venerdì 9 aprile 2021

#SullaStrada: Madrid

vista sulla Gran Vía.
Lo sappiamo, viaggiare in questo periodo è uno schiaffo in faccia a tutte quelle persone che, per un motivo o per un altro, non se lo possono permettere.
Sappiamo anche che andare all'estero è ancora più uno schiaffo in faccia se pensiamo che il turismo in Italia è l'ennesimo settore ad essere morto e sepolto a causa di questa pandemia.

Credeteci, avremmo preferito di gran lunga viaggiare per il nostro meraviglioso Bel Paese, che non smette mai di stupire e di stupirci, ma come ben sapete se non vivete sotto una roccia, non si può.
Ormai il fatto che nessuno dei DPCM che ci vengono periodicamente rifilati abbia un effettivo senso - se non quello di prenderci in giro - è palese, e ovviamente ne è l'ennesima prova il fatto che non ci si possa spostare tra regioni ma si possa tranquillamente andare in moltissimi paesi all'estero.

Siamo però anche fortemente convinte che di ogni situazione si debba sempre cogliere il meglio e pensiamo che rimanere chiuse in casa impregnate di paura e di astio non abbia alcun senso e quindi, nonostante tutto, non ci siamo lasciate fermare da niente e siamo partite alla volta della Spagna in un piccolo tour tra l'Andalusia e la Comunità Autonoma di Madrid.
"Fui sobre agua edificada, mis muros de fuego son, esta es mi insignia y blasón.
(Fui edificata sopra l’acqua, le mie mura sono di fuoco, questa è la mia insegna e il blasone.)"
- Motto della città

Decisamente più piccola della capitale italiana ma con quasi un milione in più di abitanti, Madrid, capitale spagnola e capoluogo dell'omonima Comunità Autonoma, affonda le radici del suo nome nelle leggende metropolitane: ad oggi si pensa che il nome venga da "Mayrit" (dall'arabo ميرا, "Mayra" e il suffisso ibero-romano "it") e che fu coniato dagli arabi nel settimo secolo, mentre in altre credenze si pensa che il nome "Madrid" venga dal mozarabico "Matrit".
In altre leggende si pensa che l'origine provenga da "Magerit", mentre altre ancora confermano che il nome della città venga da "Ursaria", da "Metragirta" o da "Mantua Carpetana".
Anche il periodo storico della fondazione della città rimane pressoché ignoto e indefinito, ma sappiamo che il sito su cui sorge la moderna Madrid sia di età preistorica, e che in epoca romana già esisteva un nucleo abitativo, seppur scarso, che apparteneva alla diocesi di quella che oggi è Alcalá de Henares (comune a pochi chilometri da Madrid) e che all'epoca veniva chiamata col nome di "Complutum".
Sappiamo che all'inizio dell'ottavo secolo la città non era altro che un piccolo villaggio visigoto, e si crede - come abbiamo già detto - che furono proprio gli arabi che invasero la penisola iberica a darle il nome. Sappiamo inoltre, che la moderna Madrid nacque nell'852, quando l'emiro Muḥammad I ibn ʿAbd al-Raḥmān (محمد بن عبد الرحمن الأوسط) conosciuto semplicemente con il nome di Muḥammad I ordinò la costruzione della residenza reale nel luogo dove oggi sorge il Palazzo Reale.



"Madrid non ha nulla e ha tutto"
- Ramón Gómez de la Serna (scrittore e drammaturgo).

Questa città è strana, così come lo è camminare per le sue strade e per le sue piazze, ed è proprio vero che Madrid non ha nulla e ha tutto.

Monumentale, sì, certo, ma non propriamente grandiosa o bella, le mancano tante cose.
Comunque, sicuramente non canonicamente bella. Non è che sia brutta o che sia carente di angoli ed edifici mozzafiato, anzi, il sopracitato Palazzo Reale è una meraviglia che pochissime volte nella vita potrete vedere e sicuramente non si può dire che le piazze che ospita Madrid siano brutte: Plaza de España vale la pena di essere vista anche solo per la maestosa statua al centro della piazza che vede il famosissimo scrittore Miguel de Cervantes - morto proprio in questa città nel 1616 - con due dei personaggi più famosi della storia della letteratura spagnola e mondiale: Don Chisciotte e Sancho
Palacio de Comunicaciones a Plaza de Cibeles.
Panza; mentre camminando per Plaza de Cibeles, che si collega con il Paseo del Prado, il Paseo de
Recoletos
e la Calle de Alcalá, è praticamente impossibile staccare gli occhi dall'immenso Palacio de Comunicaciones, sede del Comune di Madrid. Ha, inoltre, di certo un'importanza artistica fuori dal comune; ricordiamoci sempre che il Museo Nacional del Prado e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía sono due dei musei più importanti e vasti del mondo.

Ma allora perché si dice che questa città abbia tutto e niente?
Non lo neghiamo, è una città strana a livello energetico.
Non sappiamo bene come spiegarlo, ma per quanto bella, è come se le mancasse sempre qualcosa, e questa sensazione noi l'abbiamo percepita camminando per ogni strada, piazza, parco.
"Something's off" direbbero in inglese, qualcosa non torna.
Ci siamo sentite un po' come in un set cinematografico, ma nella vita reale. O forse come in una cartolina o ancora, in una fotografia, e non ci era mai successo di sentirci così sospese in una città così viva e animata nonostante il Covid-19.
Ecco, sì, forse è questo quello che intendeva de la Serna dicendo che "non ha nulla e ha tutto" e sapete cosa? Difficilmente lo diciamo, ma a Madrid ritorneremo di nuovo, proprio perché c'è quel qualcosa che non torna, proprio per rivivere per qualche giorno quell'insolita sensazione di tempo sospeso che non abbiamo vissuto in nessun'altra città.

"Perché Madrid, in realtà, non è niente di speciale. Non ha un grande fiume. Né importanti grattacieli. Né canali o laghi. Né gloriose rovine. Né il mare. A Madrid mancano molte cose. Però ha la gente per le strade. Ha angoli inattesi. Ha la varietà. Il contrasto. L’animazione costante. E i suoi costumi. Vale la pena levarsi presto - per una sola volta - per vivere un giorno la vita di Madrid."
- Miguel Mihura (drammaturgo e scrittore).

Nessun commento:

Posta un commento