lunedì 8 febbraio 2021

#MustToWatch: Dawson's Creek, prima stagione

Forse avevate già capito la nostra passione per Dawson’s Creek nei due articoli dedicati: Dawson's Creek! e Quanti vorrebbero un’amica come Joey Potter?. Ora provate a immaginare la nostra gioia quando Netflix ha aggiunto la serie completa sul suo catalogo.

Per chi ha vissuto gli anni novanta e i primi del duemila, Dawson’s Creek è il teen drama. È la serie tv per eccellenza, probabilmente più di Beverly Hills 90210 e The Oc. Nelle ultime due serie tv citate, i protagonisti sono così ricchi e privilegiati che la loro realtà, seppur simile a quella degli adolescenti comuni, ci fa solo sognare, invece di assimilarci completamente in essa. Non empatizziamo sul serio con nessuno dei protagonisti.

Ville favolose, contatti con personaggi famosi, feste e casette in piscina, problemi di fondi finanziari, o di pubbliche relazioni, avevano il compito di farci sospirare e ammettere a noi stessi: “Ah, magari avessi una vita del genere”.

Dawson’s Creek, invece, era pura realtà. Certo, non tutti a sedici anni comunicavano filosoficamente e analizzavano ogni minimo dettaglio della propria vita, ma potevamo rispecchiarci nei problemi di Joey, Dawson, Pacey e Jen, proprio perché erano problemi comuni.

Niente ville favolose, niente feste esclusive: solo la vita comune di quattro adolescenti in una cittadina sconosciuta chiamata Capeside. Parlare di Dawson’s Creek richiederà parecchi articoli, ecco perché vogliamo analizzare stagione per stagione, aiutate dall’enesimo rewatch della serie.

Presentazione dell’ambiente Capeside

Capeside è la classica cittadina americana dove tutti conoscono tutti. È a metà strada tra la ricchezza assoluta – ci sono infatti parecchi rampolli - e la normalità più anonima. Non succede mai niente di eclatante, se non contiamo i fenomeni atmosferici come gli uragani. È una città di mare, dove si vive realmente solo d’estate, l’inverno sembra quasi essere isolata. Non è Orange County, non è neanche bizzarra come Stars Hallow. La vita scorre regolare, senza che qualcosa scombini la routine dei suoi abitanti. Noia e stasi sembrano le uniche emozioni possibili a Capeside.


I personaggi

Nella prima scena della prima puntata troviamo Joey e Dawson sdraiati sul letto a guardare la scena finale di E.T. Dal primo istante capiamo l’ovvietà della situazione: i due sono migliori amici fin dall’infanzia. Lei però, è palesemente innamorata di lui, lui sembra non accorgersene minimamente.

“La vita non è un film, devi crescere Dawson.”

Dawson, ragazzo privilegiato – la madre è giornalista televisiva - ha una grande passione per il cinema. Sogna di diventare regista, e questa sua ossessione lo porta non solo a sfogare ogni sua energia girando film amatoriali che presenta ai vari festival, ma anche ad analizzare la sua vita, credendosi regista anche di essa. Non sopporta i cambiamenti improvvisi, o meglio: non sopporta i cambiamenti se non decisi da lui stesso. La vita va bene solo se scorre come vuole lui.

“Ma dai, che sta succedendo? Sono qui seduto con la mia migliore amica e ho le mani che mi sudano. Io ti conosco da sempre, ma questa sera è come se ti vedessi per la prima volta.”

Joey è l’altra faccia della medaglia. Lei sembra non avere alcun potere sulla sua vita: tutto scorre e non riesce a farci nulla. Sua madre muore quando si è appena affacciata all’adolescenza, più o meno nello stesso periodo suo padre finisce in galera per spaccio di droga. Vive con la sorella poco più grande di lei, Bessie, nubile che aspetta un figlio da Bodie, un ragazzo di colore. Specifichiamo questo aspetto perché nella società di fine anni Novanta bastava solo ciò per creare scandalo. Joey è chiusa, introversa, non riesce a tirare fuori nulla da sé. Vive lo scorrere della vita con il cinismo e il pessimismo (che lei chiama realismo, ma sappiamo bene che la realtà è solo un punto di vista) di chi si è vista portare via tutto a soli tredici anni.

“Stavo solo pensando tra me e me che quando perdi il controllo non sei per niente male, piccola. Diventi perfino bella.”

Pacey è il migliore amico di Dawson. È la classica pecora nera della famiglia, e probabilmente di Capeside. Non si trova bene in una cittadina dall’apparenza perfetta, e per questo si comporta come se vivesse in una realtà più ampia. O almeno sempre in superficie, perché si nota che in fondo è il bravo ragazzo. Pacey e Dawson sono l’archetipo del diavoletto e l’angioletto sulle nostre spalle. Ciò che farebbe Pacey non farebbe Dawson, e viceversa. Mentre Dawson sogna l’amore romantico e d’altri tempi, Pacey intrattiene una relazione clandestina con Tamara Jacobs, una professoressa del loro liceo. È certamente immaturo - come lo siamo tutti a sedici anni - e preme per rendere la relazione il più normale possibile. Lui ha sedici anni, Tamara trentasette, e quando la relazione viene alla luce del sole per colpa di un pettegolezzo, Pacey si assume ogni responsabilità, scagionando la Jacobs e ammettendo di essersi inventato tutto per sembrare più grande. Si scarica addosso la colpa totale per il bene di lei. È un primo, chiaro segnale della maturità di questo personaggio.

“-Qui in casa mia non si attaccano foto di uomini nudi sulle pareti, Jen
-No, però si venerano.”

