mercoledì 31 agosto 2022

#Racconti: Universi di carta

Era solo un triste monolocale in cui la luce del sole faceva fatica a filtrare per via degli altri edifici che lo circondavano. Qui si era stabilito uno scrittore di nome John che in un giorno come altri, iniziò a narrare di uno scrittore di nome Jacob, appartenente a un'epoca passata. Jacob era stato costruito per essere un'interfaccia di John sul passato, un viaggio mentale che lo avrebbe portato a scoprire se stesso, oltre il tempo e attraverso la scrittura.

#TheBeatles: Two of us

Quando si tratta di analizzare i testi dei Beatles è davvero difficile scegliere la categoria. Musica, Metafisica, Pensieri?     
È il motivo per il quale abbiamo scelto di scrivere l’articolo a influenzare la nostra decisione e quando si tratta di testi profondi, che parlano direttamente della vita di chi ha composto il brano, non possiamo che optare per l’etichetta dedicata ai Fab4, The Beatles, appunto.
Attenzione: questo articolo sarà totalmente McLennon e poco ci interessa se credete che sia tutto nella nostra testa, o se certe parole di John e Paul possono essere facilmente fraintese. Crediamo che i brani siano proprio come i libri, le poesie, o nel nostro caso la categoria Pensieri: un continuo flusso di coscienza.
In questo flusso di coscienza a parlare è Paul McCartney, e ci è tornato molto utile possedere la raccolta: “Paul McCartney The Lyrics”, dove ci spiega i significati di ogni sua canzone.

P.S. può aiutare sapere che nel docu-film Get Back, c'è la testimonianza che questo brano è stato concepito e iniziato da Paul in adolescenza, quando era nella formazione dei Quarrymen, gruppo fondato da John Lennon.

martedì 30 agosto 2022

#Pensieri: A cosa ti aggrappi?

Da quando è nato il progetto 4Muses, non ho mai scritto un “Pensieri”. Non ho mai aggiunto niente a questa sezione del blog perché non pensavo di avere effettivamente qualcosa da dire, questo almeno fino a oggi, in cui ho deciso di mettere nero su bianco una parte di me. Probabilmente uscirà qualcosa di sconclusionato, qualcosa che potrà risultare superficiale. Il titolo dell’articolo è una domanda che spesso tendo a sottovalutare, eppure ha dentro di sé tante sfumature che già sento un peso in gola – e no, non è Covid e neanche influenza stagionale.

#Musica: Dargen D'amico - Lorenzo De Medici

“Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.”

(Lorenzo De Medici)

Torniamo a parlare di Dargen D’Amico, un artista particolare che ha da sempre sperimentato con il rap attraverso le sue produzioni insolite. Dell'artista in questione abbiamo già analizzato “Dove si balla”, ma oggi analizzeremo “Lorenzo De Medici”, brano inserito nell’album “Vivere aiuta a non morire” del 2013.

Questa, secondo noi, è la canzone che più rispecchia il titolo dell’album, attraverso un edonismo che ribalta i concetti di “vita” e “morte”. Una preghiera dal cielo alla terra, o forse un’esaltazione dell’ultra-terra, intesa come un nuovo Eden nella sua dimensione fisica.

lunedì 29 agosto 2022

#Spettacolo: Zodiaco Tour di Michele Bravi

Gli anni della pandemia hanno inevitabilmente segnato uno spartiacque tra il “pre” e il “post” covid e il settore più colpito è stato sicuramente quello dello spettacolo. Cinema, teatri e palazzetti si sono ritrovati completamente svuotati, poi con i posti distanziati e quant’altro. Ricordiamo gli artisti che si esibivano nelle loro stanze e interagivano col pubblico attraverso i social, ma siamo nel periodo della ripartenza: i cinema tornano a riempirsi e già da qualche tempo sono ricominciati anche i concerti. E all’ombra del Castello di Santa Severa, noi di 4Muses abbiamo avuto la possibilità di assistere al concerto prima di Rancore (di cui abbiamo parlato nell’articolo “Xenoverso Tour di Rancore”), poi di Michele Bravi.

