sabato 18 giugno 2022

#Personaggi: Paul McCartney

Per noi i Beatles sono istituzione, qualcosa che va studiato a 360° e tra gli argomenti di studio non possono mancare le biografie. Abbiamo cominciato con quella di George Harrison, oggi, nel giorno del suo compleanno, vi parliamo di Sir Paul McCartney.
Fatto divertente che ripeteremo anche a fine articolo: noi Muse ci siamo dimenticate di rispondere a una sua email per ben otto giorni! Sono cose che capitano, ma rinnoviamo le nostre scuse.
James Paul McCartney nasce a Liverpool il 18 giugno 1942, al Walton Hospital. Sua madre, Mary Mohin era infermiera proprio in quello stesso reparto maternità, mentre suo padre Jim lavorava al commercio del cotone. Appena un anno e mezzo dopo la nascita del Paul, alla famiglia si aggiunge il piccolo Micheal.
La famiglia McCartney è sinceramente unita, i genitori amano e sostengono i figli che crescono circondati dalla musica. Jim, infatti, è un grande appassionato: negli anni venti era stato il fondatore della Jim Mac’s Jazz Band, band orchestrale locale di cui era trombettista e pianista. Sia lui che Mary incoraggiano i figli a diventare musicisti, così da far prendere loro delle lezioni di piano – il piano in casa McCartney è stato acquistato al negozio di Harry Epstein, padre di Brian, manager dei Beatles – che Paul interromperà per la troppa noia: non gli andava di imparare a memoria le scale, lui voleva già suonare e procedeva a orecchio. Le lezioni proseguono con il padre, che accendeva la radio e insegnava ai figli a riconoscere il suono dei vari strumenti.
Alla scuola primaria se la cava molto bene, nonostante i continui traslochi a cui la famiglia McCartney fa fronte, tanto da essere ammesso al Liverpool Institute, tra i più prestigiosi della città.
Nel 1954 avviene il primo incontro che gli cambia la vita: sull’autobus che lo conduce da casa alla scuola, incontra George Harrison. I due si scrutano da lontano e quando capiscono che entrambi amano la musica e suonare, fanno da subito amicizia. 
L’anno successivo la famiglia McCartney trova la sua stabilità nella casa in Forthlin Road, ad Allerton – quartiere di Liverpool – ma non per un motivo positivo: a Mary, infatti, viene diagnosticato un cancro al seno. Paul sembra non conservare ricordi terribili di quel periodo, anche se la ferita sarà ben visibile nel corso della sua carriera. Il 31 ottobre 1956 Mary muore a seguito di una mastectomia.
Dopo la morte della madre, Jim regala a Paul una tromba, ma il figlio la scambia con una chitarra Framus Zenith 17 che impara a suonare rovesciandola, essendo mancino. Grazie a questo strumento compone la sua prima canzone: “I Lost My Little Girl”, già dal titolo si può intuire di quale perdita parla in maniera totalmente inconscia. Continuando a strimpellare con il pianoforte, impara a suonarlo e compone “When I’m Sixty-Four” che sarà contenuto nell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band del 1967.

A metà anni ’50 i Quarrymen, il gruppo skiffle capitanato da John Lennon, è abbastanza conosciuto a Liverpool, tanto che i componenti sono invitati a suonare alle feste di quartiere sparse per la città. Le ragazzine sognano di fidanzarsi con John Lennon, i ragazzini vogliono imparare a suonare solo per entrare nella band ed essere popolari come loro. Paul McCartney, probabilmente, era tra questi.
Il 6 luglio 1957, a una festa della chiesa St.Peter’s Church Hall, a Woolton, i Quarrymen suonano, il ricavato andrà per la manutenzione della chiesa. Quel giorno John è visibilmente ubriaco, tanto da sbagliare le parole di “Be Bop A Lula”, ma nonostante questo, Paul accetta l’invito di Ivan Vaughan e finita l’esibizione si presenta a John.
Non ha una chitarra con sé, così prende quella di John, la gira e suona “Twenty Flight Rock”, di Eddie Cochran. John rimane impressionato dalla bravura di Paul, e quando quest’ultimo in tono scherzoso gli scrive le parole di “Be Bop A Lula” su un foglio, John è più che entusiasta. Inizia così la loro amicizia: i due si mettono a parlare di band e dischi per l’intero pomeriggio. A differenza di quanto si possa pensare, Lennon era timido, e con molta discrezione chiede a Paul di entrare nella band. Paul alza le spalle, gli risponde che gli farà sapere, sembra quasi non dare peso alla cosa. Una settimana dopo, però, conferma la sua adesione.
Con la venuta di Paul, i Quarrymen iniziano a fare sul serio: provano quotidianamente, spesso a casa McCartney. Jim – che conosce la reputazione di John – spera che il figlio non si metta nei pasticci, ma è più che lieto di vederlo darsi da fare.
Dopo poco tempo Paul fa entrare nel gruppo anche George, e assieme a Stuart Sutcliffe (basso) e Pete Best (batteria) il gruppo ha i propri componenti fissi.

