mercoledì 12 ottobre 2022

#TheBeatles: You've Got To Hide Your Love Away

Che crediate alla McLennon o no, sappiate che i fan dei Beatles sono tutti d’accordo sul fatto che “You’ve Got To Hide Your Love Away” non sia dedicata a Cynthia, prima moglie di John Lennon, la cui relazione è rimasta segreta fino a quando è stato possibile, e cioè fino alla nascita di Julian Lennon, nel 1963.     
Brian Epstein, primo manager dei Beatles, pensava che meno ragazzine si sarebbero avvicinate a John, il più carismatico del gruppo, se avessero scoperto che fosse già fidanzato ufficialmente. Così Cynthia, per i primi anni, fino al successo internazionale, rimase all’ombra dei riflettori.

Il brano è contenuto nell’album “Help!”, del 1965. Certo, potrebbe essere stato scritto anni prima, dopotutto “Two of us”, uscito nel 1970, è stato scritto durante il periodo dei Quarrymen… Ma le parole di “You’ve Got To Hide Your Love Away” sono davvero troppo profonde per essere dedicate a un amore che deve rimanere segreto solo per marketing. Come vedremo, il testo mostra frustrazione, rabbia, ma anche paura. Aiuta sapere che l’omosessualità nel Regno Unito, fino al 1967, era considerata un vero e proprio reato.

Così qui i fan dei Beatles si dividono, tra chi sostiene che sia uno sfogo verso la sua storia con Paul McCartney, e tra chi crede sia una canzone dedicata a Brian Epstein, che nel loro giro era dichiaratamente omosessuale.
Se conoscete un minimo la figura di John, sapete anche quanto fosse empatico, così, con tutte queste nozioni in mano, possiamo iniziare ad analizzare il testo.

Come al solito, anche se il testo è stato scritto totalmente da Johnn, i crediti sono Lennon/McCartney

Here I stand head in hand
(Eccomi qui con la testa tra le mani)
turn my face to the wall
(il mio volto rivolto al muro)
if she’s gone I can’t go on
(se lei è andata via, io non posso andare avanti)
feeling two foot small.
(mi sento piccolo mezzo metro.)
Everywhere people stare
(Ovunque vado la gente mi fissa)
each and every day
(ogni giorno e tutti i giorni)
I can see them laugh at me
(posso vederli ridere di me)
and I hear them say:
(e sentirli dire:)

Hey! You’ve got to hide your love away.
(Hey! Devi nascondere il tuo amore.)
Hey! You’ve got to hide your love away.
(Hey! Devi nascondere il tuo amore.)

“Help!” è di certo un album più maturo rispetto ai precedenti. I Beatles non parlano più di amori che sbocciano, di relazioni felici che, anche se disperate, intendono incentrare l’attenzione sulla speranza e sul fatto che andrà tutto bene. Anche Paul, il più positivo tra i quattro, in “Help!” mette la sua celeberrima “Yesterday”. “Help!” è un vero e proprio grido di aiuto – il brano omonimo è proprio scritto da John, il più cupo ma anche il più diretto – ed è così che “You’ve Got To Hide Your Love Away” si prende la terza traccia, non un brano intenzionato a rimanere anonimo, insomma.

Il ritmo è incalzante, sempre lo stesso, non fatichiamo però ad associarlo al moto interiore di quando abbiamo le nostre paturnie. Il protagonista è disperato, ha la faccia rivolta verso un muro, immaginiamo che non può vedere oltre quello che vorrebbe per i limiti. Infatti la testa è tra le mani, probabilmente abbassata, arreso perché quel muro non può essere distrutto.

If she’s gone i can’t go on” (trad. “Se è andata via, io non posso andare avanti”) non sappiamo se “lei” sia veramente andata, se abbia veramente preso la decisione di lasciarlo, è palese, però, che senza di lei il protagonista è perso, sentendosi piccolo, incapace di andare avanti nella sua vita.     
Il protagonista è una persona conosciuta, (ed è per questo che diamo per scontato sia proprio John) perché ovunque vada la gente lo fissa ed è così tutti i giorni della sua vita (nel brano “Help!” questo discorso è approfondito da John stesso), eppure queste persone – reali o immaginate dalle sue paranoie – sembrano tutte ben intenzionate a ricordargli di tenere segreto il suo amore.

