Visualizzazione post con etichetta The Beatles. Mostra tutti i post
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mercoledì 22 marzo 2023

#TheBeatles: Girl

Per un artista come John Lennon non è di certo strano pensare che dei suoi brani siano evoluzioni di quelli precedenti, ed è lo stesso John a confermare che “Girl” è la versione precedente del brano “Woman”; ecco perché è necessario prima parlare del brano dei Beatles contenuto nell’album del 1965 “Rubber Soul”.

Anche se Cynthia, la prima moglie di John, ha sempre sostenuto di essere la protagonista del brano, noi ci permettiamo di dissentire un pochino. Troviamo, infatti, che nel testo John parli di un ideale di donna, un po’ come se stesse descrivendo come lui vede ogni figura femminile.  

Come diremo meglio dopo, John è famoso per il suo essere criptico e conoscendo la sua infanzia (vi consigliamo di recuperare l
’articolo sulla sua vita) ci viene facile capire che ogni parola di questo brano deriva da un suo trauma infantile. 

mercoledì 8 marzo 2023

#Racconti: Cosa resta?

8 dicembre 1980 

Giornalista: “Nonostante una corsa disperata al Roosvelt Hospital, John Lennon è deceduto alle 23:07. La folla accorsa sotto al Dakota Building, dove il cantante e la moglie Yoko Ono vivevano assieme al figlio di cinque anni Sean, è ancora incredula…” 

Paul spegne il televisore. Non vuole sapere altro. 

mercoledì 22 febbraio 2023

#TheBeatles: The Fool on the Hill

Matto, ridicolo, stolto, sciocco… sono tutti modi che abbiamo in italiano per tradurre la parola inglese: “fool”.

A nostro avviso tali aggettivi rappresentano anche il modo che abbiamo per descrivere una persona che non vogliamo conoscere perché spaventati dalla diversità che rappresenta.
The Fool on the Hill” (trad. “Il matto sulla collina”) è una canzone dei Beatles (accreditata Lennon/McCartney, anche se è stata scritta da Paul) contenuta nell’Ep “Magical Mystery Tour”, del 1967.
Vi vogliamo parlare del brano, considerando anche il fatto che per noi è così importante, tanto da non ascoltare quasi mai la canzone, forse per non farle perdere il significato. 

mercoledì 25 gennaio 2023

#TheBeatles: Something

Something” è una delle canzoni più famose dei Beatles, seconda solo a “Yesterday” per numero di cover.     
È uscita il 31 ottobre 1969 ed contenuta nell’album iconico “Abbey Road”.

Frank Sinatra di lei ha detto: “È una delle migliori canzoni d’amore scritte negli ultimi cinquanta o cento anni.” e non possiamo essere più d’accordo di così.

George Harrison, autore del brano, ha dato vita non solo a un capolavoro della musica, ma anche al vero modo di intendere l’amore, perché, come dice sempre chi sta scrivendo ora: “Se hai motivi razionali per dire perché ami qualcuno, allora non lo ami”.
In inglese “something” vuol dire “qualcosa” e già questo termine così incerto ci fa capire che non è assolutamente la classica canzonetta d’amore.
Possiamo intenderla certo come dedicata a una persona per cui proviamo qualcosa, ma perché non allargare il significato a un campo più ampio? Come la nostra vita, la nostra vocazione, qualsiasi cosa amiamo sul serio.

mercoledì 11 gennaio 2023

#Racconti: I want to hold your hand - Prima parte

Sì, è una fan-fiction McLennon. Prende ispirazione da quello che Paul ha detto sul brano “I want to hold your hand”: “Voglio stringerti la mano. Aperta parentesi: e probabilmente vorrei fare molto altro!”.

Ovviamente lui ha parlato così in riferimento alla sua relazione con Jane Asher, ma l’autrice si è presa la libertà di andare oltre.

