sabato 1 ottobre 2022

#Pensieri: Tu non esisti

Nel 2017 Marco Masini fece uscire il brano “Tu non esisti”, contenuto nell’album “Spostato di un secondo”, che prende il nome dal brano che portò a Sanremo dello stesso anno, arrivando dodicesimo. Dire che mi sono da subito innamorata, di “Tu non esisti”, è dire poco. Come mi capita per molte canzoni che poi faranno parte della mia vita, l’ho praticamente dimenticata, per riscoprirla qualche mese dopo, quando uscì in duetto assieme a Fabrizio Moro. In un certo senso, è come se al mio inconscio servisse il tempo necessario per processarla.

Non è facile scrivere questo articolo, ma oggi sono in vena di scritture difficile. “Tu non esisti” parla di un amore finito, e fino a qui è abbastanza ovvio. Peccato che io la dedico al mio più grande amore, a quello che non sono mai riuscita a lasciare andare, a quello che appartiene al passato, sì, ma di una vita precedente.

Si dice che tutto torna, tutto torna dove è nato
  che fa il giro del mondo e ricomincia poi d’accapo.
Che hai vissuto qualcosa ma non ti ricordi niente
opaco, distante, come un giorno che eri assente

ed io mi sveglio, mi guardo allo specchio e mi vedo un disastro
sarà stato un brutto sogno che vomiti al mattino e passa tutto
passa come una sbronza, con un mal di testa che ti spacca
ma almeno stavolta non è colpa mia…

Non sono qui per farvi credere a tutti i costi alle vite precedenti, sto scrivendo nella categoria Pensieri, quindi se non avete voglia di leggere qualcosa che secondo voi non esiste (bello il gioco di parole, eh?) potete anche passare oltre.
Ecco, io ho sempre avuto ricordi di vite precedenti e ho avuto la fortuna di condividere certi ricordi con le persone che fanno ancora parte della mia vita. Con alcuni ci siamo ritrovati ed è rassicurante vedere come l’Amore non finisca mai, semplicemente cambia forma.
Ci sono altre persone, però, che ho ritrovato, ma che in questa vita – almeno per ora – non possono stare fisicamente al mio fianco, neanche sotto forma di amicizia. E sì, fa male.

Perché tu, tu non esisti
altrimenti saresti qui con me adesso
a parlare, scherzare, a fare l’amore, guardare un film, rifare l’amore
più forte ancora, fino a nasconderci dal tempo
e come avremmo chiamato nostro figlio?
Sarebbe stato intelligente come te
o magari stronzo come me
chissà… ma adesso cosa importa, adesso negheresti
adesso che, adesso che, tu non esisti.

Se tutto ciò ti suscita curiosità ma non vuoi crederci, puoi sempre prendere il tutto come una favola. Dopotutto lo faccio anch’io, per aiutarmi a lasciare andare Astrid. Con Astrid ero classe 1917, svizzera. Non mi dilungherò molto sulla sua vita, basta solo sapere che è stato proprio con Astrid che ho potuto scegliere per la prima volta chi amare. O meglio: con chi passare il resto della mia vita.
Innamorarmi di lui non è stato solo seguire un istinto passionale, e dati i tempi (l’incontro è avvenuto nel ’36) doversi sottomettere forzatamente alle convenienze.
No, io ho scelto di amarlo, di sposarlo e di trasferirmi dalla Svizzera in Texas, per amore. E sì, di figli ne abbiamo avuti: cinque, per l’esattezza, ma questo è un altro discorso ancora.     
Non è stato facile, non è stato tutto rose e fiori. Lo ricordo con una certa tranquillità, ma erano presenti liti, silenzi, anche fughe. Non ho mai dubitato del suo amore nei miei confronti, non lo faccio neanche adesso, e anche questo fa molto male.
Funny fact: nel team di 4Muses ci sta un mio figlio, mia suocera e quella che sarebbe dovuta essere mia nuora.

E allora fai crollare i ponti, fai sparire le strade
rimane un’isola lontana fuori da ogni mare
e cambia nome alle stazioni
ora che sembrano uguali tutti i posti dove andare.
E allora spegni questo cielo, smonta pure le stelle
le scenografie eccessive, togli pure quelle
e lascia solo questo inverno.