Perché tutti dovrebbero dirgli ciò? Quando John pronuncia ”Hey”, è incalzate, come se si fosse destato da qualcosa, o se il tutto lo scuotesse. Abbiamo la sensazione di chi piange su un amore, di chi fantastica su come potrebbe essere, ma poi c’è lo “schiaffo” della realtà.
Il suo “Hey” e poi il verso che lo segue facendo da ritornello è ha il tono di John ironico, ma anche pieno di rabbia. È una sfida, leggiamo tra le righe il suo: “Sì, ok, lo tengo segreto, ma rimane comunque il mio amore.”.

Se ci fate caso nelle strofe, quando è John a parlare in prima persona, non definisce la persona come qualcuno che ama. Certo, è distrutto al pensiero che vada via da sé, ma come ripetiamo spesso quello potrebbe essere anche un semplice attaccamento.
Sono le persone a riconoscerlo come “amore”. È vero che spesso gli esterni vedono meglio ciò che noi vogliamo nascondere a noi stessi, ma noi crediamo che in questi versi John ci abbia voluto dare una conferma: “Sì, è il mio amore, e voi lo sapete bene.

How can I even try?
(Come posso anche solo provarci?)
I can never win
(non potrò mai vincere)
hearing them, seeing them
(ascoltandoli, vedendoli)
in the state I’m in.
(nello stato in cui sono.)

Lungi da noi parlare in modo troppo smielato, anche perché non crediamo all’impossibile, ma non possiamo non farci qualche domanda. Tutti abbiamo avuto, almeno una volta nella vita, quella sensazione del: “non ci provo perché tanto so che è impossibile”. Desistiamo perché partiamo già sconfitti, cambiare le regole del gioco richiede non solo coraggio e sforzo, ma anche e soprattutto voglia di combattere.

Anche se ci sforziamo di cambiare l’ambiente circostante, la frustrazione aumenta quando notiamo che non sappiamo il come farlo. Come poteva John mettere alla luce del sole un amore che nel 1965 non aveva neanche il supporto della Legge?

How could she say to me
(Come poteva lei dirmi)
love will find a way?
(che l’amore troverà un modo?)
Gather round all you clowns
(Venite tutti qui attorno, pagliacci)
let me hear you say.
(lasciate che io vi senta.)

Hey! You’ve got to hide your love away.
(Hey! Devi nascondere il tuo amore.)
Hey! You’ve got to hide your love away.
(Hey! Devi nascondere il tuo amore.)


Lo ripetiamo: siamo sostenitori McLennon, quindi ci scappa un sorriso, perché “Love will find a way” la associamo a una frase che avrebbe potuto tranquillamente dire Paul. Senza discostarci troppo dal punto di vista di John, – o del protagonista fittizio – però, notiamo tutto il pessimismo tipico di chi al momento non riesce a trovare una vita d’uscita.

Come può, la persona che amo, sostenere che l’amore troverà un modo?” Non si sta parlando di una relazione clandestina durante un matrimonio, né di due mondi differenti che non possono stare insieme per classi sociali. È un amore che tutti, e mettiamo l’attenzione su tutti, pretendono rimanga nascosto. Non c’è consiglio, in quel “You’ve got to hide your love away” c’è proprio un ordine, un’imposizione a cui non ci si può ribellare, neanche se sei John Lennon.
Ed ecco che John preferisce ascoltare i clown: persone che nella maschera del perbenismo nascondono odio, tradimenti, ricatti, giudizi, inganni… Tutta la società inglese dell’epoca, non poi così differente da quella di ora, che tiene alle convenienze più di quanto tenga ad altro.
John la ascolta, ben consapevole che sono parole di pagliacci, buffoni, che nascondono la loro tristezza in pensieri che non hanno un filo logico e che effettivamente fanno solo ridere chi è superiore moralmente.

Ecco, qualsiasi sia il motivo che ha spinto John a scrivere questa canzone, è innegabile che sia una denuncia a un pensiero già retrogrado dell’epoca: quello che amare una persona dello stesso sesso sia vergognoso, così tanto da essere costretti a nasconderlo.

“Why make it sad to be gay?”
Doing your thing is O.K.
Our bodies our own
So leave us alone
Go play with yourself – today.”

-John Lennon, poesia del 1972


Nessun commento:

Posta un commento