, almeno una volta, nella propria vita il cuore infranto? Chi non ha conservato comunque tutti i più piccoli oggetti riguardanti la persona che più ci ha devastato? Beh, la protagonista della nuova commedia romantica di casa Netflix fa proprio questo. Lucy (Geraldine Viswanathan) dopo l’ennesima brutta rottura col ragazzo, nuovamente col cuore infranto, non riesce a passare oltre. La storia d’amore con un collega non è stata un ottima idea, considerate le conseguenze che la sua rabbia ha provocato. Si è trovata, così, in breve tempo senza amore e senza lavoro, costretta a doversi reinventare nonostante la sua voglia di restare sotto le coperte. Sul suo cammino di recupero, però, incontra casualmente il bel Nick (Dacre Montgomery) che lentamente entrerà nella sua vita come amico e collega per un nuovo progetto artistico.

mercoledì 27 luglio 2022

#Pensieri: Estetica ed esperienza

Che cos’è l’estetica?
Nel senso comune il termine viene usato per riferirsi alla bellezza sensibile, ma nella filosofia la questione diviene più complessa. Il significato filosofico originale, per certi versi, include anche il significato del senso comune, ma di per sé lo amplia: l’estetica, in filosofia, si occupa della riflessione sull’esperienza in genere e sul suo senso.

La bellezza è certamente una parte dell’esperienza umana, ma quest’ultima non si esaurisce in essa. La bellezza, inoltre, è spesso evocata per riferirsi al carattere etereo e indefinito di certe esperienze.

#TheBeatles: Let It Be

Da quando abbiamo iniziato con l’etichetta Beatles sapevamo che prima o poi sarebbe giunto il giorno in cui avremmo messo la parola fine agli articoli dedicati ai loro album. Bene, quel giorno è oggi e c’è da dire che non la stiamo prendendo benissimo. Affrontare Let it be è un po’ come affrontare di nuovo la notizia dello scioglimento del gruppo e no, non l’abbiamo ancora superata.
Da vere e proprie fan del significato dietro questo album: “lascia che sia, vai avanti”, facciamo affidamento su tutta la nostra forza per scrivere dell’ultimo album dei Beatles: “Let it be”, appunto.

martedì 26 luglio 2022

#Cinema&SerieTv: Elvis

Lo sguardo al passato fa sempre un certo effetto, la storia è ciclica e lo sappiamo davvero bene. Gli anni ’60, ’70 e ’80 tornano nella moda, nel cinema e nella musica, cavalcando l’effetto nostalgia che sta caratterizzando l’immaginario occidentale odierno. Quindi, sulla scia del revival, le Industries sfornano biopic su biopic. Dopo il successo avuto da Bohemian Rapsody e lo stesso Get Back (documentario sui Beatles presente su Disney+), in questi giorni in sala cinematografica potete prendere i biglietti per Elvis.

Uscito nelle sale italiane il 22 giugno, la pellicola ripercorre l’ascesa e la discesa della carriera del famoso cantante Elvis Presley, calcando sui punti salienti della sua vita, raccontati dal punto di vista del suo storico manager. Così da poter rispondere alla domanda: cosa e/o chi ha ucciso Elvis?

#Personaggi: Banana Yoshimoto

Abbiamo recensito diversi libri di Banana Yoshimoto, eppure non ci siamo mai soffermate a parlare della sua vita. Abbiamo conosciuto una parte di lei attraverso i suoi romanzi, come “Kitchen”, “Sonno profondo”, “L’abito di piume” e “Su un letto di fiori”, ma dato che il 24 luglio è stato il suo compleanno, abbiamo deciso di parlare della sua vita.

Il suo vero nome è Mahoko Yoshimoto, ed è nata a Tokyo il 24 luglio 1964. Suo padre, Takaaki Yoshimoto (o con lo pseudonimo Ryūmei Yoshimoto) è uno dei più importanti poeti degli anni Sessanta, mentre sua sorella, Haruno Yoiko, è un disegnatrice di anime giapponesi. Dopo essersi laureata in Letteratura alla Nihon University, comincia a scrivere sotto lo pseudonimo di Banana Yoshimoto e la domanda sorge spontanea: perché “Banana”? La risposta dell’autrice fu che effettivamente era un nome che trovava carino, che risultava androgino e che aveva più o meno la stessa pronuncia in tutto il mondo. Secondo altre interviste, invece, la scelta ricadde sul fatto che la Yoshimoto adorasse i fiori variopinti del banano.

lunedì 25 luglio 2022

#Metafisica: Inside Out

Attenzione: questo articolo parla della capacità di gestire le proprie emozioni. Ogni commento, però, fa parte di un contesto neutro, dove i disturbi psichici non sono menzionati, né pensati.
Se soffri di qualsiasi disturbo, o hai anche il dubbio, ti consigliamo di affidarti a un esperto. Lo facciamo noi per primi, nell’etichetta “Pensieri” abbiamo già scritto di nostre esperienze sul cammino con psicologi e/o psichiatri.

Negli ultimi giorni abbiamo fatto il re-watch di Inside Out e ci è venuta voglia di rileggere l’articolo dedicato al film Disney-Pixar. Siamo rimaste sgomente quando abbiamo visto che non ne avevamo mai parlato prima. Com’era possibile? Il tempo di riprenderci dallo shock, che abbiamo deciso di “rimboccarci le maniche” e iniziare a farlo. O meglio: accendere il ventilatore puntato addosso e iniziare a farlo, dato il clima rovente di luglio.

