lunedì 29 agosto 2022

#Spettacolo: Zodiaco Tour di Michele Bravi

Gli anni della pandemia hanno inevitabilmente segnato uno spartiacque tra il “pre” e il “post” covid e il settore più colpito è stato sicuramente quello dello spettacolo. Cinema, teatri e palazzetti si sono ritrovati completamente svuotati, poi con i posti distanziati e quant’altro. Ricordiamo gli artisti che si esibivano nelle loro stanze e interagivano col pubblico attraverso i social, ma siamo nel periodo della ripartenza: i cinema tornano a riempirsi e già da qualche tempo sono ricominciati anche i concerti. E all’ombra del Castello di Santa Severa, noi di 4Muses abbiamo avuto la possibilità di assistere al concerto prima di Rancore (di cui abbiamo parlato nell’articolo “Xenoverso Tour di Rancore”), poi di Michele Bravi.

Due concerti diametralmente opposti, eppure entrambi potenti. Il 19 agosto del 2022 il piazzale del Castello su cui è stato allestito un palco, ha ospitato una tappa dello “Zodiaco Tour” di Bravi, un tour appunto estivo composto solamente da pianoforte e voce. Stavolta la platea non era composta da una folla di gente accalcata, ma da sedie in plastica per far star comodi gli spettatori. Come ha ammesso lo stesso Michele Bravi nel corso del suo concerto, far stare gli spettatori in piedi per le due ore complessive dell’esibizione è una sorta di “voler loro male”, perché le sue canzoni non spingono il pubblico a “pogare” (un termine che ormai le nuove generazioni non usano più, ma che per i Millenials indicava il saltare, ballare), quanto alla ferma introspezione. Vediamo insieme come si è svolto il concerto.

Alle ore ventuno in punto, mentre intorno a noi era già calato il buio della notte, si è accesa una luce sul palco, i riflettori erano puntati sul pianista Andrea Manzoni. Iniziano le prime note de “La vita breve dei coriandoli”, ma il cantautore non era sul palco, è sbucato alle spalle del pubblico con il microfono in mano e cantando letteralmente tra i fan che, rapiti, lo hanno seguito con lo sguardo, accompagnandolo. Si tratta di un brano in cui il cantante racconta un periodo buio della sua vita e di qualcuno che è riuscito a farlo tornare alla luce, un tornare a saper apprezzare le cose intorno seppur fragili come coriandoli. Qualcuno per lui importante, come un angelo.

La vita breve dei coriandoli
Ci fa sentire che noi siamo liberi
E tutto questo ancora mette i brividi 

I brani di Michele Bravi sono tutti intrisi di malinconia, dove il cantante umbro racconta parti di sé e della sua fragilità, come con il secondo pezzo “Maneggiami con cura”, entrambi contenuti nell’album “La geografia del buio” (album del 2021). Per smorzare un po’ questo viaggio introspettivo nella vita del cantante, Michele Bravi tra un brano e l’altro ha dato vita a dei veri e propri momenti di leggerezza. Interagendo con il pubblico, in maniera molto autoironica, Bravi ha alleggerito i suo brani facendo ridere il pubblico, raccontando aneddoti e esperienze, fino a chiedere con fare ironico se ci fossero psicologi e psichiatri per poter analizzare come mai qualcuno avesse pagato per due ore di concerto così “angosciante”. Ma non solo, perché Michele Bravi, raccontando del commento della madre dopo aver presentato “L’inverno dei fiori” a Sanremo, che gli aveva scritto di aver apprezzato sì la performance, ma non capiva il perché di far sempre brani “pesanti”, ha dato anche una motivazione della sua pesantezza: quando era piccolo e stava a casa della nonna, passava i pomeriggi in compagnia di uno stereo rosso e di una cassetta di Milva con il brano “Balocchi e profumi”. Nel raccontare questa sua esperienza in maniera ironica, il cantante ha interpretato il brano raccontando la storia contenuta nella canzone. Ovviamente, con certe influenze del genere, non poteva che portare anni dopo alla luce canzoni “angst” (drammatiche).

