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lunedì 19 febbraio 2024

#Eventi: Come un'armonia Festival - Carneval Draghi

Domenica 11 febbraio è ufficialmente iniziato il nuovissimo festival romano d’arte e cultura “Come un’armonia”, prodotto dall’associazione culturale Sperimentiamo arte musica e teatro, assieme a Roma Capitale e Zetema Progetto Cultura, con direttore artistico Massimo Simonini.

Con soli 10€ di abbonamento vi sarà possibile seguire le prossime otto imperdibili date!

Oggi parliamo della prima tappa del festival che ci terrà compagnia fino ad aprile: lo spettacolo di marionette “Carneval Draghi”, tenutosi al suggestivo Teatro Mongiovino, zona Garbatella.

L’ideazione dello spettacolo di Icaro e Alessandro Accettella. La regia di Alessandro Accettella e Gianni Silano. Gli attori e marionettisti: Alessandro Accettella, Silvia Grande, Vivian Mancini e Gianni Silano. Le marionette sono a opera e cura di Ferdinando Codognotto.

venerdì 13 agosto 2021

#Cinema&SerieTv: Weathering with You - Recensione

Il catalogo di Netflix è una scoperta continua e anche sfogliandolo più volte, salterà all’occhio sempre qualcosa di diverso. Oggi è la volta di “Weathering with You – La ragazza del tempo” (Tenki no ko), un film d’animazione del 2019 scritto e diretto da Makoto Shinkai, osannato dalla critica per opere come “5 centimetri al secondo” e, ancora divenuto ancora più famoso con “Your Name”.

Da un certo punto di vista, “Weathering with you” si inserisce nella storyline di “Your Name”, come se fosse un’opera complementare, ma su questo ci torneremo più avanti. Cominciamo intanto parlando della trama.

lunedì 1 aprile 2024

#Eventi: Come un'armonia - The Riding Sixties

Va detto, Sperimentiamo (arte musica e teatro) è una garanzia di spettacoli sempre diversi e sempre di grande qualità. Il concerto dei The Riding Sixties non è stato solo splendido musicalmente ma ha coinvolto il pubblico di tutte le età che ha riempito il teatro Mongiovino e che ha cantato e ballato sulle note dei mitici anni 60.

Pietro Tirabassi, voce e chitarra, Enzo Civitareale, batteria e voce, Marco Bertogna (monsieur Bertognaque), basso e voce, Simone Rauso (il Rauso), voce e chitarra, Alberto Bolli piano e voce
hanno iniziato con un piccolo assaggio di Dylan
, Elvis e poi via con i Beatles, e i Rolling Stones 
Noi siamo di parte, visto che ascoltiamo preferibilmente musica di quel decennio, ma non per questo saremo meno oggettivi. 

lunedì 22 aprile 2024

#Eventi: Come un'armonia - Le Petit Orchestre

Nel momento in cui questo articolo verrà pubblicato il festival romano “Come un’armonia”, prodotto dall’associazione Sperimentiamo arte musica teatro, Roma Capitale e Zètema Progetto Cultura, con direttore artistico Massimo Simonini è terminato, provocando già una grande nostalgia per chi sta scrivendo e sicuramente per il pubblico che ha partecipato almeno a una o a tutte le tappe che hanno attraversato l’arte e la cultura a 360°.

Crediamo che, per quanto si possa avere talento nella scrittura o nell’orazione, nessuna parola potrà mai essere all’altezza delle emozioni provate dall’11 febbraio al 20 aprile 2024, ma non sarebbe il nostro lavoro se non cercassimo almeno di passarvele un po

lunedì 26 febbraio 2024

#Eventi: Come un'armonia - La serata dei talenti

Affrontiamo la scrittura di questo articolo con sole quattro ore di sonno e gli occhi ancora lucidi per la serata trascorsa al Teatro Golden con l’associazione culturale Sperimentiamo Arte Musica Teatro che, grazie al contributo di Roma Capitale e Zètema Progetto Cultura, ci ha deliziati con la seconda tappa del festival culturale “Come un’armonia”, dedicata alla Serata dei Talenti.


