venerdì 12 febbraio 2021

#Intervista: Terra

Il cambiamento climatico è molto probabilmente il problema più grande che in questo momento ha l’umanità. Eppure, non viene minimamente menzionato. Telegiornali, giornali, gente comune, minimizzano i vari fenomeni naturali con un’alzata di spalle e la classica espressione: “Eh, certo, non ci sono più le stagioni di una volta”.

In epoca di Pandemia siamo abituati ad ascoltare i pareri degli esperti, prendendoli come Verità assoluta. Siamo terribilmente preoccupati da un virus, eppure non ci interessa del pianeta su cui viviamo e che quotidianamente ci lancia campanelli d’allarme.
Certo, non tutti ignorano i nubifragi, le frane, le inondazioni, una mimosa che sboccia a metà gennaio… Molti sono veramente preoccupati, e grazie a tutti loro sono nate organizzazioni per la tutela dell’ambiente. Ma comunque sia, tutto ciò non basta e noi ci stiamo avvicinando velocemente al giro di boa. Ogni giorno ci avvicina sempre più al punto di non ritorno, quel momento della nostra storia in cui non sarà più possibile fare qualcosa, e che segnerà la fine dell’umanità.

Perché i più, i governi stessi, non si interessano di tutto ciò? E cosa possiamo fare noi, i pesci piccoli, che siamo veramente preoccupati per il futuro della nostra casa (perché l’intero pianeta è la nostra casa)? Che tipo di mondo lasceremo ai bambini di oggi?

Abbiamo affrontato queste tematiche chiacchierando con i ragazzi che hanno aperto su Facebook la pagina Terra, che potete seguire su Facebook cliccando qui.


D: Come è nata l'idea di aprire una pagina Facebook e chiamarla Terra?

Un po' di deformazione professionale, per un geologo e un giardiniere, c'è di default, poi in una mattina d'agosto in cui stranamente eravamo in spiaggia (non ci andiamo praticamente mai), ci siamo ritrovati nel bel mezzo di un picnic altrui, con piatti e bicchieri di plastica che volavano al vento, conditi da mozziconi di sigaretta. La scena era talmente brutta da convincere due acerrimi nemici dei social ad aprire un profilo social per provare a dare voce al bistrattato Pianeta Terra

PS: ovviamente abbiamo anche iniziato a raccogliere i rifiuti volanti, rassegnati ormai al fatto che la giornata di relax fosse perduta


D: Il cambiamento climatico è un problema che riguarda tutti ma che interessa a pochi. Secondo voi perché?

Quanti caratteri possiamo usare? 😅
Somiglia un po' alla storia di come è nato il nostro account. A ben pochi interessava che si stesse inquinando una spiaggia che è di tutti, come se la cosa fosse normale, anzi quando abbiamo iniziato a raccogliere i rifiuti, eravamo noi a sentirci strani agli occhi degli altri. Eppure un ambiente pulito è più godibile per tutti, ma sembra che se non ti tocca da vicino, allora non serva porsi il problema.


D: I più, quando anche noi diciamo: "guardate che tra cinquant'anni avremo questo problema", rispondono: "eh, tanto tra cinquant'anni non ci saremo". A noi questa risposta scatena una forte rabbia, voi come reagite al menefreghismo?
 
Asteroide subito!
Come si reagisce al menefreghismo? Questa domanda è bella impegnativa e non sappiamo se esiste una risposta che possa andare bene a tutti. Noi prima imprechiamo a denti stretti e poi cerchiamo di dare l'esempio, magari a qualcuno va di imitarci, non si sa mai: prendiamo un sacchetto ed iniziamo a pulire il quartiere o se facciamo un'escursione raccogliamo la spazzatura che hanno lasciato altri lungo il sentiero.
Proviamo a sensibilizzare, a insinuare il dubbio: per esempio, perché se sei in grado di portarti nello zaino una bottiglia piena d'acqua, non sopporti il peso della stessa bottiglia quando è vuota, tanto da lasciarla in giro? Ha davvero poco senso.


D: Che ne pensate del FridayForFuture?

È una bella realtà, per la prima volta tanti giovani si sono avvicinati alla tutela ambientale e stanno riuscendo a smuovere anche le generazioni più "anziane".
Speriamo non sia una bolla pronta a scoppiare e sparire, ma che invece smuova sempre più coscienze... Il tempo stringe


D: Salvare gli oceani, i boschi, l'aria, quale tra questi deve avere la priorità?

Oh bè! Siamo in tanti e ormai ci sono tanti, troppi problemi da risolvere contemporaneamente e quindi non ci può essere un prima l'oceano o prima il bosco... anche perché i vari comparti ambientali sono fortemente connessi, perciò i danni causati a uno si riflettono anche sugli altri.
La priorità è agire, poi una volta risolto possiamo tornare al divano con birra e pop corn (sì, amiamo la birra, ma non si deve sapere)


D: Collaborate con campagne che salvaguardano l'ambiente?

Magari! Vorremmo collaborare ancora di più (ovvio che la pandemia ci ha molto fermati).
Abbiamo partecipato a raccolta di rifiuti con Onlus locali, nazionali e sui social a volte collaboriamo con alcuni di loro. Un piccolo sogno nel cassetto è quello di fare delle nostre campagne di sensibilizzazione ambientale in loco, progetto in fase di realizzazione prima dell'arrivo della pandemia e appena si potrà ripartiremo alla grande.


D: Un saluto a chi vi sta leggendo?

Segui Terra perché sono un Pianeta simpatico?
Grazie
Ciao
Ti voglio bene 💚

Ringraziamo i ragazzi di Terra e vi invitiamo a seguirli anche su Instagram e Twitter!

Nessun commento:

Posta un commento