giovedì 16 maggio 2024

Intervista: Riovale

Quando il mio agente mi ha parlato di Riovale ho sentito l’impulso di conoscere la sua musica. Come spesso accade nel mio lavoro, il piacere della scoperta è una sensazione che cerco di godermi pienamente, perché se è vero che nei primi cinque secondi ci si fa un’idea sulla persona che abbiamo davanti, è anche vero che per me sono i primi cinque, sette ascolti che mi fanno capire se un artista vale la pena di essere seguito.

Riovale ha pienamente superato il mio test, soprattutto con il suo ultimo singolo “Barceloneta”, prodotto da Alxndr Morou e uscito il 13 aprile 2024, chissà se proprio in occasione del trentesim…ehm, ventunesimo compleanno dell’artista. 

mercoledì 15 maggio 2024

#TheBeatles: Piggies

Immagine creata con l'IA
Il White Album (1968) è pieno di brani leggendari e iconici, molti rimasti nella storia, come “Back in the U.S.S.R.”, “Ob-La-Di Ob-La-Da”, “Blackbird” o “Julia”, altri meno conosciuti anche se di qualità ugualmente alta, come il caso di “Piggies”, scritto da George Harrison.


Il Beatle definito più silenzioso dei quattro era in realtà il meno capito, proprio perché i suoi testi sembrano banali e superficiali ma solo perché non si ha la voglia di esplorare il loro interno, come succede per “Something” o “Here Comes the Sun”, dove tutti le cantano con leggerezza, senza concentrarsi sul vero significato.

Personalmente ho sempre trovato “Piggies” geniale e ho sempre riso tanto ascoltandola perché George ha messo in musica ciò che un altro George (Orwell) ha scritto nel 1945 nella sua “La fattoria degli animali” e cioè la condizione dell’uomo in questa grande gabbia che è la società.

Se Orwell, però, con la fattoria dà più l’idea di libertà, Harrison non ci lascia scuse: viviamo in un porcile e ci crogioliamo nello sporco che creiamo. 

martedì 14 maggio 2024

#Libri: La sposa del vento

Il 30 aprile 2024 è approdato in tutte le librerie “La sposa del vento”, romanzo che tratta della storia d’amore tra Oskar Kokoschka e Alma Mahler, scritto da Scilla Bonfiglioli ed edito Fazi Editore.

Uno dei motivi che mi ha spinta a leggere il libro è stato proprio il mio non conoscere il pittore austriaco, nato il 1° marzo 1886 a Pöchlarn e morto il 22 febbraio 1980 a Montreux, Svizzera.

Come sempre quando si vuole fare il primo passo verso qualsiasi tipo di conoscenza, non è mai tempo perso.

lunedì 13 maggio 2024

#StorieRomane: Sacrifici umani

Non è un mistero che le civiltà antiche fossero solite a svolgere sacrifici per diverse divinità. Erano gli esseri viventi a rimetterci, e non mancavano anche i sacrifici umani, tanto descritti nelle mitologie.

Roma non ne era da meno. Per accaparrarsi la grazia del divino era solita, almeno legalmente fino al 97 a.C., sacrificare esseri umani, tutti rigorosamente non romani, per tenersi al sicuro dai nemici.

Oggi vi parliamo di quelli più cruenti, perché dopotutto il nostro passato è fatto anche di atrocità.

venerdì 10 maggio 2024

#Personaggi: Eloisa e Abelardo

"Abelardo ed Eloisa",
Edmund Blair Leighton
Lunedì 11 marzo 2024
abbiamo conosciuto la storia di Eloisa e Abelardo guardando il nostro amato e Apollo Joyce Conte dare voce proprio alle lettere del filosofo nel programma di Rai 3Passato e Presente”, disponibile anche su RaiPlay.