Massimo Simonini, direttore artistico del festival, grazie all’uso sapiente delle parole, grande arma d’amore di chi è scrittore, ci prepara a ciò che avverrà in un teatro che è più un’arena, “pronto ad abbracciare tutte le forme d’arte, che quando si uniscono l’una con l’altra formano una vera e propria armonia”.

Scrivendo questo articolo abbiamo toccato con mano il viaggio di ieri sera che, proprio come un diapason, ha accordato tutte le anime portandole all
’armonia.

Vi ricordiamo che con soli 10€ di abbonamento avete diritto di accesso a tutte le date del festival, che ci terrà compagnia fino al 20 aprile.

giovedì 30 marzo 2023

#Mitologia: Amore universale

Nel corso del nostro viaggio nella mitologia e nella scoperta di come i popoli antichi andavano a spiegare certi impulsi o pensieri prima dell’avvento della psicologia o della teologia, abbiamo parlato più volte di Ierogamia: l’unione sacra tra maschile e femminile. La prima volta è stata nell’articolo “Misteri del femminile”, la seconda volta nell’articolo “Ierogamia”, appunto.

Se fino all’ultima volta abbiamo parlato di tale unione solo ed esclusivamente da un punto di vista più biologico, come unione finalizzata alla riproduzione, oggi ne parliamo da un punto di vista più emotivo/filosofico.

Attenzione: vi ricordiamo che parliamo di maschile e femminile non come genere sessuale, ma come parti di noi stessi dove la prima è più logica e razionale, la seconda più simbolica e intuitiva.

sabato 17 aprile 2021

#Musica: Il principe azzurro

Come ormai ben sapete, noi di 4Muses amiamo analizzare i testi delle canzoni andando oltre, scovando il significato più profondo nascosto dietro le parole. Ne abbiamo già analizzate molte, se anche voi amate l’argomento, potete recuperare gli articoli precedenti nella sessione musica.

Oggi parliamo di una canzone di Marco Masini: “Il principe azzurro” (Giuseppe Dati, Marco Masini). È contenuta nell’album “Niente d’importante” (2011), come traccia numero cinque. Non è la prima volta che abbiamo analizzato il testo del cantante fiorentino, se vi va potete andare a leggere l’analisi dell’amore inconscio dietro a Ci vorrebbe il mare.

Prima di iniziare vorremmo farvi due piccoli appunti: il primo è quello di non prendere per assoluta verità ciò che andremo a scrivere. Fatevi quante più domande possibili, perché è l’unico modo che avete per ottenere le risposte. Il secondo è quello di precisarvi che non abbiamo alcuna certezza del fatto che la canzone abbia sul serio il significato che vi stiamo mostrando. Ma se siete appassionati come noi di occultismo, questa canzone potrebbe piacervi sul serio. Ora possiamo iniziare.

sabato 22 gennaio 2022

#Racconti: Il luogo dell'anima

“Maybe it’s a gift that I couldn’t recognize
Maybe I don’t really need to feel satisfied
Maybe it’s a gift that I spent all this time
Just trying to feel alive”
Trying to feel alive, Porter Robinson

giovedì 17 febbraio 2022

#Arte: La metamorfosi di Narciso

Nel corso dei secoli, molti pittori si sono ispirati ai grandi miti del passato per la loro produzione artistica. Uno dei personaggi della mitologia che ha da sempre affascinato gli autori è il mito di Narciso. Abbiamo già parlato dell’opera di Caravaggio, mentre oggi vogliamo analizzare quella di Salvador Dalí, chiamata “La metamorfosi di Narciso”, realizzata tra il 1936 e il 1937.

