mercoledì 29 settembre 2021

#SullaStrada: Bussana Vecchia

Mesi fa ce lo eravamo ripromesse, e per mesi lo abbiamo ripetuto a noi stesse e agli altri: dobbiamo andare a Bussana Vecchia.

Per noi le promesse sono una cosa seria: vanno necessariamente mantenute, ed è per questo che stiamo molto attente nel farle a noi stesse o agli altri.
Quindi, quando dopo aver letto "L'inizio di ogni cosa" di Luca Ammirati nel Febbraio di quest'anno e ci siamo rese conto che la Liguria era una promessa che volevamo farci, non ci siamo date molte scuse.
L'origine di Bussana Vecchia risale al periodo romano, ma questo borgo iniziò a cambiare e a trasformarsi solo dopo il passaggio alla Repubblica di Genoval’insediamento dei Conti di Ventimiglia.
 
Ciò che rende Bussana Vecchia quella che conosciamo oggi è il terremoto avvenuto il Mercoledì delle Ceneri del 1887, il 23 Febbraio; il terremoto, con epicentro a Diano Marina, ridusse il borgo in macerie e vide cinquantatré morti e ventisette feriti. Dopo essere stata resa inagibile, i suoi abitanti abbandonarono il luogo (rendendolo un borgo fantasma), spostandosi nell'area di Capo Marine, che divenne Bussana Nuova.
Fu solo alla fine degli anni Cinquanta, quando nel paese si iniziarono lentamente a insediare varie comunità di artisti, che Bussana Vecchia rinacque e prese il soprannome di "villaggio degli artisti".

È stato terapeutico visitare questo luogo.
Sarà una frase scontata, forse fatta, ma è così. Per noi nate e cresciute a Roma, bellissima ma in perenne movimento, caotica, rumorosa, senza tregua e grandissima, è sempre un toccasana e un sollievo staccare la spina.
Passare per l'Osteria degli Artisti - una delle ambientazioni principali del sopracitato libro -, lo diremo senza mezzi termini, ci ha fatto piangere. Sicuramente complice del fatto la nostra - quasi - eccessiva emotività che ci porta a piangere per tantissime cose, ma ricordare e rivivere nella nostra mente le esperienze di Tommaso (il protagonista de "L'inizio di ogni cosa"), a cui ci siamo col tempo tanto affezionate, non è stata un'esperienza da poco.

Visitare le botteghe degli artisti, vederne così tante e tutte aperte, per noi innamorate follemente di qualsiasi tipo di arte è stata un'esperienza che ci ha scaldato il cuore e ci ha lasciate fino a tarda sera con un grande sorriso in volto.
Se si è abbastanza chiacchieroni, poi, non è così raro iniziare a parlare con qualcuno e smettere dopo quasi due ore; e proprio perché noi chiacchierone lo siamo eccome, girovagando per le stradine ci siamo imbattute in Daniela e nella sua arte (qui potete trovare il suo profilo Instagram), e con lei abbiamo scambiato esperienze di vita e pareri sulla Sicilia.

E anche quando ci siamo lasciate alle spalle questo piccolo gioiello - che fino a due anni fa contava meno di ottanta abitanti - e ci siamo rese conto con grande soddisfazione di aver fatto innamorare anche il più scettico dei turisti (più comunemente chiamato "papà"), di promessa ce ne siamo fatta un'altra: per noi Bussana Vecchia non è di certo un "addio", ma un "arrivederci".


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