Due concerti diametralmente opposti, eppure entrambi potenti. Il 19 agosto del 2022 il piazzale del Castello su cui è stato allestito un palco, ha ospitato una tappa dello “Zodiaco Tour” di Bravi, un tour appunto estivo composto solamente da pianoforte e voce. Stavolta la platea non era composta da una folla di gente accalcata, ma da sedie in plastica per far star comodi gli spettatori. Come ha ammesso lo stesso Michele Bravi nel corso del suo concerto, far stare gli spettatori in piedi per le due ore complessive dell’esibizione è una sorta di “voler loro male”, perché le sue canzoni non spingono il pubblico a “pogare” (un termine che ormai le nuove generazioni non usano più, ma che per i Millenials indicava il saltare, ballare), quanto alla ferma introspezione. Vediamo insieme come si è svolto il concerto.

#SullaStrada: Montecauto Ragazza

Quando siamo arrivate a Montacuto Ragazza non ci aspettavamo di incappare in un luogo così magico, dove il tempo sembra essersi fermato ad almeno quarant'anni fa. Case in sasso e monti boscosi a perdita d'occhio a fare da cornice e da culla.

sabato 27 agosto 2022

#DivinaCommedia: Canto XVI

Nel canto precedente siamo nel girone dei sodomiti e abbiamo già notato come Dante non condanni apertamente tale peccato, anzi, porta molto rispetto all’anima di Brunetto Latini, suo maestro in vita. Nel sedicesimo canto dell’Inferno, stiamo ancora nel girone dei sodomiti e Dante non cambia il suo atteggiamento di fronte ad altre tre anime – non così vicine a lui nel mondo materiale – né accenna a un giudizio verso di loro.
Prima di iniziare con la spiegazione, vi ricordiamo che stiamo qui per analizzare i canti solo ed esclusivamente in maniera esoterica. È stato grazie al viaggio interiore di Dante che abbiamo potuto affrontare meglio il nostro, sperando di aiutare chiunque lo stia compiendo.      
Ricordiamo ancora una volta che ogni personaggio incontrato da Dante, è un lato del suo essere, così come lo è del nostro. Paradiso e Inferno vivono nel nostro quotidiano, non ci stancheremo mai di ripeterlo, a costo di sembrare petulanti.

venerdì 26 agosto 2022

#Libri: Mariti e mogli

Il titolo può riportare al noto film di Woody Allen, ma oggi siamo qui per parlarvi del libro di Ivy Compton-Brunett – scrittrice inglese del Novecento – rimasto inedito in Italia fino a oggi: “Mariti e mogli”, appunto. Il romanzo uscì nel Regno Unito nel 1931 e già dalle primissime pagine capiamo perché in Italia ha avuto vita difficile: parlare in modo così leggero di suicidio non è una scelta che molti accettano.

Ebbene, probabilmente già sapete dove vogliamo andare a parare; parliamo spesso e volentieri di suicidio, essendoci passati, non vi neghiamo che la leggerezza non sempre è superficialità, e che anzi: non prendersi troppo sul serio è una potente medicina. Per questa volta, invece, passiamo. Nonostante possa sembrare il punto cardine del romanzo, oggi vogliamo parlarvi più del rapporto genitori e figli e di quanto sia fondamentale in questo amore lasciare che ogni cosa sia.

