giovedì 13 agosto 2020

#MustToWatch: The 100


Bentornato al nostro appuntamento settimanale del #MustToWatch! Questa settimana entriamo nel mondo delle serie TV distopiche, quelle che trattano di tempi post-apocalittici. Siamo lontani anni luce dal mondo extraterrestre di X-Files (qui per l'articolo), dove i protagonisti erano i terrestri che entravano in contatto con gli esseri umani. Ci immergiamo, stavolta, in un mondo ormai inospitale e dei ragazzi saranno la sola speranza dell'umanità. La loro missione? Dopo 97 anni, è il momento di ri-colonizzare la Terra: sto parlando di "The 100"!
In un futuro lontano, ciò che resta della razza umana vive da quasi un secolo sull'Arca, una nave spaziale con regole molto severe: le trasgressioni dei minori sono puniti con la reclusione, mentre gli adulti vengono espulsi direttamente nello spazio siderale. L'ossigeno presente, però, sta per finire, quindi le alte sfere di comando scelgono di mandare 100 dei delinquenti che hanno nelle prigioni sulla Terra, per vedere se è ancora abitabile dopo un disastro nucleare che all'apparenza ne aveva precluso la vita. Clarke, Bellamy, Octavia, John, Finn, Monty, Jasper e tanti altri vengono spediti in una zona verde della Terra e la prima scoperta che fanno è questa: le radiazioni non ci sono più, si può tornare a vivere sul pianeta. Ben presto, però, scoprono a proprie spese la Terra non è solo ospitale, ma anche popolata. I terrestri non vedono di buon occhio gli skaikru, il popolo venuto dal cielo, ed iniziano una serie di guerriglie per il controllo del territorio.

La trama è di una serie distopica di genere teen drama. Tratta dagli omonimi libri di Kass Morgan, sullo schermo noi vediamo una storia completamente diversa. I solo legami sono i nomi di alcuni personaggi e il pretesto di trama iniziale, in seguito gli eventi prendono una piega drasticamente diversa.
Malgrado la storia possa essere solo una delle tante post-apocalittiche con protagonisti poco più che adolescenti, la serie ha molto a cuore il concetto di etica e di scelta. Continuamente i personaggi sono divisi tra ciò che è giusto fare e ciò che va fatto per sopravvivere, tenendo conto che la vita non è solo un continuo scappare dalla morte. La decisioni che i vari personaggi prendono non sono mai scontate, ma ognuna è volta al perpetuare della razza umana, che sia terrestre o meno. I personaggi femminili sono agguerriti, viene completamente abbandonato il concetto di "principessa da salvare" e anche la ragazza all'apparenza più "sciocca" diventa una guerriera assetata di sangue, mossa dall'istinto di vendetta e conservazione. Le donne sono al comando quasi sempre.


Clarke Griffin, personaggio principale della serie, è stata inserita da Buzzfeed tra i "29 migliori e coraggiosi personaggi femminili" e "The 100" è stata inserita dalla rivista Rolling Stones tra le 40 migliori serie televisive di fantascienza di tutti i tempi.
Solitamente vediamo che in queste serie tv i personaggi diventano assassini senza alcun riscontro emotivo, ma quello che ha di vincente "The 100" è proprio la sua coerenza. 


Ogni morte lascia un segno indelebile sui personaggi, alcuni arrivano proprio a suicidarsi per allontanare dalla mente i volti delle proprie vittime. La sola consolazione che alcuni trovano nell'ultimo saluto è una frase: "May we meet again", "Ci incontreremo ancora". Ho sempre adorato questa citazione, perché qui il concerto di morte non è mai un addio, ma solo un arrivederci. Alcuni personaggi, addirittura, si ritrovano a "vivere" in un chip da inserire nella mente di altri, in una metaforica esistenza nei ricordi. Dopotutto nella mente abbiamo sempre chi ci ha lasciato.

Maybe life should be about more than just surviving

Arrivata alla settima e ultima stagione, i personaggi pronti a combattere l'ultima guerra, che vedrà chi riuscirà davvero a perpetuare la razza umana, in un diabolico schema di selezione naturale: solo chi si adatta sopravvive.

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