venerdì 3 luglio 2020

#Musica: Baryonyx, l'indie di casa livornese

Copertina di "Demone"
Copertina di "Demone".
La band indie di cui voglio parlare oggi, per aprire questa nuova serie di articoli sulla musica, sono i Baryonyx, che ho conosciuto poco più di un anno fa, esattamente il 22 Febbraio del 2019 con la canzone "Mistico", uscita nel Novembre 2018.
Potrei dire tante cose su questa band, parlare della loro nascita, delle loro opere o di Matteo Ceccarini (voce) e di Antonio Morelli (chitarra), ma voglio parlare della canzone che più di tutte mi appartiene: Demone (uscita il 18 Febbraio 2019).


"Adesso lui è qui, è tornato. Posso sentirlo, posso toccarlo [...] Lui riesce a respirare insieme a me"

Con il passare degli anni ho pian piano iniziato a dare un volto e una voce e una vera e propria personalità al demone di cui parla la canzone.
Esserino nero e non più grande di 8 centimetri, me lo immagino appollaiato dietro alla nuca, con le mani perennemente giunte come in attesa di qualcosa e uno sguardo sadico, malizioso e attento pronto a buttarti giù al primo accenno di pensiero o emozione positiva.
Me lo immagino a ridere sguaiatamente mentre in preda alle lacrime, alla disperazione e talvolta al panico ci si ritrova a scuotere la testa incontrollatamente nel tentativo di far smettere tutti i brutti pensieri e di far andare via tutto quanto. Me lo immagino a scuotere lentamente il capo, sogghignare con gli occhi spalancati, e dire: "non ti libererai di me così facilmente".

"Lo odio, ma contraddicendomi posso dire di essermi a poco poco sempre più affezionato a lui"

Con il tempo inizi a credere così tanto a quello che dice e ti sembra così tanto di conoscerlo che inizi anche a credere che sia tuo amico e, un po' come succede con le relazioni tossiche, sai che una persona in realtà ti fa male e ti affossa, ma non ti riesci a staccare; in qualche modo sei stato messo completamente in ginocchio, e non te ne sei nemmeno accorto.
Ti guardi intorno, inerme, e ti chiedi: "ma come sono arrivata a questo punto? Come ho potuto lasciare che mi accadesse tutto questo?" La verità è che tutto succede in un attimo, magari in una calda serata d'estate, mentre sei fuori con gli amici e ti rendi improvvisamente conto di non sentirti completamente a tuo agio. Ti chiedi cosa stia succedendo e improvvisamente ti senti leggermente morire, perché per la prima volta in tutta la tua vita inizi ad avvertire un peso addosso completamente diverso da tutti gli altri. Che sia sulla nuca, sullo stomaco, sulla gola, sulla testa o in qualsiasi altro punto del tuo corpo non importa, ma quel peso è lì, e tanti cari auguri per mandarlo via.

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