mercoledì 21 aprile 2021

#MustToWatch: Dawson's Creek, sesta stagione

Sesto e ultimo appuntamento con la serie televisiva considerata il teen drama per eccellenza: Dawson’s Creek. Anche se non ha più senso parlare di spoiler per un qualcosa andato in onda quasi vent’anni fa, ci teniamo a dire che questa volta non descriveremo le vicende o la crescita dei personaggi, perché pensiamo che le nuove generazioni debbano entrarci del tutto, soprattutto in questo ultimo capitolo.


Nella sesta stagione, infatti, Dawson, Joey, Pacey, Jen e Jack sono adulti e maturi. Ciò non vuol dire smetteranno di commettere errori, anzi. Sbagliare è vitale e la sesta stagione racchiude in sé questo prezioso insegnamento. 
 
"Cerca di fare errori. Fanne molti, perché non c'è modo migliore di imparare e di crescere, d'accordo?"

Non importa quanti anni si abbiano, quante esperienze di vita si siano già vissute, sbagliare aiuta a crescere, sempre. Anche a settant’anni. La vita è vita, e va sempre vissuta, fino al nostro ultimo respiro.

Così capita che una settantenne possa tornare tra i libri, possa soffrire per amore e tornare a innamorarsi ancora una volta. Così come capita ai ventenni, ancora lontani da ciò che desiderano avere sul serio, ma che non per questo smettono di sognare. I loro sogni vengono coltivati puntata dopo puntata, nonostante le continue cadute e, appunto, gli immancabili errori.

Non esiste il piano B

Ve lo abbiamo voluto mettere in grassetto, a mo' di titolo, perché è fondamentale ricordarselo sempre. Già da bambini sappiamo cosa fare nella vita, sappiamo che tutto è possibile, e veniamo incoraggiati. Gli adulti assecondano i nostri piani “folli”, ma quando cresciamo, improvvisamente ci sentiamo dire: “È troppo difficile.”, “Uno su mille ce la fa”, “Pensa anche al piano riserva”.

Ma cos’è a parlare, la saggezza o la loro frustrazione? Pensateci bene: quanti di quelli che vi hanno posto questi dubbi, perché ci sono e ci saranno sempre tipi così, hanno realmente realizzato i loro obiettivi?

Chi vi mette dubbi, sta in realtà gettando su di voi le stesse insicurezze che non lo hanno fatto vincere. Chi, invece, ha raggiunto ogni aspirazione (qualsiasi essa sia) sprona e aiuta gli altri.

Ripete che nulla è impossibile, sostiene, tiene sempre la mano. Dawson’s Creek, nella sua sesta stagione, ci insegna a non mollare mai e a circondarci solo di persone che credono in noi, qualsiasi sia il nostro obiettivo.

È una delle stagioni più commuoventi e strazianti. Ogni vero fan ricorda a memoria le ultime due puntate finali, condite di forti emozioni, quali la speranza, la tristezza, la malinconia e la sensazione che in fin dei conti tutto è andato come doveva andare.


Nell’ultima stagione non mancano i parallelismi con l’adolescenza del momento, all’epoca del 2003. Sarebbe davvero bello che nuovi fan comincino ad approcciarsi alle serie, scovando le sintonie attuali con i problemi del passato.

Noi vecchie leve pensiamo di aver fatto il nostro, mettendo nero su bianco, o almeno provandoci, la grande verità celata in Dawson’s Creek: i sogni devono essere considerati obiettivi.

Nel mentre si cammina per raggiungerli si cade, ci si rialza, si fanno esperienze e si impara da esse. Non bisogna mai perdere di vista le proprie passioni, così come non bisogna mai smettere di amare e perdonare.

Le cose cambiano, evolvono”, e noi con loro. Dal nostro bianco e nero interiore nascono nuove sfumature di colore ogni volta che ci facciamo guidare dalla Vita.

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