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giovedì 19 ottobre 2023

#Racconti: Quel preciso momento

Avete presente quelle serie tv comedy americane dove i protagonisti si radunano sempre nel loro luogo preferito? Solitamente per noi italiani non funziona così, preferiamo di gran lunga vederci nelle piazze, nei bar all’aperto o nei parchi.

Per il gruppo di amici che andremo a vedere, però, è diverso. Fin da liceo sono soliti vedersi al pub sotto casa e raccontarsi le loro novità.

Marco, Marisa, Leonardo, Ascanio e Cristina. Ora sulla soglia dei quaranta, le loro coca-cola sono diventate birre, le relazioni sentimentali che scarseggiavano si sono tramutate nell’assenza di denaro e piano piano l’incredibile fiducia nel volere il domani ha lasciato il posto all’ansia dell’avvenire.

Eppure allo scoccare delle sei di sera, quando le signore raggiungono le chiese per la messa crepuscolare, loro sono al solito tavolino, l’unico davvero pulito dall’ormai anziana Patrizia, proprietaria dell’unico Irish Pub del quartiere che per loro ha un trattamento tutti di favore.  

venerdì 6 ottobre 2023

#Racconti: La fine del mio mondo

Non importa perché sono qui. È una storia travagliata, non vorreste saperla. La foresta è fitta, ci vago ormai da anni e va bene così. Però, ogni volta che scorgo dei segni decadenti di civiltà, rimango sempre sorpreso. Quel rudere sembra essere qui da tempi immemori, ma durante il lungo periodo che ho trascorso nella foresta non l’ho mai notato. Non sarei l’uomo impavido che penso di essere se non indagassi su questo curioso fenomeno.

Il muschio sembra aver conquistato parte delle pareti esterne, ma la roccia sembra ancora ben salda. Come immaginavo, la porta di legno ormai fradicio non è affatto difficile da aprire. Lo spazio è ristretto al limite dell’immaginabile, chi ha vissuto qui dentro deve aver usato questo rifugio solo per ripararsi sporadicamente e, al limite, dormire. Trovo impossibile che qualcuno possa passare più di un’ora chiuso qui dentro.

giovedì 21 settembre 2023

#Racconti: Turista del tempo

Eccomi di nuovo, ancora partecipe del tutto, però presente in modo diverso. Non vorrei confondervi già da subito, dunque vi dico chiaramente che mi trovo nel Parco degli Acquedotti in un pomeriggio d’estate.

Sono stato qui solo qualche mese fa, eppure tutto sembra così diverso adesso…

Il tempo e le stagioni trasformano, così come il giorno e la notte. Così gli anni invisibili si ripercuotono sullo spazio, lacerandolo e cucendolo.

Con questa intuizione ho capito...

Una volta girato il mondo non mi resta che girare le epoche.

mercoledì 20 settembre 2023

#Racconti: Il senso più profondo dell'insignificante

Nelle ultime settimane di agosto Frè ha avuto a che fare con le formiche in casa. È andato tutto bene fino a quando non se le è ritrovate anche dentro il suo armadio.     

Peccando inevitabilmente di superbia e credendosi superiore alle altre vite, ha ceduto al sadismo e all
’insicurezza della vendetta.

Tornata in sé ha trovato il suo perdono creando un’ode alla loro troppo avventata e del tutto inopportuna impresa.

venerdì 21 luglio 2023

#Racconti: 1884 pt. 2

AVVERTENZA
: Questa sarebbe una seconda parte, ma la prima non è mai stata necessaria. E forse non lo sarà neanche questa.

È un pomeriggio torrido, a tratti asfissiante, così caldo da fare il giro e tornare freddo. Ma il freddo non è fuori, bensì dentro e non parliamo mica di aria condizionata, perché è il 1884 e non l’hanno ancora inventata.

lunedì 10 luglio 2023

#Racconti: Esperimento Primo Livello

Nell’Oltre nessuno ha nomi, volti o corpi. Non esistono lingue, tanto meno toni o emozioni. Si comunica attraverso le vibrazioni ma è praticamente impossibile poterle descrivere in quanto non esiste nel vocabolario e nell’immaginario umano qualcosa che anche solo si avvicini a certi concetti.

Quanto segue, quindi, è scritto in modo tale da essere comprensibile a voi umani. I nomi sono inventati, ma prendete il tutto come se fosse un’opera di fantasia. Com’è che dite quando volete lavarvene le mani? Ogni riferimento a fatti, cose, persone e situazioni è puramente casuale.

Non lo è mai.  

martedì 27 giugno 2023

#Racconti: 1885

I mesi passano, i sentimenti cambiano, si increspano, si solidificano. Nessuna certezza, se non quella che dopo il caffè versato tutto cambia per tornare indietro, ai tempi che furono. È il presente che torna passato, o il passato che si fa presente? E mentre si disquisisce sulle tempistiche giuste da utilizzare, il futuro che è già presente attende paziente la nuova metafora, le nuove immagini, i nuovi modi per captare problemi inconsci. E finalmente vengono proiettati nella giostra visibile della vita.