Nel corso dell’esibizione non sono mancate neanche le cover, infatti il cantante si è esibito con “Se io fossi un angelo” di Lucio Dalla e “Nessuno vuole essere Robin” di Cesare Cremonini. Bravi ha la grande capacità di catturare l’attenzione del pubblico con la potenza della sua voce, con empatia e trasporto, come se visitassimo dei luoghi oscuri della sua anima che, quasi timidamente, porta alla luce. Non è mancata neanche la poesia scritta da Tiziano Ferro per Bravi, “La vita e la felicità”, canzone sulla fine di una relazione (che presentò alla settima edizione di XFactor Italia).

Con trasporto, il pubblico ha cantato dei celebri brani come “Falene” (nella versione completamente in italiano, rispetto a quella cantata con Sophie and the Giants), “L’inverno dei fiori” (che ha presentato a Sanremo nel 2022) e “Il diario degli errori” (Sanremo 2017). È stata un’esperienza magica seguire Michele Bravi, mentre con solo voce e piano ha coinvolto il pubblico a cantare insieme pezzi così famosi della sua carriera.

Ma il tour si chiama “Zodiaco Tour” per un motivo, ovvero che Bravi – un po’ come tutti o quasi – ha l’abitudine di leggere l’oroscopo di prima mattina e si è interrogato sulla sua veridicità. Lui, Sagittario, ha chiesto al pubblico un paio di segni zodiacali, nel caso del 19 gli “eletti” sono stati Scorpione e Pesci, che, con una dose di ironia e la classifica della pagina social del “Merdoscopo”, ha divertito il pubblico leggendo i pregi e i difetti di questi segni, confrontandoli con quelli del proprio. Se volete sapere cosa, nello specifico, ha detto, vi lasciamo qui il link del video sul nostro Tik Tok. La piccola chicca è che abbiamo scoperto così i Big Three (i tre posizionamenti più rappresentativi del Tema Natale) del cantante: Sole in Sagittario, Ascendente Pesci e Luna in Cancro.

Riguardo l’oroscopo, ha tenuto a precisare: “Se vi dice che avrete una buona giornata, andrà sicuramente bene; se vi dice che non avrete una buona giornata, beh… ma chi ci crede all’oroscopo?” per poi cantare proprio il nuovo singolo “Zodiaco”.

Il concerto è proseguito con brani agrodolci come “Mantieni il bacio”, “Ricordami” (brano del film d’animazione della DisneyCoco”) e “Solo per un po’”. Il cantante ha ammesso di non avere un buon rapporto con social come Tik Tok. Dopo aver raccontato la gaffe sul cosa fossero i “Per te”, ha ammesso anche che molti hanno travisato e cambiato il significato proprio di “Solo per te”, diventata virale sul social.

A conclusione del concerto, Michele ha voluto incoraggiare il pubblico a tornare a vivere i concerti e non importa chi il pubblico andrà a sentire (“Un concerto di Michele Bravi all’anno basta e avanza”, ha ironizzato il cantante stesso), ma tornare a riempire palazzetti, stadi e piazze poi una vera e propria ripartenza.

Come brano bonus, dopo un finto finale, il cantante ha concluso davvero il concerto cantando “Quando un desiderio cade”.

Perché nella vita di sicuro non c'è proprio niente
E a volte non lo sai nemmeno da cosa dipende
E ho capito che la rabbia passa e tutto serve
E qualunque cosa accada l'importante è sempre
Che quando un desiderio cade
Allora tu esprimi nuove stelle

In conclusione, Michele Bravi ha dato vita ad un concerto catartico dove, alternando malinconia e risate, ha saputo intrattenere il suo pubblico, prendendolo per mano e accompagnandolo in un viaggio tra stelle, amori finiti, speranze per il futuro e confessioni, il tutto condito con una sana dose di autoironia.

Vi lasciamo la scaletta completa del concerto:

La vita breve dei coriandoli
Maneggiami con cura
Tanto per Cominciare
Falene
Se io fossi un angelo
La vita e la felicità
L’inverno dei fiori
Nessuno vuole essere Robin
Zodiaco
Mantieni il bacio
Solo per un po’
Il diario degli errori
Ricordami
Quando un desiderio cade

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