martedì 29 marzo 2022

#Musica: Lontano 2036

Il 15 aprile uscirà l’album completo di Rancore, Xenoverso. Di cosa si tratta? È un viaggio, una serie di lettere scritte dall’autore in un piano diverso dell’esistenza. Dalle parole scritte dal rapper romano su Instagram troviamo la definizione dello Xenoverso: “L’ambiente che contiene tutto ciò che è inclassificabile nell’insieme dei corpi e dei fenomeni del nostro Universo; inconoscibile.” In un altro post sul medesimo social, Tarek (vero nome dell’artista) parla di una sua esperienza nello Xenoverso, un viaggio spirituale dove ha visitato diverse epoche, luoghi e versioni di sé presenti fuori dal nostro Universo. Un po’ come un novello esploratore spaziale che compie un piccolo passo per l’uomo ma che può divenire gigante per l’umanità. Xenoverso si apre con tre lettere, tre storie di un futuro non troppo lontano da noi. Iniziamo proprio da qui, da “Lontano 2036”.

lunedì 28 marzo 2022

#Eventi: Romics28 - Tutto quello che dovete sapere

Lo scorso 24 marzo si è tenuta, presso La Casa del Cinema di Roma, la conferenza stampa dedicata all’edizione primaverile del Romics. Siamo arrivati al #Romics28, un’edizione ricca di eventi e di grandi ritorni all’intero dei padiglioni della Fiera di Roma, dal 7 al 10 aprile. I biglietti saranno venduti solo in prevendita online: biglietteria. E, in attesa di nuove direttive da parte del governo, si potrà accedere solo dopo aver mostrato il Super Green Pass.

#PennyLane: The End

⚠️ VM.18

Questa è un'opera di fantasia. La storia che segue è frutto dell'immaginazione dell'autore e non è da considerarsi reale. È una fan fiction ispirata al testo della canzone "Penny Lane" dei Beatles, i quali detengono i diritti sul brano.

Ascoltando il brano e traducendolo quando avevo tredici anni, mi è venuta in mente questa storia, che è quindi soltanto una mia personale interpretazione della quale detengo ogni diritto.

sabato 26 marzo 2022

#StorieRomane: Cimitero del Verano

Nel 2017 la città di Roma contava quasi tre milioni di abitanti, numero che probabilmente ora è ampiamente superato. Non è quindi strano pensare che i suoi cimiteri siano delle vere e proprie necropoli, ma ciò che sorprende anche i romani stessi è come, anche i cimiteri, divengano facilmente musei a cielo aperto. I nomi noti si mescolano ai cittadini comuni, eppure tutti possono avere il vanto di essere ammirati da turisti e abitanti incuriositi. Potrà sembrarvi strano, ma nella Capitale d’Italia non è raro vedere gruppi di persone girare per i cimiteri, studiare ogni tomba e rendere omaggio a quelle che sembrano più abbandonate.

Vi abbiamo già parlato del Cimitero Acattolico per gli Stranieri, o anche chiamato: Cimitero degli Artisti, situato nel quartiere Testaccio. Oggi vogliamo parlarvi del cimitero romano per eccellenza, quello che si trova al quartiere San Lorenzo: il cimitero monumentale del Verano.    

#Cinema&SerieTv: C'era una volta il crimine - Recensione

Tra i film che hanno tanto risentito delle restrizioni del Covid, all'interno della sala italiana, c'è sicuramene la saga di Massimiliano Bruno. Vi abbiamo, infatti, già parlato di "Non ci resta che il crimine", primo capitolo di questa trilogia, oggi affrontiamo invece quello che sembra esserne l'epilogo. Stiamo, ovviamente, parlando del film: "C'era una volta il crimine", in sala dallo scorso 10 marzo

venerdì 25 marzo 2022

#Personaggi: Margherita Colonna

Leggendo il libro “I lupi di Roma”, la saga della famiglia Orsini, scritto dal noto storico Andrea Frediani, ci siamo imbattute in diversi personaggi poco conosciuti per noi che abbiamo studiato la Storia solo fino al liceo. Uno di questi è sicuramente Margherita Colonna, che la chiesa ha beatificato nel 1847, diversi secoli dopo la sua morte. Oggi vogliamo parlarvi di lei, includendo alla biografia oggettiva, anche la descrizione che ne ha fatto Frediani. 

#Arte: Jean-Michel Basquiat

Noi di 4Muses crediamo sia fondamentale conoscere l’origine delle cose, che sia di una corrente letteraria, di un evento storico, di una parola… lo crediamo così tanto che se non sappiamo come e da dove prende origine una determinata cosa, non riusciamo nemmeno a iniziare un discorso o a informarci sugli eventi in corso.
Insomma, avete presente quella famosa citazione di Oscar Wilde: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio”? Ecco, secondo noi tutti dovrebbero ragionare così, il mondo sarebbe un posto migliore per tutti.

Visto che ci rendiamo conto che sembra un attacco assolutamente fuori contesto, ci teniamo a spiegarvi da cosa è scaturito.
L’altro giorno scorrendo su Facebook, abbiamo visto un post; c’era una foto di “Aopkhes” (dipinto nel 1984) di Jean-Michel Basquiat e la domanda era molto semplice: “Voi lo considerate arte?”. Ora, al contrario di quello che si potrebbe pensare, non è stata tanto la domanda in sé a farci storcere il naso (anche perché sarebbe potuta iniziare una conversazione interessante), quanto le risposte delle persone sotto al post, una tra tutte: “No, è un disegno fine a se stesso”.
Non pretendiamo che tutti trovino tutto bello, ci mancherebbe, ci rendiamo conto che siamo noi a essere delle ottimiste croniche che vedono il bello in ogni singola cosa - e persona - che si trovano davanti, non pretendiamo soprattutto che un appassionato di arte debba amare tutta l’arte - anche perché ovviamente anche noi abbiamo le nostre preferenze -, ma siamo fermamente convinte del fatto che sia incredibilmente sbagliato sputare sentenze che non lasciano spazio a nessun tipo di conversazione. Soprattutto quando si parla di cose così soggettive come l’arte.

Tornando comunque al discorso iniziale, andiamo a vedere a cosa ha dato origine allo stile di questo artista (morto a soli ventisette anni) e perché la sua arte non è affatto fine a se stessa.