lunedì 16 agosto 2021

#Costume&Società: Influenza vittoriana

Avete presente quando la gente dice: “Ma basta con questa americanata di Halloween, non ci rappresenta.”? O quando: “Mah, dove andremo a finire con queste persone che danno così tanto retta agli influencer!”? Ecco, perdonate queste persone perché non sanno quello che dicono. E già che ci siete, fate leggere loro questo articolo.

No, non parleremo di come Halloween sia una festa di tradizione europea -abbiamo creato un’etichetta apposita- e neanche ci interessa sostenere la gang delle spunte blu. Oggi vi parliamo di come ancora adesso, nel 2021, siamo soliti seguire più di una moda portate in auge da quelli che possiamo definire i Ferragnez dell’Ottocento: la Regina Vittoria e il principe Albert.

I due cugini si sposarono il 10 febbraio 1840 nella Cappella Reale di St James’s Palace. Giovani, -entrambi di ventuno anni- belli e davvero innamorati, fu facile per il popolo empatizzare fin da subito con la coppia reale che diventò poi capostipite dell'intera aristocrazia europea.

Vittoria si presentò all’altare con uno splendido abito di pizzo di Honiton e raso di Spitafields, il tutto di colore bianco. L’abito era decorato con dei merletti e fiori d’arancio, ripresi anche dalla coroncina sopra il velo. Fino a quel momento, solitamente, le spose indossavano abiti color crema, più tendenti verso il giallo per un’antica tradizione di epoca romana: il giallo era infatti il simbolo della dea Vesta, protettrice del focolare domestico. L’immagine del matrimonio tra Vittoria e Albert fece il giro d’Europa, forse anche perché l’ultima regina prima di lei risaliva a centotrentasette anni prima: la Regina Anna, ultima appartenente alla dinastia Stuart. L’interesse verso Vittoria era più che alto, oggi potremmo definirlo quasi ossessivo.

La storia insegna, comunque, che da quel momento ogni sposa inglese (e non) cominciò a indossare l’abito bianco, simbolo di purezza, per il proprio matrimonio. Così, se vi capita di sfogliare una rivista per abiti da sposa e siete più tendenti verso la scelta del colore bianco, sappiate che dovete il tutto alla Regina d’Inghilterra di quasi due secoli fa.

"Siamo molto popolari a causa della nostra felice vita domestica e del buon esempio che essa fornisce."

-Vittoria, in una lettera indirizzata allo zio Leopoldo

Ma non è finita qua. Come accennato prima, i due incarnavano la vera bellezza dell’epoca, che non era di certo basata sui canoni estetici, bensì sulla dote di entrambi di essere ottimi genitori. L’idea di casa e di famiglia era importantissima per l’Ottocento e grazie all’amore che i due provavano l’uno per l’altra, ma anche per il popolo, non fu difficile dare l’immagine di padre e madre all’altezza delle aspettative. I nove figli arrivati durante i ventuno anni di matrimonio -Albert morì nel 1861, a soli quarantadue anni- ne sono una prova. In più pensate che a Vittoria fu quasi proibita un’altra gravidanza dopo la sua quinta, e che l’ultima figlia, Beatrice, (1857-1944) nacque quando la Regina aveva già trentotto anni.

Avete presente le decorazioni ricercate degli abiti ottocenteschi? Ecco, anche per questo ringraziate Vittoria e Albert. La prima amava impreziosire i tessuti con pizzi, nastri, fiocchi e balze. Albert, invece, amava così tanto le decorazioni floreali che la moglie lo accontentava indossandoli. L’abito che Vittoria mise quando andò in visita da Napelone III in Francia, è ancora oggi rimasto nella storia. E dopotutto, ancora oggi troviamo vestiti decorati con fiori, no?

I due coniugi erano inoltre amanti della Scozia tanto che trasformarono la loro tenuta da caccia in quello che oggi conosciamo come il castello di Balmoral, decorato con tessuti Tartan disegnati dallo stesso Albert. Vittoria, dal canto suo, cominciò a vestirsi spesso con il Tartan e riuscì a renderlo popolare persino in America


Non solo abiti (che potete ammirare al Victoria & Albert Museum di Londra) o stile di vita, nelle tradizioni che Vittoria e Albert hanno portato fino ai nostri giorni. 

Nel 1848 l’Illustratred London News mostra un’immagine all’epoca bizzarra della famiglia reale: Vittoria, Albert e i loro primi cinque figli -Vittoria (1840-1901), Albert che diventerà Edoardo VII (1841-1910), Alice (1843-1878), Alfredo (1844-1900) ed Elena (1846-1923). Luisa, nata a marzo del 1848, non è presente- attorno a un albero decorato. L’illustrazione riporta come descrizione: The Christmas Tree, l’albero di Natale. Così come successo per il giorno del matrimonio, l’immagine ebbe da subito un enorme successo. I sudditi ne presero esempio, riempiendo le case di alberi decorati con candele, dolci e doni riposti ai piedi già in quello stesso Natale.

Insomma, l’epoca vittoriana è stata certamente l’epoca d’oro per l’Inghilterra e l’Europa in generale. Complice è stata anche l’industrializzazione, ma molto hanno fatto le due figure pilastri che in sole due generazioni hanno messo sui troni di tutta Europa i loro discendenti.

Ecco perché l’influenza di Vittoria e Albert vive ancora adesso: ciò che nasce immortale, è destinato a rimanere immortale.

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