Non aggiungeremo nulla a quanto già detto nella trasmissione, né ovviamente potremmo farlo ai libri che sono stati consigliati. Questo articolo nasce perché dal momento in cui abbiamo saputo della storia, ne siamo rimasti ossessionati.

Proprio come si ascolta una canzone quando la si ha in testa per ore per mandarla via, così dobbiamo fare ora perché il tutto sta sfociando nell’ennesimo rewatch di Fleabag.

giovedì 9 maggio 2024

#Intervista: Monica Volpe

Al Romics XXXII, grazie al panel dedicato al cinquantesimo compleanno di Heidi, ho avuto la splendida occasione di conoscere personalmente Monica Volpe, attrice e doppiatrice e, ovviamente, nuova voce della bambina svizzera tanto amata da ormai tre generazioni.

Ho deciso di intervistarla, sia perché ammiro il suo lavoro, sia perché diciamolo: noi Pesci siamo esseri meravigliosi. 

mercoledì 8 maggio 2024

#Costume&Società: Senti gli uomini cantare?

Ultimamente ne sentiamo di tutti i colori: da chi sminuisce la situazione mondiale, a chi la esalta o la aggrava a chi – i peggiori – fanno finta di niente.

Noi di 4Muses, inutile dirlo, siamo sempre e comunque per la pace e la diplomazia, auspichiamo quindi che i governi trovino la via della comunicazione per risolvere i conflitti, ma allo stesso tempo viviamo nel mondo come tutti e capiamo un Capo di Stato è pur sempre un essere umano, ha i suoi limiti, i suoi difetti e, soprattutto, accecato dal potere quale è preferisce la supremazia bellica alle parole.

Lo biasimiamo? Dipende. Facciamoci un esame di coscienza: quanti di noi riescono a essere diplomatici davanti a un vicino di casa non proprio amichevole? Davanti all’automobilista che non si è fermato allo stop? Davanti a un amico che ci ha detto quella parolina che proprio non riusciamo a tollerare?

Come nel piccolo, così nel grande” dicono gli orientali e siamo d’accordo, perché la pace passa prima di tutto dal nostro quotidiano.

martedì 7 maggio 2024

#Metafisica: Sei quello che pensi di essere

Anime ammutolite dentro contenitori di carne. Anime inascoltate dentro menti urlanti. Anime inermi dentro instancabili giri di giostre. Anime cieche dentro sguardi assenti. Anime in persone prive di gusto.

Sei quello che pensi di essere”, così la cultura new age brandisce la sua ideologia volta al consumismo. “Visual board di quello che vuoi attirare”, ma non può funzionare, l’Ego si carica di inquietudine, la persona di insoddisfazione e spende denaro nelle pietre miracolose, negli incensi che riequilibrano e aprono i chakra, nelle letture di carte che alla fine dicono solo quello che l’interessato vuole sentirsi dire.

Se solo capiste cos’è l’Essere.

lunedì 6 maggio 2024

#Anime: Temi d'amore fra i banchi di scuola

Dopo una lunga pausa, eccoci a parlare degli anime dei nostri tempi. Oggi è la volta di uno dei più belli, secondo chi sta scrivendo, cioè: “Temi d’amore fra i banchi di scuola”, trasmesso in Italia per la prima volta dal maggio 2000 su Italia 1. Il manga è stato pubblicato, sempre nel nostro paese, da Planet Manga nel 2001.


In Giappone, ovviamente, il manga di genere shōjo, è stato pubblicato prima (dal 1991 al 1994) con il titolo originale: “Shin Mizuiro Jidai” (trad. “L’età color acquamarina”) scritto e disegnato da Yuu Yabuuchi. È approdato su Tv Tokyo dall’aprile 1996, per la regia di Hirojo Tokita.