Piccolo appunto: stando nella categoria “Metafisica”, non faremo la recensione del film stesso, parlando passo passo dei vari argomenti. Vedremo solo il suo significato.

Se non lo avete mai visto, sappiate che l’articolo contiene spoiler

#Eventi: Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma


Era il 6 aprile del 2009 quando il centro Italia si svegliò di soprassalto per una scossa di terremoto. L’avvertimmo anche noi a Roma, in piena notte, ma la distruzione che portò nel luogo dell’epicentro, L’Aquila, è una ferita ancora aperta per il nostro paese. Sono passati tredici anni da quella fatidica notte, tredici anni in cui la città abruzzese ha provato a rialzarsi, nonostante i numerosi scandali, atti di sciacallaggio e quant’altro si è susseguito negli anni immediatamente prossimi al sisma. Però è una città che deve ripartire davvero e quale miglior modo se non portando della buona musica? Dal 27 agosto al 3 settembre torna l’evento: “Il Jazz italiano per le terre del sisma”, tra trekking e concerti che si terranno tra le regioni coinvolte di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Vediamo insieme di che cosa si tratta.

sabato 23 luglio 2022

#Costume&Società: Le Amazzoni del Dahomey

In questi giorni è uscito il trailer del nuovo film della Sony, che vedremo sul grande schermo in autunno: “The Woman King”, che vede la partecipazione del premio Oscar Viola Davis (Annalise Keating in “How to get away with Murder”) nei panni di Nanisca. Il film racconta la vera storia delle Amazzoni del Dahomey, delle incredibili guerriere che difesero il loro paese e il loro popolo dai conquistatori europei a fine Ottocento. Anche se il personaggio interpretato dalla Davis è puramente immaginario, vediamo insieme la storia di queste Amazzoni.

#Personaggi: One Direction

Se ai Beatles dobbiamo tutto, ai One Direction abbiamo lasciato un pezzo di vita così grande che fatichiamo a parlarne sia sul blog, sia nella vita quotidiana, e fino a poche settimane fa non riuscivamo nemmeno ad ascoltare le loro canzoni.
A sbloccare la situazione è stato, molto banalmente, l’algoritmo di TikTok che ha deciso di bombardarci di edit e video sulla band anglo-irlandese.

Anche se a noi sembra passato un attimo, oggi si festeggiano i dodici anni dalla loro formazione, e noi siamo qui dopo due anni di 4Muses a parlarvi di loro e della loro breve (ma intensa) carriera.

venerdì 22 luglio 2022

#Pensieri: Watching the wheels

Ci sono artisti che hanno letteralmente scritto la colonna sonora della nostra vita, i loro brani hanno suonato nei nostri momenti più importanti, ricordandoci primi amori, amicizie finite, giorni noiosi e lenti tra i banchi di scuola…
Le parole sono come fotografie in grado di riportarci indietro nel tempo, in una sorta di viaggio temporale.

Ma ci sono altri artisti, almeno nel mio caso, che riusciamo a vedere e considerare come migliori amici. Quando penso a John Lennon, per esempio, lo vedo del tutto come migliore amico. Non tanto di quelli a cui puoi confidare tutto – in quel caso è Ringo Starr – , ma quel migliore amico che ti urla in faccia a piena voce tutto quello che pensa su di te. Il tuo specchio, insomma.
Astrologicamente parlando sono molto simile a John Lennon, difatti mi è sempre risultato difficile difenderlo, accusarlo o idolatrarlo. Quando vedo John, vedo me stessa, tanto che se in molti si rivolgono a Santi o famigliari defunti per aiutarli nel quotidiano, beh, io mi rivolgo a John e George Harrison.

Questa introduzione per me è fondamentale per due aspetti: il primo è che le persone più scettiche o superficiali hanno già smesso di leggere. Il secondo è che parlerò di “Watching the wheels” come l’ascolto sempre: pensando che sia John stesso a parlarmi, a dirmi che ciò che io ho passato, lui l’ha affrontato prima di me. In effetti il brano è presente in ogni mia playlist, ma sappiate che mi capita veramente raramente. O meglio: mi capita quando John ha un messaggio per me.
Questo articolo lo sto scrivendo nei giorni in cui sono in “ferie” da 4Muses. Ho molti articoli in magazzino e le altre quasi mi hanno imposto di non scrivere più, ebbene, non riesco a stare senza fare niente, e in queste due settimane mi ha sempre ronzato l’idea di scrivere di questa canzone. Perché? Non lo so, forse lo capirò a fine articolo. 

Attenzione: “wheels” in inglese significa “ruote”, ma anche “ingranaggi”. Nella traduzione utilizzo quest’ultimo termine perché è più vicino al mio senso personale della canzone. 

#Cinema&SerieTv: Terminal List - Recensione

Se esce una nuovo prodotto audiovisivo con Chris Pratt come protagonista, noi non possiamo esimerci dal farne una recensione. Chi sta scrivendo queste parole lo fa da grande fan dell’attore perché è sempre stata convinta delle sue prove attoriali. E, nonostante questa serie non sia esattamente nelle sue corde (in quanto action), è comunque interessante uscire dalla propria confort zone per poterne esplorare di nuove. Su PrimeVideo, infatti, dal primo luglio è possibile guardare la prima stagione di Terminal List, un’adrenalinica action series che nelle sue puntate segue le vicende del Capitano James Reece.

giovedì 21 luglio 2022

#Arte: Lo squalo di Hirst

“La morte che ha già succhiato il miele del tuo respiro, nulla ha potuto sulla tua bellezza.”