Attenzione: il titolo del film è puramente inventato dall’autrice. 

mercoledì 28 dicembre 2022

#TheBeatles: All you need is love

Ammettiamolo: “All you need is love” (1967) è la canzone dei Beatles che più si conosce, anche tra i non fan. Le parole sono facili da ricordare, è orecchiabile e il ritornello è così ricco di speranza, gioia e amore che può essere a tutti gli effetti un inno di pace.
Bene, siamo sicuri che abbiamo colto sul serio il significato della canzone?
Noi ci siamo resi conto che l’avevamo compreso davvero poco, fino all’estate scorsa, quando durante una passeggiata ci è suonata alle orecchie e improvvisamente è come se la nostra mente avesse illuminato per la prima volta il senso del brano.

Piccola premessa: prima di leggere questo articolo vi consigliamo di recuperare “The Word”. Nel brano del 1965 i Beatles dicono che la Parola è l’unica arma pronta a salvarci e che per loro – ma anche per noi – questa parola è l’Amore.

mercoledì 14 dicembre 2022

#PennyLane: ... I love you more - extra

⚠️ VM.18

Questa è un'opera di fantasia. La storia che segue è frutto dell'immaginazione dell'autrice e non è da considerarsi reale. È una fan-fiction ispirata al testo della canzone "Penny Lane" dei Beatles, i quali detengono i diritti sul brano.
Ascoltando il brano e traducendolo quando aveva tredici anni, le è venuta in mente questa storia che è quindi soltanto una sua personale interpretazione della quale detiene ogni diritto.

Attenzione: i capitoli "extra" sono da considerarsi estrapolazione della fan-fiction stessa, vi consigliamo di leggerli dopo aver concluso la storia originale. Molto probabilmente verranno pubblicati in ordine del tutto casuale e con stili differenti.

La prima parte del racconto è disponibile cliccando qui.

mercoledì 7 dicembre 2022

#TheBeatles: I'm only sleeping

Negli ultimi anni noi fan dei Beatles siamo stati molto coccolati, viste le numerose rimasterizzazioni di album iconici (come Sgt. Pepper’s, il White Album, Abbey Road e Let it be) e l’uscita del docu-film Get Back su Disney+. A novembre abbiamo ricevuto un’altra splendida sorpresa: Revolver si è aggiunto alla lista degli album rimasterizzati.
Dal 2009 a oggi la tecnologia è del tutto cambiata, e con le airpods alle orecchie, gli occhi chiusi e il play sul Revolver Super Deluxe 2022, ci siamo avvicinati a un altro mondo, avendo quasi l’illusione che John, Paul, George e Ringo cantassero e suonassero davvero davanti a noi.

Come spiegato nell’articolo dedicato, Revolver cambia del tutto lo stile musicale dei Beatles, e non solo: a livello popolare crescono, sono più maturi, possono affrontare temi più profondi oltre alle classiche ballate d’amore.
Dopo cinquantasei anni, però, abbiamo davvero colto il senso delle loro parole? “I’m only sleeping” è ancora giudicata una canzone dove John tesse le lodi della sua pigrizia, ricordando a chiunque lo voglia più attivo che non c’è motivo di fare le cose di fretta.
Non possiamo negare che tra i quattro fosse quello più pigro, né che abbia mai nascosto quanto gli piacesse essere un “sognatore”, o una persona che preferisce l’osservare all’azione vera e propria, vediamo anche il senso di “Watching the wheels”.
Ma se la canzone del ’66 avesse un significato più profondo? Vedete? Mica parliamo sempre di McLennon, anche se questa canzone – come tutte quelle di John e Paul – è attribuita alla coppia Lennon/McCartney

mercoledì 23 novembre 2022

#PennyLane: In my life... - extra

⚠️ VM.18

Questa è un'opera di fantasia. La storia che segue è frutto dell'immaginazione dell'autrice e non è da considerarsi reale. È una fan-fiction ispirata al testo della canzone "Penny Lane" dei Beatles, i quali detengono i diritti sul brano.
Ascoltando il brano e traducendolo quando aveva tredici anni, le è venuta in mente questa storia che è quindi soltanto una sua personale interpretazione della quale detiene ogni diritto.