Al solito, ringraziamo la Fazi Editore per averci permesso di leggerlo in anteprima!

giovedì 25 agosto 2022

#Cinema&SerieTv: Boo, Bitch - Recensione

Qualora voi non l’abbiate già vista e state cercando qualcosa di leggero da consumare sotto questo caldo torrido, vi consigliamo di lasciarvi prendere un po’ dai brividi di “Boo, Bitch”, serie tv di punta nelle prime settimane estive su Netflix. I più affezionati consumatori della piattaforma di streaming saranno ormai abituati al volto di Lana Condor, protagonista della trilogia “Tutte le volte che ho scritto Ti amo”, torna in questa storia non solo come protagonista, ma anche come produttrice esecutiva. Come stavamo dicendo, questo nuovo teen-drama creato da Tim Schauer e Kuba Soltysiak ha un sapore in grado di renderlo interessante. Infatti, all’interno della bolgia di contenuti di Netflix, questa storia ha tutte le carte in regola per poter esser consumata rapidamente davanti a una vaschetta di gelato.

In cosa si distingue dalle altre serie? Beh… in questa ci sono i fantasmi. Come se ragazzi, liceo e “formazione” non bastassero, la trama si mescola a questo sentore paranormale in grado di renderla bizzarra al punto da funzionare.

mercoledì 24 agosto 2022

#Pensieri: Sul concetto di musica


“Son dolci le melodie udite, ma più dolci ancora sono quelle non udite”

(John Keats, Ode a un’urna greca)

È estate, immaginatevi sdraiati e rilassati dove riuscite a sentirvi a vostro agio e… anzi no, è una stagione qualsiasi e state in una posizione qualunque, l’importante è che vi immaginiate con delle cuffie mentre ascoltate musica. Bene, ora scegliete degli artisti, dei generi musicali o un insieme di brani da scoprire.

Passa un pomeriggio intero, le vostre orecchie forse stanno chiedendo pietà ma la vostra voglia di ampliare la vostra cultura in fatto di musica è ancora persistente. E allora continuate, scoprendo nuovi dettagli, alla ricerca di qualcosa che non sapete bene neanche voi cosa sia. E allora cercate quel qualcosa tra le pagine di Wikipedia di artisti che non avete mai sentito nominare e tra le tracklist di compilation improbabili.

Quando sarà finita la giornata, forse potreste aver drasticamente ridotto in maniera irreversibile la salute del vostro apparato uditivo, ma sicuramente vi sentirete più arricchiti da informazioni che non interessano a nessuno se non a voi. Potrete dire qual è la canzone che preferite dell’artista che avete scoperto quel giorno stesso, oppure saprete spiegare a menadito le caratteristiche delle sonorità appartenenti a quello stile musicale di cui non avevate mai sentito parlare prima d’ora.

martedì 23 agosto 2022

#Cinema&SerieTv: L'estate nei tuoi occhi - Recensione

Le storie di formazione sono quelle che attirano maggiormente il pubblico teen. Del resto il target stesso si sta muovendo in una propria e personale formazione che li porta a esplorare sempre più se stessi così da potersi conoscere un po’ di più in vista di un nuovo anno. L’estate, sotto questo punto di vista, rappresenta il momento dell’avventura e della propria scoperta; ed è per tale ragione che il più delle volte le narrazioni prendono vita proprio in questo periodo. Su Prime Video, all’inizio di questa estate, è arrivata la prima stagione di “L’estate nei tuoi occhi”, titolo italiano che non rende minimante giustizia agli intenti di quello in lingua originale. In inglese, infatti, la serie si chiama “The summer I Turned Pretty” ciò l’estate in cui diventai carina: parole che ci fanno comprendere fin da subito dove la storia vuol arrivare.

lunedì 22 agosto 2022

#Costume&Società: Mondo LEGO

Novant'anni fa venne fondata la famosa società di giocattoli nota con il nome di “LEGO”. L’azienda nacque in Danimarca - a Billund - nel 1932 da Ole Kirk Kristianse ed era piccola, a conduzione famigliare e si occupava delle costruzione di giocattoli in legno. Il nome dell’azienda arrivò solo nel 1934, dall’unione di due parole danesi: “leg godt”, che significano “gioca bene”. Ancora oggi il nome rispecchia anche gli ideali dell’azienda e da quel momento il marchio “LEGO” cominciò a essere applicato direttamente sui giocattoli di sua produzione.