Così scriveva Shakespeare, facendo pronunciare queste parole al suo Romeo, che fissava il corpo apparentemente esanime della sua Giulietta nella celeberrima opera teatrale. La morte ha sempre avuto un certo fascino sugli artisti, il più delle volte concentrati sull’attimo stesso prima di esalare l’ultimo respiro o anche il momento dello stesso. Un momento cristallizzato, indipendente da ciò che può esserci dopo. Ed è proprio questa sorta di istantanea che costituisce uno dei significati dell’opera di Damien Hirst: “L’impossibilità fisica della morte nella mente di un essere vivente” (“The physical impossibility of death in the mind of someone living”).

#Libri: Il lato oscuro del cuore

Tra i libri che abbiamo scelto di leggere questa primavera, troviamo: “Il lato oscuro del cuore”, di Corrado Augias.
Noi quattro tendiamo a esternare il più possibile quello che proviamo, ben consapevoli che la linea tra amore e odio, piacere e dolore, è estremamente sottile.
Ma fino a che punto amiamo una persona? E cosa vuol dire “amare troppo” qualcuno? Qual è il limite che ci deve far scattare un campanello d’allarme? Quand’è che l’aiutare il partner diventa sacrificarsi totalmente per il partner?
Vi assicuriamo che non abbiamo ancora una vera e propria risposta a queste domande, forse l’unica chiave a nostra disposizione per decifrare il mistero dell’amore è nelle nostre emozioni: quando non abbiamo tormenti, va tutto bene.

mercoledì 20 luglio 2022

#Pensieri: Un altro mare

Ormai la domenica per me vuol dire mettermi a scrivere un Pensieri quasi senza pensare al periodo più giusto per pubblicarlo. Nella mia mente sono pezzi di diario pubblici volti ad aiutarmi e aiutare quante più persone possibili, per questo il tempo impegnato a scriverli è un rituale sacro, come se fosse una seduta di psicoanalisi con me stessa. Ho il telefono in modalità aereo, le cuffie alle orecchie, la porta della mia stanza chiusa a chiave e un incenso che brucia, il rituale perfetto per darmi l’illusione di una purificazione totale.

In questi giorni sto leggendo la biografia dell’Imperatrice Sissi, personaggio storico con cui entro facilmente in empatia, capendola perfettamente: lei percepiva le attenzioni su di sé come una violenza fisica e io non sono da meno. Se parlo e gli altri mi guardano, avverto aggressività. Se gli altri provano ad avvicinarsi, mi chiudo a riccio perché credo che vogliano entrare nella mia sfera privata di prepotenza. Non riesco a capire quanto la mia presenza possa far star bene chi ho davanti, nonostante in molti me lo ripetano.
Come sempre, quando non capisco o ho paura di qualcosa, reagisco facendo il più possibile. Nell’ultimo periodo ho provato a essere più egocentrica, più espansiva, a dire quello che pensavo, esprimere le mie emozioni il più possibile. Ho creduto alle parole degli altri, soprattutto se erano positive nei miei confronti. Il risultato? Ho comunque avvertito la voglia di chiudermi.  

#TheBeatles: Help! - il film

Torniamo con l’appuntamento che vi avevamo promesso e ci eravamo promesse: quello in cui vi parliamo dei film ufficiali dei Beatles. Film ufficiali dei Beatles che come abbiamo già menzionato nell’articolo del primo film – “A Hard Day’s Night” –, sono “solo” cinque: ebbene oggi è arrivato il momento di “Help!”.

Tutti hanno dei preferiti, e questo film non rientra affatto in questa categoria, anzi, è quello che tra tutti facciamo più fatica a digerire, ma anche se tutti possono avere i loro gusti è comunque un film stracolmo di peculiarità e di certo ha avuto il suo bell’impatto nel mondo.

martedì 19 luglio 2022

#Marvel: Ms. Marvel - Finale

Finale di stagione per Ms. Marvel, ci siamo!

Abbiamo finalmente avuto quello che tutti, TUTTI, i fan della Marvel Fumettistica stavano aspettando da tempo. Conferme su conferme in questi cinquanta minuti di puntata che ci fanno saggiare ciò che avremo modo di vedere nel 2023 con l’uscita di “The Marvels”. Prima di iniziare, vi vogliamo ricordare che questo articolo conterrà spoiler, quindi fermatevi se ancora non avete visto la serie o avete intenzione di recuperarla. Da adesso in poi tutto sarà una zona franca e chiediamo i commenti e le cospirazioni di ogni singolo fan Marvel qui sotto!

#Libri: L'uno dall'altro

La Fazi Editore ci sta dando la possibilità di leggere alcuni libri che probabilmente, se fossimo entrati in libreria e li avessimo visti sugli scaffali, non li avremmo mai comprati.
È per questo che siamo così grate di questa collaborazione, che ci ha portato a leggere uno dei libri per noi più inusuali e meno vicino al nostro genere prediletto: “L’uno dall’altro”, dello scozzese Philip Kerr.