Il mito racconta di questo ragazzo bellissimo, in grado di catturare l’interesse sia degli uomini che delle donne. Nessuno sembrava, però, colpire di rimando il giovane, che si limitava a lasciare una scia di cuori infranti al suo passaggio. Per via del suo cuore gelido, gli dèi decisero di punirlo, facendo sì che si innamorasse del suo stesso riflesso su uno specchio d’acqua. Incapace di toccare qualcosa di intangibile come un riflesso, Narciso morì - qui i miti divergono, chi dice che morì affogato nel tentativo di raggiungere se stesso e chi racconta invece che si lasciò morire di stenti. Nel luogo dove esalò l’ultimo respiro, nacquero dei fiori bellissimi, i narcisi, appunto.

mercoledì 17 aprile 2024

#TheBeatles: I saw her standing there

Prima c’era il silenzio, poi è arrivato il 1963”. Partono le prime note di “I saw her standing there” ed è così che i Riding Sixties hanno dato il via al loro concerto, il 22 marzo come quinta tappa del festival romano “Come un’armonia”.


Da beatlemaniaci quali siamo, troviamo spesso scontato come i Beatles abbiano rivoluzionato la cultura pop partendo proprio dalla musica. forse non ce ne rendiamo effettivamente conto, un po’ come non stiamo troppo a riflettere sul sole e sul fatto che il suo esistere dia vita a tutti noi.

La canzone di cui parliamo oggi, “I saw her standing there”, appunto, è la spartiacqua della civiltà prima e dopo i Beatles. È uscita nel 1963, come primo brano per il loro album di esordio “Please Please Me”, ma in realtà è stata scritta molto prima, da un adolescente Paul McCartney che poi l’ha presentata a un altrettanto adolescente John Lennon per lavorarla insieme. È questo a essere incredibile: erano solo adolescenti.

Per chi ama le fan fiction: qui trovate un extra di Penny Lane, proprio su questo brano.

venerdì 27 ottobre 2023

#DivinaCommedia: Canto XXX

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.


Oggi analizziamo il trentesimo canto dell’Inferno. Qui troviamo diversi tipi di falsari: quelli di persona, di moneta e di parola, ognuno dei quali con un contrappasso diverso ma ugualmente terribile.     
Incontreremo persone reali, come Gianni Schicchi e Mastro Adamo, ma anche personaggi legati alla mitologia classica come Mirra e Sinone a significare che questo peccato risiede nell’inconscio collettivo di tutti.


Le domande che ci suscita il canto sono latenti, perché è davvero difficile trovare tutto ciò in noi, soprattutto se, come le anime, siamo persone portate a colpevolizzare l’esterno per qualsiasi cosa ci accada.

Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi.

lunedì 25 marzo 2024

#Eventi: Come un'armonia - Poetry Slam

Sabato 16 marzo abbiamo trascorso un magnifico pomeriggio all’insegna della poesia al Cortile delle Arti, sede in via Paolo di Dono 169 dell’associazione culturale Sperimentiamo Arte Musica Teatro.

È stato il nostro primo Poetry Slam, quindi siamo partiti con ben poche aspettative, avendo visto solo alcuni spezzoni da eventi italiani e non su YouTube. Siamo stati molto felici quando ci siamo resi conto, a serata finita, che il festival “Come un’armonia”, capitanato dal suo direttore artistico Massimo Simonini, non ha deluso neanche questa volta, rendendo il pomeriggio un vero e proprio momento di condivisione d’arte.

Prima di proseguire con l’articolo, vi ricordiamo che con soli 10€ di abbonamento avete diritto di accesso a tutte le date del festival, che ci terrà compagnia fino al 20 aprile

martedì 30 aprile 2024

#Eventi: Come un'armonia - Il bellissimo mondo

Il festival culturaleCome un’armonia”, prodotto da Sperimentiamo arte musica teatro, Roma Capitale e Zètema Progetto Cultura, con direttore artistico Massimo Simonini, si è concluso sabato 20 aprile 2024 con l’ultima tappa tutta dedicata al mondo della moda 100% ecosostenibile.