Non è obbligatorio, ma è consigliabile recuperare 1883 e 1884

giovedì 22 giugno 2023

#Racconti: Il racconto dell'amore perduto

Da una lettera trovata in una bottiglia di vetro su una spiaggia de mediterraneo:


“Ricordi sbocciavano le viole
Con le nostre parole
Non ci lasceremo mai
Mai e poi mai
Vorrei dirti, ora, le stesse cose
Ma come fan presto, amore
Ad appassire le rose”

- Fabrizio De AndrèLa canzone dell’amore perduto

Sarebbe ipocrita dire che mi manchi, ma lo sarebbe anche dire che non ti penso più.

venerdì 16 giugno 2023

#Racconti: Il risveglio e la paura

Tachicardia. Ansia. Il calore si fa opprimente e il corpo inizia a sudare in maniera scomposta. Le dita, tozze e grosse, si fanno filiformi una volta che la vista è annebbiata.

Bianca si trova in questa situazione, senza memoria e con scarsa cognizione di sé.

Dove si trova? Non riesce a distinguere lo spazio buio e uno strano vapore che emana olezzi di cloro le investe periodicamente i sensi. Distingue a malapena le parti del suo corpo e la sua integrità, ma il resto è tutto cupo.

Lansia ora diventa paura, Bianca fa fatica a richiamare l’ultimo ricordo recente e cerca disperatamente un appiglio razionale a ciò che sta succedendo.

Una forte emicrania le viene ogni qualvolta Bianca si sforza di ricordare qualcosa.

sabato 10 giugno 2023

#Racconti: Il macellaio vegetariano


ATTENZIONE: il seguente racconto non vuole essere uno scherno verso le abitudini alimentari di un segmento della popolazione. Detto questo, buona lettura.

Oggi raccontiamo la storia di Ugo, il macellaio vegetariano che da un giorno all’altro sembra aver perso il senno.

È successo qualcosa di strano, Ugo ora non parla più ma sussurra orrori inquietanti e incomprensibili.

Ugo: “Le grandi interiora della terra nascondono segreti perversi, le viscere di lava sono pronte a digerire le specie che digeriscono altre specie”.

mercoledì 31 maggio 2023

#Racconti: Voglio scrivere di noi due

Attenzione: questa è una fan-fiction McLennon. Anche se non è necessario, si consiglia prima la lettura dell’articolo su “Two of us”. 

sabato 27 maggio 2023

#Racconti: La sfida di Matilde


Oggi per Matilde non è un giorno come tanti. Oggi è il giorno dei giorni, quello in cui Matilde dovrebbe dimostrare tutta la sua forza. Matilde infatti è molto pensierosa, ha un chiodo fisso in testa e non riesce ad allontanare l’immaginazione su altro. D’altronde, chi potrebbe mai biasimare Matilde in questo momento?

Ogni azione diventa meccanica e automatica per Matilde, non riesce a stare molto attenta a ciò che sta facendo. Si ritrova totalmente dissociata e distratta per via dei suoi pensieri, in questo momento è talmente fuori dal mondo che probabilmente neanche si è accorta di essersi alzata dal letto con il piede sinistro. Qualche rara mattina le capita di mettere il piede sinistro a terra lasciando quello destro ancora nel letto, ma quando succede per Matilde è la fine. È così ossessiva che un evento del genere potrebbe rovinarle la giornata.

L’ultima volta era successo due settimane fa, e dopo essersi alzata con il piede sinistro... Apriti cielo! Non voleva assolutamente saperne di uscire di casa, era convinta che sarebbe stata beccata da un fulmine, nonostante quel giorno non ci fosse l’ombra di una nuvola.

venerdì 26 maggio 2023

#Racconti: Non sento più la musica

“Eccoci di nuovo qui”.

Scrive Valerio senza esitare, sta componendo una lettera da mostrare a qualcuno. La sua grafia è turbata e spigolosa, e le parole si riversano sul foglio in maniera caotica, come se volessero uscire tutte in una volta.

mercoledì 24 maggio 2023

#Racconti: It didn't pass - Quarta Parte

Attenzione: questa è una fan-fiction sulla serie tv Fleabag, quindi se ne raccomanda la lettura solo a chi l’ha conclusa, per evitare eventuali spoiler.

Qui potete recuperare la prima, la seconda e la terza parte.

sabato 20 maggio 2023

#Racconti: La stagione perduta


[...] è un momento,

è l'atto di ritrovarsi in un attimo mai esistito,

è la scoperta di un nuovo sentimento

che contiene il seme dell’infinito”.

Gianluca Boncaldo, L’articolo che ancora deve essere scritto

Tra i tanti ricordi che mi attanagliano la mente, ne esistono alcuni che non riesco a decifrare. Si tratta di esperienze già presenti e già codificate in un aroma indeterminato.