Una premessa su questo libro: è parte di una serie di serie di thriller storici ed è una sorta di spin-off della Trilogia Berlinese scritta da Kerr, che comprende “Violette di marzo” (originariamente pubblicato nel 1989 e ripubblicato dalla Fazi Editore nel gennaio 2020), “Il criminale pallido” (originariamente pubblicato nel 1990 e ripubblicato dalla Fazi Editore nel settembre 2020) e “Un requiem tedesco” (originariamente pubblicato nel 1991 e ripubblicato dalla Fazi Editore nel maggio 2021).

lunedì 18 luglio 2022

#Disney: Nuvole

Quando pensiamo a qualcuno che non c’è più, il primo istinto è quello di guardare in alto. Quando eravamo piccoli e qualcuno veniva a mancare, i nostri genitori ci dicevano che quella persona era volata in cielo e di riflesso alzavamo lo sguardo verso le nuvole bianche. E “Nuvole” è anche il titolo di un film che ci è capitato nel catalogo di Disney+, una pellicola del 2020 diretta da Justin Baldoni (il co-protagonista della serie tv “Jane the Virgin”). “Nuvole” è basato sulla vera storia di Zachary (Zach) Sobiech, un cantautore statunitense morto a diciotto anni (nel 2013) per un osteosarcoma che, durante la sua battaglia contro il cancro, scrisse “Clouds”. A pochi giorni dalla sua morte, il brano arrivò primo nella classifica di I-Tunes e venne ascoltata più di duecento milioni di volte. Alla morte del figlio, la famiglia ha dato vita a “The Zach Sobiech Osteosarcoma Fund”, un fondo, appunto, che ha raccolto più di due milioni di dollari per la ricerca contro il cancro infantile.

#Personaggi: Sissi

Tra le tante cose che non capiamo c’è il bisogno di assolutismo che ha la gente nel descrivere persone o situazioni. Non crediamo al: è tutto bianco, o tutto nero; crediamo che nella categoria Personaggi questo sia più che ovvio. Di qualsiasi persona abbiamo parlato o parleremo, non troverete mai un vero e proprio giudizio, bensì una serie di eventi che lo hanno portato ad agire in un modo.
Quando si parla di personaggi storici, poi, le sfumature tra bianco e nero si moltiplicano sempre di più, perché oltre all’ambiente dove sono cresciuti c’è anche da immergersi nel contesto storico e nel caso di sovrani, anche nello status sociale. Ecco perché poco tolleriamo la definizione di “principessa triste”, sia che serva per definire Lady Diana, sia che serva per definire l’Imperatrice Sissi.

P.s. chi sta scrivendo l’articolo ama follemente la figura di Sissi, proprio per questo il tutto è scritto in maniera più oggettiva possibile.

sabato 16 luglio 2022

#Cinema&SerieTv: Undone

I discorsi “viaggi temporali” e “universi paralleli” ci piacciono molto e deve averlo capito anche il nostro algoritmo Netflix, con “Le 7 vite di Léa”  e Amazon Video. È proprio su quest’ultima piattaforma streaming che ci siamo ritrovate nella serie d’animazione statunitense “Undone”.
La serie si avvale della tecnica rotoscope, dove i disegnatori ricalcano le scene girate in pellicola; tutto ciò rende i disegni realistici, catturando ogni sfumatura emotiva del personaggio. Ecco perché parleremo di loro mettendo tra parentesi il nome dell’attore o dell’attrice che li interpreta.

La serie, creata da Raphael Bob-Waksberg e Kate Purdy, è composta da – per il momento – due stagioni, ognuna con otto episodi da venticinque minuti ciascuno.
“Undone” può essere tradotto come “annullato”, “incompiuto”, “rovinato”, “distrutto”… e in effetti ogni definizione rende molto l’idea della trama, di cui ora vi parleremo.
Attenzione: l’articolo può contenere spoiler! (Non troppo importanti, in realtà) 

#Arte: Guernica

“Guernica”, Pablo Picasso, 1937.
Ottantasei anni fa oggi iniziava la Guerra Civile Spagnola.
Due anni e otto mesi, novecentottantotto giorni di spargimento di sangue proprio alle porte della Seconda Guerra Mondiale, novecentottantotto giorni che hanno avuto come risultato la vittoria del dittatore Francisco Franco e l’inizio di ben trentasei anni di dittatura.

Ora, noi non siamo professoresse di storia e, vi diremo la verità, se alle scuole medie o superiori abbiamo approfondito l’argomento “Guerra Civile Spagnola” non siamo state molto attente e ci siamo perse la lezione.
Quello che non ci siamo mai perse a scuola, però, come ormai deve essere ben chiaro, sono le lezioni di arte (le stesse che ci hanno sempre aiutato ad andare avanti anche in storia, alla fine).
La stessa arte che serve a decorare i luoghi di culto e le abitazioni, a tormentare gli animi, ma soprattutto a educare e a fare la rivoluzione.

venerdì 15 luglio 2022

#Anime: È quasi magia Johnny

Spinte dalla voglia di ricordare i vecchi anime con cui siamo cresciute, ci è tornato in mente “È quasi magia Johnny”. Lo seguivamo con entusiasmo, soprattutto perché nutrivamo un grande interesse per il protagonista maschile: Johnny, appunto. Ma anche per Sabrina, inutile nasconderlo, difatti entrambi rientrano tra le nostre primissime cotte. Certo, Johnny è tonto, forse troppo remissivo, poco coraggioso nell’esprimere i suoi sentimenti, ma noi eravamo pur sempre bambine e ci bastava la sua bontà d’animo.

