venerdì 26 febbraio 2021

#Cinema&SerieTv: Fate vs Winx

Continuare a parlare delle Winx è quasi un obbligo. La serie tv Netflix è stata rinnovata per la seconda stagione e noi di 4Muses vogliamo evidenziarne, ancora un po’, le criticità sperando di non trovarle col il proseguo delle avventure di queste cinque ragazzine. Abbiamo, del resto, già demolito la serie col nostro precedente articolo, dandogli la sufficienza e ancorando la sua narrazione alla categoria dei teen drama. L’abbiamo anche scardinata dall’idea che si sta consolidando dell’urban fantasy, ovvero quella fantasia che si lega letteralmente all’urbano; questo perché, al contrario di quanto avveniva nel cartone, le Winx non si inseriscono nel tessuto cittadino, ma sono un mondo a parte lontano da tutto e tutti.

Partendo proprio da questa differenze vorremmo mettere a confronto il cartone con la serie, evidenziando quanto un prodotto tutto nostrano potesse essere di gran lunga più divertente e intrigante di qualcosa creato ad hoc con una formuletta quasi magica.
Alfea, la scuola delle nostre protagoniste, accoglie da secoli le fate di tutti i vari mondi magici ed è in una realtà che potremmo definire parallela a quella della Terra. La tecnologia a Magix, la capitale del mondo magico, non funziona. Fin dalla prima puntata è, infatti, possibile notare come Bloom, arrivata nella dimensione magica, non può mettersi in alcun modo in contatto con la famiglia, fino a quando Tecna non le incanta il cellulare. Nella serie tv gli abitanti della Terra non conoscono la realtà magica, eppure le fate usano la tecnologia umana senza alcun problema, senza alcun incantesimo. Si manifesta in queste piccolezze le differenze sostanziali che riescono a dividere un buon prodotto da uno che non ha avuto la capacità di creare una propria mitologia.
La serie tv ha puntato, come sottolineato, su altri valori e su altre tematiche, così da poter rendere l’ambientazione un po’ più dark e un po’ più affine ai gusti dei millennials. Non è, infatti, un mistero il fatto che Netflix applichi esattamente questo processo a diversi programmi pensando di poterli rendere più accattivanti, ma riuscendoci con scarsi successi.

Le Winx originali, oltre a queste primarie differenze, avevano una caratterizzazione ben più netta e ben più interessante di quanto mostrato nella serie. Mancano alcuni dei personaggi, in alcuni casi è stato qualcosa di positivo, in altri un po’ meno. Mancano Tecna e Flora e per quanto riguarda questa scelta ne avevamo già un po’ parlato.
Tecna era difficile da inserire nel contesto che ha cercato di creare la serie per l’intuibile ragione che sarebbe stata difficile da contestualizzare in un mondo nella quale esistono solo le fate legate agli elementi.
Per Flora è francamente difficile cercare di comprendere la scelta presa sul suo cambiamento, è strano avere sua cugina e non lei, anche se Terra è indubbiamente uno dei personaggi migliori insieme a suo fratello. Si è scelto un personaggio che non rispondesse a dei canoni estetici standard sacrificandone la nazionalità. Per chi non lo sapesse, infatti, le Winx hanno delle specifiche stars dalla quale prendono ispirazione. La caratterizzazione dei tratti somatici di Flora è stata fatta pensando a Jennifer Lopez; l’etnia de “La Latina” per eccellenza non è stata molto rispettata in quelli che sono i suoi cugini... chissà quanto alla lontana essi fossero.
Musa è molto differente dalla sua versione animata sia per quanto riguarda la natura del suo potere, reso fresco e interessante nella serie, sia per quanto riguarda la sua caratterizzazione. Nel cartone, la ragazza è molto spigliata, decisa e la maggior parte delle volte è lei che fa delle battute sul comportamento egocentrico di Stella. Lei e il suo amore da crocerossina per Riven hanno avuto un po’ una rivincita visto che Sam sembra essere una persona molto più sana di quanto non sia Riven in tutte le sue versioni.
Aisha non fa il suo ingresso alla seconda stagione, ma fin da subito è compagna di stanza di Bloom, quindi in parte prende il posto di Flora e vorrebbe ambire all’amicizia che dovrebbe nascere tra la rossa e la bionda Stella, senza troppo successo dobbiamo ammetterlo. Il suo personaggio è molto più interessante nel cartone animato che nella serie tv, anche perché molte delle sue scelte sono più istintive e ponderate di quanto non siano nelle puntate di Fate. La sportiva che non lotta per nulla se non per la sua morale, al contrario della principessa che cerca di difendere i più deboli. Hanno mantenuto l’unica cosa sgradevole: il fatto che tutte le altre ragazze non la considerino molto parte del gruppo.
Di Stella è davvero apprezzabile molto l’aver mantenuto l’anello di famiglia, anche se qui non sembra destinato a diventare il suo meraviglioso scettro. Stella ha una caratterizzazione molto più incentrata sulle caratteristiche d’ombra rispetto che a quelle solari e divertenti. Si, anche nel cartone lei è fissata con la moda, è molto ancorata all’ideale di bionda che andava in voga negli anni 2000, ma al contrario di quella della serie è decisamente più simpatica e meno incentrata su un rapporto tossico con la madre. Sua madre è, infatti, il reale problema. La regina di Solaria è colei che basa tutto sulle apparenze e cerca di mantenere il potere solo facendo buon viso a cattivo gioco; cerca di insegnare l'utilizzo della magia a sua figlia attraverso le sensazioni negative rendendola così instabile. Nel cartone chi usa le proprie sensazioni negative per poter dar vita alla propria magia è una strega, qui le streghe sembrano non esistere.
Bloom è ossessionata, insopportabile ed egoista; tutto l’opposto di ciò che era nel cartone animato. Lei dovrebbe scoprire l’esistenza dei suoi poteri salvando una perfetta sconosciuta (Stella) e non mettendo in pericolo i suoi genitori adottivi. Già con queste piccole differenze ci rendiamo immediatamente conto di quanto la sua caratterizzazione possa essere estremamente negativa.

Ci siamo, dunque, soffermate sulle principali differenze caratteriali delle nostre protagoniste perché sono anche quelle più sostanziali oltre all’ambientazione generale. Vi rimandiamo all’uscita della seconda stagione per poterla commentare nuovamente insieme.

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