In una società che ama mandare in onda problemi, mali, difetti e guerre, non poteva esserci nome più azzeccato de “Il bellissimo mondo” a ricordarci come tutto il negativo ha un suo aspetto positivo, che in molti casi sono le soluzioni.


Come diceva John Lennon in “Watching the Wheels”, infatti, non esistono problemi, solo soluzioni, ed è quello che ci è stato mostrato proprio nella sfilata avuta luogo alla Sala Cardinal Guarino (via degli Urali, 30 – Roma), curata da Consuelo Chiné, founder del brand Darling Grace.

mercoledì 14 giugno 2023

#Mitologia: Nuova Era

Ogni volta che sentiamo il termine “nuova era” ci viene facile associarla alla famosa “Età dell’oro”, di conseguenza pensiamo a scenari Orwelliani in cui gli esseri umani prendono coscienza del loro essere schiavi e decidono di vivere in piena libertà.
Al contrario de “La fattoria degli animali”, però, nel nostro immaginario la pace e l’armonia regnano sovrani, ed ecco spiegato perché non crediamo che questa era sia a noi vicina.

Comunque sia, però, facciamo di tutto per avvicinarci dal creare, passo dopo passo, un mondo più inclusivo dove abbondanza e amore siano veramente alla portata di tutti.
You may say that I’m a dreamer, but I’m not the only one” (trad. “Potreste definirmi un sognatore, ma non sono l’unico”) cantava John Lennon e di certo anche lui aveva in mente questo mondo olistico, dove tutto è Uno e dove tutti facciamo parte di questo Uno.

Lo scenario alla peace & love, però, non è così moderno come possiamo pensare, ha bensì origine antichissime. In ogni filosofia e credo, infatti, il punto di partenza e il punto di arrivo è sempre nell’essere tutt’Uno, in quella che viene appunto definita “Età dell’oro”. 

venerdì 1 gennaio 2021

#SullaStrada: Siena

Noi di 4Muses siamo attratte da tutto ciò che è Storia. Un posto ci ammalia completamente se sentiamo l’energia storica che emana. Ecco perché ci piace tantissimo girare per ogni vicolo di Roma, o per il resto d’Italia. Certo, in questo periodo storico è un po’ difficile prendere un treno per visitare altre città, ma nulla ci impedisce di farlo virtualmente. Vorremmo così portarvi con noi a Siena, in attesa di poterlo fare anche fisicamente.

Siena è una città che comincia il suo cammino verso la fioritura sul finire dell’XI secolo. L’aumento del commercio e dei pellegrinaggi tra Nord e Sud ne rafforzano il potere economico e politico. Nel 1197, assieme ad altri comuni toscani, firma la Lega Tuscia: un patto dove le cittadine toscane si impegnano a difendersi vicendevolmente e assieme stabiliscono i propri confini territoriali.

Nonostante tutto, questo non è ancora il periodo che dà il via alla vera epoca d’oro senese, per la quale dobbiamo attendere altri due secoli. Arriviamo così nel XIII secolo, quando la Repubblica decide di investire il proprio patrimonio in opere di rinnovamento urbano. Sono di questo periodo, infatti, le basiliche di San Domenico (1226) e di San Francesco (1228).

Piazza del Campo

È una delle piazze più visitate al mondo, e in più ci offre una visione spettacolare su quella che è l’architettura medievale. Con i suoi 333 metri di circonferenza, vista dall’alto assomiglia a una vasta conchiglia. La sua rarità consiste anche nel fatto che non è perfettamente piatta, ma anzi, segue il dislivello del terreno che sorge nell’antico campo, da cui prende il nome. Qui sorge Palazzo Pubblico: la sede del governo della Repubblica di Siena. Se avete avuto la fortuna di visitarla, potete notare la divisione in nove spicchi, in onore del Governo dei Nove (1287-1355). In questo periodo, grazie al governo delle istituzioni repubblicane, che durerà fino alla metà del ‘500, Siena conosce la sua vera epoca d’oro.