Il gruppo cambia continuamente nome, ma nella primavera del 1960, anche con l’arrivo di Ringo Starr, l’ultimo sembra convincerli del tutto: “The Beatles” rimane, ed è ancora impresso nella storia.
Dei Beatles parleremo superficialmente, perché abbiamo un’intera categoria dedicata a loro, dove potete conoscere i retroscena sui loro album, film e vita in generale!
A fine anni ’60 il gruppo non riesce a mantenersi unito, tanto che i Beatles sembrano più pensare alla propria vita privata che alla carriera musicale.
Dopo una relazione seria con Jane Asher che faceva prefigurare un loro imminente matrimonio, i due si lasciano improvvisamente e nel 1967 Paul incontra per la prima volta la fotografa Linda Eastman.
I due cominciano la relazione quasi per gioco, tanto che si vedono raramente nel corso dell’anno. Linda è separata, ha già una figlia di cinque anni (Heather) ma comunque, dopo una lontananza durata anni, decidono di convivere a Londra. Linda rimane incinta nel dicembre del 1968, così i due si sposano il 12 marzo 1969 all’ufficio municipale di Marylebone, a Londra. Con l’occasione Paul adotta ufficialmente anche Heather, che prende il cognome McCartney.
Durante la luna di miele, nella tappa di Scarsdale, Paul ha modo di incontrare la famiglia di Linda.
Il 28 agosto 1969 nasce la sua prima figlia: Mary Anna. Qualche mese dopo, il 10 aprile 1970 i Beatles annunciano ufficialmente lo scioglimento.

Il 17 aprile 1970, qualche settimana prima dell’uscita dell’ultimo album dei Beatles Let It Be, Paul fa uscire il suo primo album da solista: McCartney. È un album totalmente suonato da Paul, contenente brani mai incisi dai Beatles, come “Maybe I’m Amazed” e “Junk”. Il pubblico impazzisce per l’album, ma non la critica.
L’anno successivo escono “Another Day” e “Uncle Albert/Admiral Halsey”, quest’ultima arriva nella prima posizione nella Billboard Hot 100. Non fa lo stesso successo l’album, Ram perché sempre per la critica, non è all’altezza del talento di Paul.
L’estate del ’71 è ricca di novità: Linda è di nuovo incinta e Paul vuole tornare a far parte di una band, assieme alla moglie. Assumono il batterista Denny Seiwell e il chitarrista Denny Laine. Decidono di chiamarsi Wings e pubblicano il primo album: Wild Life. Anche questo non convince la critica.
Il 13 settembre Linda dà alla luce Stella Nina.
A fine anno ai Wings si unisce il chitarrista Henry McCullough e i coraggiosi Wings procedono alla registrazione di Give Ireland Back To The Irish, brano che sarà del tutto oscurato dalla BBC, a causa del conflitto tra Inghilterra e Irlanda del Nord.
Paul sembra debba ricominciare tutto dall’inizio: i Wings, infatti, riescono a vedere il successo solo nel 1973 grazie all’album Red Rose Speedway che raggiunge la vetta negli Stati Uniti e con il successo di “Live And Let Die”, colonna sonora del film della saga di James Bond. Nonostante questo successo, Seiwell e McCullough lasciano il gruppo, che diventa un terzetto. Nel dicembre del ‘73 esce Band On The Run, album che raggiunge il primo posto in Gran Bretagna e Stati Uniti.
L’anno successivo al gruppo arrivano Jimmy McCulloch e Geoff Britton; quest’ultimo sarà poi sostituito da Joe English per l’album del 1975 Venus And Mars.
I Wings partono per il tour mondiale, che avrà una sola pausa, nel 1976 per l’uscita di Wings At The Speed Of Sound. Il tour si conclude sul finire dell’anno, per fare uscire un triplo album dal vivo: Wings Over America.
Il 1977 si apre con la terza gravidanza di Linda, e con il grande successo del singolo “Mull Of Kintyre” che con oltre due milioni di copie vendute nel Regno Unito, supera il record di incassi, battendo “She Loves You” dei Beatles.
Il 12 settembre 1977 nasce James Louis. Mesi dopo, nella primavera del ’78, esce l’album “London Town”.
Nel 1979 Paul firma un contratto con la casa discografica americana Columbia; Steve Holly e Laurence Juber si uniscono al gruppo, facendo uscire l’album Back To The Egg.

