lunedì 26 febbraio 2024

#Eventi: Come un'armonia - La serata dei talenti

Affrontiamo la scrittura di questo articolo con sole quattro ore di sonno e gli occhi ancora lucidi per la serata trascorsa al Teatro Golden con l’associazione culturale Sperimentiamo Arte Musica Teatro che, grazie al contributo di Roma Capitale e Zètema Progetto Cultura, ci ha deliziati con la seconda tappa del festival culturale “Come un’armonia”, dedicata alla Serata dei Talenti.


Massimo Simonini, direttore artistico del festival, grazie all’uso sapiente delle parole, grande arma d’amore di chi è scrittore, ci prepara a ciò che avverrà in un teatro che è più un’arena, “pronto ad abbracciare tutte le forme d’arte, che quando si uniscono l’una con l’altra formano una vera e propria armonia”.

Scrivendo questo articolo abbiamo toccato con mano il viaggio di ieri sera che, proprio come un diapason, ha accordato tutte le anime portandole all
’armonia.

Vi ricordiamo che con soli 10€ di abbonamento avete diritto di accesso a tutte le date del festival, che ci terrà compagnia fino al 20 aprile.

“Erano nel mondo, ma non del mondo, non perché fossero santi, ma per un’altra ragione: perché erano artisti. L’integrità dell’artista innalza l’uomo sopra il livello del mondo senza però liberarlo da esso.”

Così Thomas Merton, monaco cristiano statunitense, parla dei suoi genitori. Questo passaggio del suo libro – “La montagna dalle sette balze” – ci ha fatto riflettere fin dalla prima volta che l’abbiamo letto, tanto da aver deciso di guardare a tutte le forme d’arte con una sacralità quasi totale.

Quando gli allievi della scuola di teatro dell’Associazione Culturale Sperimentiamo, diretti da Mariagabriella Chinè, hanno portato in scena il monologo “Il Talento” della stessa Chinè, ci sono tornate in mente quelle parole, e abbiamo passato l’intera serata con un’importante consapevolezza: ogni persona in quel teatro, seduta o sotto i riflettori, ha uno o più talenti, pronti per essere affinati e dati al mondo.

Fin dalla nascita veniamo caricati di aspettative su quello che dovremmo fare, come farlo, e se seguiamo la volontà altrui rischiamo di vivere una vita grigia, che non conosce alcuna sfumatura. Fortunatamente arrivati a un certo punto della vita, la fiamma che arde e sa perfettamente il motivo per cui è scesa su questa Terra, ci sprona al cambiamento indirizzandoci sulla strada per scoprire, riconoscere, studiare e perfezionare il nostro talento.

Fai quello che ti rende gioioso e non sbaglierai

E da qui in poi si sono succeduti bambini, ragazzi di scuole medie e liceo che quel cammino lo hanno iniziato fin dalla più tenera età, la cui timidezza è svanita nell’attimo esatto in cui hanno iniziato a parlare, suonare le prime note o danzare.

I QuattroQuartet – al violino il Maestro Stefania Cimino, al violoncello Emanuele Melodia, al flauto traverso Francesco Pica e al pianoforte Gabriele Silvia – ci hanno portati alle lacrime con tre brani: “La vita è bella” di Nicola Piovani e colonna sonora dell’omonimo film; “My Way”, brano musicale d’origne di Claude François, con testo riscritto di Paul Anka che Frank Sinatra ha portato al successo mondiale e infine “Libertango” di Astor Piazzolla.

A seguire un volto amico che abbiamo sempre il piacere di ascoltare suonare la chitarra in serate come queste: Marco Ripepi con “Capriccio diabolico” di Mario Castelnuovo-Tedesco.

A soli undici anni Raicho Petrosillo può già vantare numerosi premi internazionali, l’ultimo dei quali vinto al Concorso Internazionale Crescendo esibendosi al Carnegie Hall di New York. Da qui in poi sono scese le lacrime che abbiamo cercato di controllare. Petrosillo, accompagnato dal Maestro Angela Lavino, ha portato “Méditation”, tratto dall’opera Thaïs del compositore francese Jules Massenet.

Per la prima volta anche per noi abbiamo poi assistito a un’esibizione di corno, con Margherita Rossini, accompagnata al pianoforte da Christian Pio Nese, i quali hanno portato “Concerto K 447 per corno e orchestra” di Wolfgang Amadeus Mozart.

L’emozionato Gabriele Viscogliosi ha sciolto i nostri cuori con “Partita in la minore per flauto solo BWV1013” di Johann Sebastian Bach. Il suono del suo flauto ha totalmente risanato le ferite emotive delle lezioni di musica alle medie con il flauto. (Non per colpa delle nostre professoresse, ma almeno per chi sta scrivendo il flauto non è mai stato semplice da gestire).

Vittoria Vera Gioia, di soli undici anni, è già compositrice. “Un giorno mi sono seduta al piano, non sapevo né leggere né scrivere le note e ho deciso di comporre” una frase detta con semplicità, che ci ha riportato alle stesse pronunciate da Paul McCartney e John Lennon che: “Ma sì, un giorno ci siamo seduti e abbiamo suonato. Facile” per noi comuni mortali un po’ meno, sappiatelo. Ed è così che abbiamo ascoltato un suo stesso piano per pianoforte: “Ad ali tese”.


