venerdì 9 luglio 2021

#Costume&Società: Ferragnez vs Codacons, quando tutto è cominciato

Dopo il caso, esploso qualche settimana fa, sul tweet di Madame, quello in cui la cantante affermava un semplice: “se non mi supporti, io non sono obbligata a fare una foto con te, soprattutto non mentre sto mangiando”, il popolo del web è esploso con commenti ironici, ma uno più di tutti ha catturato la nostra attenzione: in un tweet si ripresentava la situazione di Madame ma con Fedez. Di quest’ultimo, però, non era necessario sapere le canzoni, album o altro, bensì le volte che il Codacons lo aveva denunciato. Quindi la domanda è sorta spontanea: come è iniziata questa guerra Ferragnez vs Codacons?

Facciamo un passo indietro: cos’è il Codacons? Si tratta di un’associazione senza scopo di lucro con il compito di difendere i diritti e gli interessi dei consumatori. Durante i mesi bui di inizio pandemia, Fedez e sua moglie Chiara Ferragni avevano lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per l’apertura dell’ospedale San Raffaele di Milano, con letti e macchinari per le terapie intensive. Il problema della piattaforma era che chiedeva agli utenti se erano d’accordo o meno, spuntando una casella, se destinare il 10% alla piattaforma, ma la scelta era preselezionata. Il consumatore, quindi, che non voleva donare, doveva togliere da solo la spunta sulla casella della percentuale. Il Codacons si era mosso per fermare una raccolta fondi ritenuta “ingannevole”. Nello stesso tempo, però, la stessa associazione chiedeva donazioni per supportare la stessa nella battaglia a fianco dei cittadini contro il covid, ma anche per risparmiare su tasse future. Il banner su cui c’era il messaggio sembrava indicare il suo interesse nel supportare i cittadini in piena pandemia, ma in realtà chiedeva donazioni per sé.
Fedez era quindi intervenuto, smascherando l’inganno del Codacons, che si era giustificato con “siamo anche noi in difficoltà con la pandemia.”

Chiusa questa imbarazzante pagina, si apre il secondo capitolo della saga, quando Vanity Fair pubblica una foto di Chiara Ferragni rappresentata con l’iconografia della Madonna. L’articolo parlava delle donne più famose e imprenditrici d’Italia, ma… apriti cielo! Il Codacons presentò un esposto contro Chiara Ferragni per blasfemia e sfruttameto di immagini religiose a fini commerciali. Sì, avete capito bene, non al giornale, ma alla giovane influencer.

La battaglia a colpi di denunce e controdenunce non si placa e arriviamo a Sanremo 2021 (cerchiamo di essere sintetiche, perché questa guerra sembra non aver fine). Fedez era in gara insieme a Francesca Michelin con la canzone “Chiamami per nome”. Il giorno del televoto, Chiara Ferragni scrisse sul suo profilo instagram di votare il marito, cosa che fanno tutti i compagni dei concorrenti (e non solo). Il Codacons si inalberò perché l’appello fatto era una truffa ai danni degli spettatori e della Rai. Un piano atto a far vincere Fedez grazie al potere dei suoi numerosissimi follower, il cui voto risultava come effettuato da un enorme call-center. Tant’è che hanno vinto i Maneskin con “Zitti e Buoni”.


E arriviamo all’ultimo caso scoppiato pochi giorni fa: la canzone “Mille”, fatta da Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti. Dopo il fatto di essersi presentato con un cappello avente il marchio della Nike sul palco del primo maggio, dopo aver sponsorizzatto la sua linea di smalti, Fedez avrebbe fatto ulteriormente pubblicità occulta alla Coca Cola, stavolta, nel pezzo che fa:

Labbra rosso Coca-Cola
Dimmi un segreto all'orecchio stasera

Inutile dire che vi era il disclaim nell’infobox della presenza di prodotti a fini commerciali, ma per il Codacons doveva essere scritto a caratteri cubitali sul video. La risposta di Fedez è stata, questa volta, molto più soft: si è servito dell’ironia. Con un video su Tik Tok, simulava un discorso con il suo avvocato in cui avvisava il cantante di aver vinto la causa contro il Codacons. Fedez canta la parte di Orietta Berti che fa “Hai risolto un bel problema, ma poi me ne restano mille” mentre compaiono nel video gli screen dell’ultimo esposto dell’associazione per la parola “Coca-Cola”. Pubblicità occulta, certamente.

Ora non resta che aspettare l’ennesimo capitolo della saga Ferragnez vs Codacons!

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