Gli anni ’80 iniziano con l’arresto di Paul in Giappone, per possesso di marijuana. Dopo quattro mesi pubblica McCartney II, che come il suo primo album da solista, lo vede come unico strumentista. “Coming Up” e “Waterfalls” raggiungono le prime posizioni sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti.
L’8 dicembre 1980, a New York, John Lennon viene assassinato. Paul ne rimane sconvolto, anni dopo sapremo il perché: i due si erano ritrovati da qualche anno, avevano fatto pace ed erano pronti a tornare a collaborare insieme. Dalla notizia della morte di John, Paul interrompe i suoi live, ufficialmente per la paura di essere il prossimo a venire assassinato. Gli altri membri dei Wings non sono d’accordo, Paul reagisce quindi sciogliendo il gruppo. Per il suo più grande amico, Paul comporrà “Here Today”.
Tra il 1982 e il 1983 lavora di nuovo con Ringo Starr e George Martin; assieme a loro fa uscire gli album Tug Of War e Pipes Of Peace, raggiungendo le prime posizioni. Duetta con Stevie Wonder in “Ebony and Ivory” e assieme a Micheal Jackson canta “The Girl Is Mine” e “Say Say Say”.
Il 1984 lo vede all’esordio come sceneggiatore e attore protagonista nel film: “Give my regards to Broad Street”. La colonna sonora sarà un successo, ma il film un flop. Nello stesso anno pubblica “We All Stand Together”, colonna sonora per il film d’animazione “Rupert and the Frog Song”.
Il 13 luglio 1985 al Live Aid, Paul esegue al pianoforte “Let it be”, per essere raggiunto poi da Bob Geldof, David Bowie, Pete Townshend e Alison Moyet. Nello stesso anno esce il “Spies Like Us”, colonna sonora dell’omonimo film.
Inizia la seconda metà degli anni ottanta, e Paul è deciso a rinnovarsi. Si affida al produttore Hugh Padgham e alla collaborazione assieme a Eric Stewart, Pete Townshend, Phil Collins e Carlos Alomar. L’album Press To Play, però, non convince il pubblico ed è il meno venduto della sua carriera.
Sul finire dell’87 pubblica l’antologia All The Best! Che contiene il brano inedito “Once Upon A Long Ago”.
Nel 1988 inizia la collaborazione con Elvis Costello e scrivono insieme ben sette canzoni.
Il 24 febbraio 1988 è in Italia, ospite al Festival di Sanremo.
Nel maggio del 1989 assieme ad altri musicisti di Liverpool, partecipa a un 45 giri per le vittime della strage di Hillsborough, la più grande tragedia dello sport inglese, dove allo stadio di Sheffield, per una semifinale di FA Cup tra Liverpool e Nottingham Forest, a causa degli scontri tra tifosi persero la vita novantasei persone.

Paul torna in tour con “The Paul McCartney World Tour” assieme alla moglie Linda, Robbie McIntosh, Hamish Stuart, Paul “Wix” Wickens e Chris Whitten. Le tappe vedono città in tutta Europa, America e Giappone ma solo a Liverpool Paul esegue per la prima volta un medley dedicato a John Lennon con: “Help!”, “Strawberry Fields Forever” e “Give Peace a Chance” prima nostalgia nei confronti dei Beatles: il primo tour dal vivo ha in scaletta la maggior parte delle canzoni anni ’60, mentre il 15 gennaio 1991 per la seconda stagione di MTV Unplugged, esegue vecchi classici come: “Be Bop A Lula”, “San Francisco Bay Blues” e per la prima volta “I Lost My Little Girl”.
Nel 1993 Elvis Costello, Carl Davis e George Martin collaborano con lui nell’album Off The Ground. Dopo un tour mondiale, fa uscire nello stesso anno un altro album: Paul Is Live.
Tornato dal tour, i Beatles si riuniscono nel progetto Anthology: un documentario, tre album doppi di registrazioni inedite in studio e live. Grazie all’aiuto di Yoko Ono, i tre mettono mano sui pezzi anni ’70 di John Lennon e ancora mai usciti: “Free As A Bird” (1995) e “Real Love” (1996).
A inizio 1997 la regina Elisabetta II ha conferito a Paul il titolo di Cavaliere (Sir). Poco dopo esce l’album Flaming Pie, con la partecipazione di Ringo Starr, George Martin, Steve Miller e Jeff Lynne.
Sotto lo pseudonimo di The Fireman, Paul realizza gli album Rushes, totalmente sperimentali, dove si cimenta con la musica elettronica.
A fine anno viene pubblicato il libro: “Paul McCartney: Many Years From Now”, dove Paul racconta a Barry Miles tutti i suoi ricordi di vita.
Il 17 aprile 1998 un grave lutto colpisce Paul: sua moglie Linda, malata di cancro dal 1995, si aggrava e muore. Paul interrompe ogni attività musicale.
Nel 1999 debutta come pittore a Monaco di Baviera, ma torna alla musica in autunno, con l’album Run Devil Run, una raccolta di sue interpretazioni dei classici del rock. Torna poi a suonare al Cavern Club di Liverpool, l’esibizione è stata registrata nel DVD: “Live at the Cavern Club”.

