martedì 26 gennaio 2021

#StorieRomane: Chiesa di San Girolamo dei Croati

esterno della chiesa
Ma voi ci credete che noi di 4Muses siamo entrate in questa chiesa un giorno completamente per caso, mentre camminavamo per il centro di Roma e ci è quasi preso un colpo? L'unica cosa che siamo riuscite a dire una volta entrate e una volta uscite è stata "beh, che dire".

Non è affatto facile, se sei di Roma, rimanere senza parole dopo aver visitato una chiesa, e i romani che stanno leggendo questo articolo saranno assolutamente d'accordo; ne abbiamo una letteralmente in ogni angolo e sono tutte meravigliose. Tutte, nessuna esclusa.
Tra un aperitivo alle tre del pomeriggio e una passeggiata sul Lungotevere, a pochi passi dal museo dell'Ara Pacis ci siamo letteralmente trovate davanti a questa chiesa, e per puro impulso abbiamo deciso di entrare.
Beh, che dire. Ci siamo rimaste sul serio.La chiesa di San Girolamo dei Croati a Ripetta anche nota con i nomi di San Girolamo degli Illirici e San Girolamo degli Schiavoni, è situata nel rione Campo Marzio a Via Tomacelli, 132.
Costruita nel 1588 e completata nel 1589, questa chiesa è la chiesa nazionale dei croati - all'epoca chiamati Illirici o Schiavoni -, ai quali papa Niccolò V concesse con il Piis fidelium votis (Breve apostolico) del 21 Aprile 1453 la chiesa dell'XI secolo, detta Santa Marina de Posterula, con il permesso di ricostruirla e intitolarla al loro patrono, San Girolamo e di istituirvi un ospizio e un ostello per i pellegrini connazionali.

Sisto V la fece ricostruire interamente, e la dotò di una meravigliosa decorazione pittorica e dei ricchi
arredi. Sono proprio questi gli elementi che lasciano senza parole una volta entrati in questo edificio.
I lavori della precedente chiesa ebbero inizio nel Giugno del 1588, e i lavori proseguirono in modo sorprendentemente rapido, sotto la supervisione degli architetti Domenico Fontana e Martino Longhi il Vecchio, tanto che nel Luglio del 1589 la chiesa poteva dirsi completata.
Gli elementi pittorici furono affidati a cinque pittori: Antonio Viviani, Andrea Lilli, Paolo Guidotti Borghese, Avanzino Nucci e Paris Nogari, guidati e supervisionati da Giovanni Guerra.

Nel 1847, per volontà di papa Pio IX, la chiesa fu sottoposta a un complessivo restauro.
Originariamente collocata su Via Ripetta, questo edificio è affiancato alla Chiesa di San Rocco all'Augusteo; precedentemente unite ma ora staccate l'una dall'altra conseguentemente alla sistemazione dell'area intorno al Mausoleo di Augusto e all'erezione del complesso dell'Ara Pacis, ma comunque collegate da un percorso sopraelevato.
La facciata di stile tardo-rinascimentale è suddivisa in due ordini da un cornicione, che presenta un'iscrizione dedicata a Sisto V. L'ordine inferiore è diviso in cinque settori verticali da sei paraste (pilastri inglobati in una parete) con capitelli ionici che inquadrano quattro nicchie e un portale con timpano triangolare.
Al centro del timpano triangolare è collocato lo stemma di papa Sisto V, posto tra due festoni.

L'interno presenta una pianta a croce latina, è a navata unica con tre cappelle per lato e una finta cupola decorata con un dipinto murale raffigurante la Visione ultraterrena della Trinità di Giovanni Guerra.
La navata è decorata con uno splendido dipinto murale ad affresco, eseguito tra il 1847 e il 1852, da Pietro Gagliardi, raffigurante al centro, l'Esaltazione della Santa Croce e nei pennacchi (o scruffie. È un elemento architettonico posto tra l'imposta di una cupola e la struttura sottostante a quest'ultima), i Profeti maggiori Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele.

Nella prima cappella del lato sinistro, dedicata ai Santi Cirillo e Metodio sono raffigurati sulla volta due affreschi di Andrea Lilli: la Trinità e i Paesaggi;
Nella seconda cappella del lato sinistro, dedicata alla Madonna Addolorata è stato posto sull'altare un olio su tela di Giuseppe Puglia: la Pietà;
Nella terza cappella, dedicata a San Girolamo è stato posto sull'altare un olio su tela, sempre di Giuseppe Puglia: San Girolamo.

Spostandosi sul latro destro, nelle tre cappelle troviamo rispettivamente:
La prima cappella, dedicata a Sant'Antonio da Padova in cui è posto un olio su tela di Michele Cerruti, posto sull'altare e raffigurante L'Annunciazione e i Santi;
La seconda cappella, dedicata alla Madonna della Stella in cui sono raffigurati sulle pareti degli affreschi di Pietro Gagliardi: la Natività di Maria e l'Assunzione di Maria;
La terza cappella, dedicata a Sant'Anna in cui sono stati posti sull'altare due oli su tela di Giuseppe Puglia: la Madonna con Gesù Bambino e Sant'Anna.

Sappiamo che leggere di queste cose è estremamente interessante e utile, ma possiamo assicurarvi che vedere con i propri occhi determinate cose è impareggiabile e sia che voi siate di Roma, sia che passiate di qui per vacanza (o per qualsiasi altro motivo), noi di 4Muses ve lo diciamo con il cuore in mano: non potete farvi scappare una visita a questa chiesa.

Nessun commento:

Posta un commento