Palazzo Pubblico

Come già detto, era la sede del Governo. Una delle sale più importanti al suo interno è quella del Mappamondo, che deve il nome a un disco piatto girevole su cui rappresentato c’era il mondo con Siena al suo centro. Questo oggetto è andato perduto circa sette secoli fa.
All’interno della sala vi si riuniva il Consiglio Generale, o Gran Consiglio della città. Venivano prese tutte le decisioni più importanti, e si discuteva di politica estera. Ricordiamoci che in quel periodo storico anche un comune a qualche chilometro di distanza era considerato “estero”. Per evitare di diventare una città sotto una Signoria, la classe nobiliare era volutamente esclusa dal Consiglio.
La sala è decorata con i ritratti dei personaggi più illustri di Siena, come Santa Caterina e San Bernardino. Ma ci sono anche affreschi di battaglie e guerre, come quello celebre di Simone Martini che ritrae Guidoruccio da Fogliano alla conquista di una città fortificata.

Nella sala della Pace, chiamata anche del Buongoverno, si riuniva il Governo di Siena, ossia i nove membri scelti tra i cittadini più illustri. Non a caso qui troviamo raffigurato un ciclo di affreschi: l’Allegoria del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti.
Da una parte ci viene mostrato il Cattivo Governo: un uomo raffigurato come un personaggio mostruoso, metafora del tiranno. Sopra di lui volteggiano i tre Vizi capitali che spingono l’uomo a compiere le azioni più spregevoli: Avarizia, Superbia e Vanagloria. Dall’altra parte abbiamo la rappresentazione del Buon Governo: una donna che cerca l’ispirazione in Dio. Tra le mani ha una bilancia con due piatti, chiaro segnale che se c’è una giustizia equilibrata, armonia e pace prospereranno su ogni Regno. Sulla testa di un vecchio, che rappresenta il Governo stesso, il grande saggio, troviamo le tre virtù teologali: Fede, Speranza e Carità. Alla sua sinistra c’è la Pace, rappresentata come una bella signora vestita di bianco adagiata su cuscini che nascondono armi e corazze.

Siena e le Contrade

Siena è una città particolare, che fin dalla sua nascita ha vissuto in rivalità con il resto dei borghi e anche all’interno di se stessa. Siena fa la guerra alle città confinanti, ma i tumulti non cessano neanche nel suo interno. Ancora oggi è divisa in diciassette Contrade, ma nei secoli passati erano molte di più. Le contrade moderne risalgono al Cinquecento e si sfidano ogni anno nel celeberrimo Palio. Ci scusiamo se non riusciamo a parlarne nel modo giusto, ma non avendo provato sulla nostra pelle il reale significato di ciò che si prova, non riusciremmo mai a poterlo far arrivare a voi. Solo un senese può comprendere il valore della competività tra Contrade. Ma come si decide a quale Contrada appartenere? Oltre alla ovvia motivazione di dove si è nati, un peso enorme lo fa anche la discendenza di appartenenza. Possono esserci anche dei simpatizzanti, che pur non appartenendo a una per diritto di nascita o di discendenza, la sostengono per altre motivazioni personali.

Santa Caterina da Siena, Patrona italiana ed europea

Un personaggio senese di spicco è senza dubbio Caterina di Jacopo di Benincasa, conosciuta come Caterina da Siena. Nasce a Siena il 25 marzo del 1347 e muore a Roma il 29 aprile 1380. Forse dire “nasce a Siena” non rende particolarmente omaggio allo spirito della città, quindi sarebbe meglio dire che nasce nel rione Fontebranda, nella contrada dell’Oca.

All’età di dodici anni i genitori cominciarono le comuni trattative per un matrimonio vantaggioso. All’inizio lei ne fu entusiasta, ma ben presto se ne pentì, dicendo ai suoi che era votata al Signore ed era disposta a mantenere la parola data. All’epoca, per prendere i voti, bisognava versare una dote al monastero. La famiglia non poteva permetterselo, e questo creò molti ostacoli a Caterina. Ogni difficoltà, però, venne rimossa quando suo padre la sorprese in preghiera. Per il padre, in quel momento, la figlia non sembrava quasi umana, e diede l’ordine che nessuno le impedisse la realizzazione del suo desiderio.

