giovedì 11 febbraio 2021

#SullaStrada: Procida - Capitale della Cultura 2022

Ogni anno viene scelta una città a cui assegnare il titolo di “Capitale italiana della cultura”: per il 2021 sarà Parma, per il 2022 Procida.

È la prima volta che un’isola entra nella competizione ed è anche, quindi, la prima volta che un’isola vince. Dal titolo “La cultura non isola”, la giuria ha espresso questo parere:
Il contesto dei sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato. La dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria.
La dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee. Il progetto potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un'autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell'isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono
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Dopo questa premessa, parliamo dell’isola in sé e perché secondo noi merita di essere visitata quando si potrà tornare a viaggiare.

Procida è un comune italiano che fa parte della città di Napoli. Il territorio dell’isola, con un perimetro di 16 km², è diviso in nove contrade chiamate “grancie”: Terra Murata, Corricella, Sent'cò, San Leonardo, Santissima Annunziata, Sant'Antuono, Sant'Antonio e Chiaiolella.

Terra Murata
Si tratta di un piccolo borgo medievale, in cui troneggia Palazzo D’Avalos. Dopo essere stato uno dei palazzi dei Borboni, divenne nel 1815 una scuola militare e un carcere nel 1830, diventando quello di massima sicurezza dello Stato Italiano. Fino agli anni ’50 vennero lì incarcerati i principali gerarchi fascisti, come Teruzzi, Graziani e Julio Valerio Borghese. Nel 1978 il carcere di Palazzo D’Avalos cadde in disuso e venne chiuso definitivamente dieci anni dopo, diventando centro museale.


Corricella
Si tratta di un pittoresco borgo di pescatori, dai colori pastello e uno specchio d’acqua da cartolina, diventata famosa perché Apple e Microsoft pubblicizzarono l’Iphone 6S e il Tablet Surface Pro 4, le cui foto di sfondo erano proprio scorci (differenti) del porto. Inoltre Massimo Troisi e Michael Radford vi girarono diverse scene del film “Il Postino di Neruda”.

Marina Grande Sent'cò
Abbreviata con Sent’cò, è un paesaggio da cartolina anch’esso ed è il punto in cui i turisti approdano per la loro esplorazione dell’isola. È un punto stategico di bar e ristoranti.

San Leonardo
Il borgo prende il nome da San Leonardo d’Orleans, che venne portato sull’isola di Procida dai Benedettini che da Napoli vi diffusero il culto del liberatore di schiavi e protettore delle partorienti. La devozione verso il santo crebbe a dismisura durante l’epidemia di colera del 1854 quando i procidani, riunitisi in preghiera, chiesero al santo la salvezza e secondo la leggenda, l’isola venne liberata. Ogni anno tutto il borgo festeggia l’evento miracoloso.

Santissima Annunziata
Questa contrada prende il nome dalla santa che, in tempi antichi, era invocata come buon auspicio per i marinai e per i pescatori procidani. Ancora oggi si pensa possa preservare l’isola dai pericoli. All’interno della struttura religiosa, chiamata anche Madonna della Libera, vi è la rappresentazione dell’annunciazione in cui l'Arcangelo Gabriele con in mano un giglio s’inchina davanti alla Madonna.

Sant’Antuono e Sant’Antonio
Sono due grancie che fanno capo alla Chiesa di Sant’Antonio Abate e a quella di Sant’Antonio da Padova. La prima venne costruita nel 1606 con una sola navata centrale sul fondo della quale vi è l'altare maggiore intarsiato da marmi policromi. La seconda è molto simile all’altra, con un'unica navata e sull'altare maggiore troneggia la tela di Sant'Antonio del XVII secolo. Vi sono anche opere che raffigurano insieme San Gennaro e San Biagio, San Giuseppe e Gesù.

Chiaiolella
la Spiaggia della Chiaiolella, il cui “vero” nome è Ciracciello, è il litorale più lungo dell’isola. La costa, che già di per sé offre un paesaggio suggestivo, dà la possibilità di vedere il panorama unico sull’Isolotto di Vivara, riserva naturale.

L'Italia ha davvero tanti posti suggestivi da visitare, il problema è che spesso tendiamo a sottovalutarli. Noi di 4Muses vi aiuteremo a scoprire la bellezza che si trova anche nei più piccoli borghi della nostra patria.


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