lunedì 28 agosto 2023

#Cinema&SerieTv: Rosso Bianco e Sangue Blu - Recensione

T
ra i film del momento, sia in sala che in streaming, spicca il titolo che ci trasporta all’interno del romanzo scritto da Casey McQuiston. “Rosso, Bianco e Sangue Blu” è all’interno dei prodotti proposti dagli Amazon Studios, che lo ha reso disponibile dal 22 luglio.

Noi non abbiamo letto il romanzo, ma non ci siamo potuti trattenere dal guardare la pellicola, anche in vista del cast che è stato selezionato. I volti dei protagonisti sono noti a chi abitualmente consuma i contenuti in piattaforma, stiamo parlando di: Nicholas Galitzine, già visto come protagonista di “Purple Heart”, ma noto per il suo ruolo in “New York Academy”; e Taylor Zakhar Perez, bello e tormentato in “The Kissing Booth”. I due, rispettivamente, interpretano il Principe Britannico non erede al trono Henry e l’americano – figlio della presidente degli USA – Alex.
La storia parte nel più classico degli schemi soprannominati “Enemies-to-Lovers”, ovvero “Da nemici ad amanti”. I due rampolli, infatti, non sopportano le reciproche caratteristiche: uno troppo americano, l’altro troppo inglese. Caratteristiche che si evolvono in sfacciataggine da una parte e “inamidatura” dall’altra. Per colpa di un incidente, avvenuto durante il matrimonio reale del fratello di Henry, i due sono costretti a frequentarsi per mostrarsi pubblicamente amici e alleati. Da cosa nasce cosa…

Ovviamente siamo all’interno di un contesto romanzato e di fantasia, vengono selezionati nomi tipicamente britannici per i personaggi in scena, ma per il resto ci si nuove in un contesto contemporaneo. La monarchia, inutile dirlo, viene usata per quel contesto “sogno” che continua a rappresentare, ma allo stesso tempo è un pretesto per poter osservare un contesto proibitivo dall’interno. Henry, vincolato alla corona, manifesta in sé tutto l’attrito dell’essere nato in un determinato contesto. Il ragazzo sa che non può dichiararsi, sa che il vero amore gli è pregiudicato dalla sua stirpe, eppure decide di lottare quando lo scandalo emerge.

Ci sono tante problematiche che potrebbero emergere dalla lettura di questo film, ma sarebbe anche un po’ come pontificare davanti a qualcosa che vuol essere solo l’ennesimo teen drama. Un amore per cui poter lottare, un sentimento che smuove il popolo e che esprime tutto il sostegno per la comunità LGBTQ+. Inutile dire che la monarchia se la passa male, venendo ancora una volta evidenziata come un’austera e vetusta autorità non disposta ad aprirsi alle novità.

Galeotta, quindi, è stata la festa di capodanno durante la quale tra i due scappa un bacio. Un contatto che segna l’inizio dei loro sentimenti e della loro relazione. Tutto ciò che si deve fare, dunque, è lottare per questo amore al di là delle istituzioni. Tutto l’intero arco narrativo ruota intorno ai suoi due protagonisti, praticamente è come se non esistessero altri personaggi al di fuori di loro. Questo elemento è stato sottolineato dallo stesso regista che ha adoperato tagli su tagli rispetto a ciò che è stato trascritto dall’autrice del romanzo. Ciò che ne emerge è sì, una storia d’amore, ma è quasi estrapolata da un vero e proprio contesto. Questo vuol dire che al di là delle loro interazioni non abbiamo modo di vedere altro. Non vediamo neanche altri amici o parenti che si interfacciano con i due protagonisti durante la loro assenza, ma solo ciò che riguarda questa storia d’amore. La narrazione ne esce, in questo modo, di molto impoverita.

Non ci si deve aspettare molto da questo film: è una commedia romantica adolescenziale che usa contesti e situazioni solo per poter continuare a parlare dei suoi protagonisti. Raffigura in maniera miope la monarchia, tanto quanto il governo americano, concentrandosi solo su singoli elementi e non su macro aree.

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