Nonostante la giovane età e la castità che ne conseguiva, l’ordine delle Terziarie domenicane, conosciute come “Mantellate” rifiutò la giovane Caterina. All’epoca venivano ammesse solo vedove o donne di età matura e di buona fama. Dopo la negazione di entrare nell’Ordine, Caterina fu colpita da una grave febbre che le mutò i lineamenti del viso, facendola apparire più anziana di quanto non fosse. La madre andò quindi a chiamare le Sorelle, riferendo le parole sofferenti della figlia. Le suore, rimaste a bocca aperta per il dolore della giovane, la accolsero e poco dopo, lei guarì. Passò i primi tre anni completamente isolata dalle altre sorelle che le negarono ogni aiuto. Lei, infatti, non capiva il latino con cui erano solite pregare e ascoltare messa. Caterina passò la vita a curare gli ammalati e a dare aiuto ai bisognosi. Si sacrificò al prossimo, anche sotto le minacce di insulti e percosse. 
 
La Santa è patrona della città di Siena, della contrada del Drago e dell’Oca. È inoltre patrona di Cengio, Poggio San Vicino, Varazze e della Diocesi di Gamboma. Nel 1939 Papa Pio XII la proclama Patrona d’Italia assieme a San Francesco d’Assisi, e Giovanni Paolo II la proclama compatrona d’Europa nel 1999.

giovedì 9 giugno 2022

#Arte: L'Astrattismo

Quante volte, davanti a un’opera d’arte non riusciamo a carpirne il vero significato e ci rintaniamo nella convinzione del “Potevo farlo anche io”? Spoiler: se è un qualcosa che possono fare tutti, perché non è stato fatto prima? Molte volte l’arte non riguarda la mera tecnica, quanto la capacità di lanciare un messaggio. Magritte infatti diceva che si può fare arte anche nel proprio scantinato, ma sarà l’occhio dell’osservatore a dare valore a un determinato quadro, a una scultura, a un libro e via dicendo.

Una delle correnti pittoriche meno comprese è sicuramente l’Astrattismo. Siamo nel Novecento, dove molti artisti cercavano il modo di rappresentare la realtà in una maniera… diciamo “non convenzionale”. Abbiamo ampiamente parlato di Surrealisti come De Chirico e Magritte, non scordandoci di Frida Kahlo: ognuno di loro, e di molti altri di cui non abbiamo ancora parlato, rappresentavano su tela la loro visione della realtà, dove degli elementi che sembravano appartenere al lato onirico, servivano per spiegare concetti talmente profondi che spesso sfuggono all’occhio dell’osservatore.

venerdì 25 febbraio 2022

#Personaggi: George Harrison

A noi non piace particolarmente pubblicare articoli a seconda delle date o degli eventi, pensiamo che se vogliamo parlare di qualche argomento, o di qualche personaggio, non è necessario attendere il momento adatto, bisogna farlo e basta. Ma, grande ma, crediamo anche che sia sempre il momento adatto per parlare di certe persone, soprattutto se riguardano il mondo Beatles, a cui abbiamo dedicato un’etichetta. Quindi, ecco che oggi, nel giorno del suo compleanno, parliamo - a modo nostro - della vita di George Harrison, tra l’altro, nostra fonte di ispirazione nel quotidiano. 

