lunedì 23 gennaio 2023

#Cinema&SerieTv: The In Between - Recensione

Il dramma che Netflix ci propone, ricalcando un po’ la scia di tutti quei film che si pongono davanti al bivio tra vita e morte, ha delle caratteristiche decisamente interessanti. Il suo target di riferimento, ovviamente, sono gli adolescenti, ma questa pellicola non si prende la briga di indurare la pillola, al contrario sviscera l’importanza della perdita sotto ogni più piccolo punto di vista. Giovani adulti che, quindi, si trovano faccia a faccia con un evento straordinario per via della loro età: la morte. In the Between, infatti, esamina quel velo di confine tra la vita e l’aldilà che tiene ancorate le anime a qualcosa di irrisolto, così da poter capire quanto importante possano essere i sentimenti che si devono affrontare.

Tessa (Joey King) e Skylar (Kyle Allen) vivono il tempo estivo, una fase di transizione, godendosi ogni singolo secondo della loro conoscenza. Lei, fin dalla più tenera età, è stata abituata a schermare i propri sentimenti per evitare di esser ferita. Tessa, infatti, è una bambina in affido che adesso vive con l’ex compagno della madre e la sua nuova moglie, gli unici che apparentemente hanno scelto volontariamente di prendersi cura di lei. Skylar, invece, è in città proprio per potersi vivere il periodo estivo mentre i suoi genitori affrontano con difficoltà la fine del loro rapporto sentimentale. Sulla carta, quindi, i due non hanno nessun tipo di esempio d’amore da poter seguire e per tanto si lasciano semplicemente guidare dal loro istinto e dalle loro paure.

Un incontro fortuito quello tra i giovani ragazzi che darà inizio a un’intensa storia d’amore. Una storia che spingerà entrambi a mettere in dubbio ciò che hanno vissuto finora, ma che allo stesso tempo arriverà al suo culmine proprio perché si sa che sta per finire. Lo spettatore, infatti, viene messo immediatamente davanti alla consapevolezza che i due hanno una sorta di data di scadenza, visto che le scene con cui si apre il film sono quelle dell’incidente. A ritroso, tramite flashback, ripercorriamo i ricordi che Tessa custodisce alla ricerca di qualcosa che sembra essere ancora irrisolto.

Skyler, infatti, non risiede solo nei ricordi della ragazza, ma al contrario è rimasto sospeso per poter cercare di risolvere il suo irrisolto. Per quanto possa essere facile intuire di cosa stiamo parlando, evitiamo di darvi altri spoiler sul film perché pensiamo che meriti la visione.

Questa è una storia che fa venire voglia di amare, nonostante la sua tristezza di fondo. Il dramma che si consuma tra i due giovani e la somatizzazione dello stesso da parte della protagonista spinge il pubblico a provare qualcosa di forte. Si capisce, infatti, che tutto il senso sia non solo quello di andare avanti, ma di rispettare ciò che si è provato e di custodirlo come una dolce, piccola parte di se stessi. Il primo amore, del resto, non si scorda mai; ancor più difficile farlo è quando non si ha avuto modo di vederlo lentamente deperire. Ma un po’ come in quelle storie che piacciono alla stessa Tessa: le storie d’amore più intense sono quelle che sai che finiranno e sono così tanto vibranti proprio perché sei conscia della loro conclusione. Forse la forza di questa narrazione risiede proprio in questo piccolo particolare.

Nonostante sia la morte a separare i due protagonisti, in realtà è la stessa cosa che li unisce in maniera indissolubile. Tessa porterà per sempre con sé la consapevolezza dell’essersi innamorata e di esser stata in grado di dire quelle parole ad alta voce. Potrà vivere la sua vita sapendo di aver avuto il suo più grande sostenitore al proprio fianco e che quindi vale la pena esporsi al dolore se si può esser felici così intensamente.

Un amore che, dunque, nonostante la sua leggerezza estiva, è accompagnato da dubbi, domande e dolore. Un mix di sentimenti che riesce a creare un vulcano energico nella sua protagonista. Un modo per poter trovare l’ispirazione giusta a far sentire la propria voce. Tramite l’amore si cresce, tramite il dolore si fanno esperienze, riuscire a trarre il bello da entrambi e avere la propria rivincita è la forza dell’essere umano.

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