lunedì 20 settembre 2021

#Libri: I nostri anni leggeri

Come ben sapete, noi di 4Muses non sappiamo resistere ai libri ambientati nei primi decenni del Novecento. Ammettiamo quindi che abbiamo deciso di leggere “I nostri anni leggeri” di Diletta Pizzicori attratte molto di più dal contesto storico che da altro.

Non poteva andarci meglio. Ciò che ci è rimasto dopo la lettura di questo romanzo, infatti, non è molto la trama, ma i personaggi, proprio per la loro autenticità. A fine epilogo è come se ci fossimo svegliate da un sogno, con un’unica domanda: “Quanto conosciamo veramente delle persone?” 

“Per quanto si pensi di conoscere chi abbiamo amato, niente aderisce fino in fondo al nostro immaginario. La vita stessa è un gioco di specchi. Ciò che sembrava non è, ciò che abbiamo idealizzato esiste altrove. Una saga familiare capace di descrivere attraverso i suoi personaggi un caleidoscopio di sentimenti.”

-Catena Fiorello Galeano

È vero che non si può giudicare un libro dalla copertina, ma è anche vero che le parole della Fiorello Galeano sulla fascetta hanno avuto una forte risonanza nelle nostre sfere vibrazionali. Scriviamo spesso di come siamo tutti specchi, e soprattutto di come non conosciamo mai qualcuno veramente.

Nelle puntate di Apollo Station -potete recuperarle sui podcast di RadioSapienza- parliamo spesso di come affrontiamo le relazioni. Sapete che per noi non c’è molta differenza tra amicizia e amore e sapete anche che partiamo ben consapevoli del fatto che non conosceremo mai nessuno al 100%, anche se ci passiamo l'intera esistenza, h24.   

Le nostre idee di tradimento non rispecchiano l’idea della comunità. Per noi tradimento non è solo andare a letto con qualcun altro, anche perché lasciamo sempre tutti liberi di fare ciò che vogliono. Ma è anche vero che come ogni essere umano su questo pianeta, abbiamo anche noi il concetto di tradimento e ne rimaniamo ferite. Che possa essere legato ai sentimenti, a qualsiasi cosa fatta di nascosto che comporta poi alla mancanza di fiducia, o all'abbandono in casi di estremo bisogno, poco cambia. Insomma, c'è ben altro oltre il sesso. 

Ecco, il romanzo della Pizzicori, secondo noi, affronta anche questo tema: possiamo sentirci tradite dalla persona che abbiamo più cara al mondo, senza che questa persona abbia utilizzato un rapporto sessuale per mancarci di rispetto?

Stiamo nel 1993 e allla morte della loro nonna, Julia e Martha Parker ritrovano tutti i suoi diari. Julia passa l’intera notte a leggerli, soffermandosi soprattutto sul periodo di inizio Novecento, subito dopo la Grande Guerra. Fa così la conoscenza di sua nonna nella piena giovinezza, attratta da Primo, il giardiniere della villa di famiglia. Leticia, infatti, era figlia di una famiglia borghese inglese, proprietaria di molte tenute tra i paesini della Val di Bisenzio.  

“C’era un che di stregato in tutto ciò che aveva lo stesso sapore delle cose proibite, pericoloso ma anche incredibilmente allettante.”

Ciò che sconvolge davvero la famiglia più di settant’anni dopo, però, non è tanto la relazione clandestina tra Leticia e Primo, ma un altro più oscuro segreto. Ovviamente non vi diciamo di più per non rovinarvi l’intera storia.

Il libro vi darà le emozioni tipiche dell’Italia rurale subito dopo la Prima Guerra Mondiale. State certi che ritroverete le emozioni, i dissapori, le tradizioni e la quotidianità contadine, che i vostri nonni, bisnonni o genitori vi hanno raccontato.

Attenzione, piccolo spoiler da qui in poi. Vi consigliamo di non continuare la lettura di questo articolo se non volete rovinarvi il finale.

Finale che è aperto e stranamente dai nostri gusti -perché odiamo i finali aperti- crediamo che sia stato molto giusto così. Vedete, il concetto di tradimento è diverso da persona a persona, così come è diversa la reazione. Una Julia è intenzionata a tornare in Italia per trovare giustizia, un’altra può reagire come il resto della sua famiglia e lasciare che il segreto rimanga sepolto sotto la polvere del tempo.

Crediamo quindi, che sia stato un lampo di genio dell’autrice non farci sapere come siano andate le cose, e chissà che non lo potremmo sapere con un prossimo romanzo. È una nostra speranza, non c’è alcun tipo di anticipazione.

Comunque sia, sappiate che la lettura è scorrevole e le vicende così ben raccontate che potrebbe salirvi anche un po’ di nostalgia per le estati tranquille passate ai paesi di origine. Per noi è stato difficile interrompere la lettura per le incombenze di tutti i giorni, tanto che avremmo potuto finire il romanzo il giorno stesso in cui lo abbiamo inziato. 

Fateci sapere se avete intenzione di leggerlo, e se già lo avete fatto, non esitate a dirci la vostra!

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