lunedì 10 maggio 2021

#Costume&Società: Nel nome di Dio

In questo articolo, che per alcuni sarà un po’ forte, noi di 4Muses non vogliamo far passare assolutamente il messaggio che sappiamo l’assoluta verità. Non abbiamo prove certe su quanto abbiamo messo per iscritto. Parliamo per nostra esperienza personale e per filosofia di vita. Sinceramente non ci interessa neanche più di tanto avere risposte sicure a determinati quesiti. Sappiamo bene che viviamo in un pianeta sospeso nel nulla, e a non tutto c’è risposta. Ci va benissimo così, non viviamo la vita rincorrendo ciò che già sappiamo essere perennemente sfuggente.

L’esigenza di pubblicare questo articolo nasce semplicemente dalle domande che ci pongono ogni volta in cui parliamo di Dio. Con le nostre parole vogliamo solo precisare che non crediamo e non crederemo mai a un essere che risiede su di una nuvola e tra l’immensità dell’Universo ha deciso di guardarci stile Grande Fratello, per poi appuntare su un taccuino chi di noi si comporta a seconda delle sue regole e chi no. 
Siamo tutte e quattro sullo stesso cammino, forse ognuna di noi in strade leggermente diverse, come è giusto che sia. Essendo nate in Italia, ovviamente abbiamo iniziato la nostra vita nel cammino cristiano. Tutto molto bello, finché non abbiamo avuto contatti con persone estremamente bigotte. La domanda che ci è sorta spontanea, fin da subito, è stata: “Può un Dio, che è amore incondizionato, giudicare sul serio gli esseri umani, che sono fatti a Sua immagine e somiglianza?”. Se quindi noi tutti siamo esattamente la copia di Dio, e se noi tutti pecchiamo, vuol dire che Dio stesso pecca.

A questa domanda abbiamo ricevuto risposte piccate, a volte più che darci una spiegazione, venivamo etichettate come eretiche e blasfeme. Così chi più, chi meno, si è allontanata dal percorso cristiano. Siamo state per un periodo atee e lì abbiamo scoperto una sconvolgente verità: anche l’ateo più convinto, crede. Lo sappiamo, può sembrare un ossimoro, ma ragioniamo insieme: l’ateo si professa tale in quanto non crede in nessun Dio. L’ateo non vede prove dell’esistenza di tale entità, quindi automaticamente per lui non esiste. Non vi è quindi la stessa fede incrollabile di un credente? La sua logica è: solo perché non ci sono prove, un qualcosa non esiste. Non si sta forse ragionando solo con la razionalità materiale?

Se non ho prove di una civiltà a milioni di anni luce da noi, essa forse non esiste? Non è un po’ assurdo come ragionamento? Per carità, non siamo qui a giudicare, ma non è forse sintomo di intelligenza lasciare il beneficio del dubbio? “Non credo in questo, ma tutto può essere”, sarebbe una risposta più coerente.

Sulla base di ciò, abbiamo cominciato a intraprendere il cammino pagano che vi sorprenderà essere molto simile a quello cristiano delle origini. Sappiamo che le massime esperte di stregoneria da social vi dicono che una strega non può essere pagana e cristiana allo stesso tempo, o vi dicono che è assolutamente vietato parlare di queste cose liberamente. Noi stesse siamo state ammonite più volte per la nostra voglia di esternare ciò che è spiritualità per noi. Partiamo quindi dalle domande che ci siamo poste: “Può qualcosa che è amore andare contro all’amore?” “Può qualcosa che è amore suscitare tanto imbarazzo da dover essere nascosto?”. Ovviamente no.

Ecco perché ne abbiamo sempre parlato, e questa è stata la nostra più grande fortuna. Abbiamo certo trovato persone che non ne volevano sentire, ma abbiamo trovato tante altre persone che pur stando su cammini diversi, hanno ascoltato con molto interesse ciò che per noi è Dio. E sapete cosa? Se scaviamo a fondo, notiamo che tutto è Uno. Ogni filosofia, ogni religione, dice esattamente la stessa cosa.

