lunedì 4 gennaio 2021

#Musica: Let it be

Il potere delle parole, lo sapete, è infinito. Noi siamo consapevoli della forza che può provocare un articolo, un libro o una canzone. L’umanità intera, forse, è più portata all’ascolto delle canzoni perché in esse c’è tutto il trasporto emozionale suscitato dalla melodia. Lo stesso Universo ha una frequenza sonora, e alcune Sacre Scritture parlano di armonia delle note nel momento in cui noi esseri umani agiamo per Amore.


Insomma, che si sia credenti o no, la musica ha un impatto notevole. Vi abbiamo già parlato di molte canzoni, ma oggi siamo qui a parlarvi di Let it be, uno dei più grandi successi dei Beatles.

Non tutti forse sanno che la canzone Let it be, uscita nel 1969, viene concepita in sogno da Paul McCartney. In quel momento il gruppo stava vivendo un allontanamento, e Paul più di tutti viveva quei giorni con estrema tensione. Sappiamo dell’allontanamento da John, ed era perennemente nervoso anche con George.

Nel corso di una notte, gli comparve in sogno sua madre, di nome Mary, morta dieci anni prima. Lei gli pronunciò proprio le tre parole che danno poi il titolo alla canzone. In italiano significano: “lascia che sia”. Questo diede l’ispirazione per il brano storico, e che ci insegna a lasciare stare le cose così come sono. Proprio come ci hanno insegnato tutti i più grandi Maestri: lasciate che le cose siano così come sono.

“When I find myself in times of trouble/mother Mary comes to me/speaking words of wisdom/let it be/and in my hour of darkness/she is standing right in front of me/speaking words of wisdom/let it be”

"Quando mi ritrovo in momenti difficili/Madre Maria viene da me/dicendomi parole sagge/lascia che sia. E nella mia ora più oscura/lei mi sta davanti/dicendo parole sagge/lascia che sia". Troviamo sia molto poetico che Paul decida di scrivere il nome di sua madre, ottenendo così l’attenzione di tutte le persone con fede Cristiana. Quante volte abbiamo canticchiato questa prima strofa senza la conoscenza del vero significato delle parole? Tutti noi abbiamo vissuto e vivremo un periodo oscuro. A volte ci stupiamo nel realizzare che alcuni nostri ricordi hanno come sfondo un colore blu intenso. Quante energie abbiamo speso a lamentarci, piangere, urlare, disperarci nel passato? Ed è andato bene così, perché tutto ciò ci ha rafforzati. La canzone, però, vuole darci un insegnamento più maturo: quando tutto va male, lascia che sia così. Non fare nulla, stai fermo, osserva. Lascia che sia.

“And when the broken hearted people/living in the world agree/there will be an answer/let it be/for though they may be parted/there is still a change that they will see/there will be an answer/let it be"

"E quando la gente col cuore spezzato/vive nel mondo con armonia, andando d’accordo/allora ci sarà una risposta/lascia che sia/perché anche se sono divise/vedranno che ci sarà ancora una possibilità/ci sarà una risposta/lascia che sia". Può sembrare banale, ma vi assicuriamo che nel momento in cui accettiamo il dolore, o una situazione spiacevole, essa svanisce da sé. Paul ha accettato i dissapori con i suoi amici, i Beatles si sono sciolti e ognuno ha proseguito con la propria carriera da solista. Si sono tutti ritrovati, e si ritrovano ancora oggi nonostante la morte di John e George. Paul stesso ha ammesso in più interviste che parla ancora con il suo amico John. Ma Paul non ha ostacolato nulla, anzi. La stessa persona che inizialmente ha voluto tenere uniti tutti, è stata anche la prima che ha dichiarato lo scioglimento dei Beatles. Ha lasciato che le cose accadessero.

"And when the night is cloudy/there is still a light that shines on me/shine until tomorrow/let it be/I wake up to the sound of music/mother Mary comes to me/speaking words of wisdom/let it be"

"E quando la notte è piena di nuvole/c’è ancora una luce che splende in me/splendi fino a domani/lascia che sia/mi sveglio al suono della musica/madre Maria viene da me/parlando con parole di saggezza/ lascia che sia". Quante volte abbiamo sentito l’espressione: “la luce alla fine del tunnel”? O: “non può esserci l’alba senza la notte”. Forse possono sembrare frasi banali, ma guardiamo più alla profondità dei versi stessi: anche quando la notte è piena di nuvole, quindi non abbiamo nessuna stella che brilla in cielo, né la luna come riferimento, l’unica luce che continua a splendere è quella dentro di noi. Ed è quella che deve continuare a splendere anche il giorno dopo. Perché è l’Assoluto, ciò che ci guida e non ci abbandona mai nel corso di ogni vita. La Luce splende dentro di noi e la alimentiamo ogni volta che lasciamo che sia.

A volte il vento della vita soffia così forte che opporsi ci fa solo più male. Non accettare il cambiamento, o la nuova rotta, ci porta a reprimere una grande parte in noi che vuole esprimersi. In questi casi si deve solo lasciare che sia. Rilassarsi, vedere dove il vento ci conduce, o cosa ci porta. E allora, anche in mezzo alla tempesta, saremo sul serio sereni.

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