Negli anni ’40 cominciò a diffondersi l’uso della plastica, così Kristiansen decise di inserire questo materiale nella sua produzione, nonostante chi gli stava intorno fosse di parere contrario: non si credeva, all’epoca, che puntare sulla plastica fosse una mossa vincente. È nel 1947 che inizia a progettare i primi mattoncini di plastica, anche se la produzione viene avviata in via ufficiale solo due anni dopo. Il primo giocattolo fatto completamente di questo materiale fu un camioncino scomponibile. I mattoncini vennero presentati al pubblico come: “Automatic Binging Bricks”.

sabato 20 agosto 2022

#Arte: L'urlo di Munch

“Una sera camminavo lungo un viottolo in collina nei pressi di Kristiania con due compagni. Era il periodo in cui la vita aveva ridotto a brandelli la mia anima. Il sole calava, si era immerso fiammeggiando sotto l'orizzonte. Sembrava una spada infuocata di sangue che tagliava la volta celeste. Il cielo era di sangue, sezionato in strisce di fuoco, le pareti rocciose infondevano un blu profondo al fiordo, scolorandolo in azzurro freddo, giallo e rosso. Esplodeva il rosso sanguinante lungo il sentiero e il corrimano, mentre i miei amici assumevano un pallore luminescente, ho avvertito un grande urlo ho udito, realmente, un grande urlo, i colori della natura mandavano in pezzi le sue linee, le linee e i colori risuonavano vibrando. Queste oscillazioni della vita non solo costringevano i miei occhi a oscillare ma imprimevano altrettante oscillazioni alle orecchie, perché io realmente ho udito quell'urlo.”

Così descrisse la genesi della sua opera il pittore norvegese Edvard Munch (1863 – 1944). Una sensazione di malessere, di paura e dolore pervade “L’urlo”, uno dei quadri più famosi al mondo. Un sentimento che squarcia l’uomo, incapace di reagire, deformato dal suo stesso malessere interiore. Nell’articolo di oggi proviamo a spiegare questo capolavoro che, secondo noi, è più attuale che mai.

venerdì 19 agosto 2022

#Racconti: La ragazza di tempera

Un istante, un soffio, una parentesi di una vita scomparsa. Non ricordava più nulla, non sapeva né da dove venisse e né perché si trovasse lì. Non sapeva che giorno fosse, l'unica cosa che ricordava era il suo nome "Luna". Con grazia ella si alzò da terra e iniziò a camminare, portando con altrettanta eleganza quell'abito sfarzoso che indossava. Capì subito che si ritrovava in una via importante di una grande città.

giovedì 18 agosto 2022

#Costume&Società: Cos'è l'hyperpop?

Internet è un posto magico, negli ultimi decenni abbiamo visto fiorire le più svariate manifestazioni culturali. Grazie al web siamo venuti a conoscenza di stili musicali che le radio non avrebbero mai avuto il coraggio di trasmettere. Oggi parleremo di uno di questi generi musicali che si sono diffusi in rete.

Ci riferiamo all’hyperpop, stile poliedrico e a tratti grottesco che da diversi anni ha iniziato a raccogliere la sua nicchia di estimatori. Ma come si caratterizza questo genere? È una rivisitazione della musica mainstream, specialmente della musica pop e dance. Ma non si tratta di una semplice variazione sul tema, perché l’hyperpop enfatizza e distorce i canoni estetici della musica leggera.

mercoledì 17 agosto 2022

#Cinema&SerieTv: Purple Hearts - Recensione

Il 29 luglio, su Netflix, è arrivato Purple Hearts: film romantico/drammatico che racconta una verità decisamente attuale negli Stati Uniti d’America. Nonostante, infatti, non sia basato su una storia vera, i fatti che si svolgono in questa pellicola sono decisamente veritieri. In ogni caso le vicende sono l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Tess Wakefield, uscito nel 2017.