Nel 2001 è presente al concerto in memoria delle vittime dell’11 settembre, suonando la sua canzone inedita “Freedom”.
Nel 2002 parte per un nuovo tour mondiale, per poi sposare l’ex modella Heather Mills, dalla quale ha una figlia: Beatrice.
Il 10 maggio 2003 Paul si esibisce a Roma, all’interno del Colosseo che ha potuto ospitare solamente trecento spettatori. Il giorno dopo, invece, è a un concerto gratuito nella capitale italiana con cinquecentomila spettatori. Nello stesso mese, la Russia pone fine al divieto di farlo esibire e può così cantare a Mosca. L’anno successivo tornerà per esibirsi anche a San Pietroburgo.
Nel 2005 pubblica un album di inediti: Chaos and Creation In The Backyard, dove Paul suona tutti gli strumenti presenti.
Si aprono anni dove deve tenersi lontano dalle scene musicali, a causa del suo divorzio. Il caso è mediatico, soprattutto perché la Mills lo accusa di violenza fisica e psicologica, ma nel 2008 il giudice ha chiuso la sentenza dando la ragione a Paul.
Nel 2007 abbandona la EMI per la Hear Musica Starbucks Entertainment. Nell’estate dello stesso anno pubblica l’album Memory Amost Full, anticipato dal singolo “Dance Tonight”. La Apple utilizza il videoclip come spot del nuovo iPod.
La stampa rende pubblica la sua relazione con Nancy Shevell, membro del consiglio di amministrazione della New York Metropolitan Transportation Authority.
Il 6 novembre 2008 Paul è stato premiato, a Liverpool, dall’Mtv Europe come “Ultimate Legend” (leggenda definitiva). Nello stesso mese torna sotto pseudonimo per pubblicare l’album Eletric Arguments.
Il 27 giugno 2009 ad Hyde Park, ha cantato al concerto di Neil Youg la canzone “A Day In The Life” dei Beatles.

Nel 2010 assieme a Dario Marianelli scrive “I Want To Come Home” per il film “Stanno tutti bene”.
Il 1° giugno 2010 riceve il Gershwin Award dalla Biblioteca del Congresso di Washington. Il premio, consegnato da Barack Obama, va per la prima volta a un artista non americano.
Il 9 ottobre (giorno del compleanno di John) 2011 sposa Nancy all’ufficio municipale di Londra, lo stesso dove sposò Linda. L’abito di Nancy è stato disegnato da Stella.
Il 6 febbraio 2012 pubblica Kisses On The Bottom, album di cover con cui ha collaborato insieme a Stevie Wonder ed Eric Clapton.
Il 4 giugno 2012 si è esibito davanti a Buckingham Palace, per il giubileo di diamante della regina Elisabetta II. Mentre il 28 luglio ha chiuso la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici suonando “Hey Jude”.
Il 12 dicembre 2012 ha suonato assieme ai Nirvana, ricoprendo per poco tempo quello che era il ruolo di Kurt Cobain.
Nel 2013 esce un nuovo album di inediti: New.
Nel 2014 vince un Grammy Award per la miglior canzone rock: “Cut Me Some Slack”, suonato con i Nirvana.
Per il 50° anniversario dei Beatles all’Ed Sullivan Show, in un programma mandato in onda il 7 febbraio dalla CBS artisti come: Maroon 5, Stevie Wonder, Katy Perry, Alicia Keys… hanno cantato e suonato brani dei Beatles. In più sono stati presenti anche Paul e Ringo, che hanno suonato insieme “With A Little Help From My Friends” ed “Hey Jude”.
Nel 2015 collabora al nuovo singolo di Rihanna: “FourFiveSeconds”.
Il 4 maggio 2018 la regina Elisabetta II lo nomina compagno d’onore.
Dal 28 aprile al 16 giugno 2022 è impegnato nel tour statunitense “Got Back”.

Noi muse ci uniamo agli auguri di buon compleanno a Paul e ci scusiamo nuovamente per non avergli risposto all’email!

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