giovedì 30 luglio 2020

#SullaStrada: Fonti del Clitunno

Il "Sulla Strada" di oggi lo voglio dedicare alle mie origini umbre e a un luogo che ho nel cuore: Le Fonti del Clitunno.
La natura è sempre stata e sarà sempre un grande calmante per me.
Non solo mette a tacere tutti i pensieri, ma mi fa sentire profondamente connessa con tutto ciò che ho attorno, il che non mi succede quasi mai. Amo Roma con tutta me stessa, ma sa essere estremamente caotica, e non credo di essermi mai ritrovata nella posizione di poter essere totalmente connessa con le cose che mi circondano, c'è sempre stata qualche distrazione.
Fonte d'ispirazione fin dall'antichità per Plinio il Giovane, che in una lettera a un amico confidò: "Hai mai visto le Fonti del Clitunno? Se non ancora, e credo di no, altrimenti me ne avresti parlato, valle a vedere. Io le ho viste da poco e mi rammarico di averlo fatto troppo tardi.".

Stesso fu per Virgilio, che le cita nelle Georgiche parlando delle sue acque come purissime: "Da qui il cavallo da guerra va in campo spavaldo a testa alta, da qui, o Clitumno, le bianche greggi e il toro, olocausto massimo, ripetutamente immersi nella tua consacrante acqua, arrivarono ai templi degli Dei dei trionfi romani". Ne parlò anche Giosuè Carducci, che nelle sue "Odi Barbare" scrisse: "Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte nume Clitumno! Sento in cuor l’antica patria e aleggiarmi su l’accesa fronte gl’itali iddii.".

Così come per i poeti, le Fonti del Clitunno furono di grande ispirazione anche per molti pittori e scultori che rimasero ammaliati dalla bellezza travolgente di questo luogo.

Una delle strutture più importanti si trova a valle rispetto alle sorgenti, ed è il Tempietto del Clitunno che, oltre ad essere patrimonio dell'UNESCO, è una vera e propria testimonianza della venerazione del Dio Clitunno, personificazione delle acque del fiume che i Romani consultavano, a cui facevano riti religiosi e a cui avevano dedicato anche una festività: le Clitunnali, che si svolgevano in primavera.

Tra il 1860 e il 1865 il parco fu messo in lavorazione dal conte della Spina e riorganizzò gli spazi: creò il laghetto e rimosse la terra in eccesso.
Introdusse gli animali e piantò una varietà ben assortita di alberi e di vegetazione acquatica.
All'interno del parco possiamo inoltre trovare un bar e un ristorante in cui lavorano uno staff competente e amichevole.
Insomma, questo è davvero il luogo ideale per passare una giornata di relax in compagnia degli amici e della famiglia.


INFORMAZIONI UTILI:
Orari: Variabili. Per maggiori informazioni consultare il sito web
Prezzi: Biglietto intero: 3
Biglietto ridotto: 2 (gruppi superiori alle 15 persone e persone sopra ai 65 anni)
Gruppi di studenti sotto i 10 anni: 1
Gratis i bambini sotto i 10 anni accompagnati dai genitori / portatori di handicap e il loro accompagnatore

Dov'è situato: Via Flaminia, 7, Campello sul Clitunno, PG



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