Attenzione: parleremo al presente, perché lo utilizziamo sempre quando parliamo di George o John Lennon.

sabato 6 agosto 2022

#Arte: La Pietà di Michelangelo

Una delle opere più famose dell’Occidente si trova all’interno della Città Eterna, nello Stato Pontificio, nella Basilica più famosa al mondo, San Pietro: la Pietà. Scolpita da Michelangelo Buonarroti tra il 1497 e il 1499, l’autore aveva poco più di vent’anni quando realizzò questo capolavoro. Alta 174 centimetri e larga 195, la Pietà gli venne commissionata nel 1497 dal cardinale Jean Bilhères de Ladraulas, ambasciatore di Carlo VIII presso Papa Alessandro VI: l’opera doveva appunto rappresentare la Madonna con il Cristo morto tra le braccia. Lo scopo era quello di posizionare questa scultura nella cappella di Santa Petronilla e che dovesse essere pronta per il giubileo che di lì a tre anni si sarebbe celebrato. Michelangelo impiegò nove mesi alla ricerca del marmo perfetto e quando lo trovò, lo fece trasportare dalla cave di Carrara a Roma. Si tratta di un solo blocco e la leggenda narra che quando l’autore terminò la sua opera, il cardinale morì, rendendo il tutto quindi il suo monumento funebre.

La Pietà presenta anche la firma di Michelangelo, incisa sul petto della Vergine in maniera trasversale, cosa che non aveva mai fatto prima- non è presente infatti ne “La creazione di Adamo” -. La scritta recita infatti: “Lo fece il fiorentino Michelangelo Buonarroti”. Per l’artista, firmare la propria opera era una cosa inusuale, ma pare che degli uomini che videro l’opera, l’attribuirono a un loro conoscente lombardo. Uditi, Michelangelo nella notte sgattaiolò vicino alla statua e vi incise il proprio nome, rendendone innegabile la paternità. Ma perché quest’opera è tanto importante?

lunedì 7 marzo 2022

#Personaggi: Isabella d'Este

Quando pensiamo ai secoli passati abbiamo sempre in mente nomi di uomini. Nell’immaginario collettivo sono loro che hanno deciso le sorti dei paesi, soprattutto in Italia, dove i piccoli stati erano soliti fare guerre “fratricide” per ottenere il pieno potere. Dalle medie al liceo abbiamo incontrato poche donne riconosciute storicamente come vere capi di stato, e quasi nessuna italiana.     
Forse è arrivato il momento di rendere giustizia anche a loro, per questo oggi vogliamo parlarvi di Isabella d’Este. Abbiamo già accennato alla vita di Lucrezia Borgia, ma più per sfatare alcuni miti sulla sua persona. Se abbiamo scelto di iniziare la biografia delle donne rinascimentali da Isabella, non è perché la reputiamo migliore, ma è per un semplice motivo anagrafico, essendo lei la più grande. Isabella e Lucrezia, infatti, sono a tutti gli effetti le donne più importanti del Rinascimento, seppur con due caratteri completamente differenti. Così diversi che le due sono state rivali consapevoli.

Per un fattore di fluidità dell’articolo, abbiamo scelto di utilizzare i verbi al presente, in più abbiamo scelto di riassumere il più possibile la sua vita. Proprio per questo l’articolo potrebbe risultare pieno di buchi o di fatti storici descritti in maniera troppo superficiale. Il nostro intento, lo sapete, non è mai quello di dirvi tutto, bensì quello di appassionarvi, in modo tale da potervi documentare voi stessi. Prima di iniziare, sappiate che Alberto Angela nel suo libro: “Gli occhi della Gioconda”, ipotizza che l’identità della Monna Lisa sia proprio da associare a Isabella, chiamata a lungo nei secoli la “Primadonna del Rinascimento”.

lunedì 10 ottobre 2022

#Personaggi: John Lennon

Non possiamo mentire: non siamo pronti a scrivere questo articolo. Parlare degli altri Beatles è sicuramente molto emotivo, ma con John c’è qualcosa che non possiamo ignorare: il trauma della sua morte. Non eravamo ancora nati, è vero, ma non vuol dire che non ci sia. Anzi, forse è proprio per questo che esiste. Visto che ieri è stato il suo compleanno, vogliamo omaggiarlo oggi.

E sì, parleremo al presente, raga, è già abbastanza dura.