Lo sappiamo, siamo tutti fan delle opere originali, anche se nella sezione “d’altri tempi” ripercorriamo le trame per come le abbiamo viste noi, bambini millennial, in Italia. Date le diverse censure, però, in questo articolo cercheremo di parlarne in maniera più completa.  

venerdì 3 maggio 2024

#Pensieri: Tu eri per me

immagine presa di @wallie_illustrator
Succede spesso che nella categoria “Pensieri” io inserisca dei pensieri, appunto, che sarebbero destinati a essere vere e proprie lettere.

Chi mi conosce sa che di lettere ne ho scritte tantissime, e ne ho ricominciate a scrivere da poco altrettante, ma inserire in “pensieri” un concetto e renderlo pubblico è tutta un’altra cosa.

Ironia della sorte, non è nemmeno la prima volta che do a un articolo appartenente a questa categoria il nome di una frase dei Pinguini Tattici Nucleari; soprattutto le canzoni vecchie o non proprio nuove di questa band mi ispirano sempre quando penso di doverle dedicarle a qualcosa o qualcuno (anche pensando a una situazione ipotetica) e mi tranquillizzano come non mai.

Per la lettura di questo articolo consiglio l'ascolto del brano “Tetris” dei Pinguini Tattici Nucleari.

giovedì 2 maggio 2024

#Intervista: Nevia

Il 5 aprile 2024 è uscito su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione nelle radio il nuovo singolo di Nevia: “Odio”.

In questo flusso di coscienza l’artista si denuda, condividendo senza filtri le sue battaglie interne e la sua visione critica sul mondo di oggi.
Nel brano Nevia parla di tutto quello che non tollera nella società attuale, in un viaggio all’interno delle sue insicurezze, le stesse che probabilmente sentono tanti altri ragazzi. Parla di come è difficile relazionarsi con il prossimo, di come le storie d’amore finiscano in malo modo e di come a volte ci si senta persi, cercando di capire chi siamo e cosa vogliamo davvero dalla vita.


Il brano è anche un attacco alla superficialità di certi aspetti della vita moderna, come l’ossessione per le apparenze e il modo in cui i social media possono farci sentire ancora più isolati. Nevia si discosta da chi non ascolta davvero la sua musica ma la sente e basta, chi segue le mode solo perché fa comodo omologarsi e chi non riesce a stare solo con sé stesso perché non ne ha il coraggio.

Verso la fine, la canzone diventa unìespressione del bisogno di Nevia di trovare un senso di appartenenza e di pace interiore, in un mondo che spesso sembra girare troppo veloce per potersi fermare a riflettere. È un desiderio di connessione autentica, di trovare qualcuno o qualcosa con cui sentirsi davvero in sintonia, anche solo per un attimo.


Commenta l’artista a proposito del brano:

“Questo brano è un grido dal cuore, che esprime la frustrazione e la confusione di vivere in un’epoca complicata, ma allo stesso tempo la speranza di trovare un barlume di  verità e di felicità autentica in mezzo al caos. È una canzone che fa pensare, che ci spinge a guardare dentro di noi e a chiederci cosa significa veramente essere connessi in un mondo così frammentato.”

mercoledì 1 maggio 2024

#The Beatles: Happiness is a warm gun

Immagine presa da Pinterest
La facciamo la battuta di black humour? Iniziamo proprio alla grande questo articolo? Ma sì, dai. Chissà se John Lennon, quando ha scritto “Happiness is a warm gun” aveva un sentore che in un qualche modo questo brano avrebbe avuto a che fare con la sua morte.

Squallide burle a parte, “Happines is a warm gun” è uscita nel 1968 per l’album “The Beatles”, meglio conosciuto come: “The White Album”.
Anche se è una canzone scritta da John Lennon, alla sua firma si aggiunge quella di Paul McCartney.

Possiamo considerarla come la prima canzone antiguerra di John, che poi darà la luce la più iconica e meno ironica “Imagine”. C’è da dire che, come sempre quando si tratta della penna di John, una frase non ha un unico significato, ecco perché la traduzione sarà piuttosto difficoltosa.