Si torna alla chitarra con Gabriele D’Aurizio e una carica d’energia nuova con “Allemande BWV 996” di Bach, “Studio n. 3” di Agustin Barrios e “Studio n. 11” di Heitor Villa-Lobos.

La prima parte, se così possiamo definirla, lascia il posto alla danza, con la Scuola Danza.com diretta dalla Maestra Gerardina Siani.
Lucrezia Reddavive è la prima a farci tornare bambini, con “Cappuccetto Rosso” tratto da “La bella addormentata” del russo Pëtr Il’ič Čajkovskij; Giulia Balestri danza sulle note del balletto “La figlia del faraone”, musica di Cesare Pugni; Giulia Mazzeschi, Emma Ricci e Giada Vitale vanno verso il contemporaneo “River Flows in You” del sudcoreano Yiruma; Giulia Balestri, Arianna Blandini, Chiara Confalonieri, Noemi Pasquariello, Chiara Poccia e Lucrezia Reddavide rimangono sul contemporaneo, con “Flames” del compositore greco Yanni. Chiude l’esibizione di danza Emma Ricci con “Una maghetta pasticciona”, sulle note di John Williams.

E con questo sfumato che arriva la GB Medium Band diretta dal Maestro Maurizio Schifitto e i suoi brani tutti al rock con: “Crazy Train” di Ozzy Osbourne, “Senorita” di Shawn Mendes e Camila Cabello, infine una chiave rock-pop di un Beethoven immaginato da Walter Anthony Murphy nella sua “A Fith of Beethoven”.

Un giovanissimo Adriano Baglioni al pianoforte ci delizia nel suo stesso arraggiamento di “Somebody to Love” dei Queen, confermandoci quanto i giovani siano la nostra speranza verso il futuro.

La calda voce di Flavia Baldini riesce in maniera ottimale a dare risalto a “Back to Black” dell’iconica Amy Winehouse.

L’Uku&Choir dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Montezemolo (chi scrive è ex studentessa, quindi cercherà di rimanere il più oggettiva possibile e non sfociare nell’emozione) diretti dai Maestri Lorenzo Reggio e Loredana Ripepi portano versioni originali, delicate, quasi trascendentali, di “Yesterday” dei Beatles, “Tu vuo fa l’americano” di Renato Carosone e “Mamma Maria” dei Ricchi e Poveri.


Si chiude in grandezza con l’Orchestra dell’Istituto Comprensivo Mommsen diretta dai Maestri Ceccani, Cucci e Santi con i due brani rock-metal che ci innalzano l’anima e tolgono completamente il sonno per l’eccitazione – ecco perché abbiamo dormito poco – parliamo di “21st Century Schizoid Man” del gruppo britannico King Crimson e “Last of the Wilds” del gruppo symphonic metal Nightwish.

Ai numerosi applausi e ringraziamenti che abbiamo dedicato agli artisti, i loro maestri, agli insegnanti l’associazione Sperimentiamo Arte Musica Teatro con la sua presidentessa la professoressa e Maestra Loredana Ripepi, al direttore artistico Massimo Simonini, vorremmo qui aggiungere altrettanti numerosi applausi ai genitori, alle famiglie e agli amici di chiunque si sia esibito. La condivisione di ogni forma d’arte parte anche da voi.

Vi lasciamo le prossime date, cercate di non mancare perché meritano tutte!


Domenica 3 marzo, ore 18:00
Trio Lov Family, Sala Sisto V (via del Serafico, 1) Oboe, viola e pianoforte in un viaggio alla scoperta di sonorità classiche e popolari da tutto il mondo.


Sabato 16 marzo, ore 16:00Poetry Slam, Cortile delle Arti (via Paolo di Dono, 169) Una “sfida” a colpi di versi poetici per dare spazio ad autori emergenti e fare della poesia un luogo di incontro.

Venerdì 22 marzo, ore 20:30The Riding Sixties, Teatro Mongiovino (via Giovanni Genocchi, 15) Concerto rock per raccontare gli anni ’60 e non solo in un’esperienza che fa venire voglia di cantare e ballare.

Giovedì 4 aprile, ore 20:30Noi, Tre Italiani, Teatro Marconi (via Guglielmo Marconi 698/E) Spettacolo teatrale tratto dall’omonimo romando sulla Grande Guerra. Regia di Mariagabriella Chinè

Sabato 13 aprile, ore 20:30Le Petit Orchestre, Sala Sisto V (via del Serafico, 1) Cinque artisti in un mosaico sonoro tra musica da camera e jazz, gitana e francese, classica e moderna.

Venerdì 19 aprile, ore 15:00Music Portraits, Cortile delle Arti (via Paolo Di Dono, 169) Un intero pomeriggio di jam session musicali aperte al pubblico con dei ritrattisti d’eccezione.

Sabato 20 aprile, ore 16:00Il Bellissimo Mondo, Cortile delle Arti (via Paolo Di Dono, 169) Ecosostenibilità e cultura della Natura in una sfilata di moda a cura del brand Darling Grace.

Per maggiori info e prenotazioni: 06 45435985 – 333 4080635 – info@sperimentiamo.itwww.sperimentiamo.it

1 commento:

  1. sperimentiamo è sempre una garanzia di professionalità e simpatia

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