Tutto molto bello, ma come superare quell’amore quando lo ricordi? Quando sai chi è ora, ma sai anche che non è più chi era? Non sono innamorata della persona che è ora, badate bene, avrei potuto anche non conoscerlo affatto, sarebbe cambiato poco.
E non voglio neanche far passare il messaggio che non sono più riuscita a innamorarmi, no. Però ogni storia avuta, ogni storia attuale, mi porta a fare i paragoni con quello che era lui. Certo, è sbagliato e infatti è proprio qui che entra il gioco il fare finta che sia solo una favola. Smontiamo i ricordi, smontiamo la certezza di ciò che è stato, rimane solo una storia che ho immaginato, ma questo significa che le aspettative che creo riguardano comunque lui.

Si dice mai guardarsi indietro, il passato è già passato
e gli errori sono umani, ma le tue mani sono errori
che ho commesso e non mi pento
perché preferisco piangere che rimpiangere
e stavolta non è colpa mia…

Perché tu, tu non esisti
altrimenti saresti qui con me adesso
a provarci di nuovo a scavare sul fondo con le mani, le unghie
per trovare una goccia soltanto e un po’ di senso a questa vita
incasinata e fuori moda
che avrei voluto non pagare mai il conto
o magari chiedere uno sconto e tu
invece tu ci provi, invece tu resisti
adesso che, adesso che
tu non esisti.

Se state pensando che sono una che vuole una storia a tutti i costi, vi sbagliate di grosso. Fidanzata o single, la mia vita cambia veramente molto poco. Ma anche chi c’è ora sa che in qualche modo deve fare i conti con lui, perché lo sento parte importante di me.

Certo, ecco perché è estremamente importante per me stare con chi sostiene la mia fede, pur non credendoci. Il rispetto prima di tutto, e in effetti mi sono sentita dire: “Lo accetto, tutti abbiamo un ex che è stato fondamentale, che è ancora parte di noi”. E lì ho avuto il mio momento Eureka!

Esatto! Tutti abbiamo un ex che è stato fondamentale, che è ancora parte di noi. E se non c’è stato, non possiamo negare che comunque abbiamo un’ex amicizia passata che ci ha reso ciò che siamo ora e che non riusciamo a lasciare andare.

E allora fai crollare i ponti, fai sparire le strade
Rimane un’isola lontana fuori da ogni mare
e chiudi tutte le finestre guardare dentro
ora è più importante che guardare fuori.
E allora spegni questo cielo, smonta pure le stelle
le musiche di sottofondo togli pure quelle
e lascia solo questo inverno.

Quindi non è così importante tenersi i ricordi o fare di tutto per dimenticare, anzi. Penso sia fondamentale integrare il passato e tutte le persone che abbiamo amato, anche se non ci hanno amato come avremmo voluto.

In questo brano Masini voleva dimenticare a tutti i costi (per capire meglio ciò che sto scrivendo, vi consiglio ti guardare il video della canzone) la sua ex, facendo finta non fosse mai esistita e cancellando tutti i ricordi (i ponti, le strade) che rimandavano a lei.

Ma non è questa la cosa giusta da fare, e lo capiamo alla fine, quando dobbiamo chiudere le nostre finestre perché: “Guardare dentro ora è più importante che guardare fuori”. Marcus – così si chiamava – è stato fondamentale per Astrid, come lei è stata fondamentale per lui. Insieme hanno compreso molte sfumature dell’amore e hanno imparato a loro spese che la morte non è la fine e che per quanto possiamo impegnarci per mantenere tutto intatto, la nostra vita è stata creata per mutare continuamente.

Non essendo più Astrid, per quanto io abbia amato esserlo, è tempo di lasciare andare tutto ciò che è stato.

Si dice che tutto torna, tutto torna dove è nato
c’è chi fa il giro del mondo per dimenticare chi è stato
e poi ci sono due, due che si sono visti
che sembra già passato un secolo
E adesso? Tu non esisti.
Tu non esisti.

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