Questo articolo conterrà spoiler sul film.

martedì 16 agosto 2022

#Racconti: Una vita in un viaggio

Il viaggio che stava per affrontare non era per esseri razionali, chiunque avesse avuto la possibilità di rifletterci, avrebbe rifiutato. Salì su un autobus, molto decorato all'esterno ma vecchio e fatiscente all'interno. Sarebbe stato un viaggio lungo, ma di fronte all'idea dell'eterno sarebbe stato solo un istante, irrilevante e impercettibile.

Egli iniziò a familiarizzare con la gente che andava e veniva dal mezzo. Ognuno di essi lasciava in lui qualcosa. Quello stesso giorno buio, vide salire Lei, ciò che poteva rappresentare la redenzione. Si perse nel suo sguardo, e da quel momento vide tutto ciò che di bello aveva mai desiderato. In bilico tra ciò che è vita e ciò che è sopravvivenza, esitò. Voleva parlarle, ma Lei sembrava tanto sublime quanto distante e irraggiungibile.

lunedì 15 agosto 2022

#Cinema&SerieTv: Bullet Train - Recensione in anteprima

Che Bullet Train sia stato diretto da David Leitch si vede e non poco. Il regista di Johnn Wick e di Deadpool rimescola le carte del genere action per una pellicola dinamica e divertente con protagonista uno spossato e sfortunato Brad Pitt. Il film arriva in sala il 25 agosto e noi di 4Muses vi consigliamo di acquistare il biglietto per essere in sala il giorno dell’uscita.

Spiegare un film action è la maggior parte delle volte riduttivo e controproducente e la trama di Bullet Train rende tutto ancor più complicato. Sulla carta, infatti, questa sembra una banalissima pellicola nella quale i protagonisti cercando di accaparrarsi una valigetta e il suo contenuto, ma la realtà è ben altra: si gioca con il destino e il controllo su di esso. Cercheremo di fare meno spoiler possibile, ma se siete suscettibili tornate a leggere questo articolo dopo aver visto il film al cinema.

sabato 13 agosto 2022

#Cinema&SerieTv: Minion 2 - Recensione

Il successo di Cattivissimo Me lo conosciamo un po’ tutti. Un semplice film di animazione è divenuto un vero e proprio franchisee dalla eterogenea presa sul pubblico. Sono così nati i sequel e prequel finalizzati sull’idea di allargare il mondo di Gru e dei suoi aiutanti gialli. Tornano protagonisti in sala: il 18 agosto, Stuart, Bob e Kevin, in compagnia di Otto (nuovo e tondo Minion). La loro missione è quella di aiutare il loro “Mini-Capo” affinché possa divenire Cattivissimo. Noi di 4Muses abbiamo avuto modo di vedere questo film in anteprima, grazie al Giffoni Film Festival, e vi invitiamo a invadere le sale vestiti con tanto di giacca, cravatta e occhiali neri!

venerdì 12 agosto 2022

#Pensieri: Fiori sul cavalcavia

Erano gli ultimi giorni di luglio, l'estate si manifestava nel ridente calore che il sole donava al pomeriggio. C'era chi lo trovava torrido, ma quel calore mi ha dato sempre speranza e allegria.

Decisi di uscire, da solo, in cammino e senza un veicolo. Passeggiavo nel paese, pronto a cogliere le sfumature che aveva da offrirmi. Il mio vagare deciso e il mio sguardo alla ricerca di stimoli mi guidavano. 

giovedì 11 agosto 2022

#Anime: Il Castello errante di Howl

Alcuni cartoni – o film d’animazione – vanno rivisti in età adulta per comprendere dei concetti che quando eravamo più piccoli ci sono di sicuro sfuggiti. Il catalogo di Netflix ci ha dato la possibilità di rivedere i film dello Studio Ghibli e la nostra attenzione è stata catturata da uno dei più famosi “anime” della produzione: “Il Castello errante di Howl”. Si tratta di un film d’animazione del 2004, scritto e diretto da Hayao Miyazaki e in questo articolo accenneremo alla trama per rinfrescarvi la memoria nel caso lo abbiate visto o non farvi spoiler nel caso fosse nella vostra lista di anime da recuperare durante l’estate. In entrambi i casi, comunque, cercheremo di concentrarci maggiormente sugli argomenti che vengono trattati e di cui ci siamo accorte solo dopo un rewatch più maturo.