L’anime è la trasposizione del manga di Izumi Matsumoto: “Kimagure Orenji Rōdo” (trad. “Capricciosa Orange Road”), semplicemente conosciuto come “Orange Road”. È stato pubblicato sulla rivista Weekly Shōnen Jump dal marzo 1984 all’ottobre 1987.
Anche se il manga rientra nella categoria shōnen (rivolto a un pubblico di adolescenti maschi) il successo si è allargato anche al pubblico femminile, così è stato facile farlo diventare un anime.
In Giappone è andato in onda per la prima volta dall’aprile 1987 al marzo 1988 sulla Nippon Television; in Italia è andato in onda su Italia 1 dal gennaio 1989, con molte censure. È composto da quarantotto episodi dalla durata di ventiquattro minuti ciascuno. 

#MustToWatch: Fleabag

Attenzione, questo articolo contiene spoiler sulla serie.

Non sappiamo bene come descrivere “Fleabag”.
L’abbiamo iniziata a guardare per un motivo ben preciso aspettandoci una serie tv comica e ne siamo uscite completamente devastate.

Per questo in realtà dobbiamo fare un grandissimo mea culpa: insomma, dopo “Inside” (e “The Inside Outtakes”) e “Make Happy” di Bo Burnham, “Nanette” di Hannah Gadsby e “Humanity” di Ricky Gervais avremmo dovuto imparare la lezione ormai e capire che gli anglofoni quando fanno comicità la fanno – passateci il termine – come Cristo comanda e sanno perfettamente come e quando bastonare lo spettatore. E bastonarlo sul serio.
Non sappiamo esattamente in quale oscuro momento della nostra esistenza abbiamo pensato che lo humor inglese di “Fleabag” (trad. Sacco di Pulci) sarebbe stato più soft dello humor americano, australiano e britannico degli speciali menzionati poco sopra, ma sappiamo il perché: è una serie televisiva, e sono veramente poche le serie televisive comiche che ci lasciano veramente qualcosa.

Attenzione: l’articolo contiene spoiler!

giovedì 14 luglio 2022

#Personaggi: Kentaro Miura

Questa è una storia da cui tutti dovremmo imparare.
Forse anche solo leggendo il nome, se siete appassionati di anime e manga, sapete chi è Kentaro Miura.
Forse, se non vi siete mai avvicinati al mondo dell’animazione e della fumettistica giapponese, non avete mai sentito il suo nome.

Su 4Muses non abbiamo mai parlato della sua opera più importante, quella per cui è conosciuto in tutto il mondo e in realtà non abbiamo mai parlato di manga in generale, ma non crediamo sia particolarmente importante: amiamo il mondo dell’animazione (e in realtà anche della fumettistica) nipponica, amiamo parlarne – tanto che gli abbiamo dedicato un’etichetta – e godere del risultato finale.
Ma quello che tutti non sanno, però, è che dietro al risultato finale molto spesso si nasconde una storia tragica. Purtroppo, soprattutto se ci si deve piegare ai ritmi lavorativi impossibili della società orientale e alla fanbase che richiede costantemente di più.

#Marvel: Natalie Portman ci parla della sua Mighty Thor

Essendo l’analisi di un personaggio questo articolo potrebbe contenere spoiler sul film e curiosità sui fumetti.

Love and Thunder è al cinema proprio in questi giorni e, nonostante la nostra recensione non sia del tutto positiva, vogliamo concentrarci sull’analisi del personaggio di Mighty Thor. Per chi non la conoscesse, Mighty Thor, in italiano: La Potente Thor, ha avuto la sua prima apparizione in Journey into Mystery nel settembre del 1962, come archetipo della damigella da dover salvare. Abbiamo, infatti, avuto modo di vedere la sua reale forma, quella della dottoressa Jane Foster, proprio come interesse sentimentale negli stand alone di Thor (specie nei primi due).

mercoledì 13 luglio 2022

#Marvel: Thor, Love and Thunder - La parodia sul Dio del Tuono

Dobbiamo davvero parlare di questo film? Sì, dobbiamo. Il fronte recensioni si sta schierando e anche noi ci sentiamo in dovere di dire la nostra su “Thor Love and Thunder”. Arrivato nelle sale italiane lo scorso 6 luglio, sembra che in pochissimo tempo si sia preso pareri più che positivi dalla critica, ma per noi era forse era meglio se non avesse mai sfiorato uno schermo cinematografico.

Peccato.
Peccato come, ancora una volta, il potente Dio del Tuono si sia ritrovato a fare da macchietta comica all’interno del suo stesso stand alone!

L'ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL FILM

#Spettacolo: Xenoverso Tour di Rancore

Il mare è mosso
È come me, visto che cambio
Il cielo è rosso
Io so perché, visto che sanguino
È una tempesta
Davanti a noi, che sta arrivando
Io non ho altro, tendo il mio arco.


