martedì 29 giugno 2021

#Costume&Società: La storia del Gay Pride

"Ignoranza s. f. [dal lat. ignorantia]. L’ignorare determinate cose, per non essersene mai occupato o per non averne avuto notizia."
(fonte: dizionario Treccani)
 
Gay Pride=Carnevalata.
Ci avete fatto caso? chi lo pensa non sa nemmeno né dove nasce il Gay Pride, né come nasce, né perché nasce.
L'ignoranza non è da condannare, siamo umani e ancora non onniscenti, ma crediamo sia anche fondamentale non rimanere bloccati sulle proprie convinzioni.
Perché sì, invece l'ignoranza volontaria è da condannare eccome.
 
"Say it clear, say it loud. Gay is good, gay is proud.
(Dillo in modo chiaro, e urlalo. Essere gay è giusto, essere gay è motivo d’orgoglio)"
- Slogan dei manifestanti durante i Moti di Stonewall.

27 Giugno 1969, è poco dopo l'1:20 di notte quando la polizia newyorkese irrompe nel locale gay Stonewall Inn a Manhattan.
Nel bar di Christopher Street quella notte, dopo che le duemila persone presenti nel bar protestano contro i quattrocento poliziotti, vengono arrestate tredici persone, ovvero "coloro i quali si trovavano privi di documenti di identità, quelli vestiti con abiti del sesso opposto, e alcuni o tutti i dipendenti del bar", ovviamente solo dopo essere state isolate e picchiate dalle autorità.
Il giorno dopo, stessa storia. La protesta dura fino alle prime ore del mattino.
Al terzo giorno di rivolta, cinque giorni dopo, sono mille le persone a protestare contro la polizia.

Il 27 Giugno 1970 fu celebrato a Chicago il primo Gay Pride (letteralmente: Parata dell'Orgoglio Omosessuale) della storia; la marcia fu organizzata dalla Chicago Gay Liberation, partì da Washington Square Park e arrivò al Richard J. Daley Center, anche se si sarebbe dovuto fermare alla Water Tower.
Solo il giorno dopo, la città che fu colpita un anno prima, ospitò il Pride e la marcia, che partì da Greenwich Village Sheep Meadow e finì a Central Park. Come possiamo ben immaginarci, risultò essere estremamente liberatoria per la comunità LGBTQ+, tanto che il New York Times parlò di questo evento come di "una nuova forza e orgoglio delle persone gay". Si può dire quindi che è vero, il Pride di New York non fu il primo, ma fu sicuramente quello più importante: mise una benda sul colpo che la comunità aveva accusato un anno prima, e fu l'inizio ufficiale di quella che a oggi è forse la marcia più famosa in tutto il mondo, e che con il tempo ha reso il mese di giugno il mese ufficiale del Pride Month (letteralmente: Mese dell'Orgoglio).

"Il primo NYC Pride fu un successo oltre ogni tipo di immaginazione, assieme al gay-in a Central Park, fu il più grande raduno di omosessuali al mondo. Mandò un potente messaggio sia ai gay che agli eterosessuali, ossia che c'era un movimento di massa col quale avere a che fare."

In Italia la prima manifestazione ebbe luogo il 5 Aprile 1972 nella città ligure di Sanremo, per protestare contro il Congresso internazionale sulle devianze sessuali coordinato dal Centro Italiano di sessuologia, ma si dovette aspettare fino alla manifestazione del 28 Giugno 1981 di Palermo, organizzata da Arcigay, per sentire usato il nome "festa dell'orgoglio omosessuale" e anche in questo caso la manifestazione fu una reazione a un omicidio di una coppia omosessuale.
Sapete qual è la cosa che oggi fa più sorridere? A proporre che la manifestazione fosse chiamata "festa dell'orgoglio omosessuale" e a fondare l'associazione fu Marco Bisceglia, un sacerdote.
Degni dota i Pride del 1994 e del 2000 svolti a Roma, organizzati entrambi dal Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli (e Arcigay, Imma Battaglia e Vladimir Luxuria nel '94) a cui presero parte nel primo oltre diecimila persone tra cui la parlamentare europea Claudia Roth, l'allora Sindaco di Roma Francesco Rutelli e numerosi esponenti del Partito Radicale, mentre nel secondo (che fu organizzato in concomitanza al Giubileo del 2000) la Capitale fu presa letteralmente d'assalto dai manifestanti, che superarono i cinquecentomila e a cui presero parte numerosi personaggi internazionali, tra cui RuPaul, Geri Halliwell e GloriaGaynor.

Eppure, il Gay Pride è ancora considerato da moltissimi una semplice "Carnevalata" non necessaria e messa in piedi ogni anno per ostentare un qualcosa che non andrebbe ostentato e che viene portato avanti per scopi puramente ludici.
Sulla base di quel che avete letto nelle righe precedenti (che raccontano forse lo 0,01% delle battaglie e di quel che ha subito la comunità LGBTQ+ nel corso dei decenni) e sulla base di quel che sta accadendo in questi ultimi giorni, però, siete ancora convinti del fatto che la marcia per i diritti che dovrebbero spettare a tutti sia finta?
Perché noi di 4Muses siamo abbastanza convinte del fatto che affermare (come in molti stanno facendo) che il DDL Zan di cui si sta tanto parlando in questi ultimi mesi, non sia necessario o che sia addirittura inutile, sia l'equivalente di dare il via libera agli atti di violenza contro ogni persona non cisgender e/o non eterosessuale.
Ripetiamo: siete proprio convinti che dovremmo finirla qui?

"Senza entrare nel merito della questione, voglio dire che il nostro è uno Stato laico, non è uno Stato confessionale quindi il Parlamento è certamente libero di discutere e di legiferare. [...] Il nostro ordinamento contiene tutte le garanzie per assicurare che le leggi rispettino sempre i principi costituzionali e gli impegni internazionali, tra cui il Concordato con la Chiesa."
- Mario Draghi, Presidente del Consiglio.

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