mercoledì 22 febbraio 2023

#TheBeatles: The Fool on the Hill

Matto, ridicolo, stolto, sciocco… sono tutti modi che abbiamo in italiano per tradurre la parola inglese: “fool”.

A nostro avviso tali aggettivi rappresentano anche il modo che abbiamo per descrivere una persona che non vogliamo conoscere perché spaventati dalla diversità che rappresenta.
The Fool on the Hill” (trad. “Il matto sulla collina”) è una canzone dei Beatles (accreditata Lennon/McCartney, anche se è stata scritta da Paul) contenuta nell’Ep “Magical Mystery Tour”, del 1967.
Vi vogliamo parlare del brano, considerando anche il fatto che per noi è così importante, tanto da non ascoltare quasi mai la canzone, forse per non farle perdere il significato. 

 Day after day alone on the hill
(Giorno dopo giorno, solo sulla collina)
the man with the foolish grin is keeping perfectly still
(l’uomo con il ghigno da matto se ne sta perfettamente immobile)
but nobody wants to know him
(ma nessuno vuole conoscerlo)
they can see that he’s just a fool
(possono vedere che è solo un matto)
and he never gives an answer.
(e non dà mai una risposta.)

Che Paul abbia scritto questo brano per la sua esperienza con il Maharishi, è ben noto. Lui stesso ha ammesso in più interviste che a ispirare il brano è stato l’atteggiamento del guru: impassibile a tutte le accuse che gli venivano rivolte.
Ma noi, come ben sapete, amiamo andare oltre quelle che sono le parole dette o scritte, per capirne di più.

Nella raccolta Paul McCartney The Lyrics, lui ammette che ha una bellissima immagine del matto, forse proprio perché gli capita spesso quando si fa leggere i tarocchi e come vedremo nell’articolo, il testo rappresenta molto il significato della carta.
Non stiamo qui per fare una lezione esoterica, ci siamo chiesti: e se ci fosse molto di più dietro il testo?

Immaginiamo quindi un matto su una collina, fermo immobile, con un sorriso che agli altri sembra un ghigno. Lui se ne sta lì senza dare risposte, un’immagine di un uomo innocente per quanto strambo, eppure nessuno vuole avvicinarsi. Non c’è pericolo, non fa paura, ma i più se ne tengono alla larga.

But the fool on the hill
(Ma il matto sulla collina)
sees the sun going down
(guarda il sole andare giù)
and the eyes in his head
(e gli occhi della mente)
see the world spinning round.
(vedono il mondo girare.)

Vi diciamo spesso che il mondo che vediamo è solo un nostro personale punto di vista e l’esempio che amiamo fare del sole (se io guardo il tramonto, vuol dire che dall’altra parte del mondo c’è l’alba. Ma se spostiamo il nostro punto di vista uscendo dalla Terra, scopriamo che il sole non tramonta e non sorge. Se ci allontaniamo ancora di più lo vediamo come un punto luminoso nella nostra galassia e se ci spostiamo ancora, quello stesso puntino sparisce, fino a non poterlo più percepire.) proviene proprio da questo brano.
Il matto guarda il sole tramontare e sa perfettamente che non è il sole a calare, bensì la terra a girare. Possiamo dire che tutti sono a conoscenza di ciò, almeno dai tempi di Galileo Galilei, eppure in quanti davanti a un tramonto pensano alla Terra che gira e non al sole che va via?

Il matto è ogni persona che pensa fuori dal comune, che trova il punto di vista sfuggevole ai molti.
In alcune interpretazioni dei tarocchi, il matto dà le spalle al sole, quasi a simboleggiare il poco interesse nel mondo materiale. Il matto ha vestiti logori, i suoi possedimenti possono entrare facilmente in un sacchetto, eppure la carta esprime la leggerezza della vita, la libertà, la voglia di andare incontro a una strada che la gente non vuole intraprendere perché follemente impaurita da quello che potrebbe trovare.

Well on the way, head in a cloud
(Sulla strada giusta, la testa tra le nuvole)
the man of a thousand voices is talking perfectly loud
(l’uomo dale mille voci sta parlando assolutamente forte)
but nobody ever hears him
(ma nessuno lo ha mai ascoltato)
or the sound he appears to make
(o sente il suono che sembra emettere)
and he never seems to notice.
(e lui non sembra accorgersene mai.)

[Rit.]

Ad accompagnarlo c’è un cane, non un altro essere umano. Le onde alte del mare accanto a lui testimoniano come il matto si muova guidato dall’inconscio. Il volto a cercare la risposta nel cielo, conferma che la società lo ha totalmente abbandonato, eppure a lui non interessa.    
Sa che sta sulla strada giusta non perché segue una mappa, ma perché dà le spalle a quello che ha lasciato indietro. Non serve più, lo ristagna, per crescere ha bisogno di evadere.

Grida forte la sua libertà non per farsi ascoltare – sa benissimo che nessuno lo farà – ma perché è l’unico modo che abbiamo di esprimere la vera gioia.
C’è una reciproca indifferenza, ma se agli altri il matto dà sentimenti negativi, lui neanche si accorge di tale repulsione e rimane nel cammino della gioia.

And nobody seems to like him
(E sembra non piaccia a nessuno)
they can tell what he wants to do
(possono dire cosa vuole fare)
and he never shows his feelings.
(e non mostra mai i suoi sentimenti.)

[Rit.]

Certo, il matto può essere un guru, un maestro spirituale, un hippie o anche una persona felicissima nella sua condizione di apparente povertà. Insomma, tutti quelli che giudichiamo come fuori dal mondo. Ma può anche essere la nostra voce interiore che ci spinge a compiere un’impresa che la mente definisce “impossibile”.
Il matto può vivere in noi, in quella voce che definiamo “folle”, “sconsiderata”, “troppo lontana dalla realtà” che ci permettiamo di seguire sempre meno nel corso della vita, dimenticando quanto ci divertivamo e stavamo bene quando le davamo pieno potere.

Non sappiamo quando esattamente ci hanno convinto che la vita sia distaccarci il più possibile dai matti, possiamo solo sapere perché abbiamo ceduto anche noi al rimanere in gabbia, senza poter assaporare il vero profumo del mare.
Nei tarocchi il matto simboleggia anche il potenziale che possiamo tirare fuori da noi se cominciassimo a ragionare fuori dai nostri schemi.
Perché non lo facciamo?

And he never listen to them
(E lui non li ascolta mai)
he knows that they’re the fools
(sa che sono loro i matti)
they don’t like him.
(a loro lui non piace.)

Abbiamo forse paura del giudizio altrui? E se fossero gli altri i veri matti?

“Lascia andare il passato. Hai fatto del tuo meglio in quel momento, con la comprensione, la consapevolezza e la conoscenza che avevi. Ora stai crescendo e cambiando, e vivrai la vita in maniera diversa.”

-Louise Hay

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