venerdì 17 marzo 2023

#Mitologia: Il significato di S.H.A.Z.A.M.

Nato nel febbraio del 1940, sotto l’etichetta Whiz Comics, per la Fawcett Comics, Captain Marvel ha una storia assai travagliata. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, questo fu il supereroe più apprezzato e venduto riuscendo a superare le prime icone della DC come Superman e Batman. Del resto, questo eroe ha molto in comune con entrambi i personaggi della DC. A onor del vero, fu anche il primo dotato di calza maglia e mantello a essere trasposto cinematograficamente, con un serial dal titolo: Adventures of Captain Marvel, del 1941.

La Golden Age editoriale, quindi, venne principalmente segnata dalla sua presenza. Nel 1941 la Fawcett Comics iniziò a prendersi la leadership sul mercato fumettistico tanto che ogni singolo membro della Marvel Family iniziò ad avere dei capitoli dedicati. I problemi iniziarono a sorgere con le prime accuse da parte della DC di violazione del copyright. La Dective Comics, infatti, avanzava delle pretese editoriali dovute alla similitudine di questo eroe con quelli nati sotto la propria etichetta. Captain Marvel venne considerato come un’altra versione dell’alieno Kal-El, anche per via della doppia identità e della natura dei suoi superpoteri. Indubbiamente esistevano delle similitudini con le origin stories nate da DC, Billy Batson (alter ego adolescente di Captain Marvel) era orfano così come lo era Bruce Wayne.

Le diatribe legali tra le due case editrici durano circa un decennio, nel 1951 la corte si dichiarò favorevole nei riguardi della Fawcett, ma successivamente in appello il risultato di questo verdetto venne ribaltato. Da qui iniziarono a emergere le difficoltà relative al nome di questo supereroe. Altre case editrici avevano già registrato i diversi nomi che potevano confarsi alle sue caratteristiche, rendendo dunque necessariamente scartabili le alternative.

Quando però, nel 1961, la DC ne carpì i diritti, il nome usato fino a quel momento era da cambiare. Nel corso degli anni della diatriba legale, infatti, nacque la Marvel che registrò il marchio, sfruttando il periodo nel quale l’eroe non venne più pubblicato. La Marvel Comics aveva realizzato, paradossalmente, un eroe che ancor di più si rifaceva alle caratteristiche di Superman, dandogli però il nome di Captain Marvel e appropriandosi del suo successo. Divenne così protagonista delle saghe cosmiche create da Jim Starlin e della prima grafich novel mai pubblicata da Stan Lee. Grazie a un cavillo e alla mancata pubblicazione in quel periodo, dunque, non vi fu nessun tipo di illecito da parte della Marvel Comics, il ché costrinse la DC a far rinascere il proprio Captain Marvel per renderlo originale.

Nel 1973, l’alter ego di Billy Batson venne ribattezzato col nome di SHAZAM! Tuttavia, il nome Captain Marvel, era ancora legato alla nascita del personaggio e Shazam! divenne noto solo negli anni novanta.

La parola SHAZAM! divenne quindi un vero e proprio simbolo che decretò il successo di questo eroe. Il fatto che fosse un ragazzino a trasformarsi nella sua versione adulta e potente, ma che continuava a mantenere il proprio spirito irriverente, permetteva al lettore di immedesimarsi appieno con le sue avventure. Non era un eroe fatto e finito, al contrario: commetteva tantissimi errori mantenendo la sua irriverenza.

Dal 1986 in poi iniziano a verificarsi i reali problemi di continuty per quanto riguarda l’identità del nostro eroe. Le strategie iniziali di pubblicazione, infatti, avevano previsto una ri-edizione delle precedenti storie, ma vennero considerate anacronistiche per il nuovo pubblico. Roy Rhomas ha l’opportunità di rilanciare lo storico personaggio all’interno di un panorama ben più complesso e differenziato nella caratterizzazione dei suoi eroi. Il nuovo Universo DC, quindi, ha necessità di avere delle nuove origini per questo eroe. Grazie al supporto di nuovi sceneggiatori pian piano l’eroe entra nella compagine della Justice League. Va notato come tutti gli altri eroi lo riconoscano direttamente senza che vi sia una reale presentazione. È come se avesse sempre fatto parte della storia editoriale e non fosse stato nuovamente reintrodotto.

Succede, quindi, che Billy perde i suoi contatti col periodo editoriale degli anni quaranta e rinasce sotto gli ottanta. L’unica costante è la sua personalità da ragazzino che permane anche in questa riedizione. Questa è la principale caratteristica che si può cogliere anche nelle più recenti edizioni cinematografiche. I primi anni novanta rientrano in quella che storicamente è stata definita come Dark Age per i fumetti. In questo periodo vi è la necessità di affrontare tematiche più adulte e, stranamente, l’eroe si inserisce perfettamente con le sue tematiche da “coming of age”. Al termine di questo arco editoriale, però, il nostro eroe finisce un po’ in secondo piano e salgono in ribalta gli altri anti-eroi narrati nei suoi albi; ad esempio, possiamo ricordare Black Adam, eroe che sta avendo il suo riscontro cinematografico proprio sotto i nostri occhi.

