giovedì 6 aprile 2023

#Cinema&SerieTv: Perfect Addiction - Recensione

Arrivato su Amazon Prime il 24 marzo, Perfect Addiction è un teen drama tratto dall’omonimo romanzo scritto da Claudia Tan. La nostra protagonista è Sienna (Kiana Madeira): un’abile allenatrice di pugilato che scopre il tradimento del proprio ragazzo Jax (Matthew Noszka). Il tradimento è avvenuto insieme alla sorella della protagonista, motivo per cui raccogliere i cocci della fine di questa relazione non è affatto facile.

Perfect Addiction può essere tradotto con “dipendenza perfetta”, un titolo non casuale visto che per tutta la pellicola si parla delle conseguenze e degli strascichi che può portare con sé una relazione tossica. Quella tra Sienna e Jax è una combinazione totalizzante in grado di galvanizzare la ragazza. Le conseguenze, infatti, sono l’allontanamento della stessa Sienna dalla propria sorella, così come quello dal provare a gareggiare nello sport che tanto ama: il pugilato.

Immergendoci nel corso della storia, Sienna si ritroverà a vivere uno schema analogo a quello che aveva vissuto con Jax. Lei che gli aveva fatto da infermiera, successivamente all’incidente sportivo di lui, e che aveva fatto di tutto per poterlo allenare, alla fine effettuerà una sorta di transfert col nuovo ragazzo che vorrà sfidare Jax in uno street fight. Entra, così, in scena Kayden (Ross Butler): bello e tenebroso, col suo pesante passato alle spalle. Lo scontro tra i due ragazzi non avverrà solo nella gabbia, ma soprattutto all’interno della mente e del cuore di Sienna. Nonostante, all’apparenza, la relazione tra Kayden e Sienna sia più “sana”, la realtà è ben altra.

Sienna, in tutta la sua storia, è spinta dal rancore che prova nei riguardi di Jax. Il dolore per il tradimento, per averle sottratto anche il rapporto con la sorella, tutto si trasferisce nella nuova relazione. Lei, come una tossica, non può far a meno di vivere in funzione del rapporto col proprio ex. Quando sarà Kayden a rendersene conto, sarà lui a farle aprire gli occhi. Sienna deve trovare il modo per poter essere focalizzata su se stessa senza che vi siano questioni sentimentali in corso. La ragazza deve capire cosa vuole per sé prima di poter riuscire a vivere in maniera equilibrata qualsivoglia tipo di rapporto.

È interessante quanto, per una volta, in un film di questo genere si riesca a parlare della tossicità di alcune relazioni. Al di là del comportamento di Jax, istigato dalla sua incapacità di gestire il proprio comportamento e il proprio atteggiamento, su Sienna esercita una pressione psicologia non facile da gestire. Esattamente come fa sulla protagonista, il suo comportamento viene anche attuato nella relazione che al momento intrattiene con la sorella di Sienna. Il suo fare manipolativo e coercitivo viene evidenziato per tutto il corso della narrazione, ma viene anche messo in luce quanto complicato possa essere uscirne. Dunque, al contrario di film come After, in cui la scelta è sempre quella sbagliata, la nostra Sienna comprende l’entità del danno psicologico che Jax le ha inferto. Lei stessa processerà queste sue emozioni e riuscirà a trovare la propria strada.

Ovvio, resta pur sempre un teen drama, di conseguenza il target è sempre quello più giovanile che si appresta alle prime esperienze. Non manca la violenza, così come non manca il sesso. Un prodotto ben targhetizzato che funziona nel suo complesso. La trama si regge abbastanza in piedi e il contesto è interessante perché una volta tanto non abbiamo una protagonista femminile che si basa sui soliti cliché, ma al contrario riversa tutte le proprie debolezze e le proprie forze.

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