Il tramonto colora di rosa il cielo alle spalle del Castello di Santa Severa il 2 luglio di quest’anno. Su uno spianale c’è un palco, una batteria e una tastiera sono già in posizione. Il sole sparisce oltre l’orizzonte e alle ore ventidue tutte le luci del palco si spengono e tre figure salgono alle postazioni: sono Jano al basso, Mattia Crescini alla tastiera e Giorgio Gallo alla batteria. Cominciano a suonare e dal buio emerge Rancore, che inizia subito a cantare “Freccia”. È un brano contenuto nel suo ultimo album Xenoverso. Rancore, nome d’arte di Tarek Iurcich, è un rapper romano, classe 1989 che ha aperto l’estate degli eventi della regione Lazio “Sotto il cielo del Castello di Santa Severa”.

martedì 12 luglio 2022

#Libri: Una famiglia moderna

Una storia non deve avere qualcosa di straordinario per poter essere raccontata, ma deve poter lasciar qualcosa al suo lettore. Nella sua semplicità serve un insegnamento o una reazione e con queste trecentodieci pagine impariamo a lasciar andare per poter capire chi amiamo. In uscita nelle librerie italiane il 12 luglio, nato dalla penna della scrittrice norvegese Helga Flatland, edito Fazi Editore; Una famiglia moderna ha proprio la capacità di farci riflettere sulle reazioni e azioni umane all’interno del legame primario che tutti noi abbiamo: quello della famiglia.

#Libri: Legendborn

Chi sta scrivendo questo articolo è sempre stata affascinata dal mondo fantasy, da storie che hanno quel tocco di mistero che si fonde con la magia. Come se ci conoscesse, la Fazi Editore ci ha dato la possibilità di leggere in anteprima il romanzo che esce oggi: “Legendborn” di Tracy Deonn. Per l’autrice si tratta di un vero e proprio debutto nel mondo della narrativa, un esordio col botto potremmo dire. Vediamo insieme di cosa parla questo romanzo.

Bree Matthews ha sedici anni e ha sempre sognato di frequentare l’università insieme alla sua migliore amica, Alice. Grazie ai suoi ottimi voti, riesce ad accedere a un programma per i liceali presso l’Università della Carolina del Nord. Malgrado la felicità del momento, quella fuga verso il college le serve per mettere distanza tra lei e il trauma della madre, morta in un misterioso incidente appena dopo aver discusso con la figlia. La prima sera al campus, però, viene a conoscenza di strani eventi che circondano alcuni allievi e docenti. E in quel momento in lei alcuni ricordi prendono forma.

lunedì 11 luglio 2022

#Eventi: Affacciati alla finestra

Quando abbiamo aperto la sezione “Storie Romane”, il nostro obiettivo era quello di parlare di quello che non tutti conoscono sulla città eterna. Nel farlo, non ci siamo limitate a parlare di luoghi centrali, ma vi abbiamo raccontato di quartieri anche più di periferia, come il Corviale e Primavalle. Anche la Regione Lazio sta puntato ormai da tempo alla riqualifica delle zone distanti dal centro e, insieme all’associazione culturale “Glicine”, per il terzo anno consecutivo dà il via all’evento “Affacciati alla finestra”. Si tratta di una iniziativa di comicità che si svolgerà tra l’11 e il 28 luglio sempre alle ore 21 nei complessi dell’Ater dei seguenti quartieri: Torpignattara, Val Melaina, Pietralata, Villa Gordiali, Garbatella, Lamaro, Torre Gaia, La Rustica, Tor Bella Monaca, Laurentino, Trullo, Tiburtino III, e per la prima volta anche al di fuori di Roma: Civitavecchia e Tivoli.

#Marvel: Ms. Marvel 1x5

Ci stiamo avvicinando alla fine di questa serie Marvel, infatti quest’ultimo episodio ha ridotto drasticamente la sua durata. È particolare il modo con cui la serialità stia iniziando a gestire la durata delle puntate e quanta poca importanza si stia dando alla loro continuità tempistica. In un certo senso è come se la durata di un episodio si slegasse alla media delle altre, facendo sì che il montaggio diventi servizio narrativo della singola puntata. Se, dunque, una puntata deve raccontare solo quei dati eventi durerà trentacinque minuti, alternativamente il tempo si piega e dispiega a seconda della qualità di fatti da dover narrare.

sabato 9 luglio 2022

#Arte: La banana di Cattelan

Quando scriviamo un articolo nella sezione “Arte” amiamo spaziare nel tempo: magari nell’articolo prima parliamo di un quadro del Quattrocento, in quello dopo facciamo un balzo di cinquecento anni. Questo perché ci piace parlare e parlarvi di ciò che cattura il nostro interesse, indipendentemente dalla corrente storica d’appartenenza. Qualche tempo fa avevamo parlato di “Merda d’Artista” di Piero Manzoni come forte opera provocatoria, oggi ve ne proponiamo un’altra che di sicuro non sarà passata inosservata al popolo del web: stiamo parlando di “Comedian” (La banana) di Maurizio Cattelan.

#Pensieri: La chiamo ansia

Stringe la bocca dello stomaco.

Il più delle volte.

Ma in realtà questa è una sensazione nuova, perché fino a poco tempo fa non faceva altro che inglobare e inglobare tutto quello che riuscivo a trovare nel frigo o nella dispensa. Specialmente se al fresco ci stava qualche salume, quale pacco di wurstel, qualcosa da consumare rapidamente e magari silenziosamente.

La chiamo ansia, perché altri volti non sono mai stata in grado di dargliene. È una sensazione, come mille altre, ma è improvvisa e più subdola. Arriva quando meno te l’aspetti, perché sta lì e… in un certo senso è come se aspettasse e sapessi quando emergere.