Al di là del nome, però, i suoi super poteri gli vengono conferiti da un mago; e qui veniamo alle note dolenti. Nella storia scritta da E. Nelson Bridwell vengono spiegate le origini di questi super poteri. Shazam era un giovane pastore che divenne “Il Campione” in grado di battersi per la giustizia sociale. Urlando la parola magica “VLAREM!” gli venivano conferiti i diversi super poteri. Possiamo notare come questa parola altro non è che l’anagramma di MARVEL. L’eroe, infatti, è impossibilitato dall’assumere l’identità della parola che deve pronunciare per poter prendere i propri poteri perché davanti a ogni presentazione riassumerebbe la sua forma umana. La storia del Campione, però, trova maggior riscontro nella nostra memoria con la figura di Black Adam, perché appunto è su di lui che venne traslata questa origine. Il Campione venne sedotto da una demone, una bellissima donna, con la quale concepì due figli Blaze e Satanus. Esseri che causarono il dispiacere degli dèi e per poter evitare che la loro furia si abbattesse su di lui creò la Roccia dell’Eternità fondendo due grandi rocce provenienti dal Paradiso e dall’Inferno. Una leggenda che abbiamo modo di ri-vedere anche nel secondo capitolo di SHAZAM!

Vennero, in questo modo, incatenate le tre facce del male, insieme a un drago messo di guardia ai giardini divini: nel nuovo film esse sono state rappresentate, in un certo senso, da Anthea, Calipso ed Esperida; basti pensare al fatto che le tre figlie di Atlante possiedono i poteri del caos.

I poteri del Campione, secoli più tardi, vennero passati al figlio del faraone Thet-Adam e da qui iniziamo a notare un cambio nella mitologia. Da VLAREM si passa ufficialmente a SHAZAM, ma la natura dei poteri del campione è profondamente diversa e legata a diverse divinità.

VLAREM riassume in sé:
  • VOLDAR: la sua forza, infatti il Campione possiede la capacità di sollevare pesi e di piegare l’acciaio;
  • LUMIAN: la sua saggezza, il Campione possiede una vasta conoscenza del cosmo
  • AREL: la velocità, il Campione può muoversi a velocità supersonica;
  • RIBALVEI: il potere che conferisce al Campione la capacità di trasformarsi e di usare la potenza del fulmine;
  • ELBIAM: il coraggio, ovvero la possibilità di attingere dalla forza del proprio cuore;
  • MARZOSH: la resistenza che gli conferisce la possibilità di resistere a numerosi attacchi fisici. In più non ha bisogno di mangiare, dormire o respirare, tanto da poter sopravvivere anche nello spazio.

La mutazione in SHAZAM ha, quindi, costretto anche a un re-brending sulle divinità da poter usare per poter creare l’acronimo più corretto. E se il campione è sotto la dominazione faraonica, si prendono in prestito le divinità egizie.
  • SHU, per la resistenza: egli era la personificazione dell’atmosfera e dell’aria. Una divinità che ruppe le tenebre primordiali e il cui nome significa “Colui che solleva”.
  • HERU, per la velocità: una delle divinità più antiche del pantheon egizio il cui culto era diffuso per lo più nella Valle del Nilo. Un uomo con la testa di un falco, sulla quale è posta la doppia corona dell’Alto e del Basso Egitto. Meglio noto col nome di Horus, ovvero falco, la sua grafia più conosciuta proviene dalla lingua latina. È la figura che traslittera perfettamente in quella del Faraone, considerato la sua forma terrena, veniva adorato come la forma più pura di vittoria sul Caos.
  • AMON, per la forza: patrono di Tebe, nel corso del tempo, è stato identificato anche col culto di Ra. Amon-Ra è la divinità del Sole, creatore di vita e dio della fertilità.
  • ZEHUTI, per la saggezza: meglio noto col nome di Thot, per la religione dell’antico Egitto, è il dio della Luna e della Sapienza. In lui vengono incarnate la scrittura, la magia, la misura del tempo, la matematica e la geometria. È rappresentato sotto forma di Ibis Sacro, uccello che vola sulle rive del Nilo, o sotto forma di Babbuino.
  • ATON, per il potere: altra rappresentazione del sole, infatti per il suo mito è necessario nominare Amon.
  • MEHEN, per il coraggio: il benefico dio serpente che è guardiano della barca solare di Ra. Il suo nome vuol dire “colui che è arrotolato” e le sue azioni sono volte alla custodia del sorgere del sole.
Ma come fece la madre, Blaze (figlia di Shazam) prese la forma di una bellissima donna e sedusse Thet-Adam convincendolo a uccidere il faraone e prendere possesso del regno. SHAZAM, così, decise di privarlo dei propri poteri e li pose all’interno di un gioiello a forma di scarabeo, ma non lo uccise. Una malvagia re-incarnazione di Thet-Adam, chiamato Theo-Adam, rubò il gioiello molti secoli dopo e si impossessò dei poteri diventando così Black Adam.

La creazione di Captain Marvel, quindi, trae origine dalla mitologia Egizia e quella Greca. Una traslazione che avvenne nel momento in cui uno sperduto Shazam, secoli dopo l’incontro con Thet-Adam, privato della sua memoria, incontra C.C. Batson. Batson cercherà di aiutarlo a recuperare i propri ricordi e Shazam sentirà di aver trovato il suo successore. Ma l’uomo verrà ucciso da Theo-Adam posseduto. I poteri così ricadranno sul giovane orfano Billy.
Dalle divinità egizie passiamo a quelle greco-romane, contando anche i profeti guideo-cristiani. Come se i secoli passati, avessero mutato anche i poteri degli dèi in base alla potenza del loro culto.

SHAZAM, così, adesso trae la propria forza da:
  • La saggezza di SALOMONE
  • La forza di HERCULES
  • Il coraggio di ACHILLE
  • Il potere di ZEUS
  • La resistenza di ATLANTE
  • La velocità di MERCURIO
Ma il nostro percorso con le divinità greco-romane non è ancora concluso, quindi troverete gli approfondimenti su queste figure in altri articoli.

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