Jen è la nuova arrivata a Capeside. Viene da New York, i genitori l’hanno spedita a casa della nonna per allontanarla dalla vita depravante che stava cominciando ad avere. Ha perso la verginità a dodici anni, e il sesso e l’alcol erano gli unici due legami saldi che ha avuto da quel momento. È veramente intenzionata a cambiare, infatti prende l’esperienza Capeside nel modo più positivo possibile: è la sua occasione di riscattarsi, anche se il passato torna prepotentemente a condizionare il suo presente. Per tutti sarà sempre la ragazza facile di New York, e questo è uno scoglio quasi insormontabile.

Il triangolo amoroso

Non sarebbe un teen drama degno di nota se non ci fosse il triangolo amoroso, che nel caso di Dawson’s Creek è piuttosto complicato. La prima stagione inizia da subito con Dawson e Jen come coppia fissa, Joey che ha una cotta per Dawson e Pacey che si innamora della sua insegnante.

Già a metà stagione, però, le cose cominciano a cambiare. Jen lascia Dawson perché si rende conto che le serve del tempo per stare sola, cosa che non ha mai avuto da quando era una bambina. Pacey confessa a Dawson di avere una cotta per Joey e gli chiede il permesso di provarci. Dawson all’inizio ne rimane stupito, ma glielo concede, per poi pentirsene un attimo dopo. Pacey tenta di baciare Joey, che non ricambia assolutamente.
Nelle ultime puntate, è il compleanno del padre di Joey e Dawson si offre di accompagnarla al carcere. Le cose non vanno nel modo giusto, visto che lei lo incolpa di tutto, persino della morte della madre. È Pacey che la spinge a chiarirsi ancora una volta col padre. Possiamo notare fin da subito quanto Joey cresca e maturi effettivamente grazie all’aiuto di Pacey.
A fine stagione Dawson si dichiara finalmente a Joey, chiudendo la puntata con un bacio che ha fatto la storia.

Altri personaggi

Personaggi secondari ma fondamentali sono i genitori di Dawson, il fratello di Pacey, la sorella di Joey e la nonna di Jen. Tutti loro hanno modi diversi di approcciarsi ai ragazzi.

Mitch e Gale (genitori di Dawson) lo trattano come un loro pari. La loro vita, i loro problemi sono alla luce del sole con il figlio. È per questo motivo che Dawson non esita a chiedere consigli o aiuti. Certo, essendo genitori ci saranno sempre segreti che il ragazzo non dirà mai, ma tutto sommato è un rapporto chiaro e diretto.

Doug è il fratello maggiore di Pacey. Ha seguito le orme del padre diventando poliziotto e sembra ossessionato dall’idea di compiacere i genitori e la società. Potrebbe sembrare l’opposto di Pacey, ma in realtà tra i due il rapporto è profondo perché sono terribilmente simili. Doug, infatti, all’apparenza maschio e deciso, è omosessuale e ha il terrore di rivelare il suo essere pubblicamente. Pacey che lo punzecchia continuamente, è l’unico che lo accetta sul serio, per questo non se la prende più di tanto quando Doug gli ricorda della sua inutilità.

Bessie, la sorella maggiore di Joey, ha preso il ruolo della mamma. È a volte troppo rompiscatole, ma ama tantissimo la sorella e la aiuta, la sostiene, non la giudica e la lascia sempre libera di agire come vuole. Sa che Joey è destinata a qualcosa di grande, e non la limita, nonostante i problemi economici che hanno.

La signora Ryan è la nonna di Jen. La conosciamo come la classica donna di Chiesa: bigotta, chiusa, e perennemente giudicante. Non accetta l’amicizia tra Dawson e Joey, secondo lei fanno ben altro oltre a guardare film. Colpevolizza la sorella di Joey per essere rimasta incinta da ragazzina, per giunta con un uomo di colore, e preme Jen affinché cominci a credere in Dio. Ma almeno è quello che vediamo in apparenza, perché Evelyn Ryan ha molto altro. Nelle stagioni seguenti ci sorprenderà, e non poco.

Per quale motivo si dovrebbe guardare Dawson’s Creek?

Secondo noi è impossibile capire e comprendere i teen drama di adesso se non si hanno le basi di Dawson’s Creek. Con le sue tematiche affrontate naturalmente (nella prima stagione incontriamo i sogni, la religione, la realtà distruttiva, la difficoltà di affrontare i cambiamenti, il sesso, le dipendenze, l’amore impossibile… nelle stagioni dopo si porteranno in prima serata quelle tematiche che per gli anni Novanta erano impensabili, come l’omosessualità o i problemi di salute mentale) apre uno spiraglio alla vera comprensione degli adolescenti.

Gli adulti presenti interagiscono con i ragazzi assistendoli veramente, entrando nel loro mondo senza giudicarlo. L’adolescenza è senza dubbio uno dei momenti più difficili della nostra esistenza, e lo è ancora adesso. Tornare alle origini di ciò che siamo stati potrebbe aiutare a comprendere i ragazzi di adesso.
 
E per i ragazzi di adesso guardare Dawson’s Creek può essere un ottimo metodo per scoprire la semplicità dei rapporti senza social, vissuti nella sfera realmente privata. Inoltre i ragazzi scoprirebbero che tutti i problemi che hanno, sono stati i problemi dei loro genitori e degli adulti di ora.
 
Dawson’s Creek è la semplicità e la genuinità che stiamo dimenticando, troppo presi da un mondo di finta felicità e apparenza.
Per chi ama la musica anni Novanta, poi, è un ottimo metodo per tornare ad ascoltare ed emozionarsi con canzoni dell’ultimo decennio del Novecento.

Date o ridate una possibilità a questa serie tv, siamo anche sicure che ci vedrete molto altro.

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