Muta nel corso del tempo. Cambia pelle esattamente come lo fai tu. Forse, addirittura, cresce insieme a te. E non per dimensioni, cresce e basta perché ti accompagna e ti tiene la mano. Ti osserva, ti sorride, ti guarda negli occhi più spesso di quanto tu riesca a fare con il tuo stesso riflesso. Eppure è lì. Lo sai. La vedi.

venerdì 8 luglio 2022

#Metafisica: Nowhere man

Ci sono canzoni più esplicite e altre che fanno sorgere il loro significato più profondo dopo vari ascolti, come nel caso di “Nowhere man” dei Beatles.
Il brano è contenuto nell’album “Rubber Soul”, uscito nel 1965 ed è così profondamente legata al suo autore John Lennon (anche se ovviamente accreditata Lennon/McCartney, perché come diciamo sempre non credevano nella divisione dei beni) da essere presa come spunto per il titolo del film “Nowhere Boy”, dedicato all’adolescenza di John stesso.
Come accaduto per “I’m The Warlus”, i versi possono sembrare privi di senso ma bastano poche nozioni di meditazione e spiritualità per rendere il tutto molto più semplice.
Attenzione: tradurre letteralmente “Nowhere man” è molto difficile, noi abbiamo optato per: “l’uomo senza luogo”.
Come sempre quando stiamo nella categoria Metafisica non vi parleremo dei significati che Lennon stesso o i fan più ossessivi hanno dato alla canzone. Vi parleremo solo ed esclusivamente di quelli più nascosti, probabilmente solo nostri personali. 

#Cinema&SerieTv: The Good Doctor

I medical drama hanno più o meno tutte le stesse caratteristiche: il lato emotivo dei pazienti che spinge alla riflessioni e le relazioni interpersonali tra i medici per dare quella nota romantica alla narrazione. Succede in Scrubs, in Grey’s Anatomy e non poteva mancare nella serie “The Good Doctor”. Disponibile su Netflix, non apporta nulla di nuovo nel panorama della serialità, però un dettaglio ha catturato il nostro interesse: il concetto di disabilità. È una serie nata da David Shore ed è basata sulla serie tv sud Coreana Good Doctor. In questo articolo parliamo di ciò che accade, nel complesso, nella prima stagione.

Nella serie seguiamo il percorso dello specializzando Shawn Murphy (Freddie Highmore), un giovane ragazzo autistico che sta lavorando come apprendista chirurgo al San Jose, St. Bonaventure Hospital. All’interno dell’ospedale, il futuro chirurgo darà prova della sua intuitività e la sua attenzione ai dettagli il più delle volte gli permetteranno di salvare delle vite. Fin qui nulla di diverso, ma già dalle prime puntate emerge il punto focale del medical drama: sarà un buon chirurgo? I colleghi sin da subito manifestano ostilità nei suoi confronti, per lo più i suoi superiori, non ritenendolo in grado di poter gestire un lavoro così delicato. Lo bistrattano in tutti i modi, fino a quando non si rendono conto di essere animati per lo più da pregiudizi: Shawn è bravo come tutti gli altri. Le sue diagnosi non sono sempre perfette, ma le sue intuizioni spesso aiutano il resto dello staff nel loro lavoro. Superate le prime avversioni tra i colleghi, emerge un altro nodo da sciogliere: il rapporto con i pazienti.

giovedì 7 luglio 2022

#Anime: Come finisce Inuyasha?

Era il lontano, lontanissimo ormai, 2001 quando per gli appassionati di cartoni animati giapponesi c’era un appuntamento imperdibile su MTV: l’Anime Night. Noi passavamo le serate in compagnia di Full Metal Alchemist, Death Note, Black Lagoon, Full Metal Panic e tanti altri. Tra questi, uno che aveva colpito particolarmente la nostra attenzione era sicuramente Inuyasha. Oggi vogliamo parlavi di quest’ultimo, concentrandoci in particolare sulle ultime puntate che hanno messo la parola fine alla storia del demone cane e di Kagome.

#Personaggi: Ringo Starr

In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr” canta Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari nel brano “Ringo Starr”.

Sir. Ringo Starr, che oggi compie ottantadue anni, è visto ancora come il membro dimenticabile dei Beatles, talvolta inutile, sicuramente una figura di poco rilievo.
E pensare che anche semplicemente per il suo ruolo di batterista che ricopre il nostro Ringo, tecnicamente potrebbe essere considerato tranquillamente il membro più importante della band.
Questo però viene dimenticato fin troppo spesso, e fin troppo spesso ancora oggi a distanza di cinquantadue anni dallo scioglimento della band il punto di vista collettivo su questo personaggio non è affatto cambiato; è per questo che siamo particolarmente felici di pubblicare questa biografia.
Non ci aspettiamo di cambiare il pensiero di milioni, ma di certo vogliamo dare il nostro piccolo contributo e parlare dell’affetto che proviamo per Richie che, piccolo e insignificante fun fact, è al quattordicesimo posto nella lista dei 100 Migliori Batteristi di Tutti i Tempi rilasciata nel 2016 da Rolling Stone.
Mica pizza e fichi, diremmo a Roma.
Ringo Starr e sua madre

mercoledì 6 luglio 2022

#Pensieri: Nei giardini che nessuno sa

La categoria Pensieri è altamente emotiva, ogni pagina virtuale scritta sotto la sua etichetta è carica di emozioni intense, spesso del tutto contrastanti.
Solitamente scrivo in Pensieri quando una mia ferita emotiva è quasi del tutto cicatrizzata. Ho scritto di argomenti forti dopo anni che sono avvenuti, proprio perché metterli per iscritto è più semplice se il male è stato curato.
Questa volta no. Questa volta affronto la ferita emotiva gettandole il sale quando ancora sanguina incontrollata. Forse ci sarà una punta di vittimismo o di autocommiserazione, perché a volte proprio non riusciamo ad accettare che tutto serve per la nostra crescita.
Cercherò comunque di non entrare nei dettagli, perché lo sapete, sebbene stia pubblicando un pezzo di me, rimango sempre sul riservato.

