lunedì 24 aprile 2023

#Cinema&SerieTv: Io e mio fratello - Recensione

Generazione cresciuta con “3 Metri Sopra il Cielo”, ci rivolgiamo a voi. Dal 21 aprile, infatti, sarà disponibile su Prime Video il nuovo film diretto da Luca Lucini, con protagonisti Denise Tantucci, Cristiano Caccamo e Greta Ferro: Io e mio fratello.

Sofia (Denise Tantucci) è una ragazza che dalla Calabria si è trasferita a Milano così da poter mettere quanta più distanza tra lei e la sua famiglia. Decide, impulsivamente, di tornare nella terra natia per impedire il matrimonio del fratello Mauro (Cristiano Caccamo). Il motivo è facile da intuire: la gelosia muove le sue azioni. Sofia, infatti, non vuole che Mauro sposi il suo grande amore Michela (Greta Ferro). Rientrata con l’obiettivo di essere l’elemento di confusione nella vita dei quasi sposini, dovrà rimettere in discussione tutto il rapporto con la propria famiglia scoprendo la propria fragilità.

Siamo davanti a una di quelle pellicole nata sotto il periodo del Covid. Infatti, dopo ben venti mesi, questa commedia romantica approda sulla piattaforma di streaming. Inoltre, nonostante abbiamo già avuto modo di vedere Claudio Colica in azione sullo schermo (Natale a tutti i costi), questo film è stato il suo primo approdo alla recitazione filmica.

Tra tamponi e controlli, Luca Lucini è riuscito a portare sullo schermo i dubbi e i drammi rappresentativi della generazione cresciuta con 3MSC. I trentenni di oggi che, in un modo o nell’altro, hanno sentito sulle proprie spalle il peso delle aspettative genitoriali, ma che stanno alzando la testa per poter uscire dal loop. In Sofia, infatti, vengono incarnati tutti quei giovani che hanno lasciato la propria terra per poter cercare la propria strada. Così come in Mauro prende vita tutto il peso dell’essere il figlio perfetto. Attraverso lo scontro, quindi, si riesce a parlare di libertà permettendo a ogni singolo personaggio di maturare. Si risolve, in questo modo, un conflitto generazionale che permette ai due protagonisti di trovare l’armonia fraterna che da tempo era stata perduta.

La Calabria è una dei protagonisti di questa storia. La sua comunità e tutto ciò che avviene al suo interno vengono lentamente messi a nudo per poter riuscire a creare una sorta di utopia. Le vigne, che fanno da sfondo alla vicenda, sono parte integrante di ciò che farà evolvere i nostri protagonisti.

Come al solito non vogliamo svelare molto di quel che accade ai protagonisti, ma vogliamo davvero sottolineare il senso di modernità che si respira all’interno di questa pellicola. È facile cogliere questo aspetto in caratteri come quello portato in scena da Teresa Mannino, così come anche nelle scelte di Sofia, Mauro e Michela. Riuscire a raccontare la crescita del pubblico, con tutte le differenti vicissitudini che si affollano nella quotidianità, non è di certo facile. Questa commedia ci riesce in tutta la sua leggerezza.

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