sabato 18 marzo 2023

#Disney: Only Murders in the Building - Recensione

Oggi giorno è facile creare contenuti audio-visivi da sottoporre al pubblico più vasto grazie alla potenza di internet. Se a questo aggiungiamo quanto il true crime sia diventato argomento di vendita, il mix è presto fatto. Con queste premesse non possiamo fare a meno di parlare di: Only Murders in the building, una divertente serie tv presente nel palinsesto di Disney+.

Potremmo definirla una commedia con dei tratti di giallo, quasi una dark comedy, ma non sarebbe la categoria giusta sotto la quale poter etichettare questo prodotto. Al momento è possibile prendere visione delle prime due stagioni, composte da dieci episodi ciascuna e siamo in attesa di una terza. In un palazzo dell’Upper West Side, nell’immaginario Arconia Building, successivamente alla scoperta di un’orribile morte, tre inquilini decidono di giocare agli investigatori per metter su un podcast simile a quelli che tanto amano ascoltare.

La compagine che si apre sotto gli occhi dello spettatore non potrebbe che essere più strana e diversa. I tre protagonisti, infatti, si intersecano bene proprio grazie alle loro diversità. Nascondono tutti e tre qualche dettaglio della propria vita, ma in realtà è normale considerato che non si conoscevano prima di trovare qualcosa in comune. Da una parte abbiamo Charles-Haden Savage (Steve Martin), ex attore di polizziotteschi che non ha un ingaggio o una relazione da fin troppo tempo. Dall’altra possiamo vedere Oliver Putnam (Martin Short) sceneggiatore che, all’indomani del suo più grande fiasco, è al verde. Infine, Mabel Mora (Selena Gomez), una ragazza di venticinque anni circa che si è trasferita nell’appartamento della zia con la scusa di ristrutturarlo.

I tre, quindi, tra assurde ipotesi e indagini via via sempre più inconcludenti, si districano in una fitta rete di segreti e bugie. Durante la prima stagione non dovranno far altro che investigare su ciò che è accaduto all’inquilino del nono piano, ma il podcast ha successo e di conseguenza finiranno nell’occhio del ciclone. Tra fan che iniziano ad appostarsi sul fondo della loro via e individui che preferirebbero cacciarli al di fuori del palazzo, la narrazione si muove sulle corde dell’ilarità.

La serie, dunque, spinge molto sulla fascinazione che il true crime suscita nel pubblico. Dalla creazione di un podcast, alle indagini, all’illusione di poter riuscire ad agire come degli investigatori. Dei creativi che fanno squadra per riuscire a svelare l’arcano. Il tutto è ben riuscito perché il giallo che si cela nell’andamento delle puntate è ben congeniato tanto quanto la caratterizzazione dei personaggi. La narrazione, infatti, si muove su filoni diversi. Siamo davanti a un racconto orizzontale, ovvero le indagini dietro alla morte con cui si apre il primo episodio, ma allo stesso tempo in ogni singola puntata abbiamo tessere del puzzle del passato dei protagonisti.

Only murders in the bulding
è un diamante inserito all’interno di un contesto fin troppo mainstream. Una chicca che passa inosservata tra tutti i prodotti Marvel o Star Wars. Gli eroi di tutti i giorni, paradossali e sconclusionati per quanto essi possano essere, tornano presenti in una narrazione divertente e brillante. Una serie tv che, nel corso del tempo, ha avuto diverse candidature per i principali premi seriali, ma che anche in questo caso è passata in sordina.

Se volete, dunque, farvi due risate in leggerezza, seguite questo consiglio e accedete a Disney+ guardandovi questo visionario podcast seriale.

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