Attenzione: i capitoli "extra" sono da considerarsi estrapolazione della fan-fiction stessa, vi consigliamo di leggerli dopo aver concluso la storia originale. Molto probabilmente verranno pubblicati in ordine del tutto casuale e con stili differenti.

mercoledì 9 novembre 2022

#TheBeatles: While my guitar gently weeps

Come vi abbiamo promesso in precedenza, non è nostra intenzione parlare solo ed esclusivamente della McLennon, ecco perché oggi abbiamo scelto di analizzare il capolavoro di George Harrison: “While my guitar gently weeps”, contenuta nel “White Album” (1968).

Lo sappiamo, il White Album è uno dei migliori del gruppo, e questo brano è sicuramente il migliore dell’album.
La canzone, secondo Rolling Stones, è al 136esimo posto tra le 500 più grandi canzoni di tutti i tempi e al settimo tra le 100 più grandi canzoni chitarristiche di tutti i tempi. Nonostante questo, però, John, Paul e Ringo non furono abbastanza collaborativi nel brano di George, per questo quest’ultimo dovette affidarsi al suo amico Eric Clapton per la chitarra solista.

Nell’articolo “Watching the wheels”, chi sta scrivendo l’articolo (Frè) vi ha raccontato di come la canzone le faccia pensare a John Lennon come se fosse il suo migliore amico. Ecco, lo stesso accade con George in “While my guitar gently weeps”. 

mercoledì 26 ottobre 2022

#Racconti: Today I love you more than yesterday

Attenzione: il racconto è da considerarsi una fan-fiction a tema McLennon. Ciò che qui è scritto è frutto della fantasia dell’autrice e non ha niente a che vedere con la realtà dei fatti. (Forse, chissà.) No, seriamente, non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti. (Per quanto ne possiamo sapere…) Vabbè, per questioni legali, ripetiamolo insieme: non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti.  

Per comprendere meglio, vi consigliamo l’ascolto, o la lettura del testo, di “I know (I know)”. (Trad. “Lo so (Lo so)”. Il brano, con molti riferimenti alle canzone dei Beatles scritte da Paul McCartney, come: “Yesterday” e “Fixing a hole” è l’ennesimo dedicato a Paul, ed è uscito nel 1973, all’inizio del famoso periodo durato diciotto mesi che  John Lennon ha poi rinominato il suo: “The lost weekend” (trad. “Il weekend perduto”). In questo tempo John si allontana da Yoko Ono, trasferendosi a Santa Monica, California, assieme alla sua assistente e amante May Pang. Sempre in questo periodo, si ricongiunge al figlio Julian e a Paul McCartney.

mercoledì 12 ottobre 2022

#TheBeatles: You've Got To Hide Your Love Away

Che crediate alla McLennon o no, sappiate che i fan dei Beatles sono tutti d’accordo sul fatto che “You’ve Got To Hide Your Love Away” non sia dedicata a Cynthia, prima moglie di John Lennon, la cui relazione è rimasta segreta fino a quando è stato possibile, e cioè fino alla nascita di Julian Lennon, nel 1963.     
Brian Epstein, primo manager dei Beatles, pensava che meno ragazzine si sarebbero avvicinate a John, il più carismatico del gruppo, se avessero scoperto che fosse già fidanzato ufficialmente. Così Cynthia, per i primi anni, fino al successo internazionale, rimase all’ombra dei riflettori.

Il brano è contenuto nell’album “Help!”, del 1965. Certo, potrebbe essere stato scritto anni prima, dopotutto “Two of us”, uscito nel 1970, è stato scritto durante il periodo dei Quarrymen… Ma le parole di “You’ve Got To Hide Your Love Away” sono davvero troppo profonde per essere dedicate a un amore che deve rimanere segreto solo per marketing. Come vedremo, il testo mostra frustrazione, rabbia, ma anche paura. Aiuta sapere che l’omosessualità nel Regno Unito, fino al 1967, era considerata un vero e proprio reato.