mercoledì 10 agosto 2022

#Musica: Quando Piove

Nell’album Xenoverso di Rancore (il rapper romano Tarek Iurcich), uscito il 15 aprile di quest’anno, la quinta traccia si chiama “Cronosurfisti (skit)”. Non si tratta di un pezzo cantato, quanto più un intermezzo della narrazione che “Xenoverso” rappresenta. Come avevamo detto nell’articolo “Xenoverso tour di Rancore”, sia il concerto che alcuni brani sono in realtà una storia. In questo pezzo, Tarek parla con la sua astronave, 507, delle lettere che andrà consegnando, le stesse che sono poi le tre canzoni che seguono e che abbiamo già analizzato in passato: “Lontano 2036”, “X Agosto 2048” e “Arakno 2100”. Nel dialogare con 507, però, il rapper romano si rende conto che all’appello mancano due lettere, ma dopo averlo detto cambia subito discorso. Inizialmente l’ascoltatore non dà molto peso alla cosa, salvo poi scoprire in una intervista che la sparizione è dovuta a un “viaggio nel tempo” di due canzoni che sono finite per far parte dell’album che lo stesso Rancore ha pubblicato quattro anni prima, ovvero “Musica per bambini” del 2018, sono: “Sangue di drago” – di cui abbiamo già parlato – e “Quando piove”, di cui parleremo oggi. Se ci facciamo caso, gli “skit” (sketch parlati) in Xenoverso sono due, rispettivamente come quinta e nona traccia e le canzoni “sparite” e finite nel precedente album sono alle medesime posizioni. Non è un caso. Ma di cosa parla “Quando piove”?

martedì 9 agosto 2022

#Pensieri: Angels

È passato poco più di un anno dall’articolo: “Nel nome di Dio”, dove abbiamo parlato della nostra visione di Dio. Abbiamo deciso di metterlo in Costume&Società perché nonostante fosse stato scritto da me, tutte ci rispecchiavamo – e ancora lo facciamo – molto bene in quello che è stato pubblicato.

Proprio perché l’articolo è stato messo nella categoria che utilizza il “noi”, però, sono rimasta molto nella superficie dei miei sentimenti per Dio, e più volte mi sono chiesta se fosse il caso o no di ampliare il discorso.
Ho capito di dovermi mettere a scrivere quando più persone mi sono venute a chiedere se potessi rispondere a qualche loro domanda, e a ogni mio sì, passava in testa o alla radio, proprio Angels di Robbie Williams.

Una delle domande che più mi sono state fatte è stata: “Ma tu, hai mai dubbi sull’esistenza di Dio?” Sarei ipocrita a dirvi che non ne ho mai avuti, certo che sì. Ma a oggi posso rispondere che sono sicura al cento per cento dell’esistenza di Dio; gli unici dubbi che ho riguardano la mia persona: se sono in grado di fare ciò che per cui sono venuta qui, ma questo è un altro discorso e comunque ci sto lavorando.

Intervistatore: “Ora credi in Dio?”
Carl Gustav Jung: “Ora? È difficile rispondere. Io so. Non ho bisogno di credere, io so.”

lunedì 8 agosto 2022

#Personaggi: Robbie Williams

Tutti noi, forse, abbiamo quell’artista di cui siamo così tanto fan da non menzionare quasi mai, come se fosse un segreto o un qualcosa di solo nostro. Non c’è ossessione, forse non lo seguiamo neanche sui social, perché vogliamo che rimanga per noi solo l’artista.
Chi sta scrivendo l’articolo prova ciò per Robbie Williams: non conta se ne è innamoratissima da quando era bambina o se ha due tatuaggi con frasi delle sue canzoni, a volte persino lei si dimentica di quanto sia fan di Robbie. Ecco perché è giunto il momento di dedicare un articolo al cantante britannico. 

