lunedì 1 agosto 2022

#Musica: Apocrifi

Se volete parlare con noi, sappiate che un argomento a cui non diremo mai di no è proprio quello che riguarda Dio e la spiritualità, in ogni sua forma. Se seguite il blog o Apollo Station, sapete quanto è grande il nostro interesse verso tutto ciò che è al di là di ciò che vediamo, e quanto crediamo alla frase: “Come in cielo, così in Terra”.
Grazie all’estate 2020, ci siamo avvicinati a molte persone che fanno parte del clero, ad altre che seguono la filosofia indiana, e persino a laici che fanno parte dei vari gruppi appartenenti alla Massoneria. Ebbene, come già detto siamo rimasti stupiti come chiunque stia facendo un percorso spirituale, dal primo all’ultimo, indipendentemente dalla strada scelta, veda Dio allo stesso identico modo.
No, non è colui che giudica su di una nuvola se stai facendo bene o male, a Dio non interessa neanche più di tanto quello che fai o quello che dici. Gioisce, piange con te, e soprattutto ti ama, sempre.
Chi sta scrivendo questo articolo si è sentita dire da molti preti: “Sei più vicina te a vedere Dio, che chiunque altro”, e la stessa si sente anche dire: “Ma allora perché la Chiesa dice una cosa che non rispecchia Dio?” Bella domanda, davvero. Cercheremo di rispondere in questo articolo, dedicato al brano “Apocrifi” dei P.H.S. crew, Fast PHS, Totem88 e OldSavageBoy.

apocrifo
/a·pò·cri·fo/

aggettivo Di qualsiasi libro, scritto o documento non autentico; anche s.m..
"un a. virgiliano"

Origine
Dal lat. tardo apocryphus, dal gr. apókryphos ‘occulto, segreto’ •prima del 1565.

Da amanti di tutto ciò che è occulto, non potevamo esimerci dal commentare il brano!
Premessa: i commenti vengono da una nostra personale visione, se è distante da quella degli autori stessi, siamo aperti al dialogo!  

 La mia versione va contro ogni vostra mossa,
Rothschild, tesorieri, il bruciore è alla bocca.
C’è una nave così grande che nessuno blocca,
sua eminenza ho la coscienza che parla di una Rivolta!

La nave è Rosacroce e il Vaticano fa da ancora,
Sono pieno di inchiostro manco a di’ che ho fatto un bancomat,
Sai… è sempre buio, mai una fiaccola,
c’ho il magma, tu attappala, la bocca o già sei in trappola.

Pensiamo che tutti possiamo accettare il fatto che il Vaticano è potere. “Da qui nun se passa”, come diciamo a Roma. Come non si passa sul fatto che più di una volta sui Vangeli è scritto che ciò che è di Dio non deve passare per i tesori o il potere della terra.
Lo abbiamo accennato prima, essendo vicine a certi ambienti, sappiamo benissimo cosa sono i Rosacroce, come sappiamo molto bene l’immagine che certi gruppi o la stessa Chiesa possono dare. Ora, non ci sentiamo di rimanere zitti, non è nostra intenzione e mai lo sarà. Parlare di ciò che vediamo, o anche solo percepiamo, è uno dei motivi per cui abbiamo deciso di metterci in gioco così tanto, anche se inizialmente può fare paura.
Nella testa abbiamo vivida l’immagine di una nave che vuole andare, ma è come bloccata dall’ancora e sì, è esattamente ciò che proviamo quando parliamo di spiritualità, perché nel bene o nel male, un blocco dobbiamo averlo.

Corriamo forti su una terra che brucia Divinità,
dove la Chiesa siede in cattedra e insegna l’avidità
se parliamo di Manila, bambini e la povertà,
come viene poi dipinto il contatto di Umanità?

La mia Chiesa è nelle rime,
ho coscienza in queste rime,
la Chiesa e le sue rapine,
la storia in false dottrine.

C’ho la penna che è in ebollizione,
inquisizione… ecco il nome: P.H.S. è la dimensione.