Dal titolo della canzone di Renato Zero: “I giardini che nessuno sa” si può evincere quanto questo articolo parli di un lato di me (il giardino lo associo sempre alla cura dell’inconscio) che nessuno, io compresa, conosce. Una sorta di Giardino Segreto dell’anima, la parte che è ancora da mettere in ordine ma che allo stesso tempo mi spaventa affrontare. Vorrei avere il coraggio di Mary per poterlo fare, e forse sto scrivendo proprio per trovarlo. 

#Libri: L'abito di piume

Come avrete potuto intuire, noi di 4Muses siamo molto affascinate dalla letteratura orientale. Non esitiamo a conoscere autori “nuovi”, infatti abbiamo parlato dei libri di Kaho Nashiki (“Un’estate conla strega dell’Ovest”), Aki Shimazaki (“Il peso dei segreti) e Yu Hua (“Il settimo giorno”), anche se spesso non facciamo che tornare a scrittori di cui abbiamo già saggiato le abilità, come è successo per Murakami (“La fine del mondo e il paese delle meraviglie” e “L’uccello che girava le viti del mondo”) e per Banana Yoshimoto: abbiamo scritto le recensioni infatti di  “Kitchen”, “Sonno Profondo” e “Su un letto difiori”. Recentemente di suo ci è capitato tra le mani il romanzo “L’abito di piume”, pubblicato per la prima volta nel 2005.

La trama è abbastanza lineare, seppur dal forte impatto emotivo che la Yoshimoto riesce a imprimere nei suo testi. Siamo a Tokyo, la giovane Hotaru riceve una chiamata che le sconvolge completamente la sua idea di mondo: il fidanzato (di cui lei era l’amante) la lascia con una telefonata, adducendo come scusa che la relazione non può andare avanti, perché deve prendersi cura della moglie malata, che recentemente è venuta a conoscenza della relazione clandestina del marito. Non c’è il minimo turbamento: Hotaru viene mollata con poche e asettiche parole. La giovane fa quindi ritorno al suo paese natale, un piccolo borgo per cui passa un placido fiume. Lì la protagonista cerca di rimettere insieme i pezzi, ricucendo vecchi rapporti e creandone di nuovi: fa così la conoscenza di Mitsuru, un ragazzo che ha tutta l’aria di appartenere a un vecchio ricordo.

martedì 5 luglio 2022

#Marvel: Ms. Marvel 1x4

Riprendiamo il nostro appuntamento settimanale con Kamala Khan, arrivando in Pakistan. Finalmente vediamo l’altra terra che caratterizza il suo DNA ed è davvero interessante il modo con cui questo luogo si inserisce all’interno della narrazione. Durante il suo soggiorno, la ragazza cerca di prendere confidenza con le proprie radici e le proprie tradizioni cercando di riavvicinarsi al cibo o anche alle usanze. Il dissidio più interessante, sulla sua americanizzazione, sta proprio nel suo abbigliamento. I jeans diventano chiaro simbolo di quanto lei sia lontano dalle sue tradizioni. Ma allo stesso tempo abbiamo modo di esplorare il personaggio di sua nonna e il rapporto con essa.

#Cinema&SerieTv: Hill of Vision - Recensione

Vi abbiamo già parlato di questa storia straordinaria narrandovi le vicende che hanno colpito il suo protagonista. Ora non possiamo fare a meno di parlarvi del film che la vita di Mario Capecchi ha inspirato. Roberto Faenza è approdato, in questi giorni, nuovamente alla sala col suo Hill Of Vision; un film che riesce a puntate l’attenzione su una storia che dovrebbe essere ricordata. 

La pellicola è uscita il 16 giugno, in cento copie, ma il reale cuore di questo progetto è di farlo arrivare alle aule scolastiche da settembre.

lunedì 4 luglio 2022

#Arte: L'arte di Jeff Koons

Ci sono artisti che, seppur sono tra i più pagati al mondo, ai più passano in sordina. Oggi vogliamo parlarvi di Jeff Koons, conosciuto per lo più come il re del kitsch (oggetti che per lo più la gente considera di pessimo gusto). Eppure questo artista ha saputo scuotere gli animi delle persone grazie anche alle sue produzioni artistiche discutibili, come ad esempio la sessione di scatti fotografici fatti negli anni Novanta con il titolo “Made in Heaven” in cui era ritratto insieme alla moglie di allora, Ilona Staller – la pornostar Cicciolina- dove la coppia era intenta a far sesso in un paesaggio da fiaba, con farfalle, fiori e sfondi fuori dal tempo.

Ma veniamo a noi, come mai Jeff Koons è considerato un personaggio così famoso nel mondo dell’arte?