sabato 6 agosto 2022

#Arte: La Pietà di Michelangelo

Una delle opere più famose dell’Occidente si trova all’interno della Città Eterna, nello Stato Pontificio, nella Basilica più famosa al mondo, San Pietro: la Pietà. Scolpita da Michelangelo Buonarroti tra il 1497 e il 1499, l’autore aveva poco più di vent’anni quando realizzò questo capolavoro. Alta 174 centimetri e larga 195, la Pietà gli venne commissionata nel 1497 dal cardinale Jean Bilhères de Ladraulas, ambasciatore di Carlo VIII presso Papa Alessandro VI: l’opera doveva appunto rappresentare la Madonna con il Cristo morto tra le braccia. Lo scopo era quello di posizionare questa scultura nella cappella di Santa Petronilla e che dovesse essere pronta per il giubileo che di lì a tre anni si sarebbe celebrato. Michelangelo impiegò nove mesi alla ricerca del marmo perfetto e quando lo trovò, lo fece trasportare dalla cave di Carrara a Roma. Si tratta di un solo blocco e la leggenda narra che quando l’autore terminò la sua opera, il cardinale morì, rendendo il tutto quindi il suo monumento funebre.

La Pietà presenta anche la firma di Michelangelo, incisa sul petto della Vergine in maniera trasversale, cosa che non aveva mai fatto prima- non è presente infatti ne “La creazione di Adamo” -. La scritta recita infatti: “Lo fece il fiorentino Michelangelo Buonarroti”. Per l’artista, firmare la propria opera era una cosa inusuale, ma pare che degli uomini che videro l’opera, l’attribuirono a un loro conoscente lombardo. Uditi, Michelangelo nella notte sgattaiolò vicino alla statua e vi incise il proprio nome, rendendone innegabile la paternità. Ma perché quest’opera è tanto importante?

venerdì 5 agosto 2022

#Libri: Il pensiero bianco

Se ci seguite lo sapete bene: noi non crediamo nella dualità. Sappiamo benissimo che viviamo in un mondo duale e scendiamo a patti con le regole del gioco, ma siamo ben consapevoli che nella realtà dei fatti tutto è Uno. L’“Io” è una grandissima illusione e andrebbe cambiato con il “Noi”.
È proprio partendo da questa logica che abbiamo deciso di scrivere ogni nostro articolo al noi, tranne quelli nella categoria Pensieri, perché sono nostri sfoghi personali.
Siamo convinte che includere ogni colore nella tavolozza non escluda nessun pigmento, anzi: li riunisce rendendo la tela unica proprio per le diverse sfumature che nascono.
Siamo anche persone che amano mettersi in dubbio, amano sentire le voci fuori dal coro perché sappiamo che se un concetto ci fa male, o abbiamo voglia di ignorarlo, beh, ha colpito nel nostro profondo.
Per tutti questi motivi abbiamo voluto leggere “Il pensiero bianco” di Lilian Thuram.
Permetteteci una battuta del tutto goliardica per l’ex calciatore della Juventus: abbiamo acquistato il libro nonostante siamo tifosissime della Roma!

giovedì 4 agosto 2022

#Racconti: Flusso

È un fresco pomeriggio intiepidito dal sole, una giornata come tante altre in un borgo rurale attempato. Sdraiati vicini in un vasto prato, Cecilia e Giulio conversano, rapiti dai reciproci pensieri.
 

mercoledì 3 agosto 2022

#Pensieri: L'etichetta che diamo ai sentimenti

Credo che “lost in translation” (letteralmente “perso nella traduzione”) sia una frase che racchiude perfettamente quante cose ci perdiamo nella traduzione. La cosa che, però, molto spesso non mettiamo in conto è che la comunicazione sia un continuo atto di traduzione. Noi traduciamo gli altri costantemente. Basta trovarci faccia a faccia con qualcuno per iniziare questo processo e, spoiler, commettiamo errori. Traduciamo l’altro secondo quelli che sono i nostri filtri, capiamo quello che vogliamo capire e riportiamo all’altro solo quello che abbiamo capito. È come se costantemente giocassimo al telefono senza fili e di orecchio in orecchio riportassimo bisbigli e sussurri forvianti.