Eppure, queste mancano all’appello, come se fossero sigillate all’interno di un antico scrigno la cui chiave è perduta.

Penso sia qualcosa di trascendentale, qualcosa che vada oltre la vita concepibile da uno sguardo umano.

È un indovinello forse indecifrabile, ma al quale si può tendere con sforzo cognitivo e irrazionale.

È la quinta stagione, quella che non mi sapreste descrivere ma che ho già vissuto. Una veglia durante un sonno diverso, un grappolo di ricordi che messi insieme formano una struttura coerente che mi è appartenuta e che attualmente non mi appartiene più.

martedì 16 maggio 2023

#Racconti: Il baratto delle speranze

“[...] È speranza,
è oro che splende in un sole lontano,
è lo spirito che tra le intemperie danza
nelle note d'un rumore sovrano”.
- Gianluca Boncaldo, L’articolo che ancora deve essere scritto

Due individui si incontrano e si iniziano a conoscere. Scoprono di andare molto d’accordo, e iniziano a raccontarsi reciprocamente i propri sogni. Ciascuna di queste due persone ascolta attentamente le parole dell’altra.

Gli sguardi sono ammaliati, rapiti come se sentendo parlare l’altra persona, ciascuno di loro scopre di più su di sé.

lunedì 15 maggio 2023

#Racconti: la veglia di un cuore insonne

“[...] è una storia,
è la veglia di un cuore insonne!
È attesa eterna di nuova memoria
in un tempio sorretto da infinite colonne”.
Gianluca Boncaldo, L’articolo che ancora deve essere scritto

Le palpebre cadono lente sugli occhi ancora umidi di Vittorio. Arriva quella disgustosa sensazione di nausea che chiede all’organismo di dormire, ma Vittorio non ne vuole proprio sapere.

Attira tantissimi pensieri, uno più pesante dell’altro che gli impediscono di addormentarsi serenamente. Le ore passano, il ticchettio delle lancette e monotono e insistente quasi quanto le immagini che Vittorio crea nella sua immaginazione.

sabato 13 maggio 2023

#Racconti: La luna di sabbia

Tra la primavera e l’estate, esiste un momento in cui sogni e desideri più reconditi sembrano materializzarsi. Non sto parlando di un fenomeno fisico particolare, piuttosto mi riferisco a uno stato d’animo. Certo, le condizioni atmosferiche generano un particolare palcoscenico, essenziale affinché si verifichi il tutto.

Ecco perché oggi Fausto si sente più ispirato del solito. Ha forse nuovamente ricompreso in una cornice l’intero orizzonte dell’esperienza?

Attualmente, Fausto riflette guardando il cielo notturno. La luna piena di questo periodo ha un fascino che va oltre le cose e oltre la vista.

Meravigliato da ciò che vede, Fausto inizia a immaginare una nuova fisicità delle cose e del paesaggio. La luna forse è molto più che un corpo celeste.

“Luna che splendi la sera
riluccica nell’intera esistenza,
scivola via per ricomporti intera
brillando in ogni granello d’esperienza”.
Gianluca Boncaldo, Granelli di luna

Fausto, ispirato da tutto ciò, immagina così intensamente una variazione di quel paesaggio che lo scenario sembra presentarsi per davvero.

venerdì 12 maggio 2023

#Racconti: Perdere il treno

“Stanotte [il treno] ha fischiato. L’ho sentito fischiare”.
- Luigi Pirandello, Il treno ha fischiato

Quel sogno ricorrente di tempo fa continua ancora a perseguitarmi. Ciò di cui parlo riguarda i mezzi pubblici in generale, ma mi riferisco principalmente ai treni. Non so se Trenitalia mi ha causato particolari traumi, ma sogno spesso locomotive.

Forse sono quei viaggi medio-lunghi che ti portano a sperimentare un nuovo modo di intendere lo spazio e la realtà. Potrei riferirmi alla tratta Messina - Roma o anche alla tratta Messina - Catania (non pensate che i tempi di percorrenza siano poi tanto diversi). Ma astraiamo questa esperienza e facciamo un discorso più generale.

mercoledì 10 maggio 2023

#Racconti: L'assassino del sonno

Candeggina… che nome strano da dare a un composto così pericoloso. Ipoclorito di sodio, ovvero NaClO. Chiamatela come volete, io la designerò con il nome di “quella cosa”.

Dopo l’incubo di oggi mi sento strano solo a possederne un flacone. E i flaconi li vendono al supermercato e vanno via come AK47 nei market americani (scherzo).

Il punto è che mi trovavo in mezzo a una strada buia, le luci dei lampioni erano troppo fioche e alquanto tenebrose. Mi sentivo osservato, ma non vedevo nessuno.

Sapevo che il pericolo era in agguato. Una minaccia sarebbe potuta arrivare da un momento all’altro. Ero convinto che qualcuno o qualcosa mi potesse cogliere alle spalle, quindi mi voltavo di frequente per accertarmi non arrivasse qualcuno all’improvviso.