sabato 15 agosto 2020

#StorieRomane: Villa Stuart

Quando i romani sentono nominare Villa Stuart solitamente pensano: “Eccallà, e mo chi s’è fatto male?” perché sede dell’omonima clinica privata specializzata in chirurgia ortopedica e riabilitazione. Ma non tutti sono a conoscenza della sua storia e di come abbia portato alla follia due suoi inquilini.

È una dimora del Seicento, acquistata nel Settecento da James Francis Edward Stuart (Londra, 1688- Roma 1766), figlio di re Giacomo II d’Inghilterra, Giacomo VII di Scozia e Maria Beatrice d’Este, sua seconda moglie. Passò in eredità a Lady Emmeline Stuart, una poetessa e scrittrice inglese. Viveva lì assieme al suo compagno: Lord Allen.
La convivenza fuori dal matrimonio era uno dei motivi per cui la coppia si ritrovava spesso citata nelle chiacchiere dell’alta società, ma di certo non era il principale.

Emmeline aveva una passione incontrollata per l’occulto, tanto da trasformare la residenza in un luogo di riconoscimento per gli amanti del mistero. Ogni sera venivano organizzate sedute spiritiche ed erano ospitati i medium più famosi provenienti da tutta Europa.

Lord Allen si avvicinò allo spiritismo con il passare del tempo, finché divenne un’ossessione anche per lui. Emmeline era convinta di essere perseguitata dai fantasmi, soprattutto da quello della sorella annegata a sedici anni nel Tevere. Allen, invece, pensava di essere braccato dai demoni.
La situazione in casa sembrava peggiorare di continuo: i testimoni raccontavano di vasi che si infrangevano contro le pareti da soli, di poltrone che si spostavano senza essere toccate da nessuno e di tantissimi altri fenomeni inspiegabili.

I domestici cominciarono ad accettare lavori da altre parti e dopo fu la volta dell’abbandono anche da parte degli amici. I due rimasero completamene soli, finché anche Allen sparì nel nulla. Nessuno lo cercò, convinti che fosse scappato dall’instabilità mentale di lei. 
Emmeline andava raccontando che ogni sera si addormentava stringendo la mano del suo amato, ma nessuno credé alle sue parole fino alla sua morte, nel 1855.

Qualche giorno dopo venne scoperto un piccolo buco nella parete di fianco al suo letto. Dal buco si vedeva una mano e, quando le autorità ruppero il muro, liberarono anche il cadavere in decomposizione di Lord Allen. 

I due infestano ancora adesso Villa Stuart, ma trasmettendo pace e armonia, perché di nuovo insieme.

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