sabato 4 giugno 2022

#Anime: Fantazoo

Ormai lo sapete, tre delle 4Muses sono cresciute insieme a Sonia di Super3 e con i cartoni che venivano trasmessi sulla stessa emittente. Ricordarli a distanza di anni, riesce ancora a strapparci un sorriso e oggi abbiamo scelto di parlarvi di “Fantazoo”, ovvero quelle che sono comunemente chiamate: “Le avventure di Alvaruccio e Camilla”. Andata in onda per la prima volta nell’aprile del 1987 (in Italia nel marzo del 1989), si trattava di una collaborazione nipponica con l’Olanda, in cui vennero rese animate delle strisce umoristiche presente su alcuni quotidiani. Il titolo originale era “Ox Tales”, traducibile con “I racconti del bue”, nato dalle menti di Wil Raymakers e Thijs Wilms.

venerdì 3 giugno 2022

#Cinema&SerieTv: Abbracceresti uno sconosciuto? - Recensione Corto

E tu abbracceresti un* sconosciut*?
Questa è la domanda che si sono poste Dalila Lange e Ambra Simanella con la creazione del loro corto. In occasione del tema del concorso proposto da “Spazio500”, le due giovani ragazze hanno voluto dedicare un abbraccio virtuale a grandi e piccini.



Sinossi: Manlio da qualche mese si sveglia agitato nel bel mezzo della notte a causa di terribili incubi: sogna di essere bloccato in un letto di ospedale e di avere attorno solo famigliari indifferenti. Eppure, una volta svegliatosi, rimane molto distante da sua figlia e dai suoi nipoti, evitando persino di incrociarli sul pianerottolo di casa: da quando ha perso sua moglie, infatti, tutto si è annerito per lui. Come di consueto, esce di casa e si siede sulla panchina del parco per leggere il giornale, ma a rovinare la sua solita routine c’è una ragazza che effettua un esperimento sociale. Con una benda sugli occhi esibisce un cartello con scritto “Abbraccerest* un* sconosciut*?”. Infastidito dalla presenza della ragazza, cerca dapprima di ignorarla, ma ben presto si renderà conto che l’esperimento funziona e potrebbe anche cambiare la sua vita.

#Musica: Un chimico

I testi di Fabrizio De Andrè esercitano un profondo fascino su di noi. Del noto cantautore abbiamo già parlato in precedenza, mentre oggi analizzeremo una delle sue canzoni: "Un Chimico".

La canzone è contenuta nell'album "Non al denaro non all'amore né al cielo", e si distingue da quasi tutte le altre tracce per via del tono privo del rammarico e dell'amarezza che è possibile constatare come un elemento prevalente nella raccolta.

giovedì 2 giugno 2022

#Arte: L'assassino Minacciato

Come avrete ben intuito, noi di 4Muses siamo davvero appassionate dell’arte surrealista, soprattutto delle opere di René Magritte. Abbiamo trattato diversi suoi quadri, ma oggi vogliamo focalizzare l’attenzione su un suo lavoro del 1926: “L’assassino minacciato” (“L'assassin menacé”), olio su tela ad oggi esposto nel Museum of Modern Art di New York.

#Cinema&SerieTv: Una Cheerleader per sempre - Recensione

Qualche lunedì fa abbiamo avuto Lorella Fiorelli come ospite ad ApolloStation, su RadioSapienza, e abbiamo avuto modo di parlare del modo con cui le donne dovrebbero imparare a sostenersi a vicenda. Cosa non sempre facile perché negli anni si è sempre e più sedimentata l’idea dell’Eva contro Eva. Un concetto che in realtà troviamo anche all’interno della commedia romantica di Netflix: Una Cheerleader per sempre.

Il film ha come protagonista una giovane ragazza australiana che, negli anni ’90, era esclusa dal contesto dell’High School ancora suddivisa tra popolari e “sfigati”. Ricercando quell’ideale di vita perfetta, Stephanie decide di diventare la ragazza più popolare: ragazzo figo, capo delle cheerleader, il cliché insomma con cui molte di noi sono cresciute dal fronte dell’immaginario americano. Seguendo le più classiche delle narrazioni, lei si fa nemica la ex capitana delle cheerleader che le tira un brutto scherzo facendola cadere durante una delle esibizioni pubbliche. Questa caduta fa si che Stephanie finisca in coma e che per vent’anni non vivesse la sua vita nonostante i sogni e la voglia che aveva di farlo.

mercoledì 1 giugno 2022

#TheBeatles: I am the Walrus

In questa rubrica (se così si può chiamare) in cui parliamo in modo più o meno personale delle canzoni dei Beatles abbiamo parlato di relazioni (e non solo di quella tra John Lennon e Paul McCartney) e religione, di infanzia, ferite emotive e meccanismi di difesa vari, ma non abbiamo mai effettivamente parlato dei significati metafisici all’interno dei brani dei Fab Four. Il che è strano, dal momento che alla Metafisica abbiamo dedicato un’etichetta tutta sua.

Delle duecento e più canzoni da loro scritte e cantate è quasi impossibile sceglierne una, e anche solo pensandoci al volo ne abbiamo contate almeno una ventina.
Poi, dopo essere state combattute per giorni tra “Fixing A Hole”, “Tomorrow Never Knows” e “Across The Universe”, dopo aver letto l’articolo di Frè Nothing is real” abbiamo avuto una sorta di illuminazione, e ci è venuta in mente “I am the Walrus”.

#Pensieri: Nothing is real

“Nothing is real. Lo pensi davvero?”

Tempo fa ho conosciuto una persona e nello scambiarci i numeri di telefono, lei ha letto la mia frase Whatsapp: “Nothing is real” (Nulla è reale), appunto. Mi ha guardata perplessa, chiedendomi se pensassi davvero quella frase e senza esitare ho risposto: “Sì, certo.” Mi ha guardata titubante, forse aveva paura a continuare il discorso, così ho lasciato correre.
Nel corso dei mesi mi sono dimenticata totalmente del nostro scambio di vedute e parole, fino a quando ho letto l’articolo di Silvia: “Strawberry Fields Forever”.
Come nuvole che formano disegni in cielo, come ombre di mani che diventano animali sulla parete liscia di un muro, così la vita riflette semplicemente ciò che abbiamo dentro di noi.
Può un riflesso essere reale?