giovedì 20 luglio 2023

#Libri: Aeternum

Non è semplice provare a descrivere un libro che ti è piaciuto, e di una persona che conosci e stimi ma che, allo stesso tempo, non rientra completamente nel tuo genere.
 
Tagliando subito la testa al toro possiamo dire che Aeternum è un libro riuscito, con una struttura solida e un’idea interessante e ben applicata.
 
Senza fare spoiler possiamo dire che il libro incrocia i temi della predestinazione e della possbilità che le nostre vite non siano altro che “nuove esperienze” di una stessa anima.
Questo fondo arcano, magico e misterioso si innesta sulla storia personale di Astrid e della sua famiglia, mentre l’Europa e il mondo intero sono scossi dagli eventi del secolo breve.
La narrazione, quindi, alterna fasi “oniriche” alle vicende di Astrid e della sua famiglia, il suo amore, la volontà di costruire la famiglia, le contrapposizioni tra il nuovo e il vecchio continente.
La particolarità del libro, infatti, è senza dubbio quella di far gustare “sapori narrativi” diversi. Astrid, a tal proposito, nel corso della sua vita avrà modo di esplorare varie città europee e americane, permettendo al lettore di apprezzare la diversità culturale e le ambivalenze delle varie epoche, anche grazie alla precisione di Francesca nel descrivere humus culturali diversi a seconda dell’epoca e della nazione descritta.
 
Sebbene ci siano spunti interessanti e grande capacità di coniugare storia individuale agli eventi del Novecento, non nascondiamo di esserci chiesti, in alcuni momenti, dove volesse andare a parare il libro, cercando “un senso ultimo” alla storia, scoprendo poi che è proprio il viaggio a essere importante.
Lo stile di scrittura è adatto al tipo di libro. Nessun periodo pindarico o, viceversa, striminzite sequele di parole come un comune thriller best-seller. Tutto è funzionale all’idea di Francesca (che è poi il punto forte del libro).
In chiusura lasciamo una lista di pregi e difetti (puramente personali). 
Pregi: Idea originale e ben sviluppata; ottimi intreccio tra storia individuale e fenomeni sociali più ampi; grande capacità di descrivere lo spirito dell’epoca
Difetti: Se cercaste un libro più comune, basato sulla narrazione classica, potreste chiedervi, a momenti, dove sta andando a parare il libro.
In chiusura ci sentiamo di raccomandare fortemente il libro che in nessun momento sembra provenire dalle mani di una neo-scrittrice.
Lo pensiamo con sincerità: Francesca è destinata alla scrittura e se queste sono le premesse non vediamo l’ora di mettere le mani sui nuovi lavori.

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