sabato 10 giugno 2023

#Racconti: Il macellaio vegetariano


ATTENZIONE: il seguente racconto non vuole essere uno scherno verso le abitudini alimentari di un segmento della popolazione. Detto questo, buona lettura.

Oggi raccontiamo la storia di Ugo, il macellaio vegetariano che da un giorno all’altro sembra aver perso il senno.

È successo qualcosa di strano, Ugo ora non parla più ma sussurra orrori inquietanti e incomprensibili.

Ugo: “Le grandi interiora della terra nascondono segreti perversi, le viscere di lava sono pronte a digerire le specie che digeriscono altre specie”.

Lo psichiatra ritiene che si tratti di un episodio psicotico breve, ma attualmente è solo un’ipotesi ed è presto per stabilire una prognosi.

Ugo: “Non lo sa nessuno, perché nessuno osa sapere davvero ciò che tutti sanno”.

Ma lo psichiatra non sa bene, il medico non ha conoscenza della storia recente del paziente.

Cercando di trattenere l’ironia, lo psichiatra ipotizza che l’attuale condizione di Ugo sia scaturita dall’aver mangiato carne dopo molto tempo di “astinenza”.

Lo psichiatra ha in parte ragione, ma dovete sapere che è più complicato di così. Lo psichiatra non ha un quadro completo, invece io, che sono il narratore, so già tutto.

“L’idolo ideale per diletto e per difetto

volle imprigionare il peccato in un concetto…

Ora lo spirito sa, ma la mente è restia,

ora una voce gli sussurra l’ultima bugia”

Sembrava un giorno come tanti, Ugo stava lavorando, intento ad affettare costine di maiale destinate alla vendita.

Come tutti i giorni, rifletteva su un fatto curioso. Ugo era ormai vegetariano da molto tempo, per cui si chiedeva come avesse fatto a diventare macellaio. Ugo aveva sempre sognato di fare il pasticcere, ma il fato gli aveva imposto l’onere di lavorare con le carcasse degli animali. Quest’idea aveva provocato un certo disgusto a Ugo fin da quando era bambino.

Mentre si era preso una pausa dal suo lavoro, Ugo si era messo a controllare le notifiche del cellulare, imbattendosi in un messaggio molto curioso. Un numero sconosciuto gli aveva scritto, inviandogli un link di un articolo fuori dal comune.

L’articolo in questione era “Confetti in macelleria”.

Ugo, dopo aver letto l’articolo, era rimasto totalmente scioccato. 

Ugo: “Il mondo intero è una macelleria, siamo tutti cadaveri esposti come merce”.

Disgustato da se stesso, ma ispirato dalla lettura, Ugo aveva deciso di unire la sua passione con la sua maledizione, ossia la preparazione dei dolci e il lavoro con i cadaveri. In men che non si dica, il confetto di carne era stato creato. Ugo lo stava guardando orgoglioso, e aveva già preso la decisione di assaggiarlo. Dopo l’assaggio, si era palesata in breve tempo la discesa di Ugo verso la follia. Ugo, però, nel suo delirio era riuscito a vedere che io avrei parlato di lui e che avrei usato una quartina particolare per introdurre la sua storia. Questo per Ugo era forse il momento di cedere alla pazzia. Così aveva deciso di diventare folle, creando una nuova quartina basandosi sul componimento che aveva scorto nella sua visione.

“È la leggenda di un macellaio maledetto

Che volle imprigionare il peccato in un confetto,

Il sangue scorre sull’ultima eresia:

Idoli di carne e confetti in macelleria”.

Ora Ugo segue una cura, ma non sa se riuscirà davvero a guarire dal suo trauma: ha scoperto di essere il personaggio di un racconto.

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