Così qui i fan dei Beatles si dividono, tra chi sostiene che sia uno sfogo verso la sua storia con Paul McCartney, e tra chi crede sia una canzone dedicata a Brian Epstein, che nel loro giro era dichiaratamente omosessuale.
Se conoscete un minimo la figura di John, sapete anche quanto fosse empatico, così, con tutte queste nozioni in mano, possiamo iniziare ad analizzare il testo.

Come al solito, anche se il testo è stato scritto totalmente da Johnn, i crediti sono Lennon/McCartney

mercoledì 28 settembre 2022

#Racconti: What about the night we cried?

Attenzione: il racconto è da considerarsi una fan-fiction a tema McLennon. Ciò che qui è scritto è frutto della fantasia dell’autrice e non ha niente a che vedere con la realtà dei fatti. (Forse, chissà.) No, seriamente, non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti. (Per quanto ne possiamo sapere…) Vabbè, per questioni legali, ripetiamolo insieme: non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti.

mercoledì 14 settembre 2022

#TheBeatles: Oh! Darling

Premessa: non sappiamo dove andremo a parare con l’analisi di questo testo. Che siamo shippers della McLennon (cioè sosteniamo la teoria secondo la quale i due siano stati insieme, o che comunque tra i due c’era più di un’amicizia) non è un mistero, è già scritto tutto nero su bianco nella fan fiction Penny Lane, come anche nell’articolo Two of us.
Abbiamo scelto di analizzare “Oh! Darling” sotto consiglio di Giulia e non abbiamo saputo dire di no…
Bicchiere di vino a portata di mano – chi sta scrivendo non riesce a farlo da sobria quando ha a che fare con i Beatles, ma soprattutto con John e Paul – e si inizia.

“Oh! Darling” è la quarta traccia dell’album “Abbey Road”, pubblicato il 26 settembre 1969. Del clima di tensione che aleggiava ne abbiamo già parlato nell’articolo dedicato all’album, ma anche a quelli dedicati al docu-film Get Back (Prima parte, seconda parte e terza parte).
Oggi parleremo solo ed esclusivamente del testo, se questo sfocerà nella McLennon, che sia...

mercoledì 31 agosto 2022

#TheBeatles: Two of us

Quando si tratta di analizzare i testi dei Beatles è davvero difficile scegliere la categoria. Musica, Metafisica, Pensieri?     
È il motivo per il quale abbiamo scelto di scrivere l’articolo a influenzare la nostra decisione e quando si tratta di testi profondi, che parlano direttamente della vita di chi ha composto il brano, non possiamo che optare per l’etichetta dedicata ai Fab4, The Beatles, appunto.
Attenzione: questo articolo sarà totalmente McLennon e poco ci interessa se credete che sia tutto nella nostra testa, o se certe parole di John e Paul possono essere facilmente fraintese. Crediamo che i brani siano proprio come i libri, le poesie, o nel nostro caso la categoria Pensieri: un continuo flusso di coscienza.
In questo flusso di coscienza a parlare è Paul McCartney, e ci è tornato molto utile possedere la raccolta: “Paul McCartney The Lyrics”, dove ci spiega i significati di ogni sua canzone.

P.S. può aiutare sapere che nel docu-film Get Back, c'è la testimonianza che questo brano è stato concepito e iniziato da Paul in adolescenza, quando era nella formazione dei Quarrymen, gruppo fondato da John Lennon.

mercoledì 27 luglio 2022

#TheBeatles: Let It Be

Da quando abbiamo iniziato con l’etichetta Beatles sapevamo che prima o poi sarebbe giunto il giorno in cui avremmo messo la parola fine agli articoli dedicati ai loro album. Bene, quel giorno è oggi e c’è da dire che non la stiamo prendendo benissimo. Affrontare Let it be è un po’ come affrontare di nuovo la notizia dello scioglimento del gruppo e no, non l’abbiamo ancora superata.
Da vere e proprie fan del significato dietro questo album: “lascia che sia, vai avanti”, facciamo affidamento su tutta la nostra forza per scrivere dell’ultimo album dei Beatles: “Let it be”, appunto.

mercoledì 20 luglio 2022

#TheBeatles: Help! - il film

Torniamo con l’appuntamento che vi avevamo promesso e ci eravamo promesse: quello in cui vi parliamo dei film ufficiali dei Beatles. Film ufficiali dei Beatles che come abbiamo già menzionato nell’articolo del primo film – “A Hard Day’s Night” –, sono “solo” cinque: ebbene oggi è arrivato il momento di “Help!”.

