sabato 4 febbraio 2023

#Arte: Forchetta nel lago

“La vita è una zuppa e io sono una forchetta”
(Anonimo)

Nel mondo accadono indubbiamente cose strane. All’inizio abbiamo creduto fosse un fotomontaggio, qualcosa fatto in computer grafica. E invece esiste davvero. E lì abbiamo capito.

Ci sono dei giorni nei quali le persone decidono di fare grandi cose. Ci sono dei giorni nei quali uno scultore sceglie di ricercare la verità. Lo fa scolpendo una forchetta gigante e piantandola in un lago. L’acciaio inossidabile diventa materia viva nella sua inorganicità. La cultura raggiunge le vette più elevate attraverso la celebrazione del bisogno primario del nutrimento e della sua elevazione a livello estetico. L’elemento dell’acqua rimanda all’origine della vita stessa e valorizza l’idilliaco paesaggio circostante.

Probabilmente lo scultore non ha pensato a tutto questo, ma noi sì. Comunque coloro che hanno compiuto tale impresa si chiamano Jean-Pierre Zaugg e Georges Favre. E hanno fatto un ottimo lavoro, quest’opera che si trova nei pressi del lago di Ginevra attira facilmente l’attenzione del passante.

Lo scopo della scultura in realtà è stato quello di celebrare il decimo anniversario di un museo dell’alimentazione che si trova lì nei dintorni. Vevey è il nome della città dalla quale la si può facilmente osservare, nonché il luogo dove è nata la Nestlè.

I più scettici e disillusi diranno qualcosa come: “Un’altra celebrazione kitsch del capitalismo, se la potevano risparmiare”.

Ma volete mettere? È una forchetta in un lago. Ne esiste una e una sola al mondo, e sicuramente è molto simpatica. Anche se forse “simpatica” non è una parola adatta per un’opera d’arte pubblica, ma tant’è…

È la prima cosa che andremo a vedere in Svizzera.

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