L’atto della comunicazione è un atto di traduzione. La traduzione in quanto tale, proprio per etimologia del termine, ci porta a tradire l’altro. Tradiamo persino noi stessi, perché sfido chiunque ad ammettere di esser stato in grado di dire esattamente ciò che pensa nel modo in cui lo ha pensato. Ciò avviene, il più delle volte, perché concepiamo il modo secondo una serie di codici (o almeno questa è la spiegazione che mi sono data).

martedì 2 agosto 2022

#Eventi: Centri del Jazz

Il 28 luglio si è tenuta, presso la Casa del Jazz di viale di porta Ardeatina, la conferenza stampa riguardante la nascita dei nuovi centri di produzione musicale, per un totale di sette di cui cinque completamente dedicati alla musica jazz. Si tratta di un progetto dalla durate di tre anni, dal 2022 al 2024 che vedrà questi centri sparsi per l’Italia collaborare per dare nuovo respiro a questo genere che per tanto tempo è passato in sordina: basti pensare che nei Conservatori si dà davvero poco spazio al jazz. La Casa del jazz è un luogo simbolico, in quanto rappresenta un vero e proprio centro di rinascita anche a livello strutturale, perché l’immensa villa sull’Ardeatina apparteneva a uno dei personaggi della criminalità organizzata degli anni settanta: Enrico Nicoletti, il “cassiere” della banda della Magliana. Ma vediamo insieme nel dettaglio cosa faranno questi centri.

lunedì 1 agosto 2022

#Musica: Apocrifi

Se volete parlare con noi, sappiate che un argomento a cui non diremo mai di no è proprio quello che riguarda Dio e la spiritualità, in ogni sua forma. Se seguite il blog o Apollo Station, sapete quanto è grande il nostro interesse verso tutto ciò che è al di là di ciò che vediamo, e quanto crediamo alla frase: “Come in cielo, così in Terra”.
Grazie all’estate 2020, ci siamo avvicinati a molte persone che fanno parte del clero, ad altre che seguono la filosofia indiana, e persino a laici che fanno parte dei vari gruppi appartenenti alla Massoneria. Ebbene, come già detto siamo rimasti stupiti come chiunque stia facendo un percorso spirituale, dal primo all’ultimo, indipendentemente dalla strada scelta, veda Dio allo stesso identico modo.
No, non è colui che giudica su di una nuvola se stai facendo bene o male, a Dio non interessa neanche più di tanto quello che fai o quello che dici. Gioisce, piange con te, e soprattutto ti ama, sempre.
Chi sta scrivendo questo articolo si è sentita dire da molti preti: “Sei più vicina te a vedere Dio, che chiunque altro”, e la stessa si sente anche dire: “Ma allora perché la Chiesa dice una cosa che non rispecchia Dio?” Bella domanda, davvero. Cercheremo di rispondere in questo articolo, dedicato al brano “Apocrifi” dei P.H.S. crew, Fast PHS, Totem88 e OldSavageBoy.

apocrifo
/a·pò·cri·fo/

aggettivo Di qualsiasi libro, scritto o documento non autentico; anche s.m..
"un a. virgiliano"

Origine
Dal lat. tardo apocryphus, dal gr. apókryphos ‘occulto, segreto’ •prima del 1565.

Da amanti di tutto ciò che è occulto, non potevamo esimerci dal commentare il brano!
Premessa: i commenti vengono da una nostra personale visione, se è distante da quella degli autori stessi, siamo aperti al dialogo!