Tutti hanno dei preferiti, e questo film non rientra affatto in questa categoria, anzi, è quello che tra tutti facciamo più fatica a digerire, ma anche se tutti possono avere i loro gusti è comunque un film stracolmo di peculiarità e di certo ha avuto il suo bell’impatto nel mondo.

venerdì 8 luglio 2022

#Metafisica: Nowhere man

Ci sono canzoni più esplicite e altre che fanno sorgere il loro significato più profondo dopo vari ascolti, come nel caso di “Nowhere man” dei Beatles.
Il brano è contenuto nell’album “Rubber Soul”, uscito nel 1965 ed è così profondamente legata al suo autore John Lennon (anche se ovviamente accreditata Lennon/McCartney, perché come diciamo sempre non credevano nella divisione dei beni) da essere presa come spunto per il titolo del film “Nowhere Boy”, dedicato all’adolescenza di John stesso.
Come accaduto per “I’m The Warlus”, i versi possono sembrare privi di senso ma bastano poche nozioni di meditazione e spiritualità per rendere il tutto molto più semplice.
Attenzione: tradurre letteralmente “Nowhere man” è molto difficile, noi abbiamo optato per: “l’uomo senza luogo”.
Come sempre quando stiamo nella categoria Metafisica non vi parleremo dei significati che Lennon stesso o i fan più ossessivi hanno dato alla canzone. Vi parleremo solo ed esclusivamente di quelli più nascosti, probabilmente solo nostri personali. 

giovedì 7 luglio 2022

#Personaggi: Ringo Starr

In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr” canta Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari nel brano “Ringo Starr”.

Sir. Ringo Starr, che oggi compie ottantadue anni, è visto ancora come il membro dimenticabile dei Beatles, talvolta inutile, sicuramente una figura di poco rilievo.
E pensare che anche semplicemente per il suo ruolo di batterista che ricopre il nostro Ringo, tecnicamente potrebbe essere considerato tranquillamente il membro più importante della band.
Questo però viene dimenticato fin troppo spesso, e fin troppo spesso ancora oggi a distanza di cinquantadue anni dallo scioglimento della band il punto di vista collettivo su questo personaggio non è affatto cambiato; è per questo che siamo particolarmente felici di pubblicare questa biografia.
Non ci aspettiamo di cambiare il pensiero di milioni, ma di certo vogliamo dare il nostro piccolo contributo e parlare dell’affetto che proviamo per Richie che, piccolo e insignificante fun fact, è al quattordicesimo posto nella lista dei 100 Migliori Batteristi di Tutti i Tempi rilasciata nel 2016 da Rolling Stone.
Mica pizza e fichi, diremmo a Roma.
Ringo Starr e sua madre

mercoledì 29 giugno 2022

#TheBeatles: Abbey Road

È di sicuro la copertina più conosciuta al mondo, cover di un album storico, così importante per il panorama musicale che non crediamo esistano aggettivi per descriverlo.
Nello scrivere questo articolo siamo divise a metà: da una parte entusiaste, perché profondamente legale alle tracce qui presenti, dall’altra tristi perché il nostro percorso tra gli LP dei Beatles sta giungendo al termine.
Abbey Road” va conosciuto, studiato, amato. Crediamo che nessuno può dirsi amante della musica, della storia contemporanea o della cultura pop se non conosce e apprezza i Beatles, o non abbia – almeno – nella sua collezione questo album.    
Anche perché, diciamoci la verità: tutti hanno ascoltato più di una volta nella loro vita le canzoni qui presenti. Inoltre non è tanto facile – ancora oggi – avere album che sappiano collegare i brani in maniera così armonica e perfetta come succede in questo album.