lunedì 17 luglio 2023

#Anime: La Regina dei 1000 anni

La Regina dei 1000 anni” è uno di quegli anime che abbiamo visto poche volte, quando eravamo molto piccoli, ma che ci è rimasto molto impresso. Crediamo che sia proprio a causa sua se amiamo i thriller e i complotti, ma è anche a causa sua se il genere fantascientifico non è tra i nostri preferiti: come si può anche solo aspirare ad arrivare a questi livelli?

Forse non andremo molto d
’accordo con i fan più accaniti, ma la sigla italiana, cantata da Cristina D’Avena e Augusto Martelli, è tra le nostre preferite in assoluto.

Comunque, il titolo originale è “Shin taketori monogatari: sennen joō” (trad. “La nuova storia di un tagliabambù: la regina dei mille anni”). Il manga è di Leiji Matsumoto (già autore dei celebri Capitan Harlock e Galaxy Express 999) ed è uscito in Giappone per la prima volta nel 1980, edito d/visual. L’anime è andato in onda per la prima volta in Giappone sulla Fuji TV nel 1981; in Italia arriva nel 1982 su Rete 4

Mille mille anni, Regina tu vivrai
mille mille volte la Terra salverai
mille mille amici nel mondo troverai
mille mille storie a noi racconterai.

Mille mille anni meno uno e la Terra scoppierà
mille mille anni meno uno e Lamethal si scontrerà
mille mille anni meno uno la Regina che farà?


Tori
è un ragazzino di quattordici anni che, rimasto orfano, va a vivere con lo zio: il professor Amamori, direttore dell’osservatorio astronomico di Tsukuba.     
Il ragazzo prova in tutti i modi a non pensare alla tremenda sorte capitata ai genitori, liquidata come incidente, ma proprio non riesce. I due, infatti, sono morti a causa di una misteriosa esplosione che suscita numerosi interrogativi nella mente di Tori.

Comunque la vita, almeno per lui, va avanti e proprio all’osservatorio fa la conoscenza di Kira Tesawa: l’assistente dello zio. Lei è bella quanto strana, ma i due riescono a diventare amici senza nessuna difficoltà. Nel corso del tempo, però, Tori rimane scosso da una tremenda notizia: il 9 settembre 1999, alle ore 9:09:09 la Terra si scontrerà con il pianeta Lamethal.

Mille mille guerre tu combatterai
mille mille volte vincere dovrai
mille mille stelle così raggiungerai
mille mille ancora e non ti stancherai.

[…]

Mille mille monti presto scalerai
mille mille mari e fiumi solcherai
mille mille cieli tu attraverserai
mille mille cosmi così tu conoscerai.


Fortunatamente sembra arrivare in nostro soccorso (nostro nel senso di noi terrestri, ovviamente) la misteriosa e potente organizzazione: “Regina dei 1000 anni” con l’intento di salvare l’umanità e il Pianeta dallo scontro finale.
Come se non bastasse la collisione, però, è presente anche un vero e proprio nemico: i “Pirati dei 1000 anni”, che metteranno i bastoni tra le ruote alla Regina, ma tutto questo perché? E soprattutto, c
’entra qualcosa la morte dei genitori di Tori?

La genialità di Matsumoto in questo caso si nota nel non mostrare mai la realtà per quella che è. Episodio dopo episodio i nostri protagonisti si fideranno di persone che poi risulteranno essere dei subdoli traditori, con verità celate dalle più alte cariche istituzionali politiche e invasioni aliene scampate per poco.
Come nel più classico divide et impera, nulla è come sembra e questo mescolare le carte in tavola porta i tre a confondersi, a dividersi e quindi a rallentare il lavoro per poter salvare la Terra.
Sono tanti i temi affrontati: dal razzismo alle classi politiche che ignorano completamente quelle dei lavoratori e ancora: dal valore dell’amicizia alla più completa indifferenza dei potenti verso la vita sul nostro Pianeta.

Con tutto ciò, forse non dovremmo più biasimare i nati negli anni Ottanta (come chi sta scrivendo questo articolo) se non riescono a guardare gli anime moderni, forse perché troppo lenti o privi dello stesso pathos che ci incollava allo schermo. Certo, forse era più facile correre davanti al televisore quando andava in onda un episodio al giorno, soprattutto se sapevi che una volta saltato era perso per sempre (nessuna replica era mai certa), ma siamo convinti che se un Netflix o un Prime Video potesse mettere le puntate in streaming, nuove generazioni di fan seguirebbero con ansia e apprensione il destino della Terra, chiedendosi chi è la Regina e quanto c’è di buono in lei.

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