La mia Chiesa è nelle rime/ho coscienza in queste rime”. Ci è partito un applauso direttamente dalla nostra anima. Ebbene, “chiesa” deriva da “ecclesia”: riunione di fedeli. Ogni volta che abbiamo fede in quella che è la nostra vocazione, o il nostro motivo d’esistenza, la scintilla, per dilla alla Soul, noi siamo molto più vicini a Dio di quanto non lo sia un altro luogo, volto solo a dare l’immagine di una ritualità poco cambiata nel corso dei millenni.
Cosa vogliamo dire? Che si è molto più in linea con Dio quando si fa esattamente ciò che si vuole fare, seguendo i propri impulsi e la propria Coscienza, che quando si ripete a memoria un Padre Nostro o un’Ave Maria.
È un pensiero troppo forte? Beh, tant’è.

Dai vostri scritti già traspare la vostra incoerenza,
inefficienza mascherata da buona parvenza,
un’indecenza dopo l’altra ben coperta,
quando anche al crocefisso questa cosa gli sta stretta!

Finti benevoli colpevoli di atti osceni,
in questa vostra farsa che rasenta la follia,
vi siete presi vite e terre come premi,
in nome di una religione creata sull’utopia.

Se Gesù dovesse tornare ai nostri tempi, siamo quasi sicuri che direbbe più o meno le stesse parole dette qui. Vedete, il Verbo, l’unica vera parola che può riassumere l’intera Bibbia è: “Amore”. “All you need is love”, direbbero i Beatles.
Non crediamo che il pensiero dell’amore provenga dall’utopia, ma se anche fosse: “Non siamo gli unici sognatori, qui; chi ci ama, ci segua” se vogliamo parafrasare sia Gesù che John Lennon. Crediamo, però, che la religione stessa sia utopia, per fortuna.

“Religione: [dal lat. religio-onis prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali”

-Treccani

Gesù stesso, e ogni Profeta, non voleva che il suo insegnamento diventasse un dogma da seguire, altrimenti era già pronto il castigo divino. Non ha minimamente mai insegnato questo. Predicava ai Farisei, proprio i più rigorosi in assoluto. A loro Lui diceva: “Guardate che a Dio non interessa il vostro impegno nel seguire ogni regola”. Per capirlo meglio, vi consigliamo di leggere l’incontro tra Gesù, Marta e Maria, presente nei Vangeli di Luca e Giovanni.
Marta e Maria erano due sorelle, la prima affaccendata nel servire, nel fare avanti e indietro affinché Gesù avesse tutto pronto e a disposizione; la seconda se ne stava tranquillamente seduta a terra ad ascoltare la Parola.

Ecco, nel significato metaforico, Dio non vuole che preghiamo come ossessi, ogni giorno. Non vuole neanche che citiamo passi della Bibbia per accusare il prossimo. Vuole semplicemente che ce ne stiamo seduti ad ascoltare la sua Parola.
Quanti membri della Chiesa fanno lo stesso?

La Chiesa dice il giusto agli occhi di chi la venera,
a chi non vede bene tutto ciò che invece ostenta,
perché dai vostri occhi non vedete quella tenebra,
che la fa esser marcia dalle sue fondamenta.

Parliamo un po’ di quelle ere ormai passate,
di quando avete usato la croce come una spada,
per flagellare popoli con le vostre Crociate,
nel nome di quel Dio a cui ogni onta vien lavata.

Il mio crew PHS, smonta messe
entra nelle teste di chi investe,
buon samaritano fai da test,
gioca l’arcano, nasconde e traveste
riciclo di denaro Chiesa S.p.a.

Un Dio a te caro, ma non ti ascolterà
sono il sangue di ogni morto
le vostre condanne, giustizia che langue
nel vostro risvolto e mille domande.

Atanasio e Cirillo padri di ogni codardia,
Vangelo da cartello, castità e poligamia
un'altra profezia dove regna falsità…
l’avvento del Messia, non arriverà!

Io che vi critico, sì, mentre indico,
certo resto scettico, sono il fuoco fonico sul chiedo vago,
Chiesa pronto all’uso, in preda allo svago
ti rende un illuso, nel cuore massacro, siete Ponzio Pilato.

Non vogliamo commentare molto questo pezzo, non perché non abbiamo niente da dire, al contrario. Semplicemente crediamo che il processo di realizzazione debba seguire tre fasi importanti: incosapevolezza-dubbio-consapevolezza. Che è un po’ come l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso di Dante.
È giusto che chi vuole dormire, dorma. Sia tra i credenti, che tra gli atei. Non è giusto voler forzare un Risveglio.

Ma, chissà, forse potremmo parlarne prossimamente su Twitch

 

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