“L’essere umano è una parte di quel tutto che noi chiamiamo Universo, una parte limitata nello spazio e nel tempo. l’uomo sperimenta se stesso, i suoi pensieri e i suoi sentimenti scissi dal resto –una sorta di illusione ottica della propria coscienza. Lo sforzo per liberarsi di questa illusione è l’unico scopo di un’autentica religione. Non per alimentare l’illusione ma per cercare di superarla: questa è la strada per conseguire quella misura raggiungibile della pace della mente”
-Albert Einstein

Partendo dalle parole del grande fisico, siamo giunte a comprendere sul serio il significato del vocabolo Dio. Molti storcono il naso quando ci sentono dire questa parola, ma è bene sapere una cosa fondamentale: il nostro cervello crea delle immagini per ogni termine che conosciamo. E spesso l’immagine mentale che abbiamo ci è stata donata da altri. Esempio: immaginiamo che la nostra memoria si resetti improvvisamente. Non ricordiamo più nulla. Ci viene detto: “pomodoro”. Noi non sappiamo cosa sia, né che gusto abbia. Possono descrivercelo, e a seconda di chi ce lo descrive, noi ci faremo un’idea a riguardo.

Se per mesi ci viene detto che il pomodoro è il frutto più buono e dolce del mondo, quando lo assaggeremo tenderemo considerarlo il nostro cibo preferito. Al contrario, se per mesi ci viene ripetuto che il pomodoro è acido, provoca vomito ogni qual volta ne sentiamo anche solo l’odore, beh, non ci farà neanche un bell’effetto vederlo.

In entrambi i casi andremo ad assaggiare il pomodoro spinti dai pregiudizi. L’unico modo che abbiamo per farci un’idea personale e reale del pomodoro è provarlo senza che nessuno ci abbia condizionato in qualche modo. Ora vi chiediamo di resettare (o almeno provare a farlo) la vostra mente su ogni preconcetto che avete di Dio, così come abbiamo fatto anche noi.

Dio ha la sua radice etimologica ariana “div-” che significa “luce, ciò che splende”. Da questa radice il latino ha preso “deus”, Dio, e “dies”, giorno. Ancora oggi noi italiani abbiamo il per indicare il mattino, e gli inglesi hanno “day”.

Nel suo significato originale Dio non ha nulla a che vedere con un uomo barbuto pronto a condannarti, ma anzi, è luce, ciò che splende. Non a caso le prime civiltà pagane onoravano il dio Sole, che assieme alla Madre Terra davano luce, appunto, alla Vita.

Nell’articolo sul Tao della fisica abbiamo provato a spiegare tramite le parole di Capra come fisica e filosofia possano convivere pacificamente. Le enormi scoperte della prima, infatti, non sono altro che le conferme di ciò che la seconda sostiene da millenni. Ora, alla domanda: “Ma Dio esiste?” la risposta è: “Assolutamente sì”, perché la luce è un dato di fatto. Che un astro luminoso splenda e che da esso sia giunta la vita, è un altro dato di fatto. Non possiamo negare il contrario, sarebbe ridicolo.

“There is nothing you can do that can’t be done/nothing you can sing that can’t be sung/Nothing you can say/But you can learn how to play the game” Non c’è nulla che tu possa fare che non sia stato già fatto/nulla che puoi cantare che non sia già stato cantato/nulla che puoi dire/ma puoi imparare come giocare il gioco/è facile

Nella canzone All you need is love, i Beatles descrivono come tutto sia già stato compiuto. E la fisica non sta forse dimostrando che il tempo è solo una dimensione spaziale? Che tutto vive nello stesso identico istante? Che non c’è nulla da fare, proprio perché tutto è già stato fatto?

All you need is love”: tutto ciò di cui hai bisogno è l’amore. In un’altra canzone dei Beatles, The Word (la parola), troviamo questo passaggio:

Say the word and you’ll be free/Say the word and be like me/Say the word I’m thinking of/Have you heard the word is love?
Di’ la parola e sarai libero/Di’ la parola e sarai come me/Di’ la parola a cui sto pensando/Avete capito che la parola è amore?

Crediamo che questa canzone sia la più bella dei Beatles, e incomprensibilmente sottovalutata. Complice la banale scusa che sia stata composta sotto l’uso di droghe, The Word non ha mai trovato l’importanza che merita. Chi è fan del gruppo inglese (e come non si può esserne fan?) sa perfettamente quanto i Beatles abbiano parlato di Amore e di Dio. Se quindi Dio è una sorgente di luce, dalla quale nasce il tutto, quale parola può essere più vicina al suo significato se non Amore?

“L’amor che move il Sole e l’altre stelle”

-Dante

Avendo legato indissolubilmente il concetto di Dio a quello di Amore, andiamo a porci altre domande: ciò che ti dà la vita e ti crea esattamente a sua immagine e somiglianza, può mai giudicarti e condannarti? Se tutti noi siamo a immagine e somiglianza di Dio, e siamo quindi esseri di luce capaci di amare, quale potrà mai essere il nostro compito spirituale se non quello di amarci l’un l’altro?

E se il nostro compito è quello di condividere l’amore, possiamo davvero negarlo a qualcuno? Possiamo negarlo a chi non viene dal nostro stesso paese? O negarlo a chi non la pensa come noi? Possiamo davvero punire due persone che si amano, a prescindere dal loro sesso? Possiamo giudicare chi ama due, tre, quattro, persone contemporaneamente?

Ama e fa ciò che vuoi

-Sant’Agostino.

Ecco. Il nostro Dio è tutto ciò che ci circonda, tutto ciò che è vivo o prodotto dalla vita. Il nostro Dio è tutto ciò che tiene unito come solo l’amore sa fare. Il nostro Dio ama e ci lascia liberi di fare ciò che vogliamo, se spinti dall’amore. E sulla base di ciò vi assicuro che non esistono più litigi, rancori, sentimenti di rabbia o frustrazione nella nostra vita.

Ora, sapendo che ogni qual volta si agisce per amore si sta agendo spinti dall’energia vitale che è Dio, siete sul serio convinti che Dio non esista?

"E un Dio che è morto/nei campi di sterminio, dio è morto/coi miti della razza, dio è morto/con gli odi di partito, dio è morto"

Certo che la storia dell’umanità non ha fatto altro che confermare le parole di Guccini, e la tesi di Nietzsche: con l’odio, Dio è morto. Proprio perché l’odio è mancanza di amore, quindi di luce, di Dio. Ora vi vogliamo porre davanti all'ennesima riflessione: chi è che ha il potere di uccidere Dio, se non l’uomo? Chi è che mette in croce quotidianamente qualcuno? Chi scaglia la pietra contro l’altro? Chi ama interagire sui social solo per giudicare, criticare o disprezzare?

“Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! Come ci consoleremo noi, gli assassini di tutti gli assassini?”

-Nietzsche.

E chi ha il potere di far risorgere Dio? Chi è quell’essere che giorno dopo giorno può decidere se farlo rinascere, se non l’uomo? Vedete, abbiamo sbagliato tutti. Anche noi. Abbiamo sbagliato così tanto da essere orgogliose di averlo fatto. Abbiamo imparato e compreso che Dio è solo Amore. Quando abbiamo abbandonato il ruolo di complici assassine, ecco che tutto si è rischiarato. Ecco che abbiamo capito che non esistono più bene e male, giusto e sbagliato, peccati ed espiazione. Esiste solo la luce e la non luce.

“Ma penso/che questa mia generazione è preparata/a un mondo nuovo e a una speranza appena nata/ad un futuro che ha già in mano/a una rivolta senza armi/perché noi tutti ormai sappiamo/che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge/in ciò che noi crediamo, Dio è risorto”

E voi, adesso, credete in Dio?

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