giovedì 6 ottobre 2022

#Racconti: La spesa nell'orario di chiusura

La vita di colui che vive di notte è osteggiata e bistrattata, la società stessa fa mancare la notte servizi essenziali se hai troppo da fare di giorno. E per troppo da fare si intende riposare aspettando le stelle (che poi sono coperte dall’immenso inquinamento luminoso, ma questo è un altro discorso).

Sono le 23:20, e l’impavido Landolfo si appresta a entrare nel supermercato “Nodac” che chiuderà tra dieci minuti.

È passato lì davanti e si è ricordato di avere la dispensa vuota, e fare una spesa che dovrebbe durare un mese non gli è parsa una cattiva idea.

Appena entrato alla Nodac, Landolfo non si accorge degli sguardi in cagnesco che gli rivolgono i commessi.

Sguardi che si intensificano mentre decide per circa cinque minuti se il bagnoschiuma migliore per la sua pelle sia un composto di elicriso oppure un concentrato di olio di argan.

Una volta compiuta la sofferta e ardua decisione, Landolfo mette nel carrello il bagnoschiuma contenete l’elicriso. Per il semplice fatto che non sa neanche cosa sia l’elicriso.

Muovendo il carrello con la stessa calma di un fedele a una processione, Landolfo gira i vari reparti. Riesce a mettere nel carrello: rum scuro, ketchup spray, un panno assorbente e dei fiammiferi. Non gli servono in realtà i fiammiferi, ma lo trova oggetti divertenti da possedere.

Scattano le ore 23:30 e a Landolfo si avvicina Annibale, uno scaffalista con la stessa aria amichevole di un borseggiatore munito di arma da taglio la notte in un vicolo di Tor Vergata.

Annibale: Fai con calma, mi raccomando.

Landolfo: Certo, la fretta fa male alla salute.

Annibale: Ti faccio io male alla salute se non ti rechi alla cassa.

Landolfo: Ma devo ancora prendere il tofu, io non posso vivere senza…

Annibale: Qui alla Nodac, abbiamo politiche molto rigide, siamo autorizzati ad aprire il fuoco sui clienti che si ostinano a restare oltre l’orario di chiusura.

Landolfo: Meglio rischiare la morte che uscire da questo posto senza tofu!

Dopo aver sentito questa esclamazione, Annibale tira fuori un coltello cercando di avventarsi sul collo di Landolfo.

Ma Landolfo, con l’agilità di un ninja, riesce a sottrarsi all’attacco, accecando Annibale con del ketchup spray.

Landolfo inizia a correre per il supermercato, mentre tutti i dipendenti si armano di fucili a marchio Nodac.

Landolfo inizia ad avvertire degli spari e cerca una posizione strategica di riparo per escogitare un piano prima che lo vengano a prendere.

Mentre è in ballo la sua vita, nota il bagnoschiuma all’olio di argan ancora sullo scaffale, e si rende conto che in realtà avrebbe dovuto scegliere quello. Allora lo prende, posando prima sullo scaffale il bagnoschiuma all’elicriso.

Annibale: Fuoco! Abbattete quel pusillanime!

Non si sa per quale miracolo ma i dipendenti della Nodac hanno una pessima mira, mancando più volte Landolfo, costretto a scappare.

Il tofu si trova non lontano dal banco della macelleria, che è un ottimo riparo da è anche vicino alle uscite di sicurezza.

Riesce a prendere anche il tofu, riparandosi di corsa subito dopo dietro il banco della macelleria. Si sente in trincea ed escogita un piano per la fuga sul retro. Si sente in colpa a uscire senza pagare, ma d’altronde i cassieri lo stanno puntando con i fucili, quindi cerca di convincersi che è più che giustificato. Sono in tre a puntarlo, Annibale e due cassieri.

Si avvicinano lentamente davanti al banco, quando Landolfo si alza improvvisamente loro lanciando addosso una molotov preparata con il rum, i fiammiferi e il panno che doveva usare per pulire la cucina.

Landolfo: Questa è per voi, arroganti scansafatiche!

Mentre pronuncia queste parole, Landolfo viene colpito a un braccio, ma utilizza l’altro per lanciare il suo esplosivo.

I commessi della Nodac increduli vedono quella bottiglia volare verso di loro, e in dei lunghissimi istanti il terrore corre su di loro finché non si frammenta davanti ai commessi, generando un'imponente vampata. Annibale inizia a prendere fuoco, mentre gli altri due urlano dal terrore cercando di non venir bruciati anche loro.

Landolfo approfitta della distrazione per uscire dal retro, ma avendo un braccio ferito, riesce a portare solo una cosa nell’altra mano, e ovviamente sceglie il tofu lasciando dietro il bancone ciò che rimane della sua spesa. Non prima di aver tirato un calcio al carrello, irritato per non poter portare altro. Ma Landolfo è un uomo abbastanza delicato e si fa male al piede.

Riesce comunque a zoppicare fino all’uscita nella confusione che ha creato.

Scappa lontano e si ritrova nella piazza antistante casa sua mentre inizia a piovere violentemente. Landolfo inizia a parlare da solo.

Landolfo: “Ero predestinato sin dall’inizio. Dovevo uscire vittorioso con il mio amato tofu”.

Ma a un certo punto, con il braccio ancora sanguinante, sente un pessimo presagio.

Guarda la data di scadenza del tofu, ed essendo già passata da poco la mezzanotte, il prodotto è scaduto. Scadeva ieri.

Al centro della piazza Landolfo si lascia cadere in ginocchio, con la pioggia che batte forte su di lui, prova una sensazione di amarezza così profonda da raggiungere quella di un qualsiasi protagonista di una tragedia greca.

Landolfo alza lo sguardo verso il cielo, allungando il braccio non ferito e chiedendo al creatore il perché di quest’amara sorte.

Il giorno dopo, troviamo Landolfo ingessato su un lettino di ospedale, ha appena scritto su Glegoo la sua recensione alla Nodac. Ha lasciato una stella, questa è la recensione:

“Personale scortese e lavativo, se non finisci in tempo la spesa iniziano ad aggredirti con armi da fuoco. Ma la cosa peggiore, è che il tofu che avevano in vendita era appena